Ciao papà,
Oggi è più di un anno che te ne sei andato, eppure tu mi manchi ogni giorno. Manchi alla mamma e anche alla piccola Elena.
Vorrei tanto che tu potessi vederla, in un anno è cresciuta tantissimo, è diventata più alta di qualche centimetro e sapessi come è contenta, non fa altro che ripetere che diventerà alta come te. Ed io lo spero tanto, lei ha il tuo sorriso e anche la tua dolcezza e determinazione, è piccola ma tosta, quando la guardo vedo te in lei e non posso fare a meno di sorridere.
A settembre inizierà le elementari e sta facendo disperare la mamma  perché non riesce a convincersi su che zaino comprare... Oggi lo vuole delle Winxs, domani magari di Barbie e il giorno dopo ancora lo vuole Eastpak come il mio,  non per bimbi, perché lei ormai è grande.
Non puoi capire le risate che devo trattenere ogni giorno quando glielo sento dire, se mi vedesse sai bene cosa farebbe, metterebbe su quel suo broncio così buffo e non smetterebbe di ripeterlo più. Credo che mamma la farebbe restare alla materna un altro po' se potesse.
Mamma è tornata la donna di cui ti eri innamorato papà, è dolce, canta quando cucina e finalmente sorride di nuovo. Credo che non si riprenderà mai dalla tua scomparsa, come nessuna di noi, ma sta andando avanti, si sta prendendo cura della sua famiglia come vorresti tu. Ogni tanto la vedo che piange da sola e io cerco di fare quello che posso per farle sentire che ci sono, che le voglio bene, ma lei avrebbe bisogno di te che ti prendi cura di lei.
So che questo non è più possibile ma so anche che tu a modo tuo lo farai e lei ti porterà sempre con sé; nella tua camicia che mette la notte per dormire, nella tua fede che porta sempre al collo e nel suo cuore, dove hai lasciato le tue impronte per non farti scordare mai.
Lo sai che alla fine mamma ci ha portate alla partita del Milan? È stato bellissimo, siamo andate per un posticipo e la sera sai meglio di me che San Siro è una meraviglia, con le sue luci ad illuminare tutto è uno spettacolo impagabile.
Elena si è divertita tantissimo, eravamo al secondo anello arancio, proprio accanto alla curva. È rimasta incantata dalle miriadi di bandiere rossonere che sventolavano e si è messa cantare i cori con me e mamma, ovviamente le abbiamo tappato le orecchie a quelli che non si potevano sentire.
Sì è innamorata di Patrick Cutrone talmente tanto che si è fatta comprare addirittura la sua maglia.
Ci siamo divertite da matti e sono sicura che anche tu vedendoci dal posto in cui sei adesso lo hai fatto. La tua felicità era vedere noi felici.
E ti posso dire papà che oggi sono felice, sentirò sempre la tua mancanza, ma quest'anno appena trascorso mi ha insegnato a vivere il dolore e ad affrontarlo, ho imparato a lottare per sopravvivere, ho conosciuto l'amore e so che tu con me ci sarai sempre, in ogni sorriso che farò, in ogni traguardo che raggiungerò, in ogni sogno che riuscirò a realizzare.
E parlando di sogni, oggi ne sto vivendo uno che a te sarebbe piaciuto tanto.
Oggi sono in Australia papà e ti sto scrivendo seduta sulla sabbia della Bondi Beach, mentre ascolto il suono immenso dell'Oceano.
Non ho mai visto niente di più bello. Lo sai che ascoltandolo, ogni tanto, mi sembra di sentire la tua voce che chiama il mio nome? Forse lo immagino soltanto, ma sono sicura che tu sia qui con me a vivere questo sogno che mi avevi promesso.
Lo sai che a volte penso che sia stato tu a fare in modo che Matteo incrociasse la mia strada? Come se non volessi lasciarmi sola e allora hai mandato lui a prendersi cura di me, a mostrarmi che l'amore ti dà la spinta per vivere.
E io sto vivendo papà, Matteo mi sta accanto ogni giorno e mi regala la felicità che tu vorresti per me.
Lui ti piacerebbe, lo so. Così come so che non lo ammetteresti mai, ma sono sicura che gli vorresti bene anche tu.
Siamo cresciuti tanto io e lui in questo anno, abbiamo scoperto insieme l'amore e abbiamo lottato per non farcelo portare via.
Abbiamo sofferto, odiato, ma anche perdonato e mai, neanche per un attimo, abbiamo pensato di non farlo insieme.
In lui mi sono ritrovata e non ho intenzione di perderlo e di perdermi.
Lo amo tanto che mi manca il respiro ogni volta che lo guardo, anche ora, che tenta di imparare a fare surf ma ancora non riesce a stare in piedi sulla tavola. 
È così felice di essere qui e negli ultimi mesi l'ho visto sereno come non era stato mai. Non ha più fantasmi contro cui lottare e il mio incidente è solo un ricordo lontano.
So che sta tentando di ricostruire il suo rapporto con Riccardo, di aiutarlo ora che è perso, di stargli accanto come un fratello farebbe. Non me ne parla molto, ha paura di ferirmi in qualche modo, ma gliel'ho detto che sono d'accordo e che se questo lo fa stare bene, allora sto bene anche io.
Ci amiamo e niente è più importante. 
E poi anche io sto tentando di recuperare un rapporto che credevo perso. E sai che alla fine l'ho fatto il tatuaggio insieme a Vanessa? Un giorno l'ho chiamata, le ho chiesto di venire con me e l'ho portata in un negozio di tatuaggi. Lei è rimasta sorpresa, ma non si è tirata indietro, se Matteo ha potuto dare un'altra possibilità a Riccardo, io volevo darla a lei e quel tatuaggio ha segnato il nostro nuovo inizio.
"Vivere, anche se sei morto dentro...
Vivere è sperare di star meglio" queste le frasi della canzone che contornano la mia caviglia adesso. E ho scelto questa perché io l'ho fatto, ho vissuto quando dentro mi sentivo spenta e l'ho fatto per te papà, perché tu avresti voluto così. Tu sei stato la mia forza e lo sarai sempre.
Ho iniziato a scrivere questo diario per te quando i miei occhi erano tristi, spenti e ora, arrivata a quest' ultima pagina non è più così.
Ora sto scrivendo ed i miei occhi sono vivi, amano e sono amati.
E anche se non lo vedo lo immagino il tuo sorriso adesso e oggi, dieci agosto, nel giorno del tuo compleanno, lo so che questo è il tuo regalo più bello.
E stanotte quando alzerò gli occhi al cielo, in ogni stella che vedrò ci sarai tu con il tuo sorriso a dirmi che i desideri possono non essere come li avevamo sognati, non perché brutti, ma semplicemente perché reali.
E anche se forse lo sto solo immaginando, adesso, davanti a questo oceano immenso, la sto sentendo la tua voce che mi chiama e mi sussurra di posare la penna e correre verso Matteo che mi sta aspettando, verso la vita che mi sta aspettando.
Tu sarai sempre al mio fianco.
Avrò sempre bisogno di te.
Sarai sempre un pezzo del mio cuore.
Non dimenticarlo.
Ti voglio bene.
Ciao papà.

La tua Alexandria.

Siamo arrivati alla fine di questo percorso durato più di un anno. Questa mia storia è stata la prima in cui ho creduto davvero.
Non è stato facile per me, che penso sempre di non essere all'altezza,  scriverla e soprattutto di arrivare alla fine. Non pensavo ci sarei riuscita.
So già che sarà piena di errori e che dovrò rivederla tutta ma per me è stato importante riuscire ad arrivare fino a qui.
Mi auguro che questa storia possa avervi lasciato qualcosa perché io ci ho messo il cuore nello scriverla.
Sono molto legata ad Alexandria, ho messo tanto di me in lei, in questo anno sono cresciuta insieme a lei e a Matteo, li ho visti piangere, soffrire, cadere, rialzarsi, arrabbiarsi, sorridere e amarsi.
Credo che resteranno sempre dentro di me e spero che potranno fare lo stesso con voi.
Ho deciso di lasciarvi con Alexandria ed il suo diario perché, anche se non presente in tutti i capitoli, è stato il cuore di questa storia. Così è iniziato tutto e così doveva finire.
Vorrei ringraziare chi mi ha seguito in tutto quest'anno senza mancare mai.
Anna_Palamara
Gaby82315
paola55555
Amiche prima che lettrici, mi avete sostenuta sempre e non sapete quanto questo sia stato  importante per me.
violina77 tu sei arrivata dopo ma sei stata  lettrice e amica. Grazie.
Grazie a chi è passato ma non è rimasto, a chi ha detto ci sarebbe stato ma se ne è andato.
E infine grazie a tutti coloro che hanno letto, anche se in silenzio.
Presto ci sarà uno spin off incentrato su Riccardo spero che ci rivedremo lì.
A presto.