Per spiegarvi il mio rapporto amore-odio con il sopracitato programma di grafica vi racconterò brevemente il tutto tramite un dialogo fittizio.

Io: Bello PicsArt, ma per usarlo devo cavarmi gli occhi, fare settemila salvataggi che vuoi mai decida di arrestarsi (tratto da una storia vera), ritagliarmi tutti i vari componenti in momenti diversi e farmi altri settemila salvataggi (visto che non si può lavorare in contemporanea a più cose), consultare l'oroscopo per capire se ho messo le cose al posto giusto (che se cambi idea e vuoi spostare un'immagine leggermente a destra devi ripartire da capo), fare dodici riti satanici per assicurarsi la grazia della tecnologia e trattenere gli insulti per chi ha sviluppato un programma. Ah, e vorrai mica che dopo i quattordicimila salvataggi sopra citati (settemila più settemila) la qualità di partenza sia rimasta intatta. Povera illusa.

GIMP: Usa me, sono bello, figo e ti faccio sembrare super professionale perché sono un programma per computer.

Io: Sì, ma dovrei imparare a usarti. Mi tengo PicsArt e i riti satanici.

GIMP: Ma io farò più riti satanici e renderò super sgranate le prossime grafiche che farai con PicsArt.

Due settimane dopo

Io: Va bene, ti installo e quando avrò tempo imparerò a usarti.

GIMP: Trova il tempo.

Io: *continua a usare PicsArt*

GIMP: *fa i riti satanici*

Io: Va bene, mi arrendo. I wanna be your slave.

Io: *guarda un tutorial e si sente già una grafica navigata*

GIMP: *fa scomparire gli strumenti*

Io: *guarda un altro tutorial su come fare una città fluttuante con dei fotomontaggi*

GIMP: Va bene, mi arrendo. E quindi prendimi, mordimi, toglimi tutto.

Io: Che belle queste grafiche.

GIMP: Grazie lo so che sono il migliore.

Io: Sì ma perché me le sgrani anche tu?

GIMP: Perché ormai con i riti satanici ci ho preso gusto.

Io: Un giorno ti estorcerò i tuoi segreti.

GIMP: Sfida accettata.

La data di uscita della seconda stagione di "Io e GIMP" è ancora da definirsi, aspettate e sperate.

Queste sono le tre cover che ho realizzato per "I'll meet you after dark" di realgiselle. Sì, nelle prime due ho sbagliato a scrivere il titolo perché il mio spirito d'osservazione colpisce sempre. Visto che poi l'autrice ha scelto la terza non ho cambiato la scritta nella prima e nella seconda (voglia di fare portami via).
Vi consiglio vivamente questa storia!