Capitolo 14
L'appartamento puzzava esattamente come l'entrata dell'edificio. Un mix di vecchio, muffa, polvere e acido venne respirato dalle narici di entrambe le Detective.
La casa non era tanto grande. Il soggiorno era la stanza principale, che nascondeva un piccolo angolo cottura da un lato, mentre dall'altra si intravedevano un bagno e un'altra porta socchiusa che le ragazze ipotizzarono fosse la camera da letto. Dal caos che c'era, sembrava che lì ci vivessero 3-4 persone.
"Di certo non era una persona ordinata," fece notare Camila, spostando una scatola vuota di cibo cinese dal pavimento. Chissà da quanto era lì.
Lauren fece una piccola smorfia, aggiungendo alla lista degli odori quello di sporco. "Cerchiamo qualcosa che ci dica di più su Rosalyn o su questa... Cammie Gonzales,"
Fecero qualche altro passo all'interno del soggiorno. C'erano poche foto appese alle pareti, l'intonaco di queste ultime era raschiato via in diversi punti, forse dall'umidità, forse per quanto era vecchio il palazzo.
Ad un tratto ci fu un forte rumore proveniente dalla camera con la porta socchiusa. Con un gesto automatico le due Detective presero le pistole, tenendole basse. "C'è qualcuno," bisbigliò Camila, avvicinandosi a piccoli passi verso la fonte del rumore.
Subito entrambe si posizionarono ai due lati della porta. Contando fino a tre, Camila allungò la mano per spalancarla completamente, facendo entrare per prima Lauren con la pistola puntata avanti.
Una ragazza, apparentemente confusa, alla vista delle due Detective si spaventò, correndo verso la finestra.
"Oh no, non lo farai." disse Camila fermamente, vedendo l'esitazione della ragazza seduta sul cornicione della finestra. "Non ci sono le scale antincendio nel palazzo, quindi dubito tu voglia fare un salto di 8 metri, più o meno."
Le due ragazze rimasero vicino alla porta con le pistole puntate verso la ragazza, che effettivamente non voleva saltare. Alzò le mani poco sopra la testa, appoggiando un piede sul pavimento della stanza. "Non arrestatemi vi prego,"
"Non siamo qui per occuparci dei profughi," disse Lauren, guardando la ragazza. "Sei Cammie? Vivevi qui con Rosalyn?"
Cammie annuì e quando fu completamente dentro la stanza, Camila e Lauren abbassarono le pistole. "Io non so nulla, Rosalyn era buona, aiutava me con il pagamento dell'affitto,"
Le due Detective fecero sedere Cammie sul letto. "Conosci qualcuno che poteva avercela con lei? Magari qualche clandestino o ex fidanzato?"
La ragazza scosse la testa. "Cammie buona. Lei cercava lavoro in un supermercato qui vicino, per poter pagare debiti e continuare a pagare affitto. Ultimamente era un po' agitata...ma...io.."
"Hai pensato fosse perché era al verde," concluse Camila, sospirando.
Lauren tirò da una parte la sua collega, in modo tale da parlarle senza che Cammie potesse sentirle ma senza perderla di vista. "E se questa ragazza l'avesse uccisa perché Rosalyn la incalzava per riavere indietro i soldi?"
Camila arricciò il naso, scuotendo la testa. "Mi sembra molto tirata come ipotesi. Dovremmo portarla al distretto per finire l'interrogatorio."
"Anche questo è difficile,"
"Sai benissimo che noi non dovremmo essere qui. Tutto questo non può essere messo agli atti e non è una prova." le disse Camila.
Le Detective si avvicinarono nuovamente alla ragazza, Lauren rimase leggermente indietro. "Cammie, potresti venire al distretto con noi e ufficializzare la tua testimonianza?"
Cammie scosse la testa, spaventata. "Io non voglio tornare a mio paese. Io no in regola qui...non avere...permessi.."
Camila appoggiò una mano sulla sua spalla, guardandola negli occhi. "Abbiamo dei contatti con chi si occupa di queste cose e sono sicura che il Procuratore chiuderà un occhio se collabori con noi per un'indagine di omicidio,"
La ragazza continuò ad essere titubante all'inizio, poi si lasciò convincere dalle parole della Detective e seguì i due agenti al distretto di polizia.
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Al distretto nella sala interrogatori Camila e Dinah continuarono a fare alcune domande a Cammie, cercando di scoprire qualcosa di più.
"Da quanto Rosalyn era agitata? Riguardava solo l'affitto?" chiese Dinah, rimanendo seduta. Camila invece era appoggiata al finto vetro, con le braccia incrociate sotto al petto.
Cammie annuì lentamente. "Non so dire con esattezza... Bruce aiutava noi con i soldi, ma lui non avere un lavoro stabile..solo fine settimana,"
Dinah annuì, segnando quello che la ragazza diceva e confrontando con le prove. "Sai perché Rosalyn era nella baia di Biscayne Bay la tarda sera di Mercoledì? Ti ha parlato di qualcosa?"
"Rosalyn mi ha detto di un lavoro su una barca-ristorante. Aveva visto un volantino appeso al parco e voleva cercare un lavoro per me e per lei. Ha detto che sarebbe andata a chiedere dopo il suo turno al supermercato," spiegò la ragazza, con le lacrime agli occhi.
Camila si staccò dal vetro, avvicinandosi al tavolo. "Cammie, potresti dirci come hai conosciuto Rosalyn? Da quanto siete amiche.."
La ragazza abbassò il viso, incominciando a giocherellare con le mani. "Io e Rosalyn ci siamo conosciute al liceo, poi perse di vista. Lei è stata molto buona con me anche se ero una clandestina," mormorò, per poi scoppiare a piangere. "Eu não quero voltar para o meu país," disse Cammie singhiozzando.
Camila appoggiò una mano sulla sua spalla e qualcosa, dentro di lei, si accese. "Nessuno ti farà tornare al tuo paese, Cammie. Il Detective Jauregui si sta occupando personalmente per assicurati una vita qui, senza doverti più nascondere. Devi aiutarci però dicendoci tutto quello che sai. Dove andavate al liceo?"
La ragazza fece dei respiri profondi, tenendosi la testa tra le mani mentre Camila teneva la mano sulla sua spalla. Dopo qualche minuto alzò la testa per incontrare lo sguardo di entrambi gli agenti nella stanza. "Alla Howard D. McMillan Middle School,"
E a quelle parole, Camila e Dinah si scambiarono uno sguardo.
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Quando Camila uscì dalla sala, vide Lauren attaccare qualcosa alla lavagna. Si avvicinò e bussò per attirare la sua attenzione. "Ehi Lo," mormorò piano.
"Ehi," disse lei, girandosi. "Qualche novità?"
Camila annuì di poco. "Stiamo per avviare delle nuove ricerche. Rosalyn Blake andava nella stessa scuola di Lucy e Dylan, da quello che ha detto Cammie, tutte le nostre vittime erano della HDMM School." Lauren annuì alle parole della ragazza, incurvando di poco le sopracciglia. "Manderò Dinah e Normani di nuovo alla scuola per controllare i registri, ma so che spediranno tutto qui con molte probabilità. Pensavo di andare da Ally adesso, vieni con me?"
Lauren annuì in risposta, passandosi una mano tra i capelli. "Ho delle novità per Cammie. Ho parlato con Keana, una mia amica che ha delle conoscenze in questo campo e si occupa dei profughi e rifugiati. Le possono fornire un aiuto solo se collabora con noi e se alla fine di tutto non si rivela colpevole. Se fa qualcosa di male dovranno riportarla a São Tomé e Príncipe," disse la ragazza schiarendosi la voce. "Praticamente la tratteranno come una cittadina americana, se poi si rivelerà colpevole o comunque complice, dovranno seguire le regole."
"E se non dovesse essere colpevole, quando tutto questo finirà che succede?"
"Lei avrà un nuovo permesso di soggiorno e potrà trovarsi un lavoro e stare qui," concluse Lauren, con un piccolo sorriso.
Camila annuì, accennando un sorriso. "Mi sentirei più tranquilla mettendola sotto controllo adesso, non so perché ma ho un brutto presentimento. Non c'è una sorta di centro o casa dove possa stare in sicurezza?" chiese, piegando la testa da un lato.
"Non credo ma posso chiedere," rispose Lauren, stringendosi nelle spalle.
Camila accennò un sorriso, sospirando piano. "Bene, è già qualcosa," disse, arricciando il naso. "Vieni con me da Ally?"
Lauren annuì, spostandosi dalla lavagna. "Oh, sì certo scusami. Andiamo," mormorò piano, accennando una piccola risata.
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"Incomincio con il dirvi che il calibro dei proiettili che ho estratto è 12. Questo significa che abbiamo a che fare con i fucili a canna liscia semiautomatici e a pompa. Probabilmente è stato utilizzato un silenziatore, perché dubito che gli abitanti nella baita non abbiamo sentito lo sparo di un fucile." disse Ally, sistemandosi vicino al tavolo.
Camila si appoggiò al muro, mentre Lauren seguì Ally. "Potrebbe essere stata uccisa da un'altra parte?"
Ally scosse la testa. "Abbiamo trovato tracce di sangue sul prato e vicino ad un albero. Il DNA è compatibile con quello della ragazza e per la quantità di sangue sembra che la vittima sia stata prima sparata, poi le sia stato portato via il cuore e buttata nel lago."
"Ti prego Ally," disse Camila, socchiudendo di poco gli occhi. "So che è il tuo lavoro ma sii meno specifica possibile per questa parte, so che devi dircelo...ma è disumano."
Ally annuì, accennando un sorriso amaro. "L'assassino doveva avere un bisturi con se. Sto cercando di analizzare le ferite, ma il taglio è davvero sottile, dubito potesse essere la punta di un paio di forbici o di un coltello, avrebbe lasciato più segni,"
"Sto per vomitare," annunciò Camila, appoggiandosi il palmo della mano sulla fronte.
Lauren accennò una bassa risata all'esclamazione della ragazza, per poi scuotere la testa. "Appena sai di più, chiamaci. Evito di chiederti se l'assassino è lo stesso delle altre vittime perché tanto abbiamo già una risposta. Pistole diverse, stessi punti, due, per la precisione, stesse modalità di omicidio."
Con un piccolo sospiro, Ally concordò con le parole della ragazza.
"Va bene, grazie Ally," le due ragazze lasciarono l'obitorio, entrando in macchina di Camila.
Come chiuse lo sportello, Lauren si girò verso Camila. "Che facciamo?" chiese, portandosi una mano sulla fronte e strofinandola piano.
Anche Camila incominciò a massaggiarsi le tempie, rilasciando un rumoroso sbadiglio per la mancanza di sonno della notte precedente. "Ho bisogno di mangiare qualcosa e di un caffè. Parecchio caffè, in realtà. Andiamo a pranzare?"
Lauren annuì alle parole della ragazza, sistemandosi la cintura di sicurezza. "Molto volentieri, muoio di fame."
"Mi rendo conto che mangiare dopo aver fatto visita ad Ally e dopo tutto ciò che abbiamo sentito non è esattamente il massimo, ma ognuno fa quello che può," disse Camila, mettendo in moto. Entrambe le ragazze ridacchiarono, mentre la Detective incominciò a guidare verso la tavola calda più vicina.
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