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XX

Svegliarsi la mattina era da sempre la cosa più difficile al mondo.

Credevo che chi avesse inventato la scuola e chi avesse inventato il letto, fossero nemici giurati. Nell'antichità, però, scoprire cose nuove era una moda, quindi tutti sarebbero andati dietro al tizio che non aveva dormito bene quella notte ed aveva inventato la scuola. In questo secolo, invece, tutte le scoperte erano state fatte, quindi ci voleva un bel po' di riposo. I cittadini avrebbero dato ragione all'eroe mondiale che aveva inventato il letto.

Io per prima.

Il trauma era sempre lo stesso, ogni giorno, dovevo abbandonare il mio letto per andare a scuola. Dal nemico. In sottofondo 'Hello' di Adele come terza sveglia, che mi faceva capire che dovevo abbandonare la mia ragione di felicità. Insieme al cibo e al mio computer, ovvio.

Mi diressi in cucina con passo strascicato, sguardo da assassina e aspetto da zombie pronta all'Apocalisse e mi sedetti al tavolo, aspettando che una delle mie due mamme si accorgesse di me e mi sfamasse senza fare domande.

Chi ti ama, non ti parla di mattina, era quella la citazione che avevo letto su una borsa in un negozio con Agnes, ed aveva pienamente ragione.

Le mie mamme ormai avevano perso questa battaglia di far conversazione con me, lasciandomi nel mio stato comatoso in cui mi trovavo di solito la mattina. In poco tempo mi ritrovai a mangiare i cereali e il latte, mentre cercavo di risvegliarmi vedendo qualche storia su Instagram. Misi mi piace alla foto di Agnes, perché sennò dopo avrebbe chiesto il mio telefono con una scusa stupida, mettendoselo da sola.

Essere una fashion blogger dei poveri le dava alla testa.

Il telefono mi venne allontanato con uno scatto senza che io me ne accorgessi, ritrovandomi qualche secondo sperduta, non sapendo come fosse accaduto.

Portai il mio sguardo sulle mie mamme, che mi guardavano in silenzio. Non ricordavo cosa avessi fatto di sbagliato in quel periodo.

"Ho usato la Pay pal perché Agnes doveva fare un ordine e gliel'ho prestata. Io non ho comprato nulla, giuro" alzai le mani, sostenendo la mia innocenza. Dovevo aver fatto qualcosa per togliermi il telefono e parlarmi di prima mattina.

"Non volevamo parlarti di questo" mamma Ivy mise subito in chiaro le cose, facendomi pensare allora a cosa avessi potuto fare. In ogni caso, avrei chiesto perdono o mi sarei ribellata, chi lo sapeva. "Vorremmo proporti una cena con i tuoi amici"

Quasi non sputai il latte che stavo bevendo, cominciando a tossire senza che nessuno mi aiutasse.

Mamme, non farete parte del mio nuovo mondo.

"Siete sempre stati tu, Agnes e Patrick. Come amici stretti intendo. Ora hai dei nuovi amici e ci piacerebbe conoscerli. Soprattutto Chase ed Adrian"

"Ma sarà imbarazzanteee" sbuffai, sapendo che ormai se lo fossero messo in testa.

"Non lo sarà, fidati, devi solo invitarli per questa sera. È anche giovedì, Adrian non sarà costretto a mancare a lavoro perché ha il giorno libero, giusto?" non mi fece neanche rispondere che subito mamma Jo ricominciò a parlare "Siamo felici che tu ti sia fatta nuovi amici, solo che, se un giorno dovessero entrare in questa casa senza la nostra presenza, vorremmo solo conoscerli per farci un'idea" mi ritrovai ad annuire, capendo il loro punto di vista.

Sarà una serata facile da passare, giusto?

***

Quando avevo detto della cena agli altri, sottintendendo il fatto che non avrebbero potuto rifiutare, all'inizio erano stati abbastanza titubanti, poi hanno accettato. In realtà, l'unico che ha detto subito sì era stato Jared, mentre Patrick e Agnes non c'era stato neanche bisogno che rispondessero.

Stoppai l'episodio di Famous in love, tifando per il team di Rainer. Già che la serie era di una sola stagione non mi stava bene, se non l'avessero fatta finire come dicevo io, mi sarei incazzata di brutto.

Stava arrivando sempre di più l'ora in cui avrei dovuto finire The Vampire Diaries e The Originals e non ero per niente pronta.

Tutti sapevano che avrei finito quelle due stagioni in meno di tre giorni. Anche meno di due.

Scesi in cucina, sentendo subito il rumore di pentole e le mie mamme parlare. Quando entrai, i miei occhi si fermarono su di me, con un cipiglio fin troppo visibile.

"Perché sei ancora in pigiama?"

"Sono a casa mia, ho la libertà di rimanere in pigiama"

Mamma Jo scosse la testa, con le labbra serrate in una linea.

"Mettiti qualcosa di decente, cerca di renderti presentabile. Vuoi già far scappare Chase?"

"Ed Adrian" aggiunse mamma Ivy, facendo sorgere a me il cipiglio.

"Adrian non c'entra nulla" risposi, incrociando le braccia al petto. Sapevo che non avrei dovuto stoppare l'episodio, dannazione.

Il campanello suonò, facendomi agitare in un solo secondo. Oh cazzo.

Corsi a vedere chi fosse allo spioncino, vedendo i miei due migliori amici che stavano confabulando tra di loro. Aprii la porta, vedendoli con un gran sorriso, che scemò quando notarono che fossi io e come mi fossi vestita.

"Pensavamo fosse una delle tue mamme" disse Patrick, alzando gli occhi al cielo e superandomi per entrare. Questa sì che era amicizia, ragazzi.

"E pensavamo di trovare qualcuno vestito decentemente per questa serata" anche Agnes mi superò, entrando in casa e lasciando la sua giacca. Mi sentivo sempre così amata da loro!

"Dovrei seriamente cambiare amici" borbottai, salendo le scale con le mie bellissime pantofole a forme di coniglio, calde e adorabili. Arrivata nella mia stanza, guardai con tristezza il mio computer, desiderando solo di mettermi sotto le coperte e di guardarmi il penultimo episodio della serie.

Sospirai, aprendo l'armadio e scegliendo qualcosa di decente ma comodo. Mi vestii in un attimo, andando poi in bagno, volendo fare un miracolo alla mia faccia. Un po' di correttore, matita nera e mascara, nient'altro. Chi se ne frega del miracolo.

Tornai al piano di sotto, trovandomi davanti già Chase, Adrian e Jared, appena entrati in casa. Le mie mamme erano davanti all'ingresso, facendo passare poi i tre ragazzi. Li presentai, cercando poi, quando venne il turno di presentare le mie madri, di non dire che non fossero esattamente normali.

Ci ritrovammo tutti in cucina, dove le mie mamme stavano finendo di cucinare.

"Allora, Adrian" cominciò mamma Jo ed io iniziai a sentire puzza di guai. "Sierra ci ha molto parlato di te. Hai un ristorante e sei lo chef" mi sbattei una mano sulla fronte liberamente. I presenti mi guardavano in modo strano, sapendo sicuramente il motivo.

"Una zanzara. La sentivo sulla mia fronte" ridacchiai nervosamente, mentre vedevo Adrian osservarmi con circospezione. Ma che voleva?

"Sì. Mi piace molto cucinare, una passione trasmessa da mio padre" rispose gentilmente, qualcosa che non sentivo spesso. Dovrei ricevere lo stesso trattamento "Posso aiutarvi? Non mi piace stare con le mani in mano in cucina"

Le mie mamme tentarono di opporsi, ma sapevo che, sotto sotto, era quello che speravano. Volevano vederlo all'opera e volevano anche farsi aiutare, c'era da ammetterlo.

Adrian cominciò a muoversi in cucina come se fosse la sua, parlando con le mie madri e dando loro consigli e raccontando qualche aneddoto del ristorante. Loro lo ascoltavano rapite, mentre noi guardavamo attentamente la scena.

"Cosa ti ha insegnato precisamente tuo padre sulla cucina?"

"La cucina é un mix di cose. Ho iniziato a cucinare sin da bambino. Mi ha insegnato che la cucina é velocità ma pazienza, stile e arte" cominciò a tagliare velocemente diverse cose. Iniziava una cosa ma subito la finiva, era veloce ma preciso, parlava ma non si deconcentrava. "Una volta mi disse che la cucina era capace di sedurre una persona, di salvarla, ma anche di rovinarla. Ha una magia tutta sua"

"Ti piace essere chef, nonostante questo ti prendi tempo?"

"Amo il mio ristorante, mi piace la mia brigata e mi piace essere il loro chef, mi ascoltano, mi consigliano e a volte mi meraviglio che lo facciano perché sono solo un ragazzo e ci sono persone che hano il doppio della mia età"

"Ti rispettano, piacerebbe anche a me lavorare accanto ad un ragazzo come te" mamma Jo lo fece sorridere con le sue parole e mi presi un momento per notare quanto lui fosse dannatamente felice quando sentiva che tutto ciò che faceva, non fosse così sbagliato come pensava. Adrian fece assaggiare il contenuto della pentola alle mie mamme, che lo guardarono come innamorate. "Sierra, vieni ad assaggiare quanto é buono"

"Non credo ce ne sia bis-"

"Rompi sempre perché vuoi assaggiare le cose mentre le cuciniamo ed ora non vuoi? Cosa ti prende?" sospirai, avvicinandomi, mentre Adrian mi aspettava lì e mi scrutava silenzioso. M'imboccò, facendomi sentire un nuovo sapore che subito amai, ma che non dissi così apertamente.

"Molto buono" risposi, tornandomene poi accanto agli altri, mentre Agnes mi dedicava uno sguardo indecifrabile.

"Ho portato del vino per la cena. Ho pensato che fosse adatto per la serata" stappò la bottiglia, riempiendo il bicchiere per mamma Ivy, amante degli alcolici e dei vini.

Continuarono così, fino a quando non fu pronto ed io mi risvegliai dallo stato di trance in cui ero caduta. Era stato... piacevole vedere Adrian sorridere e ridere alle mie madri, vederlo trafficare per la cucina come se fosse la sua, completamente a suo agio. Era come se avessi potuto abituarmi all'idea di una cosa del genere.

La cena venne servita e tutti ci accomodammo a tavola. Le mie mamme a capotavola, io, Agnes e Patrick da una parte, i restanti tre dall'altra. Chase di fronte a me, mentre Adrian di fronte a Patrick e Jared ad Agnes. Le mie madri cominciarono ad avere una conversazione anche con il fidanzato della mia amica e con Chase e, a volte, parlava anche Adrian. Patrick e Agnes si erano aggiunti al discorso, mentre io me ne stavo in silenzio, non volendo dire neanche una parola.

"Ti ricordi, Sier?" scossi la testa, risvegliandomi dai miei pensieri, domandando a me stessa come mai stessi in quel modo quella sera.

"Cosa? Non stavo seguendo" presi un altro boccone di pasta, osservando mamma Jo.

"Stavo dicendo che una volta provasti a cucinare un uovo e carbonizzasti la padella. Ti ricordi?" sbuffai, lamentandomi perché sapevo che tutto ciò sarebbe sfociato nell'imbarazzante con racconti su di me.

"Da bambina era la migliore nel cadere. Correva sempre e si ritrovava di faccia a terra" risero tutti tranne me, che feci una finta risata.

"Ecco perché ora non corro mai, ho imparato la lezione" gli occhi di Chase mi guardavano con una punta di divertimento, facendomi imbarazzare ancora di più. Quando spostai lo sguardo, vidi Adrian osservarmi con un piccolo sorriso, che ricambiai abbassando poi gli occhi sul mio piatto.

Continuarono così per molto, fino a quando non arrivò il momento di andare via. In fin dei conti, mi ero divertita. Avevo avuto le persone a cui tenevo di più tutte nello stesso tavolo, anche se ridevano di me e già stavo pensando a qualche tortura per loro, seriamente.

Mentre gli altri erano dentro, accompagnai fuori Chase, vicino alla sua macchina. Lasciai la porta aperta, mio vizio quando sapevo che sarei dovuta rientrare in casa e camminai accanto a lui.

"Ho adorato questa serata" mi sorrise apertamente, portandomi a chiedere se stesse scherzando o meno.

"Ovviamente non hanno messo in imbarazzo te, ma me. Ti sei divertito abbastanza a mie spese, eh Ortiz?" dissi con le mani sui fianchi, sorridendo fintamente offesa.

"Lo ammetto, Harper, da bambina eri esilarante" prese una mano dal mio fianco e la tenne tra le sue. Cominciai a sentire brividi per tutta la schiena e non credevo proprio che fossero dovuti al freddo, dato che fino a quel momento prima ero stata bene. "Scommetto che eri una goffa e buffa bambina con i capelli rossi selvaggi e sempre in allegria. Per quanto sia un'immagine carina, penso al presente, con te. M'interessa molto la Sierra che ho qui, davanti a me"

Facevo molte cose senza pensarci due volte, dicevo molte cose senza collegare il filo cervello-bocca, e quella non fu un'eccezione.

Mi avvicinai con uno scatto e lo baciai, circondando le mie braccia al suo collo.

HOLAAAAA

In ritardo, lo so, ieri però ho dedicato la giornata, oltre a iniziare Shameless dopo la fine di Game of thrones,  piango, comunque ho scritto anche il capitolo di Moon Water e mi manca solo quello di Wrong twin. Io, seriamente, non ce la faccio più con la scuola ed è solo un mese.

Bacio fra Sierra e Chase, so che mi amate.

Sierase o Sierian?

Cosa ne pensate del capitolo? Cercherò di aggiornare il più presto possibile, vedo di farlo entro mercoledì, ma non assicuro nulla. Credo che gli aggiornamenti saranno abbastanza sballati, spero che mi perdonerete.

Alla prossima,

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