A Fan Rhapsody
A Fan Rhapsody
di PhoenixStorm
"Non rimpiangerò mai di essere una fan, perché è una delle cose migliori che mi siano capitate!"
Non credo di aver mai pronunciato parole tanto vere e sincere come quelle e devo ammettere di essere contenta di essere una fan, perché i fandom ci cambiano la vita – o almeno a me l'hanno cambiata – rendendola più luminosa e rendendo me una persona più aperta di mentalità e più curiosa. Per non parlare poi del giovamento che ne hanno tratto la mia "bassa" autostima e la mia insicurezza: da quando sono una fangirl, mi butto molto di più e colgo molte più occasioni senza avere paura... e in questo articolo voglio proprio parlare della mia esperienza.
Chi mi conosce già, sa che sono una fedele fan del Kpop, degli EXO, e che solitamente parlo di loro nei miei articoli per il profilo FanfictionIT o nelle mie stesse fanfiction... ma oggi sono qui per parlare di un'altra band che ha catturato il mio cuore: i Queen.
Lo so cosa penserete ora: "Ecco qua un'altra che ha cominciato a seguirli a causa del film Bohemian Rhapsody!" ... e beh, è andata proprio così! Ma lasciatemi spiegare un attimo...
Conosco i Queen fin da quando sono nata, perché mia mamma è sempre stata una loro fan, ho sempre ascoltato le loro canzoni – quelle più famose, almeno – e sono sempre stata affascinata dalla passionale e tragica vita di Freddie Mercury, ma il mio conoscerli si fermava lì. Per me erano i classici artisti che conosci e di cui ogni tanto ascolti le canzoni, ma per cui non ti prendi la briga di scavare a fondo nella loro storia... ed è stato proprio il film dedicato a loro che mi ha fatto fare quel salto in più per arrivare a capire davvero chi sono i Queen.
Inizialmente non ero andata al cinema a vedere Bohemian Rhapsody per motivi di tempo – ahimé ero molto presa –, ma quando è uscito il DVD non ho potuto evitare di comprarlo e penso ancora che sia uno dei migliori acquisti che io abbia fatto in vita mia. La trama e l'interpretazione di tutti gli attori – soprattutto Rami Malek – mi hanno conquistata al punto da spingermi a vedere il film tre volte nella stessa settimana e, di conseguenza, ad interessarmi alla band sotto tutti gli aspetti. Ho letto tutto di loro, tra Wikipedia e le pagine dei libri, ho ascoltato la loro discografia intera a partire dal primo album fino ad arrivare all'ultimo, li ho seguiti sui social per tenermi sempre aggiornata e quando ho trovato in un negozio il Funko Pop! di Freddie Mercury, non me lo sono certo lasciato scappare!
Ma queste sono cose che qualsiasi fan farebbe, sono meravigliose fasi che tutti abbiamo passato quando siamo entrati in un nuovo fandom... eppure io questa volta ho trovato il coraggio di spingermi un po' oltre nel mio essere fan: ho proposto ai membri della banda in cui suono di portare un medley di canzoni dei Queen come pezzo forte del nostro primo concerto estivo.
So cosa ha catturato la vostra attenzione della frase precedente e penso sia opportuno spendere due parole a riguardo per farvi capire meglio...
Suono la tromba nella banda della cittadina dove vivo, e, al contrario di quello che potreste pensare, non è stato il fandom a spingermi a studiare musica e a buttarmi in questa impresa, al contrario!
Credo questa mia passione per la musica sia data più da una questione di sangue e DNA che altro, visto che da generazioni, la mia, è una famiglia di musicisti (a partire dai bis-bisnonni e ad arrivare ai miei che si sono conosciuti e innamorati proprio nella banda in cui tutti e tre suoniamo ora) e penso che sia stato il mio amore per le note e le melodie a spingermi verso determinati fandom rispetto ad altri – non a caso, i miei fandom principali sono quelli di artisti musicali.
Comunque, ogni anno abbiamo una serie di concerti da affrontare e siamo sempre alla ricerca di nuovi pezzi da proporre al pubblico. Quindi, colta da un entusiasmo incredibile per i Queen e avvantaggiata dal fatto che fosse appena uscito Bohemian Rhapsody e avesse avuto un successo enorme, ho proposto la mia idea del medley... e questa è stata subito accettata.
Non nego che avessi paura della mia stessa proposta: non è facile confrontarsi con artisti del calibro dei Queen ed è ancora più difficile suonare brani che tutti conoscono e in cui potrebbero riconoscere discrepanze e ritmi sbagliati, ma era una cosa che andava fatta. Volevo – e volevamo – rendere onore a questi mostri sacri della musica e così ci siamo messi d'impegno.
Abbiamo ritrovato la partitura e gli spartiti nel nostro archivio – a quanto pare anni fa avevamo già qualche fan del gruppo che ha acquistato la parte su un sito apposito –, abbiamo fatto ore di prove, ci siamo soffermati su ogni passaggio e abbiamo ascoltato i video della band su YouTube affinché la nostra esibizione musicale fosse quanto più fedele possibile alle canzoni originali, e alla fine siamo arrivati al famigerato concerto.
Il medley era composto da We Will Rock You, Another One Bites the Dust e We Are the Champions e non appena abbiamo cominciato a suonare – solo dopo aver battuto mani e piedi per aprire il pezzo, come i Queen avevano fatto fare ai loro fan durante i concerti – mi sono sentita pervadere da una sensazione di gioia e adrenalina che non so davvero spiegare. Leggevo la parte e suonavo le mie note con grinta e, anche se in banda non abbiamo gli strumenti che usano tipicamente le band, era come se nei timpani sentissi i giri di chitarra elettrica di Brian, come se il mio cuore battesse a ritmo del tum tum della batteria di Roger, come se nella testa le note gravi e languide del basso di John mi accompagnassero... e come se dal profondo dell'anima sentissi la voce unica e inimitabile di Freddie che cantava e mi diceva di dare il massimo.
Quella sera, quel mix di canzoni, mi ha dato una scossa tale da spingermi a suonare con tutta me stessa. Sentivo la potenza di We Will Rock You fin nelle ossa e per un istante, per un secondo solo, mi sono sentita come se fossi al concerto del Live Aid del 1985. Ho vissuto l'emozione di esibirmi con brani così importanti e conosciuti di fronte a persone che li sapevano a memoria e, anche se il nostro pubblico era composto solo da un centinaio di persone contro il miliardo e più che ha seguito il Live Aid dal vivo o dagli schermi (e anche se i Queen sono anni luce avanti a noi in bravura e talento), mi sono sentita fiera di me. Ero davvero orgogliosa dei miei polmoni che immettevano aria nel mio strumento e delle mie dita che correvano sui tasti e di quello che sono, soprattutto. È stata una piccola esperienza che a me, però, ha cambiato la vita; io di solito sono una ragazza timida, preferisco stare nell'ombra, odio essere al centro dell'attenzione e la mia autostima non è propriamente alta, ma quella sera mi sono sentita importante, sicura di me e realizzata.
Io volevo suonare i Queen, volevo dedicare le mie note a questa band storica e straordinaria e l'ho fatto. Ho portato loro – il fandom – nella mia vita, e ho portato la mia vita – la banda e la mia passione per la musica – nel fandom. E non potrei esserne più contenta, perché grazie a quella sera e a quell'esperienza, ho capito che se credo e amo davvero qualcosa e se mi impegno veramente, alla fine posso fare tutto. Tutti noi possiamo fare tutto.
Quindi... qualsiasi sia il vostro fandom, qualunque sia la vostra passione, permettetegli di sbocciare dentro di voi e non sentitevi mai in imbarazzo per il vostro essere fan, perché non c'è mai da vergognarsi se qualcosa ci rende davvero felici e ci permette di sorridere e sentirci persone migliori.
E voi, suonate qualche strumento? Avete fatto qualche cover cantata o suonata del vostro artista preferito? Ma soprattutto, in che modo il fandom vi ha cambiato la vita?
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