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Mi sveglio con il sorriso e corro subito a prepararmi, in casa apparte mio padre dormono ancora tutti. Voglio vestirmi in maniera decente e apro l'armadio puntando il mio sguardo subito sul maglioncino lungo rosso e abbino i miei stivali lunghi neri, i capelli li stiro e li rimango sciolti. Passando al trucco faccio un trucco di sempre, prendo il mio cappotto nero e la borsa e scendo giu < Bernadette sono le 7 del mattino dove vai? > < papà buongiorno, esco con il mio ragazzo > dico imbarazzata < così presto? > annuisco < state attenti e non fate tardi stasera > < no papà > gli bacio una guancia < tu vai a lavoro? > gli chiedo < si > si alza e prende il suo cappotto < a stasera piccola >. Rimango da sola mentre aspetto che Kekko venga < che ci fai già sveglia? > chiede la moglie di mio padre < devo uscire > rispondo non la sopporto < e quindi stasera verranno i tuoi amichetti qui? > < si > < magari te ne vai una volta per sempre con loro > < mi dispiace ma rimango ancora per molto qui > dico sorridendo < piccola stronza te ne pentirai a sfidarmi > alzo gli occhi a cielo < buongiorno > dice la gentile signora che lavora qui < buongiorno > ricevo una telefonata è Kekko esco fuori e lo trovo li più bello che mai < dove hai trovato questa moto? > chiedo ridendo < l'ho affitata > mi dice porgendomi il casco < dove andiamo? > chiedo curiosa < aspetta e vedrai > mi stringo a lui e partiamo forte. Arriviamo con mia sorpresa a Rockefeller Center < è come penso? > dico scendendo dal motorino < già > < te ne sei ricordato? >chiedo guardandolo < si l'hai detto tante di quelle volte > ride mi avvicino a lui e lo bacio < ma tu non sai pattinare > rido < e chi te l'ha detto > mi stuzzica < su vieni > mi prende per mano.

Dopo Rockefeller Center andiamo a mangiare al Mc Donalds < e ora dove andiamo? > chiedo uscendo dal mc < ho prenotato in un hotel la spa > < davvero? > chiedo emozionata < si si > mi bacia < ma perché fai tutto questo per me? > chiedo < perché ti amo > quasi mi sciolgo < ti amo > dico baciandolo arriva un messaggio da parte di Thomas che dice di fare i bravi, che idiota, saliamo sul motorino e partiamo.

Benjamin

Sono le 19:30 e sono a casa di Lola perché i miei hanno insistito nel farmi venire con loro a cenare < dov'è Bernadette? > chiede mia madre < lei ancora non deve venire > risponde la madre di Lola < allora ragazzi cosa ne dite di New York? >chiede mia madre che non si scoraggia mai nel fare domande < ci piace > sorridono < però preferiamo la nostra Napoli > scende Lola e si presenta ai ragazzi < Bernadette? > chiede < ho mandato un massaggio stanno per arrivare > dice penso Mario l'unico che sa un po' di inglese. Lola mi guarda ma io non ricambio lo sguardo. In fondo questi ragazzi sembrano simpatici, il campanello suona e dopo un po' entrano Bernadette e il suo ragazzo < buonasera scusate per il ritardo ma le strade sono sempre affollate > corre ad abbracciare Thomas ed infine il restante delle persone  < mio padre? > si guarda intorno < adesso vado a chiamarlo > < non preoccuparti vado io > dice andandosene. Dopo minuti torna con il padre e fa le presentazioni poi ci sediamo tutti a tavola < allora tutto bene ?> mi chiede Marcus annusico, chiacchieriamo insieme e la serata sembra andare nel verso giusto. Gli adulti stanno in disparte e noi ragazzi rimaniamo tutti insieme < poi ho preso una caduta mi sono fatta male > racconta di oggi poi iniziano a dire alcune cose in napoletano e li perdo. Vedere Bernadette abbracciata al suo ragazzo fa nascere una rabbia in me che aggiunta a quella che non so perché sono arrabbiato mi fa alzare di scatto e andarmene al piano di sopra, entro in una stanza a caso e mi chiudo dentro non dovrei arrabbairmi io manco la sopporto a quella,continuo a ripetermi, mi sdraio su letto e solo ora mi accorgo che sono entrato nella camera di Bernadette, sbuffo e chiudo per pochi secondi gli occhi. Mi alzo e inizio a sbirciare intorno anche se non dovrei e trovo un quaderno, con disinteresse inizio a sfogliarlo e mi accorgo però che in alcune pagine non ci sono solo appunti ma anche riflessioni personali, so che non dovrei ma la curiosità è forte e leggo la prima pagina che mi capita

Ci sono giorni in cui ti vorrei qui vicino a me, per abbracciarti come facevo un tempo, per dirti che mi manchi.
Ti vorrei qua per raccontarti che sto con il ragazzo dei miei sogni ma questa distanza mi uccide giorno dopo giorno.
Perché sei andata così presto via? Manchi mamma.

Rimango senza parole davanti a quella sofferenza, vorrei fare qualcosa, ma cosa può fare uno come me che rovina tutto ciò che incontra? Sospiro, qualcuno bussa alla porta e io riposo velocemente  il quaderno e vado ad aprire < che ci fai in camera mia? > indeciso su cosa dire la sposto e me ne vado < lo odio così tanto > la sento dire mentre scendo le scale.

Bernadette 

Un altro giorno sta per iniziare e io sono felice perché ho le persone a cui voglio bene qui. Mi preparo e scendo di sotto a fare colazione vedo che c'è anche Ben con Marcus, saluto quest'ultimo con un bacio sulla guancia e mi limito a guardare Ben sono ancora arrabbiata per ieri. Prendo il cellulare e contatto i ragazzi per chiedergli cosa facciamo oggi e lo riposo in tasca per fare colazione < cosa facciamo oggi? > pongo la stessa domanda a loro < discotecaa > entra Lola urlando, vorrei tanto dirgli tu non sei invitata ma evito e sorrido < per me va bene > dice Marcus < per me è uguale > dice Ben < okay allora è deciso > dico io prendendo il cellulare per avvisare gli altri < perché per questi pochi giorni che rimangono non vengono qua? Noi abbiamo una casa così grande > dice Lola < non vogliono disturbare > rispondo io < ma quale disturbo > dice, entra mio padre < buongiorno > < buongiorno > diciamo noi < è vero papà che se gli amici di Bernadette verrebbero a stare qui non disturberebbero? > dice Lola andando verso di lui < certo che no > dice < Benny farli venire > mi sorride < io adesso vado a lavoro ci si vede > < grazie > urlo cercando di farmi ascoltare < su ragazzi siete pronti per la scuola? > dice Lola e io rimango sconvolta da tutta questa bontà. Arrivata a scuola corro subito verso Jasmine e ci abbracciamo,non ci siamo proprio viste in questi giorni < Come stai? > le chiedo < bene > entriamo in classe e gli racconto un po' di cose < oggi vieni a casa > < si certo > mi risponde < e tu cosa mi racconti? > < sto parlando con quel ragazzo ma non provo nulla per lui > < eh lo so io per chi provi qualcosa > rido e lei diventa tutta rossa < smettila > mi spinge e io continuo a ridere.Dopo scuola andiamo a casa mia e già vedo i ragazzi < dov'è Kekko? > chiedo non vedendolo insieme a tutti < è in cucina > annuisco e vado,entro nella cucina e noto che non è solo < ciao Lola > saluto quella ragazza che tanto odio e che ora sta ridendo insieme al mio ragazzo < sei tornata da scuola > mi bacia kekko < già è venuta anche Jasmine > gli dico trascinandolo con me nel salotto < ah si dovremmo disegnare insieme > sento dire da Mario < mi sono persa qualcosa? > dico guardandolo < Jasmine mi ha raccontato un po' dei suoi disegni e io ho notato che abbiamo lo stesso stile > mi spiega < è vero ora che noto questa cosa > mi siedo e guardo lo sguardo attento di Marcus geloso sorrido < ma noto che con l'inglese già va meglio > dice Jasmine e loro annuiscono < i miei amici sono intelligenti > rido < vero > mi appoggia Jasmine e Marcus si alza < vado di sopra ho un po' di mal di testa > < Non preoccuparti > dico e quando lui va via guardo Jamsmine < no > dice e gli altri cercano di capire, l'unico che sembra capire è Ben che mi osserva < allora andiamo al parco ho voglia di disegnare > dico alzandomi < ma tu non dovevi lavorare? > entra nel salotto con quella voce da oca Lola < no, mi sono presa dei giorni di festa >

Che troia

Ben tornata vocina interiore

< Viene Kekko >lo prendo per mano, usciamo fuori < la odi così tanto? > < me lo chiedi anche, forse non ti ricordi le cose che mi hanno fatto passare lei e la madre > < ma so anche che sei buona e in realtà non la odi > mi accarezza < E poi non la trovo tanto stronza > lo spingo per allontanarlo da me < certo ora sono io quella stronza > dico < non ho detto questo > si difende < non ancora > < ma chi ti capisce > se ne va < ecco bravo vattene che quando non capisci una cosa te ne vai > arrabbiata mi siedo sui gradini. Esce Ben con Jasmine < ma che succede ? > < nulla > dico alzandomi < su andiamo > incrocio lo sguardo di Ben
Cazzo hai da guardare

Vorrei dirgli ma mi limito a non dire nulla perché non voglio litigare anche con lui, vedo arrivare Thomas e subito si avvicina a me < perché hai litigato con Kekko ? > mi chiede < sono troppo difficile da capire probabilmente >  dico < lo sai che non è vero > < beh allora vallo a dire al tuo amichetto che va dietro alle oche che sono semplici da capire > mi arrabbio anche con lui e me ne vado < Bernadette > Jasmine mi corre incontro < cosa posso farci se non sono brava a far restare le persone? Se allontano tutti? > iniziano a voler scendere le lacrime che cerco in tutti modi di far tornare da dove sono venute < ma non è vero, semplicemente ci sono dei giorni in cui non sappiamo cosa ci prende e spingiamo tutti ad andare via > prende una piccola pausa < ma solo chi ci vuole bene È capace di ritornare pronto a subirici di nuovo se è necessario > mi sorride, l'abbraccio < grazie > le sussuro ma lei non mi risponde.

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