13
I giorni sono trascorsi così velocemente che non voglio lasciare andare via i miei amici < dai raga non andate via > piango mentre Kekko mi stringe a se, alla fine abbiamo fatto la pace e Jasmine aveva ragione < amore non voglio vederti piangere > mi asciuga le lacrime < torneremo appena possiamo > mi bacia,Ma io non smetto di piangere < ue non ti ho mai vista piangere e di certo non voglio vederti piangere adesso > dice Thomas avvicinandosi < ma voi andrete a Napoli senza di me e io non voglio stare qui senza voi > < ma hai tuo padre e degli amici,non penso che ti piacerebbe lasciarli qui > dice Thomas < no è vero , allora vengono anche anche loro > ride < sembri una bimba < ma lei è una bimba dicono Fede e Mario avvicinandosi. Fede mi abbraccia un abbraccio così dolce che solo lui è capace di dare < piccolina ci rivedremo presto te lo prometto > < non riesco a fermare le lacrime > inizio a singhiozzare < su dai > si sposta per dare il modo a Mario di salutarmi < ti voglio bene scema > < anche io > lo stringo fortissimo,poi ritorno da Kekko E nel suo abbraccio mi calmo un po' < piccolina > Mi coccola. L'aereo è arrivato e ancora una volta devo salutare le persone più care che ho al mondo,torno a casa con un dolore interiore che non mostro all'esterno e mi chiudo in camera mia per disegnare un po' è l'unico modo per stare bene. Bussano alla porta e non apro non sanno leggere il cartello fuori la porta con su scritto " Non disturbare " alzo gli occhi al cielo e continuo a disegnare Ma la persona fuori è insistente e continua a bussare, sospiro rumorosamente e mi alzo per andare ad aprire è Jasmine < hey > mi dice entrando nella mia camera come se fosse sua < non sai leggere? > chiedo chiudendo la porta < si ma quello che scrivi non mi interessa > si siede sulla poltrona < che ci fai qui? > chiedo sedendomi sul letto < non sapevo che fare e quale passa tempo perfetto se non quello di romperti le scatole? > sorrido < cretina > < Natale è la settima prossima cosa farai? > mi chiede < non lo so e non ho tanto interesse nel scoprirlo > dico < tu? > continuo < sto a casa con i miei come al solito > < cosa disegnavi? > gli mostro il disegno < sei tu con i ragazzi? > annuisco riposando il disegno < che bello > dice < Grazie > sorrido soddisfatta,disegnare è l'unica cosa che mi fa stare bene < questa settimana sono occupata con il lavoro, quando ci sono le feste anche le librerie si riempiono < ti vengo a trovare > sorrido < con quel tipo? > domando curiosa < domani ci incontriamo di nuovo > < e me lo dici così? > dico guardandola sconvolta < non mi interessa tanto > dice sincera < lo so io chi ti interessa > faccio uno sguardo malizioso < ti prego finiscilalo dici ogni volta > < ma io non vi capisco > dico diventando seria finendo di disegnare < perché nessuno dei due fa il primo passo, entrambi innamorati persi ma nessuno ha il coraggio di ammetterlo > la guardo < io lo voglio troppo bene per perderlo un giorno > < Ma questo giorno non arriverà è solo una tua paura > gli dico e lei si alza < adesso devo andare > dice prendendo le sue cose < ma sei appena arrivata > < ci vediamo domani > apre la porta e io la seguo fuori, ci incontriamo con Marcus e Ben, Jasmine dice un ciao veloce e scappa via, i ragazzi mi guardano in cerca di spiegazioni < ha fatto tardi ad uno appuntamento > dico inventando la prima stronzata < con quel tipo strano? > dice subito Marcus e io non rispondo, entra in camera sua < innamorati persi > mi dice sottovoce Ben e io sorrido, felice di non essere l'unica a pensarlo. Ben entra anche lui nella stanza e io scendo giù < Jack vado a lavoro ci vediamo stasera > lo saluto e vado via. Le ore qui passano velocemente e io so di essere nel mio posto, solo tranquillità niente caos. La campanella suona e io so che sta entrando qualcuno, finisco di disegnare e mi alzo < buonasera > dico alzando lo sguardo e quando vedo le persone dinanzi a me corro subito ad abbracciarle < come state? > Emy e Bart sorridono e dicono che stanno molto bene < all'inizio è stato un po' duro ma adesso sto meglio > dice Emy < mi fa piacere vedervi > sorrido < ragazzi > Theresa esce dallo stanzino e li abbraccia < sedetevi che vi porto del tè > sorrido pensando che a Napoli altro che tè appena ti vedono ti portano del caffè < gli altri? > chiedo < stanno venendo > mi risponde Bart < Hai messo la testa apposto > rido < no è sempre scemo > risponde Emy < ma non è vero > si difende lui < sono felice veramente > continuo a dire e loro ridono. Si è fatto tardi E i ragazzi decidono di andare via < mi accompagni in bagno? > mi chiede Emy < ti aspetto in macchina dice Bart uscendo insieme agli altri < in realtà non devo andare in bagno > dice fermandosi < volevo ringraziarti per essere stata vicino a Bart quando aveva bisogno di qualcuno e per averlo fatto capire > dice imbarazzata < eravate due persone innamorate ma troppo orgogliose per dirselo> sorrido, un sorriso un po' spento Jasmine e Marcus quei due mi fanno arrabbiare devo trovare un modo per farli stare insieme < tutto bene? > mi chiede Emy < si pensavo solo ad una cosa > dico iniziando a camminare verso l'uscita < allora ci vediamo in questi giorni > dice Theresa salutando la ragazza. Rimaniamo da sole < allora per Natale organizziamo qualcosa? > chiedo già entusiasta < cara qui non viene mai nessuno > mi dice sorridendo debolmente < ma come? > chiedo perdendo tutta l'euforia < le persone vanno ai grandi negozi no in piccole biblioteche > < ma questo è un bellissimo negozio chi non vorrebbe entrarci > dico < i ragazzi di oggi non leggono neanche più > dice guardando tutti i libri < penserò a qualcosa > dico convinta delle mie parole < ti ringrazio cara > mi sorride ma già so che non mi crede < ci vediamo domani > mi sorride < a domani > prendo la mia borsa e vado via. Chiamo Jasmine lei ha sempre bellissime idee di sicuro mi aiuterà, non risponde sarà ancora arrabbiata per oggi ma io non ho detto nulla di così pesante, poso il cellulare arrabbiata sembra che sbagli sempre tutto anzi altro che sembra è così. Arrivo a casa e vado a farmi un bagno e provo a richiamare Jasmine ma niente,così chiamo Kekko ma nemmeno lui sembra voler parlare con me oggi, l'unica persona che so che mi risponderà è Thomas E come previsto risponde.
Dopo cena vado un po' da mio padre < tesoro vieni > dice indicando il posto affianco a lui sul divano, Dopo un lungo silenzio inizio a parlare < papà ma tu pensi mai la mamma? > mi guarda negli occhi e posso giurare di vedere delle lacrime < a volte > dice e posa di nuovo lo sgaurdo sulla tv < ti manca? > dice < si sopratutto in questo periodo,sai andavamo a farci i regali anche se non avevamo molto > prendo una pausa < il regalo più grande era il suo tempo > abbasso lo sguardo, ma non piango con il tempo impari a trattenere tutto dentro e lo so che è sbagliato ma sembra l'unica cosa giusta. Passo tutta la serata con lui a vedere film, alle 24 salgo in camera e non faccio altro che pensare a come sarebbe stata la mia infanzia con un papà, con lui.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro