Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 13

"Quindi come facciamo? Arriviamo lì, esaminiamo il corpo e poi le ricerche partono da domani?" chiese Lauren seduta nel sedile del passeggero in macchina con Camila.

"Lo sai che non dipende da me. Tutte le analisi e il resto partiranno da domani mattina." le rispose Camila, cercando di essere il più calma possibile in una situazione del genere.

Lauren si passò una mano tra i capelli, incredula. "Ma perché?!"

"Senti Lauren," disse Camila svoltando a destra per Biscayne Bay. "Non dipende da me. La notte i laboratori sono chiusi e il distretto pure. Se dovessimo anche scoprire qualcosa, per arrestare ci vuole un mandato e per averlo bisogna svegliare il Procuratore. Vuoi finire a dirigere il traffico per un indagine poco accurata? Io no, grazie," Camila sospirò rumorosamente, tenendo lo sguardo fisso sulla strada.

Lauren si arrese, girando lo sguardo fuori dal finestrino. "Come mai siamo qui?" chiese, mordicchiandosi il labbro inferiore.

"Normani mi ha detto che il corpo è stato ritrovato nella baia di Biscayne Bay da un ragazzo che stava facendo windsurf. Non ne so molto a riguardo, ma qui si praticano diversi sport acquatici come, appunto, il windsurf, la vela, lo snorkeling, vengono organizzati tour ed escursioni in barca e in catamarano." la ragazza mise la freccia, cercando un punto libero per parcheggiarsi vicino ad altre auto della polizia.

------

L'odore di pesce non era esattamente un toccasana a quell'ora della sera. Camila e Lauren velocemente scavalcarono la striscia e raggiunsero Normani e Ally.

"È Rosalyn Blake," disse Ally come le due Detective furono vicine. "Non ne siamo ancora sicuri al cento per cento, ma combacia con la ragazza della foto che Lauren ha trovato a casa di Bruce Parker,"

Lauren abbassò lo sguardo sul sacco nero dove dentro sapeva esserci il corpo della ragazza. "Possiamo vederla?" chiese.

Ally e Normani si schiarirono la voce. "Deve essere rimasta nell'acqua per almeno tre/quattro ore e i colpi di arma da fuoco non sono gli unici ad aver causato la morte." disse il medico legale, abbassando lentamente la zip. "Voglio solo che ne siate pronte."

Quello che videro dopo fece sussultare i Due detective. La povera ragazza aveva la maglietta strappata nella parte alta, e una parte rossa della pelle leggermente rialzata vicino e sotto al seno. Camila chiuse gli occhi piegando la testa da un lato, sentendo lo stomaco contorcersi.

"Le..."

"Le è stato strappato via il cuore," disse Ally, richiudendo la zip e abbassando la voce. "Legato alla prima costola c'era questo." disse, per poi allungare una bustina alle due ragazze.

Ciò che c'era dentro non le sorprese.

'Did someone break your heart inside? You're in ruins. '

"Merda, dovevo aspettarmelo. Vaffanculo, cazzo!" imprecò Camila, scalciando via qualche sassolino e zolla di terra nel frattempo che si allontanò.

Avrebbe potuto fermalo. Avrebbe potuto cercare prima quella ragazza e metterla al sicuro al distretto. C'era andata così vicina. E adesso si ritrovava con un nuovo corpo e nessuna spiegazione. Le stava sfuggendo tutto dalle mani.

Rimase seduta in macchina a pensare fino a quando Lauren non tornò da lei.

"Abbiamo parlato con il ragazzo che ci ha chiamato per il ritrovamento del corpo. Ha detto che verrà domani per ufficializzare la sua deposizione e che oggi c'erano delle onde molto belle, così è rimasto fino a tardi per esercitarsi in vista dei campionati di windsurf,"

Camila rimase in silenzio, mettendo in moto la macchina e guidando verso casa della ragazza.

****

V giorno

Quando Lauren arrivò al distretto quel Venrdì mattina, tutto era un casino. I giornalisti si affollavano all'entrata, cercando dichiarazioni da ogni tipo di poliziotto che entrava nell'edificio. Nel suo piano, i suoi colleghi andavano da una parte dall'altra e i telefoni squillavano all'impazzata. La notizia di un pazzo pluriomicida si era diffusa velocemente.

Dinah stava seduta dietro la sua scrivania, ma quando Lauren entrò nella loro stanza, la trovò sottosopra. Notando lo sguardo confuso della detective, la ragazza scosse la testa, alzando leggermente le braccia. "Non guardare me," disse, indicando la scrivania di Camila che adesso era vuota. "Fa sempre così quando il caso diventa irrisolvibile e apparentemente complicato. Penso che ieri sera abbia dato di matto. L'ho trovata addormentata qui, con una miriade di fogli e dichiarazioni sparsi per terra. Penso abbia pure riguardato i filmati degli interrogatori,"

Lauren annuì, osservando la lavagna completamente scritta davanti a loro. "Dov'è adesso Camila?" chiese la ragazza, ma si rispose da sola quando sentì dei passi dietro di lei.

"Sono qui," biascicò Camila. Il sonno era evidente sul suo viso e teneva una tazza di caffè in mano. "Nessun commento, per favore," sospirò, andando a sedersi dietro la scrivania.

Lauren si avvicinò a lei, appoggiando una mano sulla sua spalla. "Scoperto qualcosa?" le chiese, abbassando lo sguardo sul suo viso. Gli occhi di Camila erano gonfi e leggermente arrossati, una guancia era poco più rossa dell'altra e la sua pelle era pallida.

"Ho trovato dove viveva Rosalyn Blake. Era al verde, o così almeno dice il suo conto. Voglio parlare con il proprietario della casa per vedere se tutto fosse in regola, magari ci dice qualcosa." sospirò Camila, faticando a tirare fuori un fascicolo dalla busta.

Lauren la aiutò, annuendo poi alle sue parole. "Beh è qualcosa,"

"Già," sospirò nuovamente la ragazza, sapendo che non era abbastanza. "Viveva sulla Lincoln Road, appartamento 18B."

"Strano, Lincoln Road è una via prevalentemente di negozi." disse Lauren, esaminando il fascicolo nelle mani di Camila.

La Detective annuì, alzando il viso verso quello di Lauren. "Giusto. Fatta eccezione per gli appartamenti abusivi. Chi non trova posto nella Little Havana, può sempre contare sulla buona e vecchia Lincoln Road."

Il quartiere di Miami di Little Havana è quello che maggiormente ha accolto gli esuli cubani, tanto da ricreare una piccola Havana all'interno della città della Florida. Tutto a Little Havana parla di Cuba: l'atmosfera è riempita dell'odore del caffè cubano e dell'aroma dei classici sigari. Anche i sapori sono gli stessi: merito dei molti ristoranti cubani che si affacciano soprattutto lungo la strada principale. Tutti i profughi che non trovavano una casa in quella strada, si riversavano nella Lincoln Road, prevalentemente turistica e piena di negozi. Lì, oltre ad un riparo, potevano benissimo rifarsi il guardaroba.

"Ti accompagno a parlare con il proprietario dell'appartamento?" chiese Lauren, staccandosi dalla spalla di Camila e sistemandosi davanti alla scrivania della ragazza,

Camila annuì, alzandosi velocemente. "Sì. Contavo di andarci subito," rispose, afferrando il distintivo e precipitandosi verso la porta.

*****

Camila e Lauren attraversarono tutta l'Ocean Drive in prossimità delle spiagge di South Beach e dell'Oceano Atlantico, aggirando tutta l'area di Miami Beach, in direzione ovest, verso Biscayne Bay, arrivando così alla loro meta.

La Detective parcheggiò poco distante dall'appartamento 18B, uscendo poi dall'auto. In strada, fuori dalla zona più visitata dei negozi e nascosti dagli occhi della gente, c'erano alcuni ragazzi buttati per le strade. Alcuni giocavano a calcio, altri a basket e alcuni invece stavano semplicemente seduti sul gradino di casa a parlare.

Il loro accento Cubano era evidente. Camila riuscì a sentire diverse lingue che variavano dal Messicano, al Portoghese e allo Spagnolo. Tutti, comunque, quando videro una macchina sconosciuta ai loro occhi fermarsi nella loro zona, fissarono le due Detective confusi.

Lauren si avvicinò all'appartamento, mentre Camila ancora si guardava intorno. "Come hai detto che si chiama il proprietario?" sussurrò alla ragazza, girandosi di poco.

"Simpson qualcosa," farfugliò Camila, avvicinandosi a lei.

Lauren incominciò a leggere tutti i nomi scritti a penna nei campanelli. "Simpson...Frank,"

Alla risposta affermativa della collega, la Detective suonò. Una voce maschile uscì dalla finestra del primo piano. Poco dopo, un uomo apparentemente sulla cinquantina aprì il portone d'ingresso.

"E voi, chi siete?" disse.

Lauren alzò semplicemente il distintivo e l'uomo capì. "Non siamo qui per occuparci dei profughi, ma, abbiamo delle conoscenze in caso non voglia aiutarci."

L'uomo si lasciò scappare un "Oh," a bassa voce, per poi scuotere la testa. "In cosa posso esservi utile?"

Le due detective avevano concordato che per le poche ore di sonno, quella che doveva avere la situazione in mano era Lauren.

"Lauren Jauregui, 14° distretto, sezione omicidi. Lei è la mia collega Camila Cabello," la ragazza infilò il distintivo nuovamente dentro la tasca dei pantaloni e si fece strada dentro l'ingresso dell'appartamento, seguita da Camila. "Rosalyn Blake viveva qui?"

L'uomo fece una faccia confusa, per poi annuire leggermente. "Quella ragazza era parecchio indietro con i pagamenti. Viveva al terzo piano, prima porta a sinistra, ho delle doppie chiavi se volete entrare."

Lauren scosse la testa, guardandosi intorno. Quel posto era talmente vecchio e malandato che sembrava cadere via al primo soffio di vento. "Per quello torneremo un'altra volta. Sa per caso se la ragazza era in qualche brutta compagnia, magari un ex fidanzato che la tormentava?"

"Guardi, mi dispiace ma io non sono il babysitter di nessuno. Io do solo una casa a chi mi paga. La ragazza veniva qui con un'amica, dovevo chiederle se condividesse con lei l'affitto ma finché mi arrivavano i soldi non era un mio problema. Quando poi ha smesso di pagare, non vedevo più nessuna delle due."

"Sa il nome della ragazza?" chiese Camila.

"Certo," rispose velocemente l'uomo, andando dentro il suo appartamento. Ritornò qualche minuto dopo con un foglio in mano. "Un giorno diedero una sorta di festa e io mi feci lasciare il suo nome in caso di danni. Ecco a voi, è il secondo,"

Le due ragazze lessero insieme il nome; Cammie Gonzales.

Camila segnò il nome nel telefono, ma a nessuna delle due diceva nulla.

"Pensi che dovremmo andare a controllare la casa?" chiese Lauren, aspettando che Camila finisse di scrivere.

La ragazza alzò il viso dal telefono, rilasciando un piccolo sospiro. "Ci serve un mandato per perquisire qualcosa o qualcuno,"

"Il proprietario ci ha offerto le chiavi, non è del tutto scorretto," le rispose Lauren.

"Infrangeremo una marea di regole, sai?"

"Le abbiamo mai seguite?" fece notare Lauren, allargando le sopracciglia e guardando Camila.

La ragazza ruotò gli occhi sospirando. "E va bene," incrociò le braccia al petto, scuotendo la testa più volte.

Lauren si lasciò sfuggire un sorriso vincitore e ridacchiò per la reazione della ragazza vicino a lei. "Signor Simpson aspetti," disse all'uomo che stava per chiudere la porta. "Abbiamo cambiato idea, possiamo avere le chiavi dell'appartamento della ragazza?"

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro