Capitolo 12
Lauren, Camila e Dinah erano sedute dietro la scrivania di quest'ultima, ascoltando le novità che la ragazza aveva da spiegarle. "Con Ally abbiamo fatto una ricerca," tirò fuori dei fogli che allungò ad entrambe. "Le ferite da arma da fuoco sono in tutti e tre i corpi, praticamente negli stessi punti. L'unica cosa che cambia è la pistola," fece una pausa, indicando alcune delle pistole che avevano ipotizzato potesse avere usato. "Quelle che abbiamo trovato in casa di Bruce Parker, non avevano il numero di serie, quindi, potrebbero appartenere alla pista che aveva detto Lauren, ma bisogna scoprire dove le tiene." Dinah sospirò, passandosi una mano tra i capelli. "Mi sembra impossibile che una persona, ammesso che sia solo una, possa prendere così tante armi e passare indisturbato,"
"Sa che tanto non le troveremo mai." disse Camila, sistemando i fogli sulla scrivania. "Rintracciare una pistola non registrata è come cercare un ago in un pagliaio."
"Ma per ricaricarla ci vuole il numero di serie, no?" disse Lauren, seguendo poi i movimenti della Detective. "Chi può ricaricare una pistola senza numero?"
"Chiunque ha bisogno di soldi," risposero in coro le due ragazze vicino a lei.
Con un rumoroso sospiro, Camila si appoggiò allo schienale della sedia. "Quindi in sostanza che cosa abbiamo?"
"Un killer che utilizza pistole diverse e le tiene chissà dove ricaricandole in nero," dice Dinah, puntando gli occhi sul suo computer.
Lauren accennò una bassa risata, come se la risposta di Dinah fosse abbastanza, come se fosse davvero una risposta.
"Non penso che le cambi per confonderci," disse Camila, appoggiando la punta della penna contro il labbro inferiore. "Prendiamo in analisi la canzone, come si intitola?"
"21 guns," rispose Lauren velocemente. "Ma che cosa significa? Che utilizzerà 21 pistole? Che ci saranno 21 vittime?" chiese, appoggiando entrambe le mani sul tavolo della scrivania.
Dinah distolse lo sguardo dallo schermo del computer, osservando entrambe le due Detective davanti a lei. "Questo non lo so, ma è già qualcosa," le rispose Camila, rilasciando un piccolo sospiro. "Dovremmo passare agli interrogatori, ma soprattutto velocizzare i tempi."
"La gente incomincia a fare domande. I giornalisti sono ovunque e si stanno già spargendo delle voci," disse Dinah finalmente, attirando su di se l'attenzione di entrambe le ragazze. "Il Capitano sta prendendo in considerazione l'idea di un allarme nazionale,"
Camila scosse la testa, assottigliando di poco le labbra. "Non può farlo! Così scatenerà solo il panico e sarà più difficile isolare il killer,"
Dinah alzò leggermente le spalle abbassando di poco la testa. "Questo è quello che mi hanno riferito."
"Il killer sa che siamo sulle sue tracce," disse Lauren, alzandosi dalla sedia. "Se vuole scappare non ha bisogno di un allarme nazionale per farlo. Il punto è che non vuole, ci sta sfidando per essere trovato, penso che il suo obbiettivo sia quello di essere catturato."
Dinah e Camila ascoltarono con attenzione le parole della ragazza. "Ora come ora dobbiamo incominciare a seguire tutte le piste e non tralasciare nulla," sospirò Camila, socchiudendo gli occhi.
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Dal colloquio con la zia di Bruce non venne fuori molto, o almeno, nulla che Lauren e Camila non sapessero già. Il nipote era una brava persona, ex tiratore scelto, aspirante meccanico anche se non aveva un contratto di lavoro. Progettava di comprare una casa per lui e la sua ragazza, ma qualcuno aveva messo fine alla sua vita troppo presto. La donna aveva poi spiegato qualcosa di più sulla morte di sua sorella, madre di Bruce. L'auto aveva perso il controllo e si era scontata contro un albero, prendendo fuoco poco dopo.
Camila aveva la scrivania riempita di fogli e foglietti, per non parlare del computer che era pieno di cartelle aperte e pagine e pagine di appunti.
Trovare una soluzione sembrava impossibile.
Perché una persona dovrebbe uccidere degli innocenti senza un filo logico e senza nessuna connessione tra loro? Un pazzo. Un malato mentale. Poteva essere l'unica spiegazione ma ancora sembrava assurdo.
Annotò sulla lavagna 21 pistole o vittime (?)
Ma pregò con tutta se stessa che l'assassino avesse 21 pistole e non le usasse più.
Voleva fermarlo in tempo. Doveva fermarlo.
Quando il telefono di Camila suonò e nel display si illuminò il nome di Normani alla Detective le si congelò il sangue nelle vene.
Lo prese per poi sbloccarlo velocemente.
"Ti prego, non dirmi che-" in un momento del genere, Normani poteva chiamarla soltanto per avvisarla di una cosa. Camila non riuscì a finire la frase perché la ragazza della scientifica la interruppe subito.
"Mi dispiace..." esordì Normani, per poi sospirare. "Abbiamo trovato il corpo di una ragazza al porto, è ridotto male."
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