25
Mario
Prendo le chiavi e subito vado nel parco dove abbiamo conosciuto Bernadette, scendo dalla macchina e mi faccio un giro ma non la trovo. Riparto c'è solo un altro posto dove può trovarsi, arrivo al cimitero dove è sepolta la madre di Bernadette, la vedo da lontano che sta piangendo, mando un messaggio ai ragazzi per avvisarli che l'ho trovata. Mi avvicino a lei lentamente < panda > la chiamo nel mio modo spiritoso per chiamarla < Mario > dice sorpresa di vedermi, non si preoccupa di farsi vedere in quello stato possiamo sembrare quelli meno amici del gruppo invece non è così, sono serpe stato presente per lei in qualsiasi momento è anche lei per me. Ci sediamo su una panchina < hai saputo? > dice non guardandomi < si > rispondo < a volte mi chiedo se sono io quella sbagliata > mi guarda con occhi spenti < prima mio padre, poi mia madre ora kekko > dice sospirando < non è colpa tua > dico < perché allora? > < perché ognuno di noi deve affrontare delle cose, alcune persone prima altre dopo ma arrivano a tutti > la guardo < Ma dobbiamo guardarci intorno per vedere le cose belle > continuo sorridento < si, hai ragione > mi abbraccia.
Bernadette
Torno a casa insieme a Mario < sono tutti qua? > chiedo prima di bussare < non lo so sinceramente > dice, busso e vedo la figura di Lola aprirmi < hey > dice abbracciandomi bene già lo sanno tutti < papà? > chiedo entrando e vedendo tutte le persone che conosco nel mio salotto < c'era una riunione e non lo sapevo? > dico abbastanza innervosita < se scompari per tutto il pomeriggio > dice Thomas < vado in bagno > dico lasciando un'occhiataccia a Kekko, lo odio troppo in questo momento. Esco dal bagno e mi ritrovo faccia a faccia con Kekko < dobbiamo parlare > dice < io non ho niente da dire > dico andandomene ma lui mi afferra per il braccio < è inutile scappare > dice < ah io scappo? > mi avvicino a lui piena di rabbia < sei stato così codardo > dico puntandogli un dito contro < non volevo farti stare male > inizio a ridere < perche scoprirlo cosi mi fa stare una meraviglia > alzo la voce < non urlare > dice < Io urlo quanto cazzo mi pare > alzo ancora di più la voce < è vero dovevo dirtelo ma non l'ho fatto Ora ti chiedo scusa > dice cercando di baciarmi Ma lo sposto < io accetto le tue scuse e so che è stato difficile avere una relazione a distanza perché in prima persona ho sofferto > prendo una pausa sapendo che gli altri mi stanno ascoltando e vorrei mandare a fanculo tutti < prima di partire ti ho chiesto di essere sincero con me, di dirmi quando la distanza sarebbe stata troppo difficile da sopportare e tu mi dicesti che non dovevo preoccuparmi perché la distanza in confronto al nostro amore sarebbe stato solo un numero > ha gli occhi pieni di lacrime e vorrei tanto baciarlo ma non posso scegliere lui invece di me stessa < io immaginavo che ti saresti stancato di me, volevo solo che tu mi parlavi invece di tradirmi > vado in camera mia stanca di tutta questa situazione. Prendo il cellulare e provo a chiamare Jasmine, vorrei tanto che fosse qui "B" risponde < hey > dico cercando di non piangere " che succede? E non dirmi niente perché ormai ti conosco " dice con voce minacciosa < mi ha tradita > dico accorgendomi che per la prima volta sto realizzando la cosa " che bastardo menomale che non mi trovo lì " gli racconto tutto e dopo 1 ora di telefonata vado a dormire.
Benji
Vado a casa di Bernadette con la scusa di vedere Marcus in realtà voglio vedere lei come sta. Busso alla porta e mi apre la madre di Lola < buongiorno > la saluto < buongiorno > dice facendomi entrare < come vi trovate qui? > < è un bel posto > dice < Marcus sta in bagno se vuoi aspetta qui > dice indicandomi il divano < buongiorno > dice Lola entrando in salotto seguita da una Bernadette sorridente < buongiorno > dice abbracciandomi < Marcus? > mi chiede < bagno > rispondo rimanendo abbastanza sorpreso dal suo stato d'animo < vuoi qualcosa? > dice < no grazie >si siede accanto a me < Vado a prendere la borsa > dice Lola contenta < ma questa felicità? > dico confuso < sarà l'aria di Napoli > dice sorridendo < ti ho mostrato le mie foto da piccola? > dice improvvisamente guardandosi attorno < no > < aspetta > si alza per prenderle, inizia a mostrarle < tua madre ti assomiglia molto > dico notando la grande somiglianza < si è vero > sorride fiera, una foto con lei e i ragazzi la fa cambiare umore per un attimo < ieri hai capito cosa ci siamo detti? > mi chiede improvvisamente < non tutto > confesso < okay > dice improvvisamente < per quanto riguarda il tuo regalo di Natale > mi guarda < si? > < vuoi venire con me? > non rispondo subito < te lo chiedo perchè giustamente il regalo me l'hai fatto tu > si affretta a dire < okay > rispondo senza far trasparire nessuna emozione. Marcus e Lola ci raggiungono < andiamo? > dice Lola < volete venire? porto Lola a fare un giro e dopo ci incontriamo con gli altri < si > risponde subito Marcus guardandomi con un sorrisetto < anche per me va bene > dico alzandomi. Andiamo al parco dove Bernadette ha conosciuto i ragazzi per la prima volta < questo l'hai fatto tu vero? > chiede Lola riferendosi ad un disegno < si > dice soddisfatta < bello > dico avvicinandomi a lei < mi fa piacere che ti piaccia > dice guardandomi < vogliamo andare a piazza Plebiscito? > < ti seguiamo > dice Marcus prendendola sottobraccio. Arriviamo in questa bellissima piazza, piena di persone < che bello questo posto > mi dice Lola prendendo subito la sua macchina fotografica < vuoi scattarmi una foto? > chiede porgendomi la macchina fotografica, non rispondo, prendo la macchina fotografica e inizio a scattare qualche foto < la fotografia una cosa che abbiamo in comune si avvicina a me guardando le foto < si > dico sempre con il mio solito tono freddo < scattiamo una foto insieme > dice prendendomi per mano < Marcus vuoi scattarci una foto? > lascio subito la sua mano < Bernadette vieni? > le chiedo < non volevate fare una foto insieme ? > chiede lei confusa guardando Lola < non fa niente vieni > dice Lola non tanto contenta < okay > dice avvicinandosi a noi < ecco fatto > dice Marcus < adesso voglio scattarla io a voi > dice prendendo la macchina fotografica da Marcus che si avvicina a noi. Dopo due ore che siamo stati in giro andiamo dove lavorano gli amici di Bernadette < ciaoo ragazzi > dice saltando addosso a Fede < piccola > dice lui abbracciandola < ma è stupendo > dice guardandosi intorno < vero > dice Lola avvicinandosi ai ragazzi per salutarli, mi guarda, forse aspetta un po' di gelosia nei miei occhi,gelosia che non arriverà < per questa settimana finiamo > dice Thomas soddisfatto < buongiorno ragazzi > entra Kekko e rimane sorpreso nel vederci,guardo subito Bernadette che cerca in tutti i modi di nascondere la tristezza che in questo momento sta provando < ciao > salutiamo tutti noi compresa lei.
Bernadette
Kekko si avvicina a me < ti prego parliamo da persone civili > dice < okay > rispondo freddamente < ci sarà qualcosa per farmi perdonare > dice toccandomi il viso, non voglio fare scenate quindi non mi sposto < le cose non torneranno mai come prima io tornerò a new york e tu tornerai a tradirmi > dico, guardo gli altri nella stanza che fingono di non guardarci, tranne Ben che non sposta lo sguardo da noi < lo so però ora che ti vedo qui davanti a me non posso fare al meno di desiderare le tue labbra sulle mie > dice avvicinandosi a me < io andrò via e ho bisogno di qualcuno che nonostante tutto resti > mi allontano da lui < Bernadette > dice Fede, mi avvicino a lui < dimmi > < stasera vorrei presentarti la mia ragazza > dice < ma certo non vedo l'ora, anzi scusami avrei dovuto dirtelo io > dico dispiaciuta < Non ti preoccupare > dice guardando Thomas < ehm che ne dici se ti vengo a prendere e andiamo in quel posto che tanto ti piaceva? > < si va bene > dico felice < alle 20 vengo > < okay capo > ridiamo e poi vado da Mario che sta disegnando qualcosa sul suo quaderno.
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