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La voce del hostess mi distrae dai miei pensieri sono arrivata penso. Scendiamo tutti dall'aereo e andiamo a prendere i nostri bagagli, non so chi aspettarmi, di mio padre ho solo una vecchia foto che mia madre mi diede da piccola < so che all'inizio sembrerà difficile soprattutto perché ora vivrai diversamente > mi dice l'assistente sociale < signorina Bernadette? > mi si avvicina un tizio < si è lei > < sono un dipendente di vostro padre vi accompagneró da lui > < seguitemi > < mio padre è ricco?> chiedo sbalordita < si, questo intendevo con vivrai diversamente > dice.
Arriviamo in una grossa casa < è bellissima > mi scappa < almeno qualcosa di positivo > dice la signora. Scendiamo dall'auto ed entriamo < venga ti mostrerò la tua camera > dice, lo seguiamo entriamo in una camera anch'essa grande < vi piace? > annuisco < sistema pure i tuoi vestiti io accompagno la signora da vostro padre > annuisco.
Fa strano trovarmi qui sembra di vivere uno di quei sogni che si fanno da piccola dove tu sei la principessa. Invio subito un messaggio ai ragazzi e informo anche loro di questa cosa ricevo subito un messaggio da kekko
"Per una principessa come te mi sembra il minimo "
Sorrido e digito subito la mia risposta
"Però manca il mio principe "
Qualcuno bussa alla porta < avanti > dico < io vado ci vediamo tra un mese> mi saluta la signora Maria < arrivederci > dico abbracciandola < a presto > se ne va < signorina Bernadette venga che vi mostro la casa > < quando potrò vedere mio padre ?> chiedo < appena è possibile > ecco lo sapevo non ha voglia di vedermi, di conoscermi. Dopo aver visto tutta la casa mi informa che parlano tutti inglese e che solo lui e mio padre parlano in italiano < penso di cavarmela ho studiato tutta una vita l'inglese aspettando proprio questo momento > dico il momento di conoscerti papà aggiungo nei miei pensieri < bene mi fa piacere,ma se ti fa comodo parliamo in italiano > annuisco < comunque puoi chiamarmi Jack > < e tu solo Bernadette > dico sorridendo < vieni ti porto a conoscere tuo padre, vi assomigliate tanto > Sorrido.
Arriviamo fuori ad una porta in un angolo della casa più nascosto, Jack bussa e qualcuno dice avanti, ho l'ansia a mille e sto tremando come se fossi in pieno inverno con il costume, aspetto questo momento da una vita anche quando diverse volte ripetevo che non me ne fregava di mio padre. Entriamo credo che è una specie di studio < signore vostra figlia> un uomo seduto di schiena su una sedia si alza lentamente e quando si gira rimango pietrificata è davvero uguale a me, non riesco a piangere ne a sorridere, non riesco a dire nulla perché troppe domande mi confondono. Lui rimane anch'esso lì,fermo e non dice nulla per alcuni secondi < Jack puoi andare grazie > dice guardandolo, non sorride neanche lui...forse non voleva vedermi, ma si in fondo mi trovo qui perché mia madre è morta non perché lui ha chiesto di conoscermi < mi chiamo Bernadette > dico < lo so > risponde sempre freddo < Certo che sei davvero stronzo hai fatto bene ad andartene e per rassicurarti so che sono un enorme fastidio per te, lo sono sempre stata No? Ma non preoccuparti cercherò una sistemazione al più presto e me ne andrò e quando ci sarà l'incontro con l'assistente sociale verrò e fingeremo di essere felici e> < BASTA > mi interrompe < tu vivrai qui che ti piaccia o no e poi ci incontreremo così poche volte che non sarai affatto un fastidio > rimango immobile, come può un uomo essere così crudele < e io che aspettavo questo momento da una vita > rido ironicamente < ora vado > esco da quella stanza e nel tragitto per arrivare in camera mia piango. Qualcuno dopo un po' bussa alla mia camera mi asciugo velocemente le lacrime forse è lui penso speranzosa ma quando Jack entra in camera mia rimango male, chiude la porta alle sue spalle e si siede sul mio letto, mi guarda attentamente < non è andata come speravi?!> e non so se considerarla un'affermazione o una domanda < no, ma in fondo cosa Volevo? > < forse devi dargli del tempo > consiglia < forse ma non penso > < devo dirti altre cose che non sai > ammette < altro? > chiedo esausta < già > < vedi tuo padre non è solo > e dopo questa cosa capisco < voglio dirti che > < Jack > lo interrompo < senza giri di parole > continuo < in questa casa vive la moglie di tuo padre con i loro figli > dice tutto ad un fiato < figli? > chiedo sperando di aver sentito male < credevo che si fosse risposato ma non altri figli > gli occhi si riempiono di lacrime di nuovo < ha tenuto loro e non me > continuo < devi essere forte stasera li conoscerai e devi sembrare imbattibile, ti diranno di sicuro cose spiacevoli ma sono fatti così > < quanti figli ha? > < un maschio e una femmina,hanno circa la tua età la femmina è figlia di tuo padre il maschio no e a dirla tutta è l'unico che si salva > spiega annuisco < ti dispiacerebbe lasciarmi un po' sola? > < non preoccuparti > si alza e va via.
Prendo il mio portatile ho voglia di sentire i ragazzi da loro dovrebbe essere quasi mezzanotte. Avvio la videochiamata di gruppo e tutti tranne Fede rispondono < ragazzi > dico sorridendo < piccola > rispondono < mio padre non ha avuto la reazione che mi aspettavo > dico ricordando la conversazione < mi dispiace piccola > dice Kekko < vuoi raccontare?> chiede Thomas < non ho niente da dire so solo che non vorrebbe la mia presenza qui, ora ha una famiglia e due figli > dico < coosaa?? > dicono in coro e questa cosa mi fa ridere < già > < già lì conosci?> chiede Mario < non ancora > rispondo < anzi ora è meglio che vado, voglio un po' riposare prima della cena > dico < hai ragione > < poi anche voi dovete dormire è tardi su > dico con un tono come se fossi la loro madre, ridiamo < e Fede? > < non si è fatto vivo > risponde Mario annuisco < adesso ti lasciamo riposare > dice Thomas < notte piccola peste > ride poi riatacca < notte > dice Mario mandandomi un bacio volante. Rimaniamo solo io e kekko < mi manchi > confesso <anche tu> < vorrei averti qui tra le mie braccia e riempirti di baci > continua < e io vorrei essere lì > rispondo < ora ti lascio, buon riposino e dopo scrivimi quello che succede > bacia la telecamera e riatacca, rido, poso il portatile e mi addormento.
Un bussare insistente alla porta mi fa svegliare, vado ad aprire < tra mezz'ora devi scendere mi informa Jack e poi va via, mi preparo sistemandomi un po' i capelli e il trucco. Alle 20:00 scendo giù vado in cucina e dopo un po' vedo entrare quel tizio che dovrebbe essere mio padre < vieni ti mostro la mia famiglia > annuisco e lo seguo, arriviamo nel salotto e vedo seduti sul divano una donna, una ragazza bionda tinta e già si può notare che se lo crede ed in fine un ragazzo abbastanza carino < lei è Mary mia moglie > < piacere Bernadette > dico sorridendo falsamente, non dice nulla e mi porge solamente la mano < lei Lola mia figlia > < piacere > dico < ed infine Marcus > < piacere > .
Durante la cena la moglie e la figlia mi hanno riempito di domande ad esempio " quanti anni Hai?" "È bella l'Italia?" " ma sei bionda naturale?" "Fidanzata?" E cose del genere.
Sono le 23:00 e scendo in cucina per prendere un bicchiere d'acqua ma non ricordo dov'è, mentre cammino sento qualcuno discutere < cosa dirò domani ai nostri amici quando la vedranno?> dice Mary < che è mia nipote > risponde sua nipote?serio?< E se negherà tutto ??> < non lo farà se ha preso dalla madre non lo farà > dice e invece no domani dirò tutto, trovo la cucina e dopo preso un bicchiere d'acqua ritorno in camera mia,prendo il cell e racconto tutto a kekko. Sono disgustata, perché si comporta così? In fondo non ho deciso io di venire al mondo o meglio di essere sua figlia, forse crede che io in tutti questi anni non ho mai sofferto ma non è così anzi e lui cretino che crede di fare lo stronzo con me, Non ha calcolato una cosa che sono sua figlia e sono più stronza di lui.
Nella foto Lola
E Marcus
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