Mamme fangirl
Storia di una mamma fangirl
di MonicaX1974
Come si diventa mamma fangirl? Non so se ci sia una regola universale che lo permetta, a me è bastato un pomeriggio decisamente impegnativo tra faccende domestiche e fornelli strabordanti di pentole, e una figlia totalmente immersa nel fandom di circa quattro anni fa.
Tu sei così presa da un milione di cose da fare, eppure tua figlia allora dodicenne è talmente entusiasta nel chiederti di guardare un video che non puoi dirle di no. Tu ti siedi, nonostante ci siano le zucchine da mescolare, mentre lei è in piedi accanto a te, impaziente e orgogliosa di farti vedere quel video a cui sembra tenere davvero tanto. E già dalle prime note — anche se tu non ti riesci a spiegare minimamente il motivo – capisci che è successo qualcosa nella tua testa, che ti sei innamorata di quel gruppo in maniera totalmente inaspettata."The Story of my Life", One Direction, è da qui che tutto è partito. Mia figlia mi ha trasmesso la sua passione per quei ragazzi, ma quello è stato solamente l'inizio.
Condividere con lei i momenti più importanti della sua band, mi ha portato ad innamorarmene a mia volta – per mesi nel 2014 non ho fatto altro che ascoltare 1D – ma è stato l'inizio di uno scambio di gossip, notizie e informazioni su Harry, Zayn e gli altri ragazzi, e poi è sfociato nel "A me piace questo", poi "A me piace quello", e ancora "Oh madò! Hai visto questo?", entrando in un circolo vizioso di urletti e versi di disapprovazione che continuano ancora oggi.
Quando poi hanno annunciato il concerto in Italia l'entusiasmo era alle stelle e potevamo noi non accaparrarci un paio di biglietti per il parterre? Ovviamente no. Abbiamo atteso con un'ansia incredibile l'arrivo di quel giorno, immaginando insieme come sarebbe stato e per riuscire a vederli da vicino che si fa? In coda alle 4 di mattina davanti allo stadio, e questo è stato il nostro modus operandi per ogni successivo concerto a cui abbiamo assistito, sempre insieme, sempre prima dell'alba, io e lei.
Condividiamo non solo la musica - tutti i venerdì mattina su Spotify a controllare le nuove uscite per poi dire "Senti questa", "Sì, ma tu senti questa" - ma divoriamo serie TV, un mare di serie TV (sperando di poter andare prima o poi a qualche Comicon) e film di ogni genere e argomento, anche se i nostri preferiti sono i musical.
Uno dei nostri siti preferiti è TicketOne. Siamo iscritte a tipo duemila ticket alert, di modo che quando arriva una mail che Tizio, o Caio, è in Italia scleriamo insieme perché non ci possiamo andare.
E non parliamo dei libri! Divoratrici seriali di pagine, libri che poi, ovviamente, ci scambiamo per poterne discutere insieme. D'estate passiamo giorni interi sdraiate sul lettone con computer a guardare serie TV, film, video, interviste e quant'altro e non ci alziamo nemmeno per mangiare. Ci organizziamo in modo tale da poter pranzare a letto davanti al computer.
Sono un genitore anomalo, me ne rendo conto, ma i figli crescono così in fretta che in un attimo se ne vanno di casa e io non voglio perdermi un attimo con loro, per non parlare del fatto che adoro fangirlare con lei e le sue amiche. È grazie a questo contatto con tanta gioventù che sono arrivata su Wattpad e ho iniziato a leggere un sacco di Fanfiction, per poi sclerare insieme a lei nel leggere la stessa – a voce se siamo insieme, o su WhatsApp se una delle due non è a casa, perché quando lo sclero arriva va sfogato subito.
Mi sono appassionata così tanto che un pomeriggio d'estate mia figlia mi ha proposto "Perché non ne scriviamo una anche noi?" e così, abbiamo preso il PC e abbiamo buttato giù una bozza – non senza ridere una ventina di minuti su ogni stupidaggine che una delle due tirava fuori. Una delle esperienze più belle di sempre.
Gambe incrociate, immancabile bottiglia d'acqua sul comodino, tavolino da colazione al centro del lettone con sopra posizionato il portatile, e le idee che iniziano a venire fuori una dopo l'altra. A volte sono stupidaggini che scriviamo solo per ridere come due pazze, ma che cancelliamo subito dopo (non prima di aver fatto una foto allo schermo per ricordare quel momento). In alcuni momenti è la più piccola delle due a tenere le redini del racconto, a volte c'è bisogno di qualche esperienza in più per rendere più realistica una certa parte della storia, ma riusciamo sempre a trovare il modo per venirci incontro e unire quello che c'è nelle nostre testoline.
Di solito, lei la regista dei dialoghi, mentre io mi dedico alla parte descrittiva e narrativa, ma ammetto con tutta sincerità che le idee migliori sono sempre le sue. Se non possiamo passare il pomeriggio sul computer, ci appuntiamo memo sul cellulare che ci scambiamo prontamente via WhatsApp, perché le idee arrivano spesso quando meno te le aspetti: una volta ho scritto un capitolo intero (anche se solo abbozzato) mentre ero in coda per prenotare una visita medica.
Siamo molto aperte l'una con l'altra, affrontiamo senza problemi qualsiasi tipo di argomento, e con "qualsiasi" intendo davvero qualsiasi argomento. Ed è stato questo a tenerci insieme lungo tutta la stesura della storia (anche nei capitoli un po' più hot, ma mai esageratamente) e con lo stesso spirito ne stiamo iniziando un'altra.
Scrivere insieme è qualcosa che ci ha unito più di quanto non lo fossimo già. A volte, una certa parte della storia che stiamo scrivendo diventa spunto di conversazione e ci confrontiamo su diversi punti di vista, affrontando anche tematiche di grande attualità quali sessualità, razzismo, droga, e tanto tanto altro. Condividere queste cose con lei ha fatto in modo che il nostro rapporto diventasse davvero speciale. Non siamo più mamma e figlia, nemmeno amiche, siamo qualcosa che non si può definire, qualcosa di speciale, qualcosa a cui tengo davvero molto, e invito tutte le mamme che stanno leggendo ad avvicinarsi ai fandom dei loro figli, perché oltre ad approfondire il rapporto, è decisamente divertente!
Cosa vuol dire per me avere una mamma fangirl?
di LeFossetteDiHarry
Non sono molto brava a scrivere, quindi approfitterò dei miei ricordi random per cercare di spiegarvi cosa vuole dire avere a che fare con una mamma che a volte diventa la figlia; tipo quando mette gli sfondi sul cellulare dei Thirty Seconds to Mars o dei Panic! At the Disco, per poi vantarsi con me di quanto il suo sfondo sia più bello del mio (ogni tanto mi chiedo se sia lei quella ad avere sedici anni).
Succede, a volte, che, se sono già andata a dormire ed esce un video di qualche artista che ci piace, corre immediatamente in camera mia "perché non è una cosa che può aspettare domani".
Avere una mamma fangirl vuol dire che quando siamo a tavola e diciamo cose che solo noi due possiamo capire – e questo capita praticamente tutte le volte – il resto della famiglia ci chiede spiegazioni, ma sarebbe troppo complicato per loro capire, perché una sola parola racchiude dentro di sé più che un semplice momento.
Vuol dire che, quando arrivano tramite corriere i biglietti per un concerto restiamo ad ammirarli per tutto il giorno (quelli già usati li abbiamo incorniciati).
Vuol dire che, quando andiamo in fissa con un attore di una serie tv, non facciamo che parlare di lui e riportare le sue parole o suoi gesti nella nostra vita quotidiana.
Vuol dire che, ogni volta che apriamo Google ci scambiamo i gossip più assurdi.
Vuol dire avere gli stessi gusti e confrontarsi costruttivamente su quelli che non condividiamo e a volte influenzarci a vicenda.
Vuol dire bloccarsi all'istante se alla tv passa una pubblicità con un cantante o un attore che ci piace, per restare a fissare lo schermo fino alla fine dello spot.
Vuol dire che se sono in giro per conto mio e vedo qualcosa di interessante – che sia un oggetto, una persona o qualcos'altro – la chiamo subito per fangirlare insieme.
Ho iniziato a scrivere con lei per condividere la sua passione per la scrittura e mi è piaciuto un sacco farlo, perché è stato un qualcosa in più che ha permesso di poter approfondire sempre di più il nostro rapporto. Condivido tutto con mia madre: cose belle, cose brutte, cose intime e cose stupide, e molte volte mi chiedono come io ci riesca, come sia possibile che io le racconti tutto... È perché lei non è soltanto mia madre, lei è mia amica, mia sorella, il mio supporto morale, la persona della quale so che posso fidarmi senza ombra di dubbio.
Molte mie amiche vorrebbero essere adottate da lei. Io e lei siamo una squadra, ed è così che abbiamo iniziato a scrivere una seconda storia in cui io metto le idee e lei la stesura dei capitoli. Lavoriamo alla perfezione.
Siamo legate così tanto che molte volte non abbiamo nemmeno bisogno di parlare per capirci. Credo di avere la mamma più favolosa del mondo e sono super felice del rapporto che abbiamo.
E voi quali passioni condividete con le vostre mamme?
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