Capitolo 10
"Voglio subito un mandato di arresto per Aaron Billy Bennett," disse Camila radunando un gruppo di Agenti intorno alla sua scrivania.
"Non serve, Mila," disse Dinah, avvicinandosi alla ragazza e appoggiando una mano sulla sua spalla per richiamare la sua attenzione. "Due Detective lo hanno riconosciuto e arrestato, lo stanno già portando qui."
Camila annuì, girando il viso verso la ragazza. "Va bene, ottimo lavoro Dinah! Potete andare voi," mormorò staccandosi dalla scrivania e incominciò a camminare avanti e indietro per la stanza. Dinah la seguì con lo sguardo in quei momenti che sembravano infiniti. "Dovevamo seguire la pista di Lauren," disse finalmente Camila. "Avremmo dovuto--"
"Cam, è inutile dirlo adesso. Non è troppo tardi okay?" la detective incrociò le braccia sotto al seno, osservando Camila attentamente. "Dov'è Lauren, comunque?"
"Sono qui," disse Lauren sbucando da dietro l'angolo nel frattempo che faceva lo slalom tra alcuni Agenti fermi nel corridoio. "Ero al telefono con Ally e sono appena stata avvisata, lo hanno preso?" si fermò vicino a Camila che aveva smesso di camminare.
Dinah annuì con la testa. "Lo stanno portando qui. Ally ti ha detto qualcosa?" chiese la ragazza piegando la testa.
Lauren alzò leggermente le spalle. "In realtà nulla che io non sapessi di già. Le ho spiegato la mia teoria e lei mi ha detto che si risale all'arma che ha sparato attraverso le rigature della canna lasciate sul proiettile sparato ed ai segni del percussore sul bossolo."
"Per rendere difficile una identificazione dell'arma che ha sparato si riga internamente la canna e si rompe il percussore, se poi si separano i pezzi ancora meglio." disse Camila alzando lo sguardo verso Lauren. "Probabilmente è proprio questo che ha fatto Aaron, ma senza pistola non possiamo dire nulla."
Il discorso delle ragazza fu interrotto dal rumore dell'ascensore che si fermava al piano. Aaron era arrivato.
******
Camila posizionò le foto dell'auto sotto al viso di Aaron. "Questa è la tua macchina."
Aaron, ammanettato con le mani dietro la schiena, piegò lo sguardo verso la foto e alzò le spalle. "Ho molte auto Detective, potrebbe."
"Non fare lo spiritoso con me, Aaron." Camila sbatté le mani contro il tavolo. "Abbiamo trovato del sangue nel bagagliaio. Abbastanza da farci scoprire che è lì che è morta Lucy Cooke," disse Camila, sistemando vicino alla foto dell'auto, la foto del corpo della ragazza.
"Non so di cosa stia parlando."
Camila strinse con forza la mascella e si staccò dalla scrivania. Camminò lentamente verso il finto vetro dove sapeva che Lauren e Dinah stavano guardando. Aveva chiesto ad entrambe di stare fuori, ma di subentrare in aiuto se c'era bisogno. Dopo qualche minuto di silenzio, Camila si girò nuovamente verso di lui. "Hai ucciso Lucy e l'hai messa nel bagagliaio della tua auto, per poi portarla nella tua casa estiva. Abbiamo trovato delle altre tracce di sangue nell'auto. Che c'è? Ha provato a difendersi? Dove ti ha ferito, eh?"
Aaron alzò lo sguardo verso Camila, ascoltando le sue parole. "Detective, tutto questo non ha senso. Io non ho ucciso nessuno. Ho molte auto ma ne ho vendute anche tante altre." fece una pausa osservando la foto dell'auto. "Sì, è mia. Ma è una di quelle che ho venduto qualche mese fa."
"A chi l'hai venduta, Aaron." disse Camila assottigliando lo sguardo.
Il ragazzo alzò leggermente le spalle. "Non lo so, non ricordo."
"Dimmelo. Lo so che stai mentendo. Posso sbatterti dentro per concorso in omicidio e occultamento di prove, " Camila sbatté nuovamente le mani contro il tavolo. "Parla, forza."
"La mia bimba del 2006, la mia Chrysler PT Cruiser. L'ho venduta a Bruce Parker, penso." Aaron alzò ancora una volta le spalle, gesto che stava incominciando a far spazientire Camila. "Ultimamente chiudo talmente tanti contratti che potrei confondermi,"
"Sono sicura che una notte in cella servirà a schiarirti completamente le idee." disse Camila con un sorriso sulle labbra, andando verso la porta. "Inutile dirti che quando uscirai da qui sarai sorvegliato, ovviamente. Buona giornata," e senza dire altro, uscì dalla stanza, chiudendo con un tonfo la porta.
Camila sospirò rumorosamente, raggiungendo le altre due Detective nella stanza di fianco a quella degli interrogatori. Entrambe le ragazze erano con lo sguardo puntato verso Aaron, fissandolo dal finto vetro. "Per me mente," disse Dinah, probabilmente parlando con Lauren.
"Voglio delle ricerche su Bruce Parker, adesso. Scoprite dove abita, tutto." alcuni Agenti annuirono e incominciarono le loro ricerche, uscendo dalla stanza. "In più ho bisogno di un mandato di perquisizione sia per la casa di Aaron che quella di Bruce,"
"Me ne occupo io," disse Dinah, girando lo sguardo verso Camila e annuendo più volte. "Ci penso io, tranquilla." le rivolse un piccolo sorriso per poi uscire anche lei dalla stanza.
Camila si spostò dalla porta, così da far passare la collega e alzò lo sguardo verso Lauren, che ancora fissava il finto vetro.
"Ce la faremo, non preoccuparti." le disse Lauren, girando il viso verso di lei con un largo sorriso stampato sulle labbra per rassicurarla.
******
Camila azionò le sirene, incominciando ad accelerare sempre più forte. Secondo la fedina penale, Bruce Parker era un ex tiratore scelto, in congedo per un infortunio alla spalla. Era armato e potenzialmente pericoloso, gli avvertimenti su di lui erano stati tanti, infatti tutti i suoi Agenti si erano preparati all'assalto indossando il giubbotto antiproiettile. In auto con lei c'erano Dinah e Lauren, mentre un alto gruppo di Agenti le seguivano dietro in un'altra macchina.
"Dove dobbiamo andare?" chiese Lauren, tenendosi con una mano alla maniglia sopra la sua testa e girò di poco il viso verso Camila, osservandola.
Camila continuò a tenere uno sguardo concentrato sulla strada, facendo lo slalom tra le varie auto che si fermavano per farla passare. "1043 W Flagler St. Appartamento 12C." rispose velocemente, svoltando violentemente a destra, così da immettersi nel quartiere di Little Havana.
Una volta arrivata, parcheggiò la macchina sul marciapiede, lasciandola leggermente in mezzo alla strada nel frattempo che l'altra volante della polizia si fermava poco di fianco di lei.
"Appartamento 12C. Andiamo." ordinò Camila, togliendo la pistola dalla fodera. "Voi due, controllate il perimetro, Lauren e Dinah con me, John e Rayan voi andate sul retro." gesticolò leggermente con la mano, nel frattempo che gli Agenti prendevano posto nella posizione assegnata. "Al mio segnale," sussurrò Camila nella radiolina situata nel polso della sua divisa.
Lauren si alzò leggermente dalla sua postazione, osservando dentro casa dalla finestra. La tenda era spostata di poco e si riusciva a vedere l'interno attraverso un piccolo spiraglio. Non vedendo nessun movimento per diversi secondi, tornò accucciata e sospirò nell'orecchio di Camila. "Non c'è movimento."
A quelle parole, Camila che era la più vicina alla porta, disse un "Adesso," alla radiolina e sferrò un calcio alla porta spalancandola.
"Bruce Parker, Polizia di Miami, sei in arresto," dissero praticamente in coro gli Agenti, incominciando a disperdersi nell'abitazione.
Tutti tenevano la pistola alta a coprire il viso, ma Camila la abbassò leggermente quando vide che il salotto era vuoto. "Controllate le altre stanze," mormorò confusa, dando una rapida occhiata intorno. L'appartamento non era tanto grande, perciò gli spazi erano parecchio ristretti.
"Cam..." Dinah incitò la ragazza ad avvicinarsi al tavolo che si trovava praticamente al centro della stanza. Il suo sguardo era preoccupato e triste. Camila si avvicinò velocemente alla ragazza. Una volta al suo fianco, sgranò gli occhi per quello che vide.
'Does the pain weight out the pride? And you look for a place to hide?'
Camila e Dinah rimasero a leggere quella riga per diversi minuti, immobili.
"Cercate ovunque!" urlò Camila, sistemando nuovamente la pistola nella fodera e raggiunse Lauren nella camera da letto. "Laur...bisogna...dobbiamo.." balbettò cercando lo sguardo della collega che era fisso per terra.
Camila seguì lo sguardo della collega, notando una macchia di sangue sulla moquette proprio sotto l'armadio. In pochi secondi, la ragazza aveva decifrato quel rebus.
Il Detective avvicinò la radiolina alle labbra, appoggiando la mano libera sulla spalla di Lauren. "Chiamate Ally e la scientifica, lo abbiamo trovato." mormorò per poi girare lo sguardo verso la ragazza al suo fianco, che a sua volta la stava guardando.
Con un piccolo cenno del capo Lauren annuì, segnalandole che andava bene e allora Camila allungò la mano verso l'anta dell'armadio. Contò fino a dieci mentalmente per poi spalancarla con un colpo secco. Un po' come si fa con i cerotti per sentire meno dolore. Una cosa veloce, secca, rapida.
Dentro ci trovò esattamente quello che si aspettava; il corpo di Bruce Parker.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro