Faith stava aiutando Markoos a bendarsi l'addome, eravamo nella vecchia residenza dell'ibrido e stare in quel posto mi faceva uno strano effetto.
Tanti anni prima molte persone erano morte in quel luogo e la mia vita e quella del resto delle persone che conoscevo era cambiata in conseguenza a quegli eventi.

«Credo che guarirà come le ferite degli umani, quell'arma ha davvero qualche magia potente infusa nella sua lama. Ma tu di preciso come l'hai trovata?» domandò Markoos, sospettoso.

«Tramite Seline, lei combatte il sovrannaturale da secoli» mentii alzando le spalle.

«Lei è più antica di me, ma le sono sempre sfuggito. Io davo la caccia alla tua stirpe, lei a me. Probabilmente qualcuno darà la caccia anche a lei. Una specie di strano meccanismo» ironizzò il mezzo licantropo.

«Fammi vedere quelle schegge. Saranno in profondità, perciò dobbiamo toglierle il prima possibile» s' intromise Faith dopo aver medicato l'ibrido.

«Tu come stai?» le chiesi mentre mi levavo gli stracci insanguinati che avevo al posto della maglietta.

«Non lo so» si limitò a dire seria.

Prese un arnese per estrarre i proiettili che aveva sul suo "carrello da chirurgo" improvvisato e iniziò a lavorare sulla mia schiena.

«Mi fa strano il fatto che le uccisioni ti sconvolgano ancora... tutto sommato sei giovane» mormorò Markoos, seduto sul letto vicino a noi.

«Lo conoscevo da quasi due secoli» sussurrò lei, estraendo le schegge insanguinate per poi metterle in una scodella di metallo mentre io serravo i denti.

«Ti capisco, mi sento strano anch'io e ho solo assistito. Sono abbastanza dispiaciuto anche se non l'ho fatto in prima persona...» la rincuorai.
Ero sincero, quella notte era stata devastante.
Avevo le mie colpe, tutti i miei amici si stavano lentamente rivoltando contro di me, questa era la cosa più dolorosa che mi fosse mai capitata nella mia lunga non-vita.
Stavo solo pagando le conseguenze delle mie azioni o Rob e gli altri mi avevano giudicato troppo severamente?

«Se vi può consolare vi assicuro che quando l'ho reclutato tanti anni fa non ha avuto neanche un attimo di esitazione a rapire Sharon e a mettersi contro di voi» disse Markoos con tono neutro.

«Le cose erano cambiate...» mormorai cupo

«In una maniera che neanche io so spiegarmi. Era diverso, ve lo posso assicurare» continuò lei dispiaciuto mentre passava a medicare il mio fianco ferito.

«La persona che hai ucciso era il Nicola Nardini del 1874, non era Nik di Miami, te lo posso assicurare» posai una mano sulla sua, poggiata sulla mia spalla.

«Per quello che può servire vi do la mia parola che non ritornerò a farvi la guerra. La mia promessa vale molto, non la do quasi mai, perché mi conosco. In questo caso però sono sicuro che noi non saremo mai più nemici» disse Markoos, toccando le nostre mani e mettendo la destra sulla spalla della bionda

Non seppi cosa dire e mi limitai ad annuire ringraziandolo per quelle parole.

«Quando ho pensato di poter esser vostro nemico, mi è crollato il mondo addosso» sussurrai, chiudendo gli occhi e soffrendo un'ultima volta prima che Faith completasse la sua "operazione" su di me.

«Ti è andata bene, invece!» affermò Markoos trionfante, abbracciando Faith e dandole un bacio sul collo.
Osservai la scena e pensai di chiedere loro come lei fosse riuscita a salvarlo dalla strana maledizione che gli aveva fatto Cole, tuttavia rimandai quella conversazione perché volevo stare un po' da solo e a quanto pareva anche loro.

«Grazie della medicazione, vi lascio a... quello che farete...» dissi enigmatico avendo individuo le intenzioni dell'ibrido con Faith.

Mi alzai dal letto e loro fecero lo stesso poco dopo.
Mentre andavo verso la porta, la vampira mi prese per mano fermandomi.
Mi voltò lentamente e i miei occhi incontrarono le sue iridi smeraldine, conoscevo quello sguardo, l'altra mano mi venne presa da Markoos che mi tirò verso di loro a sua volta.
La mia fronte ora toccava quella di Faith che si morse un labbro, mi condusse a sfiorare con le dita il sul suo viso e Markoos invece mi portò il palmo sinistro dietro la nuca di lei.
L'ibrido mi posò la mano dietro al collo e avvicinò me e Faith fino a fare incontrare le nostre labbra.
La lingua di lei s'intromise nella mia bocca e ricambiai con foga, il mezzo licantropo iniziò a leccare il collo della bionda mentre io la baciavo e stringevo i suoi capelli in pugno.
Le dita affusolate di Faith percorsero il corpo di Markoos egli finirono dietro la nuca, fu il loro turno di baciarsi con passione mentre io li osservavo, curioso.
Avevo capito dove saremmo finiti, quindi mi apprestai a togliere la maglia di Faith e successivamente la mia bocca si occupò del suo seno mentre l'ibrido le levava i pantaloni e l'intimo baciandole la schiena e le spalle nude fino a inginocchiarsi.
La vampira si girò, alzò la gamba e mise un piede nulla sulla spalla di Markoos mentre lui metteva la faccia tra le sue cosce.
Faith si tenne a lui e a me mentre iniziava a godersi il gioco di lingua.
Fu il mio turno di lasciare una scia di baci caldi e umidi sulla pelle della bionda dal collo fino alla zona lombare.
La mano di Faith mi strattonò i capelli e mi portò le labbra tre le sue natiche sode.
Io e Markoos usammo la lingua su di lei contemporaneamente stimolando entrambi i punti più sensibili.
La vampira ansimò più volte, poi fece sollevare lui e lo baciò con passione assaporando il frutto del suo stesso piacere.
Faith ghignò perfida e poi accarezzò le nostre guance, lui si avvicinò a me e mi ritirai alzando un sopracciglio.

«Avvicinati ancora così e ti uccido una seconda volta» mormorai scherzosamente mentre lei sbuffava, annoiata dal mio rifiuto.

«Per essere un ribelle bad boy del cazzo sei piuttosto bigotto» mi rispose a tono Markoos, leccandosi le labbra.

Per porre fine al conflitto, la bionda iniziò a spogliarci, toccandoci le parti intime per stimolarci.

Ormai i vestiti erano sul pavimento, lontani da noi, e Faith aveva le labbra sigillate attorno al mio membro eretto mentre Markoos la possedeva con vigore tenendola dai fianchi stretti.
Le dita di lei mi sfiorarono i testicoli mentre la sua bocca calda mi mandava in estasi e l'ibrido perverso si godeva la scena mentre la faceva sua con sempre più cattiveria.
Poco dopo la presi io; lei mi cavalcò mettendomi le gambe sui lati del bacino.
Posò le mani sui miei pettorali mentre la mia bocca le torturava i seni generosi. Markoos, intanto, era dietro di lei e la teneva dai capelli mentre si era impossessato dell'altra parte di lei.
Faith era in estasi visto che aveva due uomini dentro di sé e sembrava essere arrivata al limite del piacere prima del previsto.
Infine l'ibrido tornò nella femminilità umida di lei.
Io allora mi misi in ginocchio davanti al viso della vampira, le afferrai con entrambe le mani i capelli tornando a riempirle bocca con la mia virilità.
Gemendo forte, conclusi il rapporto tra le labbra carnose di Faith che mi tenne dalle natiche, spingendo la mia intimità ancora più in fondo alla sua cavità orale per donarmi ancora più piacere.
Markoos alla fine raggiunse l'orgasmo dentro la vampira con un ringhio prolungato ed entrambi crollarono esausti al mio fianco.

Non avevo idea di come cazzo mi fossi ritrovato in una situazione del genere, ma era stato dannatamente piacevole.