XXV
La competizione per la Stella Michelin si stava avvicinando sempre di più, così rimanevo più tempo chiuso nel ristorante a controllare che fosse tutto perfetto. I dettagli venivano controllati minuziosamente, la concentrazione era al massimo.
Quella sera avevamo molti ospiti in sala, quindi cercavamo di muoverci velocemente per non farli aspettare.
Quando sentii le porte della cucina sbattere, alzai di poco lo sguardo dai piatti che io stesso stavo sistemando per darli al cameriere.
"Mmh, che buon profumino" si avvicinò ad una padella, ma questa venne prontamente chiusa, come da mio ordine. "Ehi!"
Provò ad avvicinarsi al frigo, ma un cameriere si mise davanti a lei, scuotendo la testa e cercando di trattenere le risate.
"Cosa diavolo sta succedendo in questa cucina?" nessuno osò rispondere, io ero concentrato sui miei piatti. "ADRIAN REED" tuonò ed io alzai pigramente la testa verso di lei. "Come mai non mi posso avvicinare al cibo?" braccia conserte e sguardo truce.
"Prima regola: legati quei dannati capelli, anzi mettiti direttamente una cuffia, non voglio fili rossi nei piatti e lamentele da parte dei clienti" terminai anche l'ultimo piatto, mandando il cameriere in sala "Due: da adesso in poi, nessun 'assaggio' sarà permesso a persone sconosciute a questa cucina" cercò di ribattere, ma la precedetti "Tre: non urlare più nella mia cucina, non distrarre i miei cuochi e, se proprio devi stare qui, non dare fastidio a nessuno e stattene buona buona da una parte" finii, mentre saltavo in padella i frutti di mare con la pasta.
Spostai di poco lo sguardo, notandola con la bocca semiaperta, gli occhi socchiusi e la voglia di controbattere al limite. Ma, inaspettatamente, si ricompose, alzò il mento con superiorità, facendo capire che la cosa non la toccasse, e incrociò le braccia.
"Bene, non darò fastidio a nessuno" si mise seduta in un angolo, il telefono tra le sue mani, il viso imbronciato.
Quando spostai gli occhi da lei, notai Gary trattenere una risata e Marlene sorridermi apertamente, sorriso che io ricambiai.
***
Il momento della chiusura era arrivato, ero sempre l'ultimo ad andarsene perché mi fidavo della mia brigata, ma potevano non avere la mia stessa cura o mania di ordine.
Sierra si era addormentata nel frattempo. Era stata tutto il tempo in silenzio, non aveva fatto nemmeno i suoi soliti audio per non infastidire. In quel periodo discutevamo di più. Non capivo il perché, forse era la mia agitazione per la sfida.
La svegliai scuotendola leggermente. Lei aggrottò le sopracciglia, farfugliando parole sconnesse che non capivo, fino a quando non aprì i suoi occhi scuri. Si guardò intorno, per poi puntarli su di me.
"Non dovevo addormentarmi, merda" si alzò, una mano alla testa, passandola poi ai suoi capelli.
"Dai vieni"
"Ah, adesso non ti do più fastidio?" era chiaro che fosse ancora offesa con me per la discussione di prima, ma doveva anche mettersi nei miei panni.
"Non fare l'offesa, vieni con me che ti faccio vedere una cosa" le presi la mano gentilmente, conducendola verso la sala. "Mi sono accorto del fatto che non sei mai stata da questa parte del ristorante, sempre nelle cucine, quindi vorrei farmi perdonare" le mostrai il tavolo imbandito per lei, le sue fragole con lo zucchero, il gelato al biscotto e i due piatti con la pizza.
"Non ci posso credere che hai fatto questo per me" guardava il tutto con occhi spalancati, il sorriso aperto e non potetti fare a meno di sentirmi felice per la cosa.
Ci sedemmo, mentre io dividevo la pizza e cominciavo a mangiarla, stessa cosa che stava facendo lei.
"Ho fatto due mini pizze perché era avanzato poco impasto, ma spero ti piaccia" lei annuì, troppo impegnata a gustarsi la sua cena per rispondermi.
"Comunque la prima volta che sono venuta qui é stato all'appuntamento con Jared ed Agnes. Quello a cui anche tu dovevi partecipare" sorrisi colpevole, ricordando com'era iniziata tutta questa storia.
"Quando tu hai valutato il mio risotto 'carino' e la cheesecake 'passabile'. Mi ero seriamente infuriato" Sierra cominciò a ridere ed io la seguii, entrambi immersi nella spirale di ricordi che avevano caratterizzato la nostra amicizia.
"Ero arrabbiata con te perché non ti eri presentato. Sai quant'é brutto per una ragazza notare che un ragazzo non si presenta ad un appuntamento, soprattutto quando questo é a quattro? Ero lì a sostituire tranquillamente la candela che stava sul tavolo"
Dopo che le nostre risate si furono placate, continuammo a mangiare in silenzio. Io ormai avevo finito, Sierra era passata alle fragole che aveva quasi terminato.
"Mi dispiace per prima. Sono agitato per questa competizione che voglio seriamente vincere e vorrei che qualsiasi cosa sia perfetta. Non volevo prendermela con te" Sierra fece un piccolo sorriso, i suoi occhi comprensivi, mentre mi osservava attentamente. Il suo sguardo era in grado di farti incantare, era così limpido e sincero che a volte trovavo difficile distogliere lo sguardo. Ero di un marrone così intenso, che cercavi di scavare dentro essi per trovare qualcosa, quando in realtà già esprimono tutto.
"A volte esagero, lo ammetto. Sono sicurissima che sarai il migliore alla competizione e anche il critico se ne renderà conto. Spesso ho questi atteggiamenti da bambina, in cui voglio fare solo ciò che dico io, soprattutto perché in questo periodo sto facendo troppo la matura, quindi mi dispiace se questo lato di me compare nei momenti meno opportuni" fece una smorfia alla fine, facendomi sorridere. Non disse nient'altro, anche se sembrava che volesse aggiungere qualcosa, ma lasciai perdere.
"Ehi, lo vuoi sentire uno spoiler sui Gallavich?"
HOLAAAA
Okay, capitolo più corto del solito, ma è di passaggio ed ho aggiornato presto!
Il prossimo sarà dal punto di vista di Sierra, ovvio, e credo che vedremo una discussione tra i nostri due protagonisti.
Credo che questa storia arriverà almeno ai 40 capitoli, non so poi se li oltrepasserò.
Chi é per adesso il vostro personaggio preferito? Chi non sopportate? Con chi vorreste passare almeno una giornata? Io con Patrick per fare le sassy queen insieme.
Alla prossima,
Kisses
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro