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In questo capitolo ci sarà dello smut perciò inserirò 🔞 per avvertirvi, enjoy it^^
Misun
«Ragazzi ho un po' sonno, vado a dormire.»affermai guardando l'orario sul mio cellulare e rivolgendo un piccolo sorriso agli altri tre, cercando di evitare lo sguardo di Yunho. Erano le tre passate ormai, il giorno dopo non sarei dovuta andare a scuola e dovevo ringraziare mia madre per aver ottenuto il permesso, cosí non avrei dovuto inventarmi una balla con le professoresse.
«Di già? Stai proprio invecchiando!»mi prese in giro mio fratello e io gli tirai uno scappellotto dietro la nuca quando mi alzai in piedi, feci per voltarmi ma una voce catturò la mia attenzione.
«In realtà avrei un po' di sonno anche io.»annunciò il più grande lí dentro e dovetti nascondere un sorrisetto a quelle parole.
«Vabbe, a sto punto vado anche io, ci vediamo domani.»aggiunse Mingi salutando gli altri due con una stretta di mano, lasciandoli sdraiarsi sul divano del salotto. Poi lo seguii per le scale, con già una mezza idea in mente.
Certo, sarebbe stato strano dopo quello che era successo a cena. Non sapevo cosa mi era preso, avevo avuto un'improvvisa voglia di essere in contatto con quel ragazzo, e per sbaglio mi aveva toccata da sopra le mutandine. Non era nulla di che alla fine, però mi aveva scatenato un sentimento che non avevo mai avuto: d'altro canto, ero vergine.
Già, alla veneranda età di diciotto anni e dopo aver subito diversi abusi sessuali da parte di mio padre ero vergine. Bizzarro, no?
Ma in realtà dopo quella maledetta sera in cui eravamo stati scoperti in bagno avevo sempre evitato quei tipi di rapporti con i ragazzi, mi appariva strano e mi sentivo di nuovo vulnerabile al solo pensiero. Avevo paura che quando sarebbe successo avrei avvertito le stesse sensazioni oppure avrei rivissuto la scena nella mia mente come mi capitava spesso nei sogni. Per questi motivi avevo sempre evitato, fino ad oggi.
Oggi volevo ottenere qualcosa, volevo vivere anche io quell'esperienza e volevo farlo con Yunho. Non potevo più negare di essere innamorata di lui, perciò non avrei mai permesso che si allontanasse di nuovo da me, non per delle stupide paranoie che erano solo nella sua testa.
«Buonanotte, Misun.»disse Mingi risvegliandomi dalla mia breve trance, scossi la testa e alzai lo sguardo su mio fratello che ora mi stava facendo un cuore con le dita.
«'Notte MinMin.»lo salutai io per poi entrare nella mia camera e chiudermi la porta alle spalle. Sospirai e mi appoggiai contro di essa con le spalle, prima di chiudere gli occhi.
Non sapevo proprio cosa fare ora. Di certo non potevo tornare di sotto, dopotutto c'era anche Wooyoung con lui e non avremmo potuto nemmeno metterci non so a limonare davanti a suo fratello minore alle quattro di notte. Aprii gli occhi e presi il mio telefono, facendo la cosa più sensata.
Andai verso il comodino e ci poggiai il
cellulare sopra, poi mi voltai e presi a mozzicarmi una pellicina dell'indice. Che diavolo mi saltava in mente? Avevo davvero invitato nella mia stanza il ragazzo di cui ero innamorata e che a quanto pare ricambiava i miei sentimenti nel bel mezzo della notte e con mio fratello, mia madre e suo fratello proprio nelle stanze accanto? Ero impazzita o che cosa?
Mi spostai e presi a camminare avanti e indietro, cercando di fare il minor rumore possibile fino a quando sentii la la porta iniziare ad aprirsi. Alzai lo sguardo e notai lo sbrilluccichio dei suoi suoi occhi attraverso la pochissima luce presente nella mia stanza e non potei far altro che fissarlo mentre si chiudeva la porta alle spalle. Mi guardò e io feci lo stesso, rimanendo cosí per almeno un paio di minuti. Si potevano udire soltanto i nostri respiri e al momento gli unici movimenti visibili erano quelli dei nostri petti che continuavano ad alzarsi e ad abbassarsi.
E poi, spinta da non sapevo bene nemmeno io che cosa, mi buttai in avanti e con qualche passo fui tra le sue braccia, le labbra incollate alle sue e le mani sul suo viso. A causa della spinta arrivò ad appoggiarsi alla porta e per i primi attimi non ricambiò il bacio ma fu soltanto una questione di secondi perchè poi lo ricambiò immediatamente poggiando anche lui le mani sulla mia schiena.
Aderii col mio corpo al suo e un sospiro uscí dalle sue labbra quando fummo completamente attaccati, tant'è che mi spinse maggiormente contro di lui per poi abbassare le mani sul mio sedere. Lo strinse con forza e io mi staccai dal bacio ma subito dopo lui senza nemmeno sforzarsi troppo mi prese in braccio.
Non riuscivo a credere che tutto questo era vero, non stava accadendo proprio a me, giusto? Non era possibile che proprio ora mi trovavo in braccio a Yunho il quale mi stava portando proprio sul mio letto, nemmeno nei miei sogni era mai successo una cosa del genere.
Eppure era cosí, mi poggiò sul letto ma rimase comunque tra le mie gambe. Le nostre bocche si staccarono e lui rimase in piedi, allora alzai la testa per guardarlo in faccia. Era bellissimo anche sotto questa luce, le labbra più rosse del solito e i capelli leggermente scompigliati probabilmente a causa del fatto che quando gli avevo mandato quel messaggio lui stava per andare a dormire.
Poggiò una mano sulla mia guancia e io mi spinsi contro di essa, sorridendo e chiudendo gli occhi, godendomi a pieno quel contatto. Poi li riaprii e vidi che lui si abbassò verso di me per riprendere di nuovo a baciarmi e fu in quel momento che decisi: volevo perdere la verginità con lui, quella sera, ormai ero sicura e l'avrei fatto.
«Yunho...»mormorai, volendolo chiamare per avvertirlo della decisione che avevo appena preso, si staccò di poco dalle mie labbra e mi guardò negli occhi, poi quando si rese conto del mio sguardo serio si allontanò del tutto, tanto che dovetti mettergli una mano dietro la nuca per tenerlo comunque vicino a me.
«Mi dispiace, non avrei dovuto baciarti di nuovo, penso sia meglio che...»iniziò a dire ma io alzai gli occhi al cielo prima di avvicinare il viso al suo e lasciargli un piccolo bacio a fior di labbra.
«Voglio fare l'amore con te.»annunciai in un sussurro e sentii la peluria dietro la sua nuca drizzarsi a quelle parole, tant'è che sorrisi e mi mordicchiai il labbro aspettando una sua risposta.
«Ne sei sicura?»mi chiese per poi sospirare e io annuii, per poi riprendere a baciarlo e afferrandogli l'orlo della maglietta che stava indossando per dormire e iniziando a tirarglielo su. In poco tempo fu privato del primo indumento e potei godere della vista delle sue spalle larghe e del petto ampio su cui avrei voluto poggiare la testa per il resto della mia vita.
🔞
Non appena fatto anche lui si chinò e si mise in ginocchio davanti alle mie gambe, per poi fare anche lui lo stesso e facendo fare la fine della sua maglia anche alla mia. Essendo già in pigiama da qualche ora era ovvio che non avessi il reggiseno, perciò mi portai le mani a coprirmi come un gesto involontario, ma lui mi afferrò i polsi e mi bloccò.
«Sei bellissima per me, lo sai?»mi chiese ma io non risposi, lasciando che mi spostasse le mani da solo. A quel punto ringraziai la bassa luminosità della stanza: se c'era una cosa di cui mi vergognavo da morire era il mio fisico, era vero che avevo appena detto di volerlo fare con lui ma spogliarmi era una cosa che mi imbarazzava, era più forte di me.
Mi lasciò i polsi e mi portò le mani sulle spalle, accarezzandomi delicatamente la pelle e poi scese sulle braccia e sul petto. Avvicinò il viso alla mia pancia e ci poggiò la bocca prima di iniziare a toccarmi i seni. Mi lasciò dei baci e io dovetti chiudere gli occhi per reprimere l'istinto di spostarlo a causa dell'imbarazzo. Con le mani poi scese lungo i miei fianchi e arrivò a toccarmi il bordo dei pantaloni, allora alzò la testa e io riaprii gli occhi. Nel suo sguardo lessi una domanda chiara, mi stava chiedendo se volessi ancora farlo. Ovviamente non risposi e semplicemente portai le mani anche io sui miei pantaloni, iniziando a sfilarmeli da sola. Rimasi soltanto con le mutande addosso ma poi feci lo stesso con lui, togliendogli i pantaloncini e, per sbaglio, anche i boxer. Quando me ne resi conto era troppo tardi ma mi bloccai comunque, allora lui alzò la testa verso la mia e mi diede dei piccolissimi baci a fior di labbra, per poi afferrare le mie mani.
Quando fu completamente nudo non riuscii comunque a guardargli le zone intime e aspettai soltanto, lui si mise in piedi e poi mi spinse a sdraiarmi sul mio letto senza dire una parola, mettendosi sopra di me e sovrastandomi completamente.
«Misun sei, ehm, ecco...»non finì la frase anche se io capii cosa volesse chiedermi: voleva sapere se io fossi vergine o meno.
«Si, è un problema?»domandai allora, iniziai a sentire una morsa al petto e per un attimo ebbi paura che non avrebbe voluto fare nulla con me ora che sapeva questa cosa.
«No, no...»mi rispose abbassando la voce e avvicinandosi al mio viso, per poi prendere di nuovo a baciarmi. Ricambiai subito e avvolsi le gambe attorno al suo bacino, grugnì quando le nostre intimità entrarono a contatto anche se ancora attraverso il leggero tessuto dei miei slip, poi però mise una mano tra i nostri corpi e la fece scendere verso i miei fianchi per poi togliermi l'ultimo indumento rimasto e facendolo cadere ai piedi del letto. Scese anche con la testa e prese a lasciarmi dei morsetti sul collo mentre iniziava a toccarmi nella zona più sensibile.
«Yun...»mormorai e lui subito si bloccò alzando la testa e guardandomi negli occhi in attesa che continuassi a parlare.
«Non lasciare dei segni, sul collo dico.»gli dissi e lui sorrise prima di annuire e tornare di nuovo a baciarmi la gola. Sfiorò con le dita la mia entrata e iniziò a fare dei cerchi immaginari che mi fecero sospirare rumorosamente, solo a quel
punto poi infilò un dito al mio interno e io scattai sul letto. Era una sensazione strana, avvertivo un leggero bruciore ma non era doloroso, era soltanto un fastidio.
«Continuo?»mi chiese allora e il suo respiro sulla mia pelle calda mi fece venire i brividi, annuii senza nemmeno pensarci e soltanto col mio consenso prese a muovere l'indice al mio interno, mentre col pollice mi stuzzicava da fuori. Mi scappò un gemito quando mise un secondo dito, avvertii di nuovo la sensazione di bruciore di prima ma anche questa volta dopo qualche secondo passò subito. Mi lasciai andare e feci cadere la testa all'indietro, chiudendo gli occhi e godendo a fondo di ogni suo movimento al mio interno.
Proprio quando stavo iniziando a sentire ancora più piacere sfilò la mano e si posizionò col corpo sopra di me nella maniera migliore possibile, cercando di non schiacciarmi col suo peso.
«Se ti fa troppo male dimmelo e ci fermiamo, va bene?»si rassicurò e io gli sorriso, portandogli le mani dietro la nuca e annuendo, poi riunì le nostre labbra proprio quando prese a spingersi dentro di me. Ecco, quello fece decisamente male.
«Cazzo!»dissi staccandomi dalla sua bocca e facendo una smorfia di dolore che sicuramente non gli passò inosservata, tant'è che rimase fermo e prese a lasciarmi soltanto una miriade di piccoli baci sul viso e fino a dove arrivava. Tenni gli occhi strizzati e lui prese a darmi delle carezze sui fianchi per farmi rilassare, cosa che accadde dopo almeno un paio di minuti.
«Dimmi quando muovermi o se vuoi che mi fermi.»disse ancora una volta, prendendo a baciarmi diversi punti sulle guance, cosa che mi fece sorridere e dimenticare del dolore per qualche attimo.
«No, non voglio...fermarmi, anzi vai.»cercai di tranquillizzarlo e allora lui annuì, mettendosi di nuovo comodo e guardandomi direttamente in faccia per notare ogni mia espressione mentre
affondava del tutto dentro di me. Sibilai per il dolore quando lo avvertii completamente al mio interno ma cercai di stare più rilassata possibile, da quel che sapevo avrebbe fatto meno male.
Fece il primo movimento e io chiusi di nuovo gli occhi, avvertendo immediatamente il fastidioso bruciore di prima, che si ripresentò di nuovo col secondo e poi col terzo, anche se più fievole. Quando arrivò alla quinta non sentii più nulla e andando avanti presi a sentire del piacere.
«Oh cazzo...»mormorò ad un certo punto Yunho, io alzai gli occhi sul suo viso e la visione che mi si piazzò davanti mi fece deglutire rumorosamente: aveva gli occhi chiusi e la bocca semiaperta, con la lingua in mezzo ai denti che spingeva verso l'infuori. Era troppo bello vederlo in quel modo e non mi resi nemmeno conto di aver gemuto.
«Yunho-»dissi ma l'ultima lettera mi rimase incastrata in gola nel momento in cui colpì un punto troppo piacevole che mi fece vedere le stelle.
«Ti faccio...male?»mi chiese tra un grugnito e l'altro e io scossi la testa ma quando mi ricordai dei suoi occhi chiusi mi decisi ad afferrarlo dalla nuca e ad attirarlo di nuovo a me, unendo le nostre labbra in un bacio lento e sciatto fatto soprattutto di lingue e denti. Gli morsi il labbro inferiore e lo sentii stringermi un punto tra il sedere e i fianchi con le mani con la stessa forza, facendomi mugolare di nuovo.
In quel momento a nessuno dei due importò del rumore che stavamo facendo, fu come se ci fossimo soltanto noi e che l'unica cosa importante per entrambi fosse l'amplesso che stavamo avendo, nient'altro.
«Misun devo...»ma non finì di parlare che con alcune ultime spinte arrivò a toccarmi nuovamente quel punto magico che mi fece stringere lo stomaco in una morsa e gemere ininterrottamente, dovetti mordergli la spalla per non farlo troppo forte. Qualche secondo dopo lo sentii uscire dal mio interno e riversarsi sulla mia pancia, fortunatamente era riuscito a controllarsi.
🔞
Rotolò da sopra di me e si mise al mio fianco nel letto, guardando il soffitto per qualche secondo, prima di ridere.
«Che ridi?»gli chiesi allora, sorridendo anche io mentre giravo la testa per guardarlo di profilo, anche lui si voltò verso di me e mi guardò con un'espressione rilassata dipinta in faccia.
«Tutto questo non sarebbe dovuto succedere, eppure...è stato fantastico.»commentò e inutile dire che il mio sorriso si allargò ancora di più. Si avvicinò a me e poi alzò le coperte, mettendocisi sotto e avvolgendomi un braccio attorno alle spalle. Io come risposta poggiai la guancia sul suo petto e chiusi gli occhi, beandomi del suo battito cardiaco ed evitando di pensare alle conseguenze di quello che avevamo fatto, almeno per ora.
Beh, si, inaspettato
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