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7 by your side

SOFIA                                      
Mi svegliai presto e di buon umore, il profumo dei fiori si sentiva fino alla mia camera.

La nostra casa ne era piena ed avere una mamma fioraia, bhe era d'aiuto.

I fiori piacevano molto anche a me, ma non c'era
lo stesso legame che aveva mia madre, con quello che era il suo lavoro.

Io quell'amore lì, lo avevo per il mare.
Crescere in un posto di mare, era stato il mio porto sicuro, in tutti i sensi.

Avevo la spiaggia e le onde tutto l'anno lì per me, ed ora che stava tornando l'estate, non vedevo l'ora di tornare a vivere la mia vita come mi piaceva davvero.

Presi il telefono sulle mani, ma appena si accesse mi pentii subito di averlo fatto.

Era Sebastian, il mio ex.

Non riusciva ad accettare il fatto che non provassi più le stesse cose per lui.

Sofia dove sei?
So che sei uscita ieri sera,
Eri con Andrea vero?

seba non sono affari tuoi,
è più di un mese che non
lo sono

Dove cazzo sei
devi rispondere

sono a casa mia
ma non deve interessarti
ciò che faccio, perfavore
vai avanti

Non ce la facevo davvero più a sopportare questa situazione.
Era diventato opprimente.

Un'altra sua notifica.

Vaffanculo troia
vai ad affogarti visto
che ami tanto il mare
Se non affoghi ti ammazzo
io con le mie mani non
preoccuparti

Non risposi, non riuscivo a parlare.

Sentivo il bisogno di piangere, per buttare via tutto il male che questo ragazzo mi stava facendo.
Non riuscivo a pensare che un uomo che mi aveva amato, ora potesse dire certe cose.

Era surreale, come se fosse davvero tutta fantasia.

E se le lacrime non uscivano, in questi casi il rimedio era solo uno.

Essere figlia di una fioraia è d'aiuto, perché le forbici in casa non mancano mai.



                                      VIOLA
Aprii gli occhi e mi resi conto che la mamma era seduta accanto a me mentre mi accarezzava i capelli.

"Dai tesoro ti va di scendere a mangiare qualcosa , ti ho preparato i pancake come piacciono a te"
le sorrisi annuendo, poi chiusi gli occhi e mi ributtai sul letto lasciando spazio alle sensazioni.

Aveva smesso di piovere e fuori c'era il sole, la stanza si stava riscaldando e l'atmosfera stava diventando meno cupa.

Dovevo farmi forza perché piano piano passa tutto ed anche oggi sarebbe arrivato al termine.

Scesi a mangiare qualcosa, poi la mamma mi si avvicinò e dopo avermi dato un bacio in fronte mi disse che oggi sarebbe tornata prima dal lavoro e sarebbe andata lei da Nicole.

" Amore mi raccomando sorridi alla vita, ci vediamo stasera."
Per una volta sorrisi a lei poi la guardai lasciarmi sola con me stessa.

Mi dispiaceva non passare a trovare la mia "nanetta", perché erano già due giorni senza vederci, ma in questo giorno non avrei sopportato altre fonti di dolore e veder soffrire anche lei mi avrebbe fatto ancora più del male, ed avrebbe fatto male a entrambe.

Mi infilai le prime cose che trovai nell'armadio: questa volta una maglietta large e dei semplici shorts, qui fa abbastanza caldo per essere fine maggio, ma per me oggi è tutto tranne che una bella giornata di sole.

Nella mia testa il cielo è grigio e cosparso di nuvole, che non vogliono volare lontane, ma che vogliono restare qui nonostante il vento provi a portarle via, si ostinano a rimare ancorate l'una all'altra e si fanno forza, e solo alla fine cedono in un gran temporale.

Mi truccai leggermente mettendo solo del burro cacao e un po' di mascara per non sembrare una scappata di casa, anche se in fin dei conti un po' lo ero.

Poi scesi di sotto e dopo aver mangiato un po' degli avanzi della cena della sera prima, presi una felpa e mi incamminai verso il cimitero.

Guardando l'orologio mi resi conto che era ancora molto presto, segnava le 15:17 così decisi di passare prima a comprare dei fiori così da poter salutare Sofia, la mia migliore amica nonché la figlia della fioraia.

Io e Sofia ci eravamo conosciute in primo liceo, all'inizio non avevamo subito legato, anche perché in quel periodo io ero la ragazza triste senza il papà e con la sorella che non stava tanto bene.

Ma lei mi aveva fatto capire che non ero questo, che io ero Viola, quella che sorride per le sciocchezze ed ama vedere la tivù mentre mangia schifezze, quella che vuole fermarsi ogni volta che vede una libreria e che canta a squarciagola quanto in radio passa una canzone che le piace.

Lei mi ha capito e mi ha aiutato a capirmi.

Entrata in negozio, che dista circa un quarto d'ora a piedi da casa mia, Elvira la mamma di Sofia mi accolse con un gran sorriso e un abbraccio che mi fece bene al cuore.

"Viola che piacere averti qui è un po' che non ci vediamo come stai? se vuoi Sofia è di là sarà felice di vederti."
Stavo per rispondere quando la mia migliore amica mi si fiondò addosso, sentendosi presa in causa e mi cinse in un forte abbraccio.

"Viola! non è possibile che sono tre giorni che non ti fai vedere ho un miliardo di cose da raccontarti e sono sicura che anche tu ne hai da dirmi, ho parlato con Nicole" e mi fece l'occhiolino facendomi arrossire.
"Dai vieni di là, che ne dici di un bel pomeriggio di sano shopping e gossip??"

Abbassai la testa sentendomi quasi in colpa.
"In realtà sono venuta per dei fiori" presi un respiro e proseguii "Oggi è l'anniversario..."
Sofia mi bloccò avendo capito quando per me fosse complicato e si scusò con il labiale.

Poi mi strinse in un altro abbraccio, questa volta più delicato che rispecchiava l'atmosfera e mi portò nel reparto dei tulipani.

"Vuoi che ti aiuti a scegliere?"
"Diciamo Sofi che anche quest'anno il solito mazzo" mi piaceva avere questa complicità con lei, il fatto che riuscisse a capire tutto solo da uno sguardo e che mi conoscesse così a fondo.

Mi accompagnò alla cassa e dopo avermi detto come sempre che offriva la casa, mi portò fuori e mi fece sedere su una panchina di fronte al negozio.

"Sai non ho mai pensato di chiederti una cosa del genere..." iniziò "ma stavo pensando che in quest'ultimo anno per me sei diventata molto importante e vederti stare bene fa stare bene anche me, perciò ecco ti andrebbe se ti accompagnassi in cimitero?"

Rimasi un po' sorpresa dalle sue parole perché non pensavo che mi avrebbe mai detto una cosa del genere ma mi sentivo bene al pensiero di essere con lei ed acconsentii.

Le spuntò un gran sorriso che contagiò anche me e di nuovo l'abbracciai.
Quando una lacrima mi scese sul viso.


eccoci quii.
Questo capitolo sarebbe dovuto essere parte di quello vecchio, ma come ho detto non volevo che fosse troppo pesante così ne ho creato uno apposito.

Il pov di Sofia è stato piuttosto complicato, presto scoprirete di più di lei e sulla sua vita, ma spero che per ora l'abbiate presa in simpatia perchè io la amo con tutto il mio cuore.
See you soon
💚🧸

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