ESPERANZA

Eccoci qua, a quel pontile a due piani ché mi aveva colpita quando sono venuta qui.
"non sapevo che si poteva mangiare qui, che vista!!!" dico entusiasta
"è vero qui e bellissimo, io amo il mare!" mi risponde lui sorridendo
"anche io" rispondo
"parlami di te Esperanza, ho sentito che tuo padre è spagnolo e tua madre italiana, e poi?"
"sono figlia unica, i miei gestiscono un alimentari, e canto da sempre"
"io sono nato in Polonia, i miei quando ero piccolo sono morti in un incidente, io e mio fratello siamo stati adottati, i miei genitori adottivi sono americani, ma abbiamo vissuto poco in America.
Io e Damian mio fratello siamo gemelli, identici ma solo nell'aspetto, con sua moglie Rachel mi hanno dato due bellissimi nipotini, Mia di un anno e Jan di cinque, l'ho hanno adottato come è successo a noi "
" è una cosa molto bella questa "dico sorridendo
" il mio vero cognome è Ers "
" Jan Ers, suona bene "rispondo
" dimmi, il tuo cibo preferito "mi domanda
" pizza "
" molto italiana "dice ridendo, è così bello, mi perdo a guardare i suoi occhi profondi e bellissimi , il suo viso perfetto e il suo corpo da dio, non so che mi succede, l'ho conosciuto ieri è già sono presa da lui da morire.
" e tu? "chiedo curiosa
" la pasta "
" molto italiano anche tu "dico ridendo
Arrivano i nostri piatti, tutto pesce buonissimo è di qualità.

Dopo aver mangiato guardando il mare facciamo due passi per la passeggiata, è stupenda e piena di negozi.
" vieni entriamo qui! "mi dice Jan prendendomi per mano e il mio cuore ovviamente batte all impazzita
Tutte le donne presenti lo mangiano con gli occhi, ma lui non le degna di uno sguardo, sono felice che guardi solo me, ma sono anche gelosa
" stai tranquilla, io guardo solo te! Non mi interessano le altre" mi dice accarezzandomi il viso, io resto li ferma senza parole, ma come ha capito quello che pensavo, sono così trasparente.
"prova questo scimmietta" mi dice lui ridendo e mostrandomi un bellissimo vestito rosso
"ok e tu prova... Ecco questa camicia blu, ti starebbe bene secondo me"
Entro io nel mio camerino è lui nel suo, sono felice è sorridente, mi sembra di essere due fidanzati, il pensiero mi fa arrossire.

Il vestito è stupendo mette in risalto le mie forme senza essere volgare, infatti è ad altezza leggermente sopra le ginocchia e la scollatura non è troppa è perfetto.
"posso entrare?" mi chiede Jan da fuori
"si ho fatto" entra e chiude la porta dietro di sé, questo è un posto molto elegante e i camerini sono delle vere e proprie piccole stanze.
Mi giro e resto senza fiato, ha la camicia che gli avevo consigliato ma è completamente aperta, posso vedere il suo petto stupendo, abbasso lo sguardo ma lui si avvicina a me e con due dita mi alza dolcemente il mento, adesso i nostri occhi si stanno studiando
"sei stupenda!" mi dice sensuale, io tremo dall'emozione
"anche tu... Sei bellissimo" dico timidamente
Mi prende la mano e la mette sul suo petto, mentre tocco la sua pelle morbida ho un tremito, lui se né accorge è mi sorride
"ti piace quello che vedi?"
La mano scivola nell addome fino all'suo ombelico
"sei... Un una tentazione... Cioè sei un dio... Volevo dire... Fai palestra?... Sei ben allenato" non so più neanche che dico, accidenti devo riprendermi.
Lui mi fa girare, adesso il suo petto nudo e premuto contro la mia schiena nuda anch'essa, mi scosta i capelli da un lato e appoggia il mento sulla mia spalla destra, ho brividi in tutto il corpo, non mi sono mai sentita così, sono in suo potere, se mi prendesse qui non farei alcuna resistenza.
"guarda davanti a te" mi dice sensuale all' orecchio
Mi stringe forte, con una mano mi tiene stretta sulla pancia, l'altra la fa scorrere sopra il mio seno, il collo e infine il viso, mi sfiora le labbra con le dita.
Mi guardo allo specchio e non mi riconosco ho un espressione ché non avevo mai avuto, ho gli occhi lucidi, le guancie rosse e il petto si alza e si abbassa freneticamente.
Lui ha gli occhi fissi nei miei, sono così scuri e penetranti, mi sorride sembra un diavolo tentatore, e io non ho difese ormai non voglio neanche provarci
"guarda come siamo belli insieme" mi dice all'orecchio per poi baciarmi dolcemente il collo
"Jan..." il mio è un sussurro, lo sento sorridere sulla mia pelle, le sue labbra sono fuoco che mi accende dentro un desiderio mai provato prima
"amo come il tuo corpo mi risponde, siamo perfetti io e te, non lo capisci?" continua a baciarmi il collo, poi la spalla
"JAN.." dico e mi stringo a lui, lui mi guarda i nostri volti sono sempre più vicini
"signorina le va bene il vestito?" la commessa ci fa sussultare, Jan si abbotona la camicia e apre la porta
"si, prendiamo sia il vestito ché questa camicia, noi ci vediamo quando hai fatto, vado a cambiarmi piccola!"
Mi fa l'occhiolino e esce, mi metto la mano al petto e respiro piano, che stavo facendo? Se non ci avessero interrotto cosa sarebbe successo? Meglio non pensarci, mi cambio e esco dal camerino.
Lo vedo che paga con la carta
" non dovevi pagare anche il mio!" dico
"ma ché dici? È un mio regalo tranquilla" mi risponde sorridendo e io ovviamente gli sorriso, forza di volontà zero.

Mentre torniamo alla macchina mi prende per mano
"adesso ti porto a cena in un bel posto" mi dice e io sorrido.

Siamo in una pizzeria vista mare
"visto che ami la pizza qui è molto buona" prende due calici
"al nostro primo appuntamento" mi dice
"appuntamento? Non mi sembra appropriato sai... Tu sei il mio capo e in più sei un mio insegnante e anche il proprietario della scuola dove andiamo, io ho ventidue anni e in confronto a te sono una ragazzina!" affermo convinta
"Esperanza" dice sedendosi accanto a me
"siamo solo un uomo è una donna" mi accarezza dolcemente il viso, istintivamente gli accarezzo il viso anch'io il suo bellissimo viso
"allora brindiamo all'nostro primo appuntamento"
"ma tu non credi nell'amore mi hai detto... E io.." non mi fa finire la frase
"ci credo! Adesso ci credo!"
"cosa ti ha fatto cambiare idea?"
"una speranza" mi dice sorridendo e io ricambio il sorriso
"allora?" dice alzando il calice
"va bene all'nostro primo appuntamento" rispondo facendo tintinnare i nostri calici
La cena procede davvero bene, parliamo ridiamo e ci conosciamo meglio, abbiamo tante cose in comune non credevo e ne sono felice.

JAN

Una volta tornati a casa siamo andati ognuno nelle nostre stanze, ma non riesco a dormire mi sento come un adolescente innamorato, posso dire con sicurezza ché non ho mai provato in vita mia quello ché provo per Esperanza, lei è il mio primo vero amore.

Vado a prendere dell'acqua quando noto la luce della biblioteca accesa, entro è la vedo lì, seduta su una poltrona a leggere, è davanti all 'camino e la luce delle fiamme la rende ancora più bella vista la luminosità soffusa della stanza.
"sembri un dipinto" le dico, lei mi sorride, dio quel sorriso mi fa impazzire, ha una vestaglia di seta rosa è così bella che ho paura di toccarla, e così pura e innocente, vorrei farla mia! Ma devo stare calmo non devo avere fretta lei è troppo importante per me, devo farglielo capire.
"ché cosa leggi?" le chiedo sedendomi davanti a lei
"William Shakespeare, lo adoro" mi risponde sorridendo
"lo adoro anche io, frasi preferite?" le chiedo curioso
"questa.... Chi mai amo' che non abbia amato al primo sguardo" mi dice e il mio cuore batte più forte, è quello che provo per lei, l'ho amata e desiderata appena l'ho vista
"e le tue?" mi chiede, io mi avvicino e le accarezzo dolcemente il viso
"questa.... Se per baciarti dovessi poi andare all'inferno, lo farei.
Così potrò poi vantarmi con i diavoli di aver visto il paradiso senza mai andarci."
Lei mi fissa, io la fisso, i nostri occhi si stanno parlando più delle parole
"lo senti anche tu vero?" le chiedo e lei fa sì con la testa, mi alzo e la tiro su, la stringo forte, lei trema leggermente, mi avvicino e le bacio delicatamente le labbra, vorrei fare di più ma piano piano.
La bacio ancora e lei non mi respinge, la mia lingua trova la sua e danzano insieme in perfetta armonia, è il suo primo bacio e io ne sono felice, in un certo senso è anche il mio non mi sono mai sentito così.
Mi allontano delicatamente tenendola sempre stretta a me
"Jan... Io"
"non dire niente, faremo le cose con calma"
Allungo la poltrona adesso è un letto.

ESPERANZA

Mentre lo bacio mi stringo forte a lui, lui mi stringe forte a sé, è sbagliato conosco questo uomo da un giorno eppure non riesco a smettere di baciarlo è il mio primo bacio e va oltre le mie aspettative, mi sento in paradiso.
"Jan... Io" dico una volta che ci siamo fermati, ma rimanendo sempre stretti
"non dire niente, faremo le cose con calma"
Allunga una poltrona che adesso diventa un letto per una persona e si sdraia
"vieni!" mi dice aprendo le braccia
"nooooo!!! Io vado a letto" dico agitata
"vieni! Ho ti vengo a prendere io decidi tu!"
"va bene" mi sdraio sopra di lui, sono da un lato la testa nell 'suo petto, lui mi stringe forte e mi accarezza i capelli
"vorrei stare così per sempre" mi dice lui baciandomi i capelli
"anch'io" rispondo e mi rilasso, mi sento a casa, lo conosco da un giorno ma già so che non posso più fare a meno di lui, con questi pensieri mi addormento tra le sue braccia, beandomi del suo odore che ormai amo.

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