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Stranger Things, anni '80 e citazioni

Stranger Things, anni '80 e citazioni
di RebyBnn

Come con ogni cosa buona nella mia vita, ho scoperto l'esistenza di Stranger Things per puro caso. Era uscita su Netflix già da un paio di mesi; io non avevo nulla da fare e, chi l'aveva già vista, la indicava come la serie tv migliore di sempre. Quindi, armata di tablet e tempo libero, mi sono detta il classico: "Dai, guardo la prima puntata e, se mi dovesse far schifo, mi fermo".

Mi ci è voluto un pomeriggio per finire la prima stagione.

A mia discolpa, posso solo dire che credevo fosse già uscita la seconda, visto che Netflix, quel burlone, aveva messo una meravigliosa tendina vicino a Stagione 1. In ogni caso, mi è bastato un niente per capire per quale motivo fosse indicata da tutti come una serie tv da non perdere assolutamente.

Se in un primo momento, in Italia, è rimasta un po' nascosta nella sua nicchia - visto che Netflix era molto più diffuso all'estero -, ho notato che dopo la seconda stagione c'è stato un boom incredibile anche qui, che l'ha lanciata nell'Olimpo delle serie tv più acclamate degli ultimi anni.
Personalmente, io l'ho consigliata a chiunque conoscessi, forte della mia grandiosa capacità di sintesi che, ogni volta che mi veniva chiesto di cosa parlasse la trama, mi portava a dire:

"È la storia di un bambino che scompare e tutti iniziano a cercarlo, mentre intanto compare una nuova ragazzina. E ci sono gli anni '80. Quelli sono fondamentali."

Qualcuno l'ho convinto, eh.

La sua grandissima popolarità nasce in parte dal fatto che Netflix, pian piano, sta diventando un marchio che è sinonimo di qualità: oltre a Stranger Things, altre serie tv che hanno fatto clamore sono state Orange Is the New Balack, Godless, Dark, Narcos, Una serie di sfortunati eventi... Tutte molto diverse tra di loro, ma generalmente ben accolte dal pubblico.

Tornando però a Stranger Things, è stato soprattutto il caro e vecchio passaparola che ha permesso a tante persone di vedere quanto sia stata scritta e girata bene, con degli attori che hanno dato il massimo in ogni minuto. Basta pensare a Winona Ryder: ormai da anni non tornava alla ribalta con film importanti, mentre adesso è considerata una delle interpreti più brave sia della prima che della seconda stagione (quante lacrime mi ha fatto cadere ogni volta che si preoccupava per Will!). O anche a Millie Bobby Brown, spettacolare per avere solo tredici anni.

Oltretutto, il pubblico che si è fermato a guardarla è molto vario: c'è la persona più nerd (*alza la mano*), che impazzisce quando il primo episodio si apre con una sessione di D&D; c'è chi è innamorato degli anni Ottanta (*alza l'altra mano*) e si ritrova calato in un contesto che è perfettamente coerente con quel periodo; e ci sono anche persone che semplicemente volevano provare a vedere qualcosa di diverso e ne sono rimaste totalmente invischiate.

È talmente ben fatta che sarebbe impossibile non rimanerne invischiati.

La cosa che, però, ha fatto impazzire gran parte del pubblico (me compresa) sono le continue citazioni sparse per tutte e due le stagioni, rivolte soprattutto a Steven Spielberg e Stephen King.

Del primo abbiamo innanzitutto chiarissimi riferimenti a ET: la scena in cui Eleven indossa un vestito rosa con la parrucca bionda (stessa cosa accadeva a ET nel film) e quella in cui lei e Mike vanno in bicicletta, sono un ottimo esempio. Nella seconda stagione, c'è un riferimento a Jurassic Park, nel momento in cui i demogorgon attaccano il laboratorio (muovendosi come i velociraptor nel film), nonché svariati richiami a Indiana Jones e il tempio maledetto, come quando Hopper recupera il suo cappello rischiando di rimetterci il braccio, o l'episodio in cui Nancy e Jonathan vanno da Murray Bauman, l'ex giornalista complottaro, provando prima a dormire in stanze separate e parlottando da soli con aria incazzata, per poi passare la notte insieme.

Riguardo a Stephen King, invece, si parte con Carrie. I grandiosi poteri telecinetici, affidati a una ragazzina capace di uccidere chiunque le capiti a tiro, sono un riferimento fin troppo evidente, no? il vestitino rosa e la parrucca bionda, secondo me, riportano al film del '73. Prendendola alla larga, ci sono anche dei richiami a IT, come il momento in cui i ragazzi s'infilano nei tunnel - tana del demogorgon (che sono un po' come le fogne - tana di IT, anch'esso un mostro alieno che si nutre degli esseri umani), o il fatto che, in un gruppo maschile, si aggiungA una ragazzina dai capelli rossi. La citazione che però ho apprezzato di più, e che mi ha fatto anche commuovere, è quella a Stand By Me. Chiaramente qui si guarda più al film che al racconto di King, ma il riferimento è talmente palese che in certi momenti ti aspetti quasi che, camminando lungo la ferrovia, salti fuori un cadavere. Oltretutto, il rapporto tra i ragazzi rimanda alla citazione di chiusura del film:

"Non ho mai più avuto amici come quelli che avevo a dodici anni. Gesù, ma chi li ha?"

Si ha poi tutta una carrellata di riferimenti più o meno espliciti.

Ci sono i Ghostbusters, i Goonies (Sean Astin stesso, senza andare a vedere i rapporti che si creano tra i ragazzi o tutta la storia della mappa del tesoro, richiama da morire quel film), L'esorcista (Regan chi? Chi mi farà venire gli incubi, d'ora in poi, sarà Will posseduto), Mad Max (non solo per il soprannome che Max si è data sul giochino, ma anche perché continua stranamente a trovarsi vicino a gente che guida un po' troppo veloce...), Star Wars (Eleven che alla fine fa il gesto).

Praticamente un buon sottotitolo per questa serie tv potrebbe essere: "Mille punti a chi trova tutti le citazioni presenti".

Per chiudere in bellezza, infine, c'è la grandiosa colonna sonora. Personalmente, adoro i The Clash, e su Should I Stay or Should I Go ci ho fatto i peggio cori, sia mentre guardavo la serie tv, sia mentre guidavo. Non è l'unica canzone che compare, certo, ma è la prima che associ alla serie tv dopo averla finita di vedere ed è quella che continui a canticchiare per giorni e giorni, chiedendoti esasperato quando finirà di suonarti in testa in ogni momento.

Mi viene quindi da chiedermi: ma esiste sul serio qualcuno che non l'ha ancora iniziata?

E voi, l'avete iniziata o intendete farlo? Che cosa vi ha tenuti incollati allo schermo o vi invoglia a farlo?

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