Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Wild child

Ad Analìa non era mai sembrata bella la città, ma ora che erano passati 10 mesi e poteva finalmente rivederla dall'alto del suo aereo, la osservava con occhi completamente diversi: forse il pensiero di poter rivedere tutta la sua famiglia le influenzava la visione, rendendo anche quelle vene luminose palpitanti di un sangue diverso.

Sicuramente all'aeroporto ad attenderla ci sarebbe stata il suo adorato papà e la sua mamma con quel sorriso che da piccola la tranquillizzava nei momenti di paura, mentre le sussurrava all'orecchio parole in una lingua antica.

Il leggero oscillare dell'aereo cullava Analìa durante l'atterraggio, donandole rilassatezza e calma.

L'impatto con il suolo era stato leggero e l'attesa breve, una lunga fila di passeggeri si accalcava al check-out, fissando il nastro da dove sarebbe spuntata la loro valigia con troppa impazienza. La ragazza, al contrario, era rilassata come non mai: il completo contatto con la natura in Nuova Zelanda le aveva fatto raggiungere una specie di pace interiore mai provata. Ormai era abituata al cinguettio dei pigliamosche e all'erba sotto i piedi, tanto che la sensazione delle scarpe quasi le dava fastidio, tanto quanto le voci urlate agli altoparlanti dell'aeroporto.

A piccoli passi svelti Analìa si dirigeva verso le porte scorrevoli, le sole che la dividevano dalla sua famiglia.

Ad aspettarla non solo i suoi genitori, ma anche suo zio e sua cugina, radiante come sempre.

Vic era stata per certo la persona che più le era mancata in quell'avventura, la sola con cui avrebbe volentieri condiviso ogni esperienza.

- Indiiii! - adorava quel soprannome, la centrava in perfetto, in tutto il suo animo pacifico e un po' libero.

- Vickiii! - la maggiore corse incontro alla rossa, che senza esitazione allargò le braccia per poi stringerla fortissimo - Dio, quanto mi sei mancata!

- Anche tu, da morire! Ho tantissime cose da raccontarti.

- Non vedo l'ora di sentirle.

- Ti devo presentare anche delle persone che potrebbero piacerti, tanto so che ti farà piacere.

-Oh sì, molto volentieri.

- Però in questi giorni riposa, il viaggio deve essere stato lungo e faticoso.

- Un po', ma nulla che del riposo non possa sistemare. E sinceramente, mi manca un po' il mio letto - rise Indi mentre al fianco di Vic si incamminava all'uscita dell'aeroporto.

Fuori faceva caldo in modo sopportabile, quasi piacevole, ma nulla in confronto con la temperatura neozelandese.

Come aveva visto dal finestrino, la città era un mare di colore in tempesta, dove i gialli dei lampioni tentavano di prendere il dominio sul blu e il verde delle insegne.

Indi aveva gli occhi appesantiti, stanchi di stare aperti e la sola cosa che voleva era un po' di buio nella sua stanza.

Furono 2 giorni tranquilli, senza grandi sconvolgimenti se non le visite dei parenti più lontani e le chiamate dei vecchi amici: tutti erano partiti, chi per lo stesso tipo di viaggio, chi per un lavoro lontano dal caos cittadino e chi ancora per continuare gli studi in un posto che dava più prospettive. Indi non era però preoccupata, era certa che quelle persone non sarebbero scomparse dalla sua vita, e che comunque altre si sarebbero aggiunte.

Quella piccola speranza si era sempre più velocemente trasformata in certezza quando aveva guardato negli occhi sua cugina Vic che le diceva:

-In questi 10 mesi si sono aggiunte delle persone stupende al nostro gruppetto. Visto che anche tu sei una persona stupenda, voglio presentartele.

Dalla collina dove si trovava il loro bar preferito si poteva vedere chiaramente la centrale abbandonata, quella che era stata il loro luogo di ritrovo per tanto tempo, ma sembrava che in tutto il tempo in cui lei era stata via quel luogo fosse diventato il set delle feste più epiche della città.

Insieme a lei quel ragazzetto di Dan, suo fratello maggiore Spierre, il suo migliore amico Leo e altri tre, di cui non sapeva assolutamente nulla, ma dei quali era maledettamente curiosa.

Lo era sempre stata, aveva sempre amato scoprire cose e persone nuove, anche se stavolta sembrava tutto un po' diverso, aveva una sensazione dentro che diceva qualcosa di strano, un ribaltamento nello stomaco che le chiudeva in un nodo la gola.

- Sei emozionata? - le aveva chiesto Vic con purezza. Non era veramente emozionata, o forse non riusciva ad ammettere a sé stessa di esserlo per la prima volta. Lei che era sempre stata un pozzo di gioia, che aveva sempre avuto "una scintilla per la vita" per una volta si sentiva quasi abbattuta dal futuro, così scuro e vago.

- Devi stare tranquilla, piacerai loro - aveva detto un attimo prima di entrare nel casato grigio.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro