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ZIO JAN

ESPERANZA

Sotto il getto di acqua calda mi sento veramente bene, mi asciugo, mi metto un Jeans e una semplice maglia bianca, mi trucco leggermente, i capelli gli lascio sciolti in onde naturali, profumo e sono pronta.

Scendo al piano di sotto e sento Jan parlare con un uomo, non ho il tempo di vedere chi è che davanti ha me vedo correre due bambini, un bambino di circa cinque anni biondo e riccioluto, e una bambina che avrà un anno, castana e da gli occhi marroni, sembrerà strano visto che non siamo parenti ma la bambina mi assomiglia molto.




"mamma?" dice la piccola
"no Mia! Non è la mamma" dice il bambino
"buon giorno, come vi chiamate?"
"io sono Jan e ho cinque anni, lei è mia sorella Mia di un anno, siamo i nipoti di zio Jan"
"molto piacere, io sono Esperanza..."
"la mia fidanzata" dice Jan raggiungendomi e dandomi un abbraccio e un bacio dolcissimo
"lo sai che la bambina mi ha chiamata mamma?" dico a Jan
"è normale a quell'età" mi risponde semplicemente lui
"chi era alla porta?"
"mio fratello Damian, gli ho detto di entrare ma aveva una riunione di lavoro"
"vorrà dire che lo conoscerò un altro giorno"
I bambini saltano in braccio a Jan e lui gli accoglie con gioia, è molto bello in questo momento sembra un padre con i suoi figli
"zio voglio suonare la batteria" dice il piccolo Jan poi si gira verso di me
"lo sai che sei bellissima" mi dice timidamente
"hai un ammiratore, dovrò stare attento" dice Jan ridendo.

In sala musica ci divertiamo molto, i due Jan suonano e io ho in braccio la piccola mia, siamo sul piano e gli sto insegnando qualche melodia
"zia!!!" mi chiama il piccolo Jan
"zia" mi dice sorridendo la piccola Mia e il mio cuore batte più forte
"ti sei emozionata amore?" mi dice Jan sedendosi accanto a me per abbracciarmi e accarezzarmi dolcemente il viso
"non ero stata mai chiamata così, io sono figlia unica è bello sentirsi dire zia non lo avrei mai creduto"
"bhe abituati perché un giorno i lo sarai a tutti gli effetti, e sarai se lo vorrai la madre dei miei figli" mi dice serio ma con sorriso, io gli sorrido con gli occhi lucidi
"ne sarei felice" rispondo e lui mi da un tenero bacio
"zio e ora?"
"è vero dobbiamo andare"
"andare dove?" chiedo curiosa
"devi sapere che io e la mia famiglia sostegnamo diversi orfanotrofi, io e Damian siamo stati un anno in orfanotrofio prima di essere adottati, per noi è importante, io spesso insegno musica hai bambini, devono capitare che non sono soli ché c'è qualcuno per loro "
" sono veramente orgogliosa di te " dico accarezzandoli il viso, lui mi sorride imbarazzato, è un uomo straordinario dal cuore d'oro, più lo conosco e più lo amo.

Siamo davanti all'orfanotrofio è una bella villa a due piani di un bel Color panna, dentro ci sono diverse stanze e tanti bambini che giocano in giardino
"io stavo qui prima di essere adottato" mi dice il piccolo Jan, sia lui che Mia sono molto buoni, educati e dolci, i loro genitori sono fortunati e hanno fatto un ottimo lavoro.
"Jan che bello vederti!!!" un uomo alto e magro dai capelli castani corti e gli occhi verdi si avvicina a noi, avrà una quarantina d'anni e porta un maglione molto ma molto viola.
"Gregorio ciao!!" si abbracciano calorosamente, poi Gregorio mi guarda stupito
"ma Damian lo sa?"
"lei è Esperanza la mia fidanzata!!!" spiega in fretta lui
"ha è la sorella di.."
"no!" lo azzitisce Jan, ma che dicono? Non ci capisco niente.
"piacere Gregorio, sono il direttore" mi dice porgendomi la mano
"piacere mio".

Quando Jan entra nella stanza dove i bambini fanno musica tutti gli saltano in braccio, devono volergli molto bene
"bambini oggi con me c'è una persona molto speciale, lei è Esperanza la mia fidanzata, può insegnare insieme a me è molto brava"
Tutti i bambini vengono da me, e Jan me li presenta uno ad uno, saranno una cinquantina ma lui sa tutti i nomi a memoria e anche l'età, sono fiera di quello che fa e di stare con lui.
Ci divertivamo un sacco e I bambini pure passiamo un ora così a suonare e cantare con i bambini
"però sei brava come insegnante, potremmo farlo insieme quando avrai finto gli studi" mi dice Jan sorridente
"mi piacerebbe molto" gli dico con un sorriso a trentadue denti.

JAN

Ammetto ché ho avuto paura, non voglio che scopra di Rachel da altri devo dirle tutto io, ma non ci riesco cazzo!!! Siamo a metà ottobre e ancora non c'è lo fatta, mentre insegna hai bambini la guardio è così bella così dolce, so che uomo ero non la merito, ma la amo! La amo con tutto il mio cuore e la mia anima, non potrei più vivere senza di lei, ieri ho comprato uno splendido solitario con una pietra rara e preziosa come lei, molto presto voglio chiederle di sposarmi, lo so che stiamo insieme da un mese ma non mi importa, voglio farla solo mia per tutta la nostra vita.
"Jan" Esperanza mi risveglia dai miei pensieri
"si amore?"
"abbiamo finito, è ora di pranzo"
"certo andiamo"
Salutiamo Gregorio e saliamo in macchina.

il mio nipotino ha insistito per andare in un ristorante di sushi dove mio fratello è Rachel lo portano spesso
"ti piace il sushi?" Chiedo ridendo a Esperanza mentre lotta con le bacchette
"si, ma non so usare queste" dice lei tutta concentrata
"guarda si fa così" metto la mia mano nella sua per insegnarle, una scarica elettrica attraversa tutto il mio corpo, mi basta solo toccarle la mano per desiderarla e da come mi guarda so che è lo stesso per lei.

Esco dal bagno e vedo un cameriere che le sorride un po troppo, lei mi fa aiuto con il labbiale e io mi avvicino
"ti consiglio di non sorridere così alle mia fidanzata!!"
Il ragazzo sbianca, si scusa almeno dieci volte è va via
"zio sei uguale a papà, anche lui fa così cuando qualcuno ci prova con mamma" ridiamo tutti.
"ma sai zio anche Zia prima a detto a una cameriera di non guardarti mentre eri in bagno, proprio come fa mamma siete uguali" dice il mio nipotino ridendo
"sei gelosa di me, io voglio solo te! Le altre non anno speranze" le dico all'orecchio
"lo stesso vale per me, sei l'unico che voglio" mi dice la mia Esperanza accarezzandomi il viso, non resisto e la bacio subito.

ESPERANZA

Siamo tornati a casa, oggi sono stata davvero bene e mi sono già affezionata tantissimo all'piccolo Jan e a Mia.
Suonano al citofono e entra un ragazzo identico a Jan
"Esperanza, lui è Damian mio fratello" Damian mi guarda un po perplesso poi guarda il fratello, sono davvero identici ma si vede che sono molto diversi, Damian ha i capelli e la barba più lunghi e si veste molto sportivo, ho notato che è mancino mentre Jan usa la destra come me.
"piacere Esperanza"
"piacere Damian" rispondo stringendoli la mano, saranno anche uguali ma per me Jan è il numero uno.
"rachel?" chiede Jan
"è rimasta a casa voleva preparare le lasagne e sono venuto a prendere i bambini da solo, Jan lo sai che devi dirle tutto vero?"
"si, lo so"
Ma dire cosa a chi? Vorrei chiedere ma non mi sembra educato intromettermi nelle loro cose.

Una volta soli cerco di capire
"cosa voleva dire prima tuo fratello?"
"vedi devi sapere che..." gli squilla il cellulare, ma proprio adesso uffa!!!!
"pronto mamma dimmi... Si lo so.... E che sono stato impegnato... La festa di beneficenza?.... Si ci sarò e porterò anche Esperanza la mia fidanzata... Si mi sono innamorato finalmente... A sabato"
"andiamo a una festa?"
"ogni anno la mia famiglia fa un ballo di beneficenza per gli orfani, così conoscerai i miei genitori"
"mi fa piacere, ma sono un po emozionata"
"tranquilla ti adore ranno" mi prende tra le sue braccia e mi bacia con passione
"soli finalmente"
"soli finalmente" ripeto le sue parole baciandolo e stringendolo forte a me
"Jan per quanto riguarda il discorso di prima..."
"ne riparliamo che ne dici se adesso pensiamo a come vestirci per il ballo"
"Jan... Tu non mi stai nascondendo nulla vero?" lo vedo irrigidirsi ma poi torna sereno e mi sorride
"no!"
"ok mi fido di te"
"io ti amo Esperanza... Non scordarlo mai"
"Jan ti amo anch'io"
Voglio credere in lui, ma perché avvolte penso che mi stia nascondendo qualcosa? Come se si sentisse colpevole di qualcosa? Devo smetterla sto diventando paranoica è non mi piace, lo amo è mi fido di lui.

Mangiamo, parliamo della festa e ci sdraiamo sul divano abbracciati
"ti amo amore mio, vorrei tenerti sempre così tra le mie braccia"
"ti amo anch'io e ti assicuro ché non starei in nessun altro posto amo stare tra le tue braccia"
Mi stringe forte a sé, quella sera mi ha tenuta stretta più del solito come se avesse avuto paura che scappassi via da lui, ma dove potrei andare? Ormai lui mi è entrato nel sangue.

Eccoci ad un altro capitolo vi è piaciuto 🥰
Fatemi sapere cosa ne pensate 😉
Grazie a tutte voi di seguire con affetto la mia storia siete meravigliose ❤️
A sabato con il prossimo capitolo 😘❤️

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