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JUVIA 2.0*

* Attenzione : capitolo a raiting  rosso per contenuti forti . 


" Juvia 2.0 "

" Ci sono sogni e desideri in fondo al cuore, segreti da mantenere, ricordi da custodire, persone da ricordare... e ferite da sopportare " ( Roberta Guglielmino )

POV'S GRAY

- LYON DOVE CAZZO SEI!!! -

- Gray???... Ma-ma che hai da urlare tanto?... Sono appena salito in macchina, Meredy mi ha chiesto di passarla a prendere per andare da Juvia... è successo qualcosa forse??? - Non muoverti da li, sto venendo da te! - Senza aspettare la sua risposta staccai la telefonata, poi come se i pezzi di un puzzle, stessero pian piano acquistando un senso, andai nelle foto per controllare una cosa che mi era appena balenata in mente e dopo aver dato un rapido sguardo a quelle che mi interessavano, gettai il cellulare sul sedile e avviai velocemente il motore, immettendomi tra le macchine senza neanche azionare la freccia. Dallo specchietto vidi una berlina scura, arrestarsi ad un soffio dal mio paraurti posteriore poco prima di tamponarmi, subito il proprietario iniziò furioso a suonare il clacson dandomi dello stronzo, ignorandolo completamente feci una brusca inversione a U guadagnandomi altri complimenti e strombazzate varie da quel coglione, ero teso come una molla e sarei volentieri sceso per dargli una bella testata in bocca, tanto per scaricare i nervi, peccato che non ne avevo il tempo, la cosa più importante in quel momento, era appurare se i miei sospetti fossero fondati o meno.

Impiegai meno di cinque minuti per raggiungere la casa di mio cugino, parcheggiai malamente sul marciapiedi dall'altro lato della strada e lo raggiunsi. Lyon se ne stava appoggiato alla portiera dell'auto di cortesia che gli aveva fornito il concessionario, mentre la sua era in riparazione, con le braccia incrociate e sulla faccia un'espressione infastidita - Si può sapere perché mi hai assalito a quel modo per telefono??? - Mi aggredì appena mi ritrovai a portata d'orecchio - Sali in macchina svelto! - Gli ordinai ignorandolo - CHEEE??? - SALI IN MACCHINA TI HO DETTO... SUBITO!!! - Gli soffiai in faccia minaccioso piazzando entrambe le braccia ai lati delle sue spalle.

Dopo aver osservato il mio cipiglio scuro, mio cugino scosse la testa rassegnato e alzando gli occhi al cielo, fece come gli avevo detto, lasciandosi cadere scazzato sul sedile del guidatore, mentre io facevo il giro per occupare quello del passeggero.

- Allora... Sei caduto dal letto stamattina o cosa? - Si rivolse verso di me con rabbia - Posso sapere che cazzo ti prende? - Senza degnarlo di una risposta estrassi ICY e gliela puntai dritta in mezzo agli occhi - Ma che... SEI IMPAZZITO PER CASO?... Levami immediatamente quella cosa dalla faccia!!! - Non prima di aver chiarito un paio di cose "cugino"... ora metti in moto questa stramaledetta carretta e guida!!! - Gli intimai in tono grave - Spero che tu abbia una spiegazione esaudiente per tutto questo... di cosa mi stai accusando precisamente??? - Chiese mentre si immetteva nel traffico - Ancora di niente... per adesso! - Per adesso? PER ADESSO??? - Urlò con negli occhi un espressione incredula - Cazzo Gray, non crederai che io sia immischiato con la storia del maniaco spero? - Lo hai detto tu! - Gli risposi monocorde - Smettila di rispondermi con delle cazzo di frasi sibilline... come puoi anche solo minimamente pensare che io sia coinvolto... sono tuo cugino sono io che ti ho ingaggiato per difendere Juvia!!! - Si difese con veemenza.

- Dimmi Lyon perché ogni volta che il maniaco appare... tu per un motivo o un altro non sei mai presente... quando alla serata di beneficenza mi hai mandato quel messaggio per sapere dove eravamo... lo hai fatto per comunicarlo a qualcuno?... Hai fatto il diavolo a quattro per costringerci ad andare a quell'evento perché la tua band sarebbe stata premiata, ma tu non mi hai chiesto nulla, volevi solo sapere dove ci trovavamo io e Juvia... perché... rispondi? - U-un messaggio durante la fest... ma di che parli?... Gray ti giuro sui tuoi genitori morti, su mia madre e sul bene che ti voglio che io in non centro un cazzo, siete la mia famiglia... non potrei mai deludervi!!! - Vedremo... intanto continua a guidare! - Dove stiamo andando? - Domandò con voce atona - A prendere Meredy naturalmente – Lo fissai con sguardo indagatore - Devo fare un paio di domande anche a lei – Meredy?... che centra Meredy adesso? - Come l'hai conosciuta, da quanto tempo esci con lei? - Gli domandai diretto – Sono all'incirca sei mesi credo! - Aggrottò le sopracciglia per ricordarlo meglio – In che modo? - I-in un locale, fu lei a farsi notare, ma perchè me lo chiedi? - Perchè ritengo che Meredy possa essere implicata con il maniaco! - Risposi scrutando la sua reazione - Ma ti rendi conto di quello che dici? - Scattò come una furia - Tu sei completamente impazzito Gray, adesso sospetti anche di Meredy... su quali basi poi... lei adora Juvia, è stata lei a presentarmela, non le farebbe mai del male, tu non la conosci, lei le vuole talmente bene che più di una volta mi è venuto il sospetto che si fosse messa con me solo per aiutarla! - Tsk! Lo vedi idiota... alla fine ci sei arrivato da solo, infatti caso vuole, che lo stalker non ha mai avuto intenzione di danneggiare Juvia in nessuna maniera, limitandosi ad eliminare tutti quelli che in un modo o nell'altro si avvicinano troppo a lei! - No!... Non è possibile, non ci credo... che cazzo di prove hai per affermarlo? - Continuava a difenderla con enfasi - Per ora nessuna materiale... e stento anch'io a credere che abbia fatto davvero tutto da sola, magari non è coinvolta direttamente, ma di sicuro sa qualcosa, perciò per il momento non mi sento di escluderti dai sospettati, può darsi che tu volontariamente o involontariamente, l'abbia aiutata! - Gray cazzo!... Smettila di accusarmi e smettila di accusare lei, ti ho già detto che non ne so niente e sono più che sicuro che la stessa cosa valga per Meredy! - Senti Lyon... mi dispiace davvero ma che ti piaccia o no, le cose stanno cosi! - Almeno spiegami come hai fatto ad arrivare a queste strambe conclusioni? - Sputò furioso e incredulo.

- E' per una cosa che è successa il primo giorno a casa di Juvia, c'era anche Meredy con noi... ora, devi sapere che la pistola del maniaco ritrovata nel canale, è dello stesso modello della mia - E allora??? - Quella mattina stavamo seduti tutti e tre a fare colazione e io ho appoggiato ICY sul tavolo, Meredy si è subito dimostrata molto curiosa e mi ha chiesto di vederla, ma io mi sono rifiutato, a quel punto lei mi ha domandato se si trattava di una Beretta special... e quando le ho chiesto se sene intendeva di armi, mi ha risposto che non ci capiva assolutamente nulla e che aveva letto semplicemente il nome sul carrello della pistola! - E questa dovrebbe essere una prova? Scusa Gray, ma io continuo a non capire! - Rise sarcastico - Ora ti spiego meglio... già di per se, è insolito che una che afferma di non capire niente di armi, sappia che cosa sia un carrello, ma la questione più importante è che non poteva aver letto il nome, perché la scritta Beretta special si trovava sul lato appoggiato al tavolo! - Conclusi fissandolo.

- No-non ti sembra un po' poco per trarre delle conclusioni? - Tentò poco convinto, scuotendo la testa, quasi a voler negare a tutti i costi che c'era davvero qualcosa che non andava - Non è solo quello, analizzando il suo comportamento mi sono saltate all'occhio altre stranezze, poco tempo fa, hai affermato che ultimamente ti viene sempre sonno e ti senti come se ti mancassero le forze, tu hai attribuito questi sintomi allo stress e agli antistaminici che prendi regolarmente... e se non fosse così... se Meredy a tua insaputa ti avesse somministrato dei sonniferi... non mi sembra che prima avessi avuto di questi problemi, per non parlare del fatto che l'idea di dividerci per recarci alla festa di beneficenza è partita da lei e guarda caso tu non hai potuto raggiungerci per via dell'incidente... un vero peccato non trovi, se voi due foste venuti con noi, come da te progettato avreste dovuto dividere la camera e lei non avrebbe potuto agire liberamente... e il messaggio, il famoso messaggio che tu dici di non aver inviato ma che invece è partito proprio dal tuo telefono, che mi chiedeva esplicitamente dove eravamo io e Juvia, chi ti dice che non ti abbia sempre usato come alibi o come fonte di informazioni? E a proposito dei messaggi, prima ho dato un'occhiata a quelli che il maniaco ha inviato a Juvia, ho le foto sul mio cellulare e rileggendoli attentamente mi è saltata subito una cosa all'occhio, tutti noi abbiamo sempre dato per scontato che si trattasse di un lui, ma a ben vedere non c'è un solo, unico, riferimento che faccia intuire il sesso di chi li ha scritti! - Il suo sguardo mentre teneva gli occhi puntati ancora sulla strada, si fece pensieroso, come se il tarlo del dubbio si stesse pian piano insinuando nella sua testa – Ascolta Lyon... prima che io arrivassi, tu eri la persona più vicina a Juvia, ogni volta che capitava qualcosa, era facile per lei dire ero da Lyon, ma mentre tu dormivi nel tuo letto o eri privo di sensi in ospedale siamo sicuri che lei fosse affianco a te?... E ritornando alla storia della scritta sulla pistola, perché mentire?... Non ne aveva nessun motivo, io invece penso che nel tentativo di sembrare convincente abbia fatto un passo falso, infatti subito dopo ha cambiato discorso! - La faccia di mio cugino a quel punto assunse un'espressione di consapevolezza, come se una lampadina si fosse appena accesa nel suo cervello.

- Beh! - Commentò con voce mesta - Ora che mi ci fai pensare Meredy era sempre molto attenta a non farmi dimenticare di prendere gli antistaminici, anzi era lei stessa a portarmeli... e m-mi dispiace ammetterlo... ma più di una volta ho avuto come l'impressione che Meredy mi stesse nascondendo qualcosa... ecco!... Siamo arrivati, il condominio e questo! - Inchiodò all'improvviso indicandomi con la testa un vecchio stabile con i muri scrostati – Dovè lei ? - Lo interrogai – Forse ancora non è scesa – Si appoggiò con il gomito sul volante passandosi una mano nei capelli – Mi sembra tutto così assurdo – Disse stancamente - Non ci credo, non ci crederò fino a quando non lo appurerò con i miei occhi! - Commentò mentre dal suo taschino proveniva il suono di una chiamata .

- E' lei! - Disse sfilando il cellulare dalla tasca e mostrandomi il display – Che faccio? - Rispondi no! Ma sta attento a non farla insospettire... metti in viva voce! - Annuendo rispose prendendo per primo la parola – Ciao Meredy, sono fuori casa tua... dove sei? - Oh Lyon sei gia qui? Scusa ma ho dovuto fare una corsa in farmacia, Juvia mi ha chiesto di prenderle una cosa, se ti sporgi mi vedi, sono infondo alla strada – Effettivamente un centinaio di metri più avanti, notammo la tabella verde illuminata del negozio in questione, e sotto di essa una figura con i capelli rosa che sollevava la mano in segno di saluto – Aspettami li! - Comunicò prima di entrare – Ci metterò al massimo un quarto d'ora, c'è un po di gente! – Concluse prima di staccare la chiamata – Hai visto Gray? Per me stai prendendo un grosso granchio – Ridacchiò scuotendo la per l'ennesima volta la testa. Proprio in quel momento un autobus accostò davanti a noi per far salire delle persone, approfittandone scesi dalla macchina, intimando a mio cugino di fare lo stesso – Che vuoi fare? - Mi chiese raggiungendomi – Voglio dare un'occhiata al suo appartamento - Lo informai dirigendomi verso l'entrata del condominio - A che piano sta? - Gli chiesi guardando i citofoni - Hem... veramente non saprei - Cosa??? - Mi girai a fissarlo sconvolto - N-non sono mai salito, lei non me l'ha mai chiesto, io l'aspettavo sempre giù... pensavo si vergognasse a mostrarmi casa sua... sai una studentessa universitaria di solito non ha molti soldi e magari lo divideva con altri ragazzi - Ma che coglione!... ERA LA TUA RAGAZZA!!! E non sai praticamente un cazzo di lei??? - Mentre continuavo ad insultarlo, diedi una rapida occhiata alla lista di cognomi stampati nei rettangolini, ma come sospettavo non c'era nessun Milkovic.

- E adesso? - Domandò il deficiente con aria colpevole - Adesso niente, aspettiamo che torni! - Incrociai le braccia appoggiandomi al muro – Hey!... Psss!!! Voi due... giovanotti! Siete tipo agenti in borghese per caso?- Udimmo bisbigliare.

Una grassa signora di mezza età con una scopa in mano, spuntò fuori dal portone del palazzo e si avvicinò a noi furtiva – Si siamo poliziotti! - Mi affrettai a mentire, dando una gomitata a Lyon per farlo tacere - Senza volerlo ho sentito tutto quello che avete detto – Continuò a sussurrare - E beh... questa tizia Mincoric o come si chiama, non abita qui, su questo potete esserne certi, io sono una specie di portinaia e conosco ogni singolo inquilino di questo stabile, però se me la descrivete potrei darvi una mano, magari si è fatta ospitare da qualcuno! - Si offrì gentilmente di aiutarci - E' una ragazza alta più o meno così! - Feci segno con la mano - Ha dei capelli tinti di un particolare rosa che salta subito all'occhio! - Rosa dici... Mmmh!... non c'è nessuna ragazza con i capelli rosa nello stabile, ma... ne ho vista una che molto spesso si aggira da queste parti e... sentite...

La signora si avvicinò con fare cospiratorio e ricominciò a parlare sottovoce, mentre si guardava attorno circospetta - Nella strada di fianco al palazzo, c'è la discesa che porta ai box... non dovrei dirlo, ma... quello stronzo del padrone di casa se li fitta a gente poco raccomandabile... senza nessun contratto capite? Qualcuno ci abita addirittura. Prima che ciò accadesse, questo era un quartiere tranquillo, ma ora la sera è quasi impossibile uscire in strada senza incontrare qualche malintenzionato, provate a dare un'occhiata, ma state attenti... li sotto c'è un sacco di gentaglia, sapete traffico di armi, spaccio, prostituzione e chissà che altro ancora, però ve lo dico subito... in caso di guai io non vi conosco! - Io e Lyon ci guardammo in faccia, poi con la testa gli feci segno di seguirmi nella direzione che ci aveva indicato la donna...

- Senti Gray, ammesso che tu abbia ragione, cosa di cui io dubito ancora fortemente, non sarebbe meglio se tu ci andassi da solo la sotto, io intanto potrei rimanere ad aspettare Meredy? - AH NO! Tu vieni con me cuginetto caro, ancora non sono sicuro se tu centri qualcosa o no! - Lo sapevo! Almeno tira fuori la pistola! - Si lamentò con sguardo agitato – No... non è una buona idea... presentarsi in un posto del genere ad armi sguainate, significherebbe fare al 99% una brutta fine - Ma perché ti devo venire sempre dietro!!! - Perché sono il tuo adorato cuginetto no? Muovi il culo adesso! - Alla fine della discesa ci ritrovammo al primo livello dei box, in un grosso spiazzale quasi deserto, dove più in la dei bambini stavano giocando a calcio, lanciandosi contro insulti che avrebbero fatto impallidire anche uno scaricatore di porto, avvicinandomi a loro, intercettai un tiro bloccando la palla con le mani - Tu ragazzino vieni qui, se mi fai un piacere ti ridò il tuo pallone! - Che cazzo vuoi, ridammi la palla stronzo!!! - Mi attaccò aggressivo uno di quei mocciosi, forse il leader dell'improbabile gruppetto di mezze calzette - Se chiudi quella fogna che ti ritrovi per bocca e mi ascolti, potrei farti guadagnare un bel po' di grana - In che senso brutto frocio – Mi apostrofò stringendo gli occhi malfidente - Se siete pedofili vi avviso che siete cascati male! - Non so che farmene del tuo culetto ossuto brutto mostriciattolo maleducato! - Iniziai ad innervosirmi - E' un'informazione quella che cerco! - Non sarete mica dei fottuti sbirri del cazzo! - A quelle parole tutti gli altri cominciarono a squadrarci con sospetto e qualcuno si defilò silenziosamente.

- La sai una cosa moccioso sboccato, tua madre dovrebbe farti sciacquare la bocca con la candeggina, quando parli fai proprio schifo e comunque non siamo sbirri, il mio amico qui, si è preso una cotta per una ragazza e ci hanno detto che lei abita qui! - MA ALLORA SIETE VENUTI PER SCOPARE !!! Potevate dirlo subito, ma non so se a quest'ora le ragazze sono già operative! - Sghignazzò seguito dai suoi amichetti - Senti maledetto nano infame... adesso mi stai facendo davvero incazzare, la ragazza che cerchiamo non è una prostituta, si chiama Meredy... la conosci? - A quel nome i ragazzino distolse brevemente lo sguardo – No non la conosco! – Aggiunse un po troppo in fretta per i miei gusti – LYON!!! - Strusciando il pollice e l'indice, feci segno a mio cugino di sganciare i soldi - HEY! Ma perché io? - Si lamentò - Perché è a te che piace No? - Lyon sbuffando tirò fuori il portafogli e fece per prendere un paio di banconote, ma io gliele tolsi tutte dalle mani e le sventolai davanti alla faccia del ragazzino – Forse questi potrebbero aiutarti a ricordare qualcosa, non credi? – Gli strizzai l'occhio porgendoglieli – Si... forse ora che mi ci fai pensare... credo di conoscerla – Sorrise guardando con brama le banconote mentre allungava una mano per afferrarle - EH NO! - Dissi ritirando la mano - Prima mi dici dove sta! - DACCORDO STRONZO... è l'ultimo box infondo alla fila a destra, ma dovete scendere al secondo livello! - Bravo bambino! – Gli arruffai i capelli sulla testa - Tieni te li sei guadagnati! - Lyon chiama immediatamente Meredy e tienila in linea più che puoi - Dissi pensieroso osservando il piccolo stronzetto che se la filava a gambe levate seguito dai suoi amici – Quei marmocchi sono sicuramente dei pali, mi ci gioco tutto quello che possiedo, che quel nanerottolo presto si affretterà ad informarle Meredy della nostra visita – Mentre scendevamo al secondo piano, sulle scale incontrammo un paio di brutte facce, che a testa bassa ci urtarono, risalendo velocemente.

Il secondo livello era molto più scuro e cupo del piano di sopra, mentre avanzavamo, da un paio di box aperti avvertimmo chiaramente lo sguardo poco amichevole di alcuni loschi individui, nascosti nell'ombra. Giunti di fronte alla serranda metallica che ci aveva indicato il ragazzino, ci bloccammo guardandola dubbiosi - Bene genio! E adesso come facciamo ad entrare? - Con la mia chiave personale è logico! - Così dicendo tirai fuori ICY e sparai al lucchetto facendolo saltare - MA SEI SCEMO!!! Non avevi detto che era pericoloso tirarla fuori? - Si infervorò mio cugino lanciandosi un'occhiata nervosa alle spalle - Tranquillo qui sono abituati a farsi i cazzi loro e difficilmente qualcuno ci denuncerà per infrazione di domicilio... l'ultima cosa che vogliono è trovarsi la polizia addosso!- All'interno del locale era buoi pesto, trovato l'interruttore lo schiacciai e subito una fredda luce al neon, illuminò l'ambiente.

- FIUH!!! Guarda un po! - Il box era strapieno di roba e al suo interno aleggiava un cattivo odore, misto a quello di benzina e di prodotti chimici, mentre mi guardavo attorno vidi Lyon aprire il coperchio di un grosso congelatore a pozzetto, facendo subito dopo un'espressione disgustata - AHHH CAZZO CHE SCHIFO! Credo di aver appena trovato le parti mancanti di Sol! - Di lato al contenitore con i macabri resti, c'era un grosso telone che copriva qualcosa di ingombrante, lo scostai tirandolo bruscamente di lato, al di sotto c'erano due Ducati monster di colore scuro, una nera opaca e l'altra con inserti rossi, quest'ultima aveva ancora delle pozze umide sotto le ruote, chiaro segno che quella notte era stata sotto la pioggia, entrambe avevano le chiavi ancora attaccate al quadro - Cazzo Gray... avevi ragione - Costatò sospirando - Quella nera ha tutta l'aria di essere la moto che mi ha tagliato la strada! - Perché avevi ancora dubbi – Dissi osservando la sua espressione delusa, mi dispiaceva per lui, doveva essere davvero un brutto colpo, rendersi conto di non aver mai veramente conosciuto la persona con cui si è vissuti per tanti mesi. Poi il mio sguardo venne attirato da una boccetta di profumo sopra ad un a mensola... la presi tra le mani e tolsi il tappo aspirandone l'aroma dolce, attaccato al collo del contenitore, c'era un nastrino blu a cui era legato un minuscolo bigliettino, scritto con una grafia ordinata e femminile " Amiche per sempre, tuo pesciolino azzurro" citava – Lyon? Dobbiamo andarcene subito!!! - Sta tranquillo Gray, a meno che non abbia saputo del ritrovamento della pistola e tema che qualcuno riesca a collegarla al proprietario, non ha nessun motivo di pensare che sospetti di lei, visto che comunque sei l'unico a conoscenza della cosa... giusto! - No non è così... lo sa anche Juvia e potrebbe già averlo comunicato a Meredy – Ma non è detto che l'abbia fatto! - Per sicurezza è meglio avvisarla, la sto chiamando! - Sul mio smartphone lampeggiò la scritta batteria completamente scarica, ma riuscii lo stesso a telefonare... uno... due... tre... quattro squilli – Rispondi maledizione! - Il cellulare fece altri due tentativi, poi si spense - Lyon dammi il tuo telefono, ha il numero di Laxus in rubrica vero??? - Si c'è l'ho – Me lo passò rapidamente e il biondo fortunatamente rispose quasi subito – Laxus sono Gray, chiama immediatamente i ragazzi della scorta e avvisali che non devono aprire a nessuno, specialmente l'amica di Juvia, Meredy, di loro che è pericolosissima! - Perchè che è successo? - Mi chiese Lax con voce sorpresa dall'altro lato della comunicazione – E' implicata di brutto con il maniaco, poi ti spiego!!! Manda una pattuglia fa presto, io sto arrivando!!! - Gray oh cazzo abbiamo compagnia! - Mi informò Lyon con voce tesa A circa venti metri da noi, si stavano avvicinando tre tizi con delle facce degne delle prime pagine dei notiziari di cronaca nera – Hey voi due che cazzo state facendo?!! - Ci intimarono infilando le mani all'interno delle giacche, senza attendere oltre lanciai il cellulare a Lyon e mi fiondai verso la prima moto a disposizione montando il sella - LYON SPICCIATI SALI!!! - Urlai mettendola in moto e dando gas – Tu intanto continua a chiamare Juvia e tieni giù la testa! - Lyon fece appena in tempo ad afferrarsi alle mie spalle, mentre partivo a tutta manetta, impennando per via della potenza improvvisa data dal motore, puntando il muso della moto, proprio in mezzo al terzetto, i tre si gettarono di lato, riuscendo a sparare solo un paio di colpi maldestri che ci mancarono di un bel metro abbondante e senza diminuire la velocità, mi apprestai a percorrere la salita dei box immettendomi nel traffico a zig-zag tra le macchine.

Arrivati di fronte alla farmacia scavalcai il marciapiede arrestandomi proprio davanti all'ingresso – Da che parte è andata la ragazza con i capelli rosa che è entrata poco fa? - Domandai con foga non appena la porta scorrevole si aprì, Il farmacista prima di rispondere balbettando, mi lanciò un'occhiata costernata al pari dei tre clienti al suo interno – H-ha solo dato un'occhiata, p-poi è corsa fuori ed è balzata davanti all'autobus che stava partendo per fermarlo, penso che sia salita su quello! - Dannazione!!! - Imprecai Sbattendo violentemente la mano sul manubrio, per poi ripartire come una scheggia. Stavo guidando letteralmente come un pazzo furioso, senza rispettare nessun semaforo e nessun segnale, l'unica cosa a cui riuscivo a pensare, era che Juvia si trovava in pericolo e lo era sempre stata... e che io ero stato un idiota a non esserci arrivato prima.

Mentre superavo un incrocio dove per poco un camion non ci venne addosso, il telefono di Lyon squillò - GRAYYY E' LAXUS, DICE CHE I RAGAZZI NON RISPONDONO NE SUI CELLULARI NE ALLA RADIO!!! - Urlò per surclassare il rumore del motore che ruggiva furioso mentre lo tiravo al massimo della potenza - CAZZO! CAZZO! CAZZO!!! NON DOVEVO LASCIARLA DA SOLA!!!

MEZZ'ORA PRIMA...

POV' JUVIA

Entrai sotto il getto tiepido della doccia, facendolo scorrere per qualche minuto sul corpo prima di prendere il bagnoschiuma e iniziare ad insaponarmi minuziosamente... amavo la sensazione dell'acqua che scivolava lungo tutto il mio corpo, fosse stato per me ci sarei rimasta ore intere... mentre le mie mani viaggiavano rapide sulla pelle, inevitabilmente i miei pensieri andarono a Gray e a come anche le sue di mani aveva toccato ogni centimetro di quella stessa pelle, le feci scorrere sul collo, sui seni, sulla pancia e poi più giù, verso quella parte del mio essere donna che mai come quella notte si era risvegliata sotto le sue carezze, rividi ogni istante e ogni sensazione, lasciandomi sfuggire un sospiro di felicità... lo amavo alla follia e avrei tanto avuto voglia di gridarlo al mondo intero, così, presa dall'euforia del momento, mi ritornò alla mente di quando per scherzare, aveva detto che mentre mi lavavo avrei dovuto cantare per tutto il tempo " Singing in the rain " , così ridacchiando intonai i primi versi di quella vecchia canzone, sentendomi stupidamente felice...

I'm singin' in the rain (Di Gene Kelly)

Sto cantando sotto la pioggia

Just singin' in the rain

solo cantando sotto la pioggia

What a glorious feeling

che sentimento glorioso

And i'm happy again

e sono di nuovo felice

I'm loughing at clouds

sto sorridendo alle nuvole

So dark up above

è così scuro qua sopra

The sun's in my heart

il sole è nel mio cuore

And i'm ready for love

e sono pronta ad amare ...

Dopo un quarto d'ora circa mi decisi ad uscire, indossai l'accappatoio mentre con un asciugamano mi tamponavo i capelli, dovevo sbrigarmi,volevo fare una sorpresa a Gray, facendogli trovare qualcosa di decente da mangiare, certo, era molto più facile a dirsi che a farsi e probabilmente avrei finito col dare fuoco alla casa, però un panino forse... anzi a ben ragionare sarebbe stato meglio, quello si poteva consumare anche a letto... pensai maliziosamente mordendomi il labbro.

Mentre percorrevo il breve tratto di corridoio, continuando a canticchiare allegra, sentii la televisione al piano di sotto che stava trasmettendo il telegiornale... - giusto!!! - Pensai... Macao e Wakaba!... forse avrebbero potuto darmi una mano, mi affrettai per andare a vestirmi ed entrando in camera abbassai la testa per legare l'asciugamano attorno ai capelli bagnati, ma un rumore arrestò i miei movimenti - CLAP! CLAP! CLAP! - Qualcuno mi stava applaudendo e per un attimo pensai euforica che Gray fosse già tornato, ma quando rialzai la testa mi venne quasi un colpo nel trovare Meredy in camera mia che mi aspettava seduta sulla poltroncina - Ciao Juvia, bellissima voce come sempre! - Si complimentò con me - Oh Meredy... grazie ma... hai fatto spaventare Juvia a morte, lei non si aspettava di trovarti già qui! - Mi avvicinai a lei sorridendo, lasciandole di sfuggita un bacio sulla guancia – E Lyon??? - Domandai non avendo sentito la sua voce al piano di sotto – Oh!... Lui arriverà tra poco, aveva delle commissioni da fare, così mi sono fatta lasciare qui per farti compagnia... dopo quello che è successo a te e a Gray, pensavo di trovarti sconvolta... ma... a quanto pare mi sbagliavo, allora... che cos'è che volevi dirmi con tanta fretta - OOOH BEH!!! - Mentre balbettavo imbarazzata, vidi la mia amica dare uno sguardo alla stanza - Che è successo qua dentro... la terza guerra mondiale??? - Rendendomi conto solo in quel momento dello stato pietoso della mia camera, arrossii e mi apprestai a sollevare le coperte da terra appoggiandole sul letto, poi chinandomi iniziai a raccogliere il vassoio e i cocci disseminati sul pavimento, sotto lo sguardo indagatore di Meredy - Ci sei andata a letto? - Mi interrogò con uno strano tono, quasi infastidito - C-come? - Mi girai a fissarla con aria stranita - Ti ho chiesto se ci sei andata a letto... quella laggiù ha tutta l'aria di essere una sua maglietta... allora Juvia... avete fatto sesso si o no!!! - Questa volta ero sicura di non essermi sbagliata, nella sua voce di solito sempre dolce e pacata, avevo avvertito chiaramente una nota di malcelato rimprovero.

Con calma appoggiai i resti della mia colazione sul comodino e mi voltai verso di lei, decidendo di adottare la tattica della noncuranza, a volte Meredy risultava davvero asfissiante, peggio di una chioccia, doveva decisamente smetterla di trattarmi come una bambina piccola, ma non ostante questo le sorrisi comprensiva, inginocchiandomi alla sua altezza, non aveva senso prendersela a male, infondo era solo preoccupata per me e poi era troppa la voglia di confidarmi con qualcuno e chi meglio di lei – SI!... Meredy ha indovinato! - E dimmi... ti sei divertita? - Certo che Juvia si è divertita... ma non è solo quello... e che... Juvia lo ama! - Le confessai con una lieve alzata di spalle, come a specificare che non potevo farci niente - Quindi ora state insieme? - Mi chiese in tono serio - Mmmh! A dire la verità... non proprio, Gray al momento, non vuole impegnarsi in nessuna relazione fissa... lo ha chiarito a Juvia prima di... insomma Meredy ha capito! - Abbassai la testa arrossendo leggermente – Ma a Juvia non importa... per lei va bene anche così! - Le sue dita sollevarono il mio mento e la sua mano scivolò rapida sulla mia guancia lasciandovi sopra una lieve carezza - Juvia-Juvia, in cinque anni non sei cambiata per niente... sempre la solita ingenua... hai praticamente ammesso, che ti sei fatta scopare, pur sapendo che Gray non aveva nessuna intenzione di fare sul serio con te! - J-Juvia lo sa Ma - Non ti sembra un po' patetico Juvia... avrei anche potuto capire, se si fosse trattato di cedere al desiderio di passare una notte di sesso bollente con un bel ragazzo, ma innamorarti di lui... io proprio non ti capisco, sei bella, desiderabile e stai acquisendo sempre più soldi e fama, te l'avrò ripetuto centinaia di volte, gli uomini sono solo dei porci, bastardi ed egoisti, dovresti essere tu a manovrare loro, non il contrario, e tu... invece che fai?... Ti innamori!!! - Sbuffò sarcastica - Ti innamori e ti abbassi a farti fottere come una puttana, sperando che così facendo, lui cambi idea... e ti conceda un po del suo " amore" - I miei occhi si spalancarono increduli a quelle parole così sferzanti, il tono che aveva usato, ma soprattutto la cattiveria che ci aveva messo nello sputarmele in faccia mi ferirono profondamente, non me lo sarei mai aspettavo proprio da lei.

Mascherando la delusione nel mio tono di voce, scattai in piedi, decisa a chiarire subito le cose con lei - Juvia pensa che Meredy abbia esagerato, non sono affari che la riguardano da chi... Juvia... vuole farsi " fottere" lei non è nessuno per giudicare quello che passa nella sua testa e nel suo cuore... e ora Juvia ti chiede di andartene! - Sperando di essere stata chiara, mi voltai stizzita verso l'armadio, il mio atteggiamento poteva anche risultare infantile, ma per come si era comportata con me, non meritava di essere perdonata così facilmente e per il momento non avevo nessuna intenzione di rivolgerle la parola, fino a quando non si fosse scusata. Aprendo l'anta dell'armadio, afferrai rabbiosamente un paio di leggings neri e una camicia di flanella a quadroni e mentre mi toglievo l'accappatoio, lei continuò a starsene seduta, senza parlare, sentivo il suo sguardo addosso, cosa che mi trasmise stranamente un fortissimo senso di fastidio, eppure non era la prima volta che mi spogliavo di fronte a lei, molte volte avevamo fatto la doccia o il bagno assieme, per non parlare di tutte le notti che avevamo passato a dormire abbracciate, ma in quel momento senza capirne la ragione, la sua presenza mi stava provocando un terribile senso di disagio.

Infastidita da quelle sensazioni, indossai velocemente l'intimo, poi afferrai i vestiti infilandomeli il più in fretta possibile, il cuore aveva stranamente accelerato i battiti e adesso avvertivo chiaramente come una sensazione di pericolo, che diventava più forte ad ogni istante che passava.

- Hai ragione tu, sai Juvia - Parlò improvvisamente - Io non sono nessuno e non lo sono mai stata... forse ho sbagliato perchè non ho mai avuto il coraggio di aprirti il mio cuore, per paura... o forse anche per vergogna... eri sempre così allegra... così spensierata, persa nel tuo mondo meraviglioso e quando tutto sembrava nero come la pece tu... mi hai mostrato un barlume di speranza... barlume a cui io mi sono attaccata, con tutte le forze, per non soccombere all'oscurità che attanagliava il mio animo... ma poi sei sparita portandotelo via di nuovo, se ti fosse importato qualcosa di me... non te ne saresti andata da Oak-town, lasciandomi un'altra volta sola a combattere i miei demoni - M-ma di che parla Meredy? - Mi girai giusto in tempo per vederla alzarsi e venire verso di me, grosse lacrime le scivolavano lungo le guance pallide, ma fu la sua espressione a turbarmi più di ogni cosa, nonostante stesse piangendo il suo viso era una maschera di odio puro.

- Sei un'egoista del cazzo lo sai... hai mai pensato a me, quando assieme ai tuo inseparabili amici ti sei trasferita a Magnolia per inseguire i tuoi sogni... ti sei mai chiesta solo una volta, che fine avesse fatto la povera infelice Meredy... no... - Scosse la testa amareggiata - Non te ne mai fregato poco meno di niente di me! - Si trovava a circa mezzo metro, quando tirò fuori la pistola e fu in quel momento che un terribile sospetto si insinuò come una viscida serpe nella mia testa, facendomi rendere conto di chi avevo davanti - P-perché Me-Meredy ha una P-pistola? - Domandai stupidamente, rifiutandomi di accettare l'evidenza dei fatti - Oh... Questa - Disse aggrottando le sopracciglia, come se non si ricordasse del perché stesse impugnando un arma, poi all'improvviso sembrò realizzare e la sollevò puntandomela contro.

- Hai paura di me adesso, vero tesoro... non ti faccio più pena? - E'... è sempre stata lei, non è vero? - Le chiesi con voce incerta ingoiando a vuoto - C-che intenzioni ha, adesso Meredy? - Non ti preoccupare... non voglio farti del male... non ancora almeno! - Senza esitazioni appoggiò la canna della pistola nella scollatura della mia camicia, facendola scendere lentamente, fino a slacciare prima un bottone e poi un altro - Ti preferivo senza... sai tesoro! - Mormorò con lo sguardo vacuo - Meredy! - La richiamai con voce implorante - NO!!! - Ringhiò tra i denti, mentre le sue labbra si piegavano in una smorfia di cattiveria, poi il suo volto si avvicinò al mio talmente repentinamente, da farmi arretrare con un sussulto CHIAMAMI DEMON CAPITO!!! - Mi soffiò in faccia con un'orribile ghigno stampato su quel viso a me tanto caro, ma che di bello ormai, non aveva più nulla.

A quel punto, in me scattò lo spirito di sopravvivenza e dandole un violento spintone con la spalla, cercai di riguadagnare la porta per chiedere l'aiuto dei ragazzi della scorta, ma Meredy mi riacciuffò quasi subito, bloccandomi per terra con il suo corpo, senza darmi per vinta tentai di nuovo di divincolarmi ma invano, lei sembrava essere in possesso di una forza sovrumana – Macao!!! Waca... - Tentai di chiamarli, ma la sua mano calò sulla mia bocca tappandola con una specie di garza imbevuta da qualcosa dall'odore estremamente pungente che aveva un orribile sapore di medicinale.

Più cercavo di urlare, più la situazione peggiorava, la testa aveva iniziato a girare vorticosamente e mi sentivo sempre di più soffocare dai coniati di vomito, che stavano risalendo dallo stomaco, mentre respiravo a pieni polmoni la sostanza, che piano piano mi stava stordendo - E' inutile che li chiami – Sibilò Meredy ad un soffio dal mio orecchio – Non l'hai ancora capito... non possono più sentirti – Ha! Ha! Ha! - Rise beffarda – Avresti dovuto vedere le loro facce, sono venuti ad aprire la porta con il sorriso stampato sulle labbra... idioti... sai Juvia, quasi quasi mi è dispiaciuto sparargli... sta tranquilla ora - Mi sussurrò con voce suadente - Rilassati... te l'avevo detto, che io e te saremmo state sempre insieme!... CONTINUA ...

§ La tana di Lestoargento §

Allora... sconvolti??? dubbiosi??? Qualcuno l'aveva già ipotizzato o è stata una sorpresa... sono curiosa di sentire i vostri commenti.

Ora prima di tutto vorrei scusarmi con Sissi, so di averti dato un immenso dispiacere, ora capirai del perchè non potevo sbilanciarmi troppo sulla Liredy e so che penserai che sono una persona orribile, ma spero che tu possa perdonarmi, solo che dopo aver visto l'arco dell'isola di Tenrou ho pensato che Meredy sarebbe stata davvero magnifica nella parte della psicopatica.

Spero comunque di aver fatto un buon lavoro fino ad adesso, con il continuo della storia vi chiarirò anche tutti i punti che per ora vi sono oscuri e come siamo arrivati a questo epilogo... credetemi, c'è tanto da scoprire su Meredy e sono più che sicura che alcuni di voi adesso si andranno a spulciare i primi capitoli, proprio quelli che a prima vista sembravano abbastanza ripetitivi e fin troppo pieni di descrizioni, ve l'avevo detto che nulla era scritto a caso, leggendo vari gialli ho imparato che la chiave per la soluzione del caso si trova sempre all'inizio della storia e ho voluto provare, spero solo di esserci riuscita. Ammetto che gli indizi erano davvero pochi e che più volte ho cercato di depistarvi. Alla fine Gray si è finalmente ricordato di quel particolare a cui non aveva dato peso, ( forse troppo distratto a flirtare con Juvia), traendo di conseguenza le giuste deduzioni, ma purtroppo per lui è stato già preceduto, se siete curiosi di scoprire il seguito vi aspetto al prossimo capitolo, e vi avviso che i prossimi due saranno alquanto particolari, poi scoprirete il perché, dovrete solo aspettare un anno... lo so la battuta è vecchia, ma ne approfitto per augurare a tutti voi una buona fine e un buon inizio.


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