14 Goodbye 3
VIOLA
"Come ti permetti a venire qui e a versare lacrime per mio figlio! Sei solo una sgualtrina! Non meriti di versare lacrime, sei tu che ci hai distrutto, è chiaro?! È tutta colpa tua, è colpa tua!" - la madre di Elia grida piangendo verso mia madre, Gioia la stringe a sé, ed io non capisco cosa sta accadendo.
"Mamma?"- le dico in un sussurro quasi spaventata da cosa possa rispondermi. -
"Mamma perché tutto questo?" - lei mi guarda con gli occhi pieni di lacrime, ma non risponde.-
"Mamma! mamma rispondimi!" grido io in preda alle lacrime.
Lancio poi uno sguardo a Nicole e la intimo di allontanarsi, ma capisco che non sarà così.
Poi lo vedo.
È qui.
Le sta prendendo la mano, portandola via da lì, mimandomi con il labiale un: "Dopo ti spiego. Se hai bisogno sono qui."
Brando è qui, è qui per me.
Mi riprendo dai miei pensieri quando la voce di quella donna inizia a rivolgersi a me.
"Vuoi saper cosa succede, vero? Ma la tua mamma non te lo sa dire, non è così?" - guardo prima lei e poi mia madre, che china il capo.
Non voglio sapere. - "Bhe, quella stronza di tua madre, me lo ha portato via, ha portato via il mio Diego."- no, non è possibile. Diego è mio padre.-
"Ha rovinato la mia vita! È stata solo un'egoista, non se n'è importata nemmeno di una bambina a cui toglieva il papà. Sei felice adesso? Visto che non è nemmeno più con te, puoi capire cosa si prova a perderlo per sempre. - si rivolge a mia madre, per poi proseguire il suo discorso con me-
"Ecco cosa succede. Ed ora è qui, a piangere per mio figlio, quando si merita solo di morire da sola, come ha lasciato noi. Sole." finisce il discorso senza voce, e con gli occhi immersi nelle lacrime, mentre stringe forte quello che credo essere suo marito.
Nessuno fiata.
I miei occhi, ormai completamente bagnati, passano in modo continuo tra mia madre, che non ha il coraggio di ricambiare lo sguardo, e Gioia e la sua famiglia.
L'infermiera è sconvolta, almeno quanto me.
Ed io non capisco.
Non capisco più un cazzo.
Cosa c'entra il mio papà con quella donna, che significa che mia madre glielo ha portato via, che lo ha portato via da sua figlia.
Non può essere, non può essere così.
Devo aver capito male io.
Ma la tensione e gli sguardi di vergogna ed odio, che ci sono nell'aria, non fanno che confermarmi tutto questo.
Il mio papà, non è solo mio.
Lui aveva un'altra vita, un'altra famiglia con una figlia ed una moglie da amare.
Prima di noi.
Ed anche questa volta eravamo la seconda scelta.
Io lo avrei anche accettato, ma perché tenercelo nascosto, perché farci soffrire ancora di più.
Perché sapevate cosa sarebbe successo se tutto fosse venuto a galla, lo sapevate.
Mamma perché?
Ed è quando incrocio il suo sguardo che non so fare altro che andarmene.
GIOIA
Il mio cuore è a pezzi.
Non riesco a non pensare alle sue parole.
"È stata solo un'egoista, non se n'è importata nemmeno di una bambina a cui toglieva il papà."
Questo significa che...
No, io non ce la faccio a sopportare tutto questo io non ce la faccio a sopportare più nulla.
La mia vita è un'eterna lista di delusioni, e non posso sopportare questo, proprio oggi.
Proprio oggi che ho dovuto dire addio anche a lui. Ora sono sola.
"Sei contenta ora? Visto che non è nemmeno più con te, puoi capire cosa si prova a perderlo per sempre."
Anche lui ...
E non gli avevo nemmeno detto addio, perché lo odiavo per cosa ci aveva fatto, ma gli volevo bene.
È mio padre.
Perché cazzo muoiono tutti intorno a me?!
Io cosa ho fatto, per meritarmi tutto questo?
Cosa ho fatto?
Ed è quando Giovanni mi si avvicina, che non so fare altro che andarmene.
Perché ha capito tutto.
Sa che mia madre conosce la verità, la verità su di noi. Sul nostro passato.
E non voglio perdere anche lui per sempre.
Preferisco lasciarlo andare, che dirgli addio.
BRANDO
Ero riuscito ad andare lì, lì da lei.
Avevo detto ad alcuni medici che al piccolo Elia ci tenevo molto anche io, cosa non del tutto falsa, e che volevo salutarlo per l'ultima volta.
Perché sapevo, sapevo che avrebbe avuto bisogno di me.
Quando raggiunsi il cimitero però, non mi aspettavo di trovare tutto ciò.
Quella che credo fosse la madre di Elia e Gioia, stava urlando contro di lei e sua madre.
Avevo capito che Nicole, non doveva restare in quel posto un minuto di più, e se fosse stato per me mi sarei trascinato dietro anche lei, ma doveva restare lì per conoscere la verità.
Io, Nicole e il dottor Chris, il mio medico, ci dirigemmo verso l'auto del dottore.
Direi una cosa non proprio leggera.
Una Ford Mustang Dark Horse, cazzo se è bella.
Contento di essere nato ricco, anche se in una famiglia di merda.
Lo lascia capire il fatto che i miei ancora non si sono presentati in clinica, a farmi visita, perché troppo impegnati con l'azienda, a Londra.
Ma ora non è il momento di pensare a questo, non voglio pensare a questo.
Abbraccio Nicole e le asciugo le lacrime, forzandole un sorriso, ed aiutandola a salire in macchina.
Per tutto il viaggio regnò il silenzio.
Tornati in stanza, Nicole si chiuse in bagno, mentre io mi buttai sul letto pensando al da farsi.
Non sapevo come aiutarla.
Non ero mai stato bravo a consolare e sopratutto in un momento così delicato, non volevo fare cazzate.
Bussai alla porta del bagno.
"Ehi Nicole, dai esci fuori, passerà." - in realtà non lo so nemmeno io se passerà. Non disse nulla , ma in risposta sentii il rumore della serratura, mi aveva aperto.
Non riuscirei a descrivere a parole le sue condizioni, ma non stava bene.
Non stava bene per nulla.
E non solo per le lacrime, che continuavano a scendere.
Era veramente troppo magra.
"Ehi, piccola vieni andiamo a stenderci un po'." - la accompagnai fino al suo letto, e la feci accomodare. -
"Psyco, perché va tutto male?" - me lo chiedo anche io sai.-
"Non lo so Nicole, non lo so. Ora dormi un po', fidati starai meglio."
E mentre le accarezzavo i capelli, per tranquillizzarla, si addormentò.
Passai poi all'altra sorella Soler. Dovevo sapere cosa fosse successo e se stesse bene.
viola, cosa è successo?
Stai bene?
ci impiegò poco a rispondere.
no, non va bene niente
ma non voglio spiegarti per
telefono, domani mattina passo
da voi .
piuttosto la mia nanetta
come sta??
non puoi sempre
preoccuparti per gli altri.
per una volta pensa a te,
abbiamo entrambi bisogno
che tu stia bene, e così che
potremmo stare meglio noi
lo farò, ci vediamo
domani ora vado a letto
buonanotte Hall❤️
buonanotte ragazzina,
già mi manchi ❤️
Ed anche sta volta mi addormentai pensando a lei.
Eccoci qui ❤️
Finalmente tanti nodi si sono sciolti, ma la situazione è crollata un po' per tutti.
Tanti pianti e crolli emotivi anche se molti discorsi sono stati rimandati e nuovi dubbi si sono creati.
In tutto questo ho appena pubblicato il prologo della mia nuova storia "The blood is blonde." Spero possa piacervi.
Ditemi cosa ne pensate e kiss kiss e see you soon
💚🧸
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