La maledizione dell'ultimo Skywalker
La maledizione dell'ultimo Skywalker
di Biancacomeneve
Salve a tutti popolo di Wattpad mi presento, mi chiamo Nives B. e sono pazza di Star Wars da quando capace di intendere; correva l'anno 1983 quando mi innamorai del viso angelico di Mark Hamill che sognava mete lontane al di là delle dune di Tatooine illuminate dal malinconico tramonto binario.
Potete dunque immaginare il colpo al cuore quando ho rivisto in Ep.VII il primo amore della mia vita (eh sì sono una vecchietta nostalgica).
Non c'è voluto molto che, complici recitazione ed espressività superbe di Adam – quanto sono dannato – Driver, mi sia inevitabilmente innamorata anche dell'ultimo Skywalker, esattamente come in passato del coraggio di Leia, della purezza d'animo di Luke e delle vicissitudini che hanno portato il fragile e potente Prescelto a cadere nella disperazione del Lato Oscuro.
Veniamo alla motivazione del mio scrivere: perché su Ben è piombata la maledizione dell'ultimo Skywalker? Per colpa dell'approssimazione, elemento che ha penalizzato la caratterizzazione di tutti i personaggi dei Sequel e di ogni buona idea a essi collegata.
Quello che lascia l'amaro in bocca non è tanto l'epilogo in sé – e qui sono consapevole che specie la popolazione femminile in visibilio per Ben Solo mi cicchetterà a oltranza –ma affermo questo da estimatrice dell'intera Saga.
Star Wars ci ha da sempre abituato a grandi eroi che coerentemente passano per il sacrificio estremo, destino di tutti i Jedi: Qui Gon , in questo è un pioniere, essendo il primo a mettere in discussione i dettami del Consiglio e uscendo dai suoi ranghi, con l'intento di cercare Il Prescelto in assoluta autonomia.
Che dire di un encomiabile Obi Wan, che si consacra accantonando l'amore per Satine - duchessa di Mandalore ai tempi delle Guerre dei Cloni - per la Causa del Bene.
Leia stessa che, suo malgrado è costretta a trascurare - per la Causa - il bene più prezioso, il suo bambino, con le conseguenze catastrofiche che tutti conosciamo.
Luke che non si darà pace fino al momento nel quale si riconnette con La Forza e si perdona, essendo pronto a dare la vita per fermare Kylo e farlo desistere dallo spargere altro sangue, perché ne intravede già la redenzione nella stupenda frase che rivolge a sua sorella per consolarla: "Nessuno è mai veramente perduto.".
E questi citati sono solo alcuni, cosa vorremmo dire di Kanan Jarrus o Ahsoka Tano? Tanta, troppa roba su ognuno di loro, ma questi sono temi che potremmo approfondire singolarmente in futuro se così vi aggrada e me lo farete sapere.
Dunque se non è il destino avverso riservato a Ben che mi ha veramente turbato, la stonatura imperdonabile da parte di Lucasfilm, Abrams, Disney – non so bene chi sia esattamente il responsabile – è stata progettare dei personaggi con un vissuto così complesso come Rey e Ben, per poi approssimarli terribilmente.
Abbiamo avuto quarantatré anni e nove film per gli Skywalker, almeno venti anni per sviluppare Obi Wan, dodici per Ahsoka e per quelli dei Sequel? Sei anni, voi direte... da dieci minuti per film, si faccia eccezione per 'un più generoso' Johnson.
Lucas ha dato sempre spazio alle vicende di ogni personaggio. Hanno tutti avuto una lunga e gloriosa storia mostrata su schermo, libri, fumetti e quant' altro, prima che il sacrificio eroico ce li strappasse: li abbiamo accompagnati dal loro sbocciare al momentaneo smarrirsi, per poi salutarli con una lacrima, ma ognuno di loro ha vissuto profondi momenti di appagamento, che a Rey chicchessia – Palpatine se vi piace o Skywalker d'adozione se preferite – e Ben Solo, sono stati completamente e ingiustamente negati 'per approssimazione'. Tre film davvero non potevano bastare, accorciando parti dispersive come gli inseguimenti su creature da Never Ending Story su Cantonica?
Lo stesso Adam Driver ha evidenziato la scarsità dei suoi dialoghi nell'ultima parte di The Rise of Skywalker e aveva pensato un background da mostrare, per Ben Solo, in The Last Jedi, che Rian Johnson ha rifiutato per 'mancanza di tempo'. [Fonte]
Il passato di Ben ci viene accennato nel romanzo Bloodline e mostrato nel fumetto Marvel: L'Ascesa di Kylo Ren. Essi mettono in risalto la sua insicurezza e i perché questa lo abbia reso vulnerabile, fin dal suo distacco dai genitori, al Lato Oscuro.
Ben è un bambino vivace, solito combinare qualche tenero pasticcio facendo uso improprio e più o meno inconsapevole della Forza fin da piccolissimo È molto affezionato ai propri genitori, con i quali passa poco tempo a causa delle tante responsabilità diplomatiche e militari che li tengono impegnati nella Nuova Repubblica. La loro prematura separazione per volontà di Leia è causa di una profonda crisi di identità che segnerà la vita di Ben: come avvenuto con Anakin, l'attaccamento alla famiglia e il dolore del distacco saranno il terreno fertile sul quale l'imperatore seminerà le sue menzogne, manipolando una mente sensibile e fragile. Lo vediamo spesso nascondersi nel Millennium Falcon, nella speranza di carpire i segreti che gli permetteranno di realizzare il sogno di diventare un grande pilota come suo padre. Leia, però, ha in mente un'altra strada per suo figlio: percependo il suo enorme potenziale e memore di come Anakin sia stato sedotto dal Lato Oscuro, prenderà una scelta che avrà un impatto devastante sul giovane Solo, condannandolo all'Oscurità.
Ciò che rattrista dell'epilogo dell'ultima opera cinematografica che lo riguarda è soprattutto che si è finito per lasciare nuovamente sola Rey che lo è stata tutta la vita, e che il concetto di Diade non è stato neanche trattato, nonostante abbia uno scopo superiore: l'unione così esclusiva tra lei e Ben serve non solo a sconfiggere Palpatine – perché lo fanno insieme – ma a riportare ancora l'equilibrio nella Forza e mantenerlo; un seguito del quale siamo stati deprivati e che svilisce il potere di questa così preziosa Diade, una profezia nascosta da generazioni e lasciata incompiuta al momento della dipartita di Ben.
Un'antica profezia, tramandata nel tempo, narrava che se mai due individui, potenti nella Forza, si fossero uniti, questo legame sarebbe stato talmente profondo da trascendere spazio e tempo e amplificare le capacità dei due. "Una forza come la vita stessa". Qualcosa che l'Ordine dei Jedi temeva, perché pericolosamente manipolabile dal Lato Oscuro, con i disastri che ne sarebbero potuti scaturire.
E se nel romanzo ci viene rivelato che il legame non si è spezzato e Ben continua a vivere dentro la Jedi... cosa dire di chi non legge i libri? Moltissimi degli amanti del prodotto Star Wars si limitano ai film, tramutandosi poi in odiatori seriali random, senza completa cognizione di causa, o perlomeno in modo sommario, sparando a zero anche su idee eccellenti che andavano semplicemente approfondite, questa la parola d' ordine.
Vorremmo vedere il futuro di Rey con Ben in qualche modo al suo fianco. Come La Figlia del pianeta Mortis diventa Morai: il Convor guida inseparabile di Ahsoka, o anche semplicemente come Fantasma di Forza.
E non venitemi a dire che a Ben non può accadere solo perché non è uno Jedi e non ha completato l'addestramento, dato che, se non è abbastanza uccidere Kylo Ren, affrontare Palpatine e, infine, dare la vita per la donna che ama – senza contare il momento iconico nel quale Leia Skywalker ascende proprio attraverso suo figlio, che impugna la sua spada incorporando in sé tutti gli Skywalker che ancora una volta daranno il ben servito all' Imperatore, tanto che lui stesso affermerà "La Principessa di Aldeeran ha guastato i miei piani" (è lei lo Skywalker che dà il titolo al film) – allora nessuno di noi ha mai capito cos'è lo spirito di un Jedi e nemmeno il messaggio di Lucas.
E a papà George mi appello: #bringbackbensolo #bensolodeservesbetter
Che La Forza sia con tutti voi.
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