19. Gli amici di ieri, i nemici di oggi
Ero sollevato di essere tornato a L.A:, sicuramente Miami mi era mancata, ma preferivo essere spalleggiato dalla Bloodmoon Society rispetto a dovermela cavare da solo in Florida.
Mentre il nostro solito autista guidava da qualche minuto mi girai a guardarlo.
Nel mentre, nei sedili posteriori Markoos, Faith e Seline chiacchieravano amabilmente.
«Hai avuto paura di non rivedermi più vero?» domandai all'imperturbabile uomo di colore.
«Ne ero terrorizzato» ribatté lui monocorde.
«In fondo so che diventeremo grandi amici» affermai sorridente.
«Non vedo l'ora» ribatté sempre atono mentre teneva lo sguardo fisso sulla strada.
«L'ultima volta che sono stato qui era solo un villaggio» sentenziò Markoos guardando fuori dal finestrino.
«Sì mi ricordo anche io com'era questa posto secoli fa » asserì Seline.
«Ora iniziate a parlare dei bei vecchi tempi? Cazzo di vecchiacci ...» sbuffò ridendo Faith.
«I giovani di adesso non hanno più rispetto!» disse solenne l'autista.
«Quanti anni hai tu?» domandai incuriosito da quella sua uscita, solitamente non sì intrometteva.
«Una volta ero un ...» le parole gli morirono in bocca perché fu costretto a inchiodare all'improvviso, mentre la strada pochi istanti prima era libera.
Mi era sembrato di vedere qualcuno piombare dall'alto all'improvviso, per poi dare una manata al cofano del veicolo.
Era stata una cosa velocissima.
L'auto fece un giro completo in aria e poi cadde capovolta sulla strada.
Gridammo tutti.
Poi qualcosa colpì la macchina sottosopra e finimmo diversi metri fuori dalla corsia, in una zona brulla lontana dal percorso asfaltato.
Un fischio acuto mi stava devastano le orecchie, sentivo dolore in ogni parte del corpo. Sicuramente se fossi stato umano sarei morto sul colpo, vista la violenza dell'impatto tra l'essere misterioso e il SUV.
Non riuscivo a capire nulla di cosa fosse successo, avevo la vista annebbiata e l'udito sempre più ovattato, nonostante i poteri sovrannaturali certe dinamiche del corpo non cambiavano quando si subiva un impatto del genere.
Strisciai lentamente fuori dal veicolo capovolto, e mentre riacquistavo l'uso dei sensi, notai qualcuno con una strana arma luccicante in pugno.
Assottigliando lo sguardo vidi che era la mano stessa del tale che era come se fossie una spada di luce incorporea.
La strana lama solare trapassò il corpo dell'autista da parte a parte, probabilmente uccidendolo sul colpo, nonostante fosse un vampiro molto più vecchio di me.
Anche Faith, Seline e Markoos erano in pericolo se quel tale poteva ammazzare un vampiro secolare così facilmente.
Notai l'ibrido colpire l'uomo misterioso con un montante ed egli volò per diversi metri fino a finire a pochi passi da me.
Riconobbi meglio quella figura; era Estamael.
Vestito con una tunica più moderna ma sempre bianca e splendente, conservava la sua austerità angelica mentre si alzava lentamente pronto a fronteggiare il suo avversario.
Provai a imitarlo nel mettermi in piedi, il corpo stava iniziando a guarire grazie al vampirismo ma non ero al massimo delle mie forze.
Seline stava fronteggiato due nemici nonostante fosse ferita vistosamente a una spalla.
Feci scorrere lo sguardo su quella distesa di terra arancione che pareva infinto, sembrava di essere nel nel deserto, nonostante non fossimo molto distanti dall'unica strada principale che portava nel cuore della città.
Mi allarmai perché vidi Faith nelle mie stesse condizioni , era stesa su in fianco e in difficoltà.
Notai un altro nemico avvicinarsi a grandi falcate verso di lei e colpirla con forza con un calcio.
La vampira venne sbalzata lontana, io riuscii ad avvicinarmi di qualche passo nella sua direzione per soccorrerla, così facendo riconobbi il suo aggressore: era Rob.
«Sono quasi due secoli che voglio farti fuori, l'attesa renderà questo momento solo più glorioso» mormorò il mio vecchio amico avvicinandosi minaccioso alla bionda inerme.
In pochi istanti gli sbarrai la strada, nonostante fossi claudicante non gli avrei permesso di fare del male a Faith.
«Certe cose non cambiano mai, vero?» ghignò lui.
«Cambiano, invece; prima eri una persona leale, la detestavi, ma non avresti mai ucciso una persona così subdolamente. Specialmente impossibilitata a difendersi» risposi livido di rabbia.
«Fallo pure provare a farmi fuori, sarò io a godermi una seconda volta la sua morte» ringhiò la vampira sputando sangue.
«Questo è stato un colpo basso, ma si sa che con quella boccaccia disgustosa tu punti sempre alle parti basse. Dal 1870 più o meno» gesticolò canzonatorio Rob.
«Non ti avvicinare, non mi batterò con te» gli ricordai, serrando i pugni lungo i fianchi.
«Ma che diavolo fai? Dobbiamo ammazzarlo! Markoos e Seline sono in difficoltà» urlò Faith, zoppicando verso di me e tenendosi il fianco.
La sua guarigione vampirica sembrava dolorosa, così come lo era la mia.
Rob camminò lentamente fino a me e rise, poi mi superò, o almeno ci provò, lo afferrai dal colletto del abito bianco e lo lo spinsi all'indietro con forza.
Ruzzolò per parecchio metri, facendo quasi una capriola a mezz'aria per poi finire con il viso sul terreno polveroso.
«Sto solo rimediando a quello che avrei dovuto fare più o meno due secoli fa: liberare il mondo da voi due una volta per tutte, da voi e da tutti i vampiri» rise nervosamente il mio vecchio amico, per poi rimettersi in piedi.
«Tu anche da vampiro era una persona buona, onesta e leale. Ci sono altri come te! Ora che sei qualcosa di diverso sei diventato un essere spregevole» gli urlai mentre vedevo Markoos venir colpito più volte da Estamael e dai suoi poteri angelici.
Seline, nonostante le ferite, sembrava essere riuscita a uccidere un nemico, ma l'altro Angelo le stava addosso.
«Vai ad aiutare Markoos, a lui ci penso io!» dissi a Faith girando il capo, in quell'attimo di distrazione Rob era arrivato di fronte a me, il suo palmo era a pochi centimetri dal mio corpo e una forte esplosione scaturì da esso facendomi volare diversi metri più indietro, quasi addosso alla vampira.
«Mai distrarsi. Ormai il vostro ibrido schifoso è spacciato, non può competere con Estamael» sorrise sardonico.
Faith partì in quarta per andare ad aiutare il nostro alleato.
Rob utilizzò di nuovo la sua nuova velocità e la afferrò per i capelli, in poco tempo la sua mano si caricò nuovamente di quella strana energia.
«Farò saltare questa maledetta testolina una volta per tutte» sibilò a denti stretti
Da Miami mi ero portato via una vecchia amica; mentre ero a terra misi la mano dietro la schiena e estrassi dal retro dei pantaloni la mia fidata Desert Eagle.
«Ehy figlio di puttana! Occhio alla tua di testa!» gridai con tutta la rabbia del mondo.
Presi la mira e premetti grilletto mentre Rob era pronto a dare il colpo di grazia a Faith.
Il proiettile placcato in argento venne esploso e a grande velocità impattò sulla fronte del mio ex amico.
Uno spruzzo di sangue arrivò sul viso della vampira bionda mentre il corpo inanimato di Rob crollava al suolo con un buco in mezzo agli occhi.
Faith cadde in ginocchio e prese qualche secondo per realizzare l'accaduto, la vedi portarsi una mano sulla bocca e rimanere ferma per qualche attimo.
Mi misi seduto e cercai di controllare le mie ferite, ma non avevo tempo da perdere: Seline e Markoos erano in pericolo e un semplice proiettile d'argento non avrebbe ammazzato qualsiasi cosa era diventato Rob.
Sicuramente avevamo guadagnato minuti preziosi.
All'improvviso una luce accecante, come quella che aveva fermato il nostro SUV, comparì dal cielo e andò ad abbattersi su Estamael.
Mi rimisi in piedi e puntai la mia pistola contro la nuova entità.
Rimasi sorpreso nel vedere Gabriel lottare selvaggiamente con Estamael, era strano che due Angeli fossero uno contro l'altro.
Con la coda dell'occhio vidi Seline crollare a terra, la sua nemica era pronto a usare l'energia bianca per colpirla ma Faith afferrò la mano dell'essere celeste.
La cosa strana fu che la vampira sembrava più forte della sua avversaria, infatti piegò completamente il polso dell'altra e poi si fiondò sul suo collo straziandone le carni.
Ci mise così tanta foga da decapitare la povera ospite dell'Angelo ponendo fine al suo controllo su essa.
Tutto quello che stava accadendo era folle; Angeli contro Angeli, Faith più forte di una di loro.
Sparai ad Estamael facendo in mondo che uno suo colpo di magia angelica mancò il bersaglio, Gabriel scomparve e comparve durante il percorso che lo separava al suo nemico e altri tre colpi di Estamael fallirono.
Gli sparai ancora e rispose al fuoco, riuscì a evitare con un balzo laterale la magia divina.
Gabriel fu su di lui e con uno strano pugnale bianco e splendente trapassò le carni dell'altro Angelo.
«Maledetto disertore ... pagherai ... » mormorò Estamael prima di venire scosso da diversi spasmi, la sua luce celestiale sembrò abbandonare a intermittenza il suo corpo e poi si dissolse nel nulla.
«Avete perso la retta via, lo sterminio non è la soluzione» parlò Gabriel come se l'altro potesse ancora sentirlo.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro