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Piccole curiosità (V)

Ragazze e ragazzi, ecco a voi il tanto atteso e richiesto capitolo di piccole curiosità. Mi scuso con tutti voi per la lenta frequenza di scrittura, ma la mia vita non è fatta solo di questo. Quest'oggi andremo alla scoperta di una cosa, un po' sottovalutata dai fan, ma che differenzia di molto i tipi di furry e le specie animali.
Ringrazio alecola1999sette per l'idea, e per aver inserito la mia fursona all'interno di molte sue storie (andatele a leggere che sono davvero carine).

In questa 5^ parte di piccole curiosità parleremo delle caratteristiche che differenziano le specie e tipo di furry. Andremo ad analizzare nello specifico gli istinti, le abitudini e i caratteri soliti dei nostri amici pelosi. Farò come sempre degli esempi esplicativi, per fissare bene a mente le idee. In particolare , per semplicità, dividerò il capitolo in 3 parti in cui esamineremo un aspetto fondamentale e la sua dipendenza tra specie e sottogeneri.

Attenzione: quello che scriverò sarà un po' frutto di miei pensieri e di pensieri collettivi, quindi non prendete tutto ciò che dirò come la bibbia. Pensate e pesate le mie parole come se fossero delle linee guida da poter seguire. A maggior ragione, se state già scrivendo o volete scrivere una storia sui furry o riguardanti animali anthro. vi conviene fare di testa vostra e non seguire alla lettera questo capitolo.

Fatte le dovute precisazioni, partiamo!
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Prima parte: il carattere e la sua dipendenza tra i furry.

Ormai penso che tutti sappiamo che i furry non sono altro che animali antropomorfizzati. Da come si è visto nel capitolo dei furry però, non tutti sono uguali. Anzi, a dirla meglio, il furry in sé varia a seconda della percentuale di somiglianza all'uomo. Ad esempio se un furry presenta un ipotetico 10% animale e 90% umano, si può parlare di umanoide; in senso inverso, se questo presenta un 90% animale e 10% umano, si può parlare di animale senziente; ecc... Queste particolari variazioni vengono dette sottogeneri. In generale, nel mondo furry, queste variabili non tengono conto del carattere del personaggio in quanto sono atte a delineare l'aspetto estetico di quest'ultimo. Non è da sottostimare anche il fatto che potrebbero esserci delle variazioni anche caratteriali in rapporto alla sembianza adottata, ma questo deriva dalla specie animale che un furry presenta. Adesso cercheremo, per quanto possibile, di analizzare come il carattere varia tra le specie. Partiamo dal fatto che ognuna di esse (per ragioni storico-culturali) ha i suoi caratteri e le sue personalità. Prendiamo l'esempio di un leone. Nell'immaginario collettivo umano, questo è visto come un animale irascibile, presuntuoso e arrogante. Insomma, viene stereotipato in questo modo! Ma se prendessimo al suo posto l'esempio di un coniglio, potremmo dire che questo avrà lo stesso carattere del leone? La risposta sarà sicuramente no! Il coniglio nello stereotipo comune è visto come un animale timido, ansioso e irrequieto. Quasi l'opposto esatto del felino. Ma è possibile comunque avere un furry leone con un carattere da coniglio o viceversa? La risposta da discutere sarebbe: 50% sì e 50% no. La scelta del carattere, è ovviamente molto mitigata dal fattore specie, ma non per questo deve esser giudicata in tal modo. Per esempio un furry leone ansioso non è molto comune, però è probabile che esista. Un furry coniglio arrogante e presuntuoso non è molto contemplato, ma può senza dubbio esistere. La scelta del carattere è (come dico spesso) soggettiva del fan creatore del personaggio. È comunque consigliato tener conto di certi comportamenti anomali nei furry, in quanto questi possono rendere il personaggio inusuale e stupido. Se si sa invece equilibrare la caratterizzazione anomala del proprio personaggio alla sua specie, si può anche ottenere un effetto molto positivo, rendendolo unico e iconico. Un altro aspetto del carattere da non sottovalutare è la sua dipendenza nei furry ibridi. Esistono dei personaggi che non hanno solo una specie predominante, ma ne possiedono una moltitudine (2 o più). Di ibridi però, ne parleremo meglio a fine capitolo, ora concentriamoci su altri fattori determinanti.

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Seconda parte: le abitudini e la loro dipendenza tra i furry.

Abbiamo parlato del carattere dei furry e come cambia tra specie e sottogeneri. Ora semplicemente analizzeremo come variano (tra queste) le abitudini, prendendo in esame diete, stili di vita e quotidianità.
A livello concettuale, le abitudini non si discostano di molto dai caratteri. Infatti entrambe variano tra le diverse specie animali in modo molto simile. In questo caso però, i più evidenti cambiamenti nelle abitudini delle specie sono quelli alimentari. Sembrerà scontato e banale attribuire ad un furry l'alimentazione del corrispondente animale, ma in realtà la questione è ben più dettagliata, anche quando si parla di sottogeneri. Prendiamo nuovamente come esempio il nostro caro furry leone. Come abitudini alimentari, essendo carnivoro, dovrebbe prediligere pasti a base di carne. In questo momento però, senza rendercene conto, siamo incappati nella prima difficoltà. Se si suppone che questo furry viva in una comunità di mammiferi (tra cui anche erbivori), come potrà questo procurarsi del cibo senza uccidere? Le possibilità valide al riguardo sono pressoché due + una:
1) la nostra supposizione iniziale non è valida.
2) solo alcuni mammiferi sono sviluppati (antropomorfizzati) ed altri no (come nell'esempio dei my little pony*).
3) i carnivori possono adottare una dieta erbivora per sopravvivere in armonia con gli altri.
Penso siano accettare entrambe le prime due ipotesi come valide per un possibile mondo furry. L'ultima possibilità però (la "+ una" di prima), determina, paradossalmente, un'altra impossibilità. I carnivori riuscirebbero a sopravvivere mangiando "solo verdure"? La risposta è palesemente no! Questi di fatti, hanno bisogno di proteine ben differenti da quelle erbivore per sopravvivere. Allora cosa possiamo fare? Senza problemi, possiamo supporre di star facendo riferimento ad un mondo furry alternativo, dove i carnivori hanno sviluppato un sistema digestivo simile a quello erbivoro (esempio di zootropolis). Come dico spesso, è il furry creator a comandare e le possibilità sono infinite. Ciò nonostante è consigliato non esagerare, per non rendere tutto una barzelletta (se non fosse quello lo scopo). In definitiva, per riassumere il concetto in poche parole, possiamo dire che il furry dovrà essere adattato al proprio ambiente o, viceversa, l'ambiente dovrà adattarsi a lui.
Detto ciò, passerei a parlare degli stili di vita e delle quotidianità. Possiamo chiudere tutto semplicemente dicendo che "ognuno vive come gli pare"! Le differenze tra specie e sottogeneri nello stile di vita però, sono molto nette e hanno bisogno anche loro di essere considerate. L'influenza maggiore che determina le differenze tra queste è dettata, come sempre, dalla specie. In natura esistono specie con peculiarità e dettagli sullo stile di vita poco considerati dalla community furry. Ad esempio, il lupo, il leone, la zebra e i cavalli sono specie da branco. Ma di un serpente potremmo dire lo stesso? Purtroppo no! Questo infatti, in natura, ha imparato ad essere autonomo procurandosi il cibo da solo. Un altro esempio molto banale è il letargo. Certe specie animali come ad esempio l'orso vanno in letargo per risparmiare le energie per la primavera successiva. Però, potremmo dire lo stesso per un cane? Ovviamente no! Ogni specie animale quindi ha il suo stile di vita e la sua quotidianità. Altri esempi possono essere le specie notturne e le specie diurne, le specie di montagna, di mare, di pianura, insomma... Ne esistono di ogni varietà. L'aspetto fondamentale da tener conto è appunto la specie con cui si ha a che fare. Il discorso però cambia quando si parla di sottogeneri. Tra questi infatti, non esistono tutte queste differenze, ma possono esserci delle minime variazioni. La maggior presenza del carattere umano, può alterare le abitudini delle specie di riferimento. Al contrario più si è vicini alla forma animale, più sembra che queste abitudini accrescano di intensità. Riprendendo l'esempio del lupo. Esistono tra le forme più simili all'animale, gli animali senzienti. Queste possono predisporre il furry ad un comportamento maggioritario verso la formazione di branchi. Allo stesso modo, la vicinanza all'uomo può far perdere questa particolare abitudine. Anche in questo caso, è il furry creator a dettare legge (sempre nei limiti consigliati).

[*nei my little pony solo equini, bovini e alcune creature mitologiche hanno la capacità di parola, mentre altre come cani, gatti, conigli e orsi non sono sviluppati in questo senso.]
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Terza parte: gli istinti e le loro dipendenze tra i furry.

Abbiamo parlato di carattere e abitudini e le loro variazioni nelle specie e nei sottogeneri. Ora invece analizzeremo gli istinti e come cambiano tra i soli sottogeneri. Non parleremo anche delle specie perché tra gli animali (compreso l'uomo), esistono comportamenti innati pressoché simili.
Partiamo subito parlando degli istinti in generale. Gli istinti, come sappiamo, sono dei comportamenti naturali che governano un atto o un pensiero che compie, anche contro volontà, un essere vivente. L'istinto di sopravvivenza ad esempio è un genere comportamentale che comprende tanti atti istintivi volti, per l'appunto, alla sopravvivenza. Procacciarsi cibo, proteggere la prole, scappare dal pericolo, sono tutti dei comportamenti innati. Questi però valgono per tutte le specie esistenti eccetto l'uomo. Per non creare dubbi, cercherò di spiegarmi al meglio possibile. L'essere umano nel corso dei millenni, grazie all'evoluzione, riuscì a sviluppare un'intelligenza tale da consetigli di civilizzarsi, reprimendo invece i così detti istinti primordiali. A differenza, gli animali, nel corso del tempo, non riuscirono ad evolversi e svilupparsi come gli umani e rimasero con gli stessi istinti fino al giorno d'oggi. Per questo, nel mondo dell'antropomorfo (nello specifico nei sottogeneri furry), tutti i comportamenti innati dettati da madre natura, dipendono da quanto è presente il fattore umano. Come per le abitudini, gli istinti perdono di significato quanto più la vicinanza all'uomo è marcata. Viceversa, se le sembianze umane si fanno più scarse, è facile che prevalgano i comportamenti primordiali. Non sempre però è sicuro che accada questo. A volte è possibile imbattersi in furry con sembianze completamente animali e avere un comportamento istintivo tipico umano, o al contrario che un furry molto simile ad un uomo abbia istinti soprattutto animaleschi. La creazione di un furry è soggettiva del creatore e deriva dal modo con il quale esso vuole far apparire il suo personaggio. In conclusione, gli istinti sono parte integrante di ogni animale esistente (compreso l'uomo), ma la civilizzazione di un furry dipende molto spesso dal tipo di sottogenere a cui si fa riferimento.
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Furry ibridi: Nella parte dei caratteri abbiamo accennato a questo particolare genere furry. Ora, per sintetizzare il più possibile l'argomento, proveremo a spiegare le possibili combinazioni tra le specie dei diversi fattori citati prima. Per prima cosa definiamo a grandi linee cos'è un furry ibrido. Un furry ibrido è un incrocio selettivo di 2 o più specie che conferiscono al personaggio un'identità estetica e personale definite dalle differenti specie e dalle loro percentuali nell'ibrido. La presenza umana solitamente va in secondo piano e per i sottogeneri valgono sempre le stesse regole dettate prima.
Proviamo a far riferimento ad un ibrido generico formato dalle specie A e B. I fattori come il carattere, le abitudini e gli istinti non saranno altro che determinate dalle percentuali delle specie nell'ibrido A+B. Supponiamo che A sia una volpe e B un coniglio (Nick Wilde e Judy Hopps). Se volessimo creare la specie A+B dovremo pensare in primo luogo a quali percentuali vogliamo A e quali B. Supponiamo di volere un semplice 50% e 50%. Da questo momento siamo liberi di prendere sia dell'uno che dell'altro, il 50% di carattere, abitudini ed istinti. Se pensiamo alle due specie, possiamo prendere le abitudini carnivore con il carattere furbo da B e il carattere timido con l'istinto della fuga da A. Una volta presi questi fattori, possiamo mixarli e avere un furry totalmente nuovo, formato appunto da 50% volpe e 50% coniglio.
Non mi dilungherò ulteriormente per la questione del fattore estetico, ma spero abbiate capito cosa intendo. In buona sostanza tutto dipende dalle percentuali dell'una e dell'altra specie, ma anche dalla creatività del fan furry. Le possibili combinazioni sono davvero lunghe e complesse, soprattutto quando le specie in questione sono più di 2.
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Ok ragazzi questo capitolo finisce qua. Come al solito se avete domande sarò lieto, per quanto possibile, di rispondervi nei commenti. Ribadisco il fatto che non dovete prendere alla lettera tutto quel che ho scritto. Siate liberi di creare quel che volete e come lo volete. Detto ciò, vi ringrazio della pazienza e del grande sostegno che mi date. Io vi saluto e vi aspetto (spero presto) in un'altro capitolo di questa guida. Ciao a tutti! ;)

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