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-Driii - -Driii- stupida sveglia sbadiglio, mi alzo dal letto per dirigermi in bagno, passo per la camera di mia madre, dorme,  vado in cucina preparo la colazione anche per lei, è già 1 anno che ha quella brutta malattia. Vado di sopra poso la colazione sul suo comodino e vado nella mia camera per cambiarmi,indosso pantalone nero stracciato sulle ginocchia felpa grigia e le mie adorate scarpette. Arrivata a scuola (grafico pubblicitario ) vado subito in classe non ho molti amici  oltre Kekko il mio migliore amico, Thomas il mio "fratellone ", Mario e Fede i mie cuccioli che non vanno più a scuola da molto tranne Mario, sorrido pensando a loro <ehi baby >

Dio mio lui no

mi volto < Raffaele cosa vuoi? > dico sospirando lui si avvicina a me < felice di vederti > dice

giuro che qualche giorno perdo la pazienza

< io invece preferivo non vederti proprio > dico sorridendo prima di andarmene rimanendolo lì. Entro in clase < buongiorno > dico alle poche persone che mi ritrovo difronte mi siedo al mio posto e inizio a disegnare sopra un foglio.

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Torno a casa dopo le lezioni apro la porta d'ingresso con le chiavi di casa non voglio disturbare mia madre forse dorme, entro in casa

controlla tua madre
Mi ricorda la mia voce interiore che ogni tanto mi dice qualcosa di buono.

vado in salotto ma stranamente non la trovo, di solito passa il suo tempo a ricamare seduta sul divano

Vai nella sua camera

La Mia vocina interiore è insopportabile lo so che sembro pazza,arrivo in camera di mia madre eccola lì sta guardando la tv < ciao mamma >dico avvicinandomi <ehi tesoro> mi dice sorridendo le do un bacio sulla guancia < ti preparo qualcosa > dico prima di andare in cucina gli preparo un po di pasta dopo gliela porto in camera. Qualcuno bussa il campanello vado ad aprire è Fede <Fede > dico abbracciandolo < ehi> dice ricambiando l'abbraccio <entra > dico, ritorno in cucina< sei libera dopo? > mi chiede < no devo lavorare lo sai > dico guardandolo per un secondo < ok > risponde semplicemente < stasera? > chiede <non  dobbiamo incontrarci con tutti? > chiedo < no Mario non può e gli altri hanno rimandato > dice <ok... ma perché vuoi uscire? > chiedo non capendo il suo modo di insistere < così > risponde prendendo un bicchiere d'acqua.

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Sono le 19. 00 me ne vado dalla casa dei Fratini saluto la bambina poi la madre torno a casa sono stanchissima mi lancio sul divano dopo qualche minuto mi alzo e vado da mia madre <mamma> sussurro non risponde

forse dorme

mi avvicino al letto <mamma > nessun segno gli tocco la mano è fredda <mamma senti freddo? > gli tocco la fronte anche questa è fredda < m-mamma> inizio ad essere preoccupata < s-svegliati ti prego > continuo ma nessun segno da parte sua, < MAMMA >urlo ma non ottengo risposta, chiamo subito l'ambulanza dopo un po' arriva, andiamo in ospedale ma i medici non mi assicurano niente di positivo.

Tutti i miei amici arrivano in ospedale Thomas corre subito ad abbracciarmi < andrà tutto bene > mi sussurra ma io so che non è così.

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I medici hanno detto che non c'e nulla da fare,quella brutta malattia l'ha consumata tutta,rimango tutta la notte vicino al suo letto e vederla senza vita mi fa sentire male avrei dovuto starle accanto invece di andare a scuola, lavorare e uscire sono una irresponsabile. Il giorno dopo torno a casa e scoppio in un pianto che mi manca anche l'aria, rifiuto tutte le chiamate dei ragazzi e spengo il cellulare, abbraccio il cuscino che profuma ancora di lei mi addormento così.

Avresti dovuto capirlo mi suggerisce la me interiore

UNA SETTIMANA DOPO

In questa settimana i ragazzi ma soprattutto Fede mi sono stati molto vicino, oggi riprendo la mia vita torno a scuola e anche a lavoro, mi preparo indossando una tuta e lego i capelli disordinatamente non mi trucco neanche... mi guardo allo specchio non sembro io. Entro in classe <buongiorno > dico andandomi a sedere al mio banco tutta la classe compresa la prof hanno gli occhi puntati su di me

quanto vorrei riempirli di schiaffi a tutti

<allora ragazzi iniziamo la lezione> dice la prof che sembra risvegliarsi da uno stato di coma

finalmente

Le lezioni finiscono esco fuori al cortile della scuola <Hey> <Raffaele non sono in vena> < mi dispiace > dice si avvicina e mi abbraccia cogliendomi alla sprovvista < grazie > dico < Bernadette > mi volto < Fede > dico guardandolo sciogliendo l'abbraccio con Raffaele , si avvicina a noi < come stai? > chiede abbracciandomi <bene> dico < come no > mi risponde guardandomi <lui è Raffaele un mio compagno di classe > dico indicandolo <Raffaele lui è Fede> si danno la mano <che ci fai qui? > chiedo < ti sono venuto a prendere > dice < devo lavorare> rispondo < alle 16. 00> dice, sbuffo < dai ci sono anche i ragazzi <ok ok vengo ><perfetto ti devo far vedere anche un nuovo disegno> dice entusiasto mi volto per guardare Raffaele <ciao ci vediamo domani> dico un po' imbarazzata <a domani >dice.

< Ciao ragazzi > dico entrando in casa di Thomas saluto tutti con un bacio sulla guancia < ho ordinando la pizza > ci informa Mario < io non ho fame> dico sedendomi sul bancone <Devi mangiare > mi rimprovera Kekko < che palle che siete > dico sbuffando mentre gli altri scoppiano a ridere.

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<ecco> Fede mi indica un suo disegno < è bellissimo> dico < Grazie> mi sorride < senti Bernadette devo dirti una cosa so che non è il momento ma è importante > < dimmi > sento un cellulare suonare <è mio > lo prendo è un numero da me sconosciuto <pronto > "la signorina Bernadette?" < si sono io,lei chi è? > guardo Fede che fa lo stesso  " Assistente sociale, Sono fuori casa vostra ma voi non ci siete in casa? " < no, ora arrivo  > chiudo la chiamata < chi era? > chiede Fede < l'assistente sociale, perdonami ma devo andare  > dico prendendo le mie cose < vengo con te?> < no faccio da sola > dico < ciao ragazzi.

Arrivo di corsa a casa <Salve > dico facendo girare due signori nella mia direzione, una è una bellissima signora, l'altro è un Signore. Apro la porta di casa e li faccio accomodare, preparò il caffè, mi siedo di fronte a loro  <allora? > < siamo assistenti sociali > dice la signora < si lo so ma non capisco > dico preoccupandomi < dovremo dirti una cosa che non ti piacerà > dice l'altro  < c-cosa?> < ascoltami Bernadette, ora tu vivi qui da sola > annuisco <e hai 16 anni > annuisco ancora  < È sai che secondo la legge non puoi vivere da sola se sei minorenne > < arrivate al punto > dico iniziando ad incazzarmi <abbiamo trovato tuo padre > mi copro la bocca < e? > <abita a New York  e tu dovrai trasferirti lì > tutto il mondo mi crolla addosso, ma continuo a sorridere  < È uno scherzo? > < no, cara > <ma io qui sto bene ho tutta la mia vita > dico alzandomi cercando di non piangere  <lo sappiamo ma tra due anni potrai ritornare > dicono < si certo cosa sono due anni tanto > dico ironica  < la situazione è questa... partirai tra due settimane >.

Nella foto Fede

E Mario

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