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Chapter 32 - Breaking into Heaven

Kat stava diventando brava a prendere la metro, pensò inorgogliendosi come se avesse compiuto un'impresa di una difficoltà assurda. Era meno ansiosa del solito quella sera, l'idea di rivedere Shane aveva avuto la meglio su qualsiasi altra preoccupazione che le vorticava per la mente, in effetti capì di essere persa di lui quando il suo cuore iniziò a battere con più forza nel vederlo lì, in piedi a pochi metri dalla metropoliatana, in sua attesa.

Shane rise maliziosamente, adorava quel fantastico scintillio nei suoi occhi chiari, quello sguardo era raro, non c'era solo malizia, ma qualcosa di più profondo, forse anche lui non vedeva l'ora di trovarsi di nuovo insieme a lei, pensò la ragazza, sorridendo a sua volta.

Lui si fece avanti, andandole incontro - Mi fai sempre aspettare da quando ne ho memoria -

- L'attesa aumenta il desiderio, disse qualcuno - Ribatté Kat, avvicinandosi ulteriormente a Shane che adesso tese le braccia verso di lei e la strinse.

- Credimi, non potrei desiderarti più di così - Fu solo un sussurro basso contro il suo viso. Kat stava fremendo, la sua pelle venne scossa da un brivido bollente che scivolò lungo la sua schiena, espandendosi per tutto il corpo. Lo baciò, stringendo il suo viso magro tra le dita, mentre le braccia di Shane la tenevano per la vita, facendola aderire al suo corpo. Kat Westwood aveva preso la metro per lui, ma ancora di più aveva mollato il suo fidanzato storico per il cugino meno adatto, quello pieno di vizi e problemi. Il bacio crebbe di intensità, Shane avrebbe voluto divorarla e spogliarla lì, immediatamente, ma il Mesmerton era vicino e avrebbero dovuto aspettare, fu la stessa cosa che pensò Kat quando si ritrasse da lui, a malincuore.

- Avevi detto che hai un regalo per me - Iniziò la ragazza, sorridendo appena - Non vedo niente però -

Quello portò gli occhi al cielo - Sempre pratica, eh? Beh, stavolta ti ho portato qualcosa di infinitamente più di valore di un semplice paio di scarpe firmate. -

La curiosità di Kat la stava divorando - Sarebbe a dire? Se esiste qualcosa che valga più delle mie Prada preferite allora non l'ho mai sentito nominare! -

Shane rise, poi le strinse la vita con un braccio e la guidò lungo la strada che portava al loro triste motel - Allora stammi a sentire, che ne pensi di un contratto annuale con l'FM? -

La ragazza era sconvolta e incredula - Che cosa? -

- Già, sarai il nuovo volto femminile dell'FM, ne ho già discusso con mio padre e i nostri soci. Sono tutti d'accordo, niente modelle quest'anno, tu sei di gran lunga molto più interessante e tutti potranno venire a conoscenza di quanto tu sia assolutamente fuori dal comune. -

Kat rimase a bocca aperta - I-io ... non credevo che ... insomma, non lo stai facendo soltanto perché adesso stiamo insieme, vero? -

- Perché stiamo insieme? - Le chiese di rimando il ragazzo, vedendola subito sbuffare - nessuno sa di noi, Kat. Chi potrebbe pensare che lo abbia fatto per interesse? E poi che importa? Sei bellissima e hai talento, ti ameranno tutti. -

- Sono lusingata! - Esclamò la mora, in fin dei conti doveva ammettere a sé stessa che aveva pensato spesso a quella possibilità.

- L'FM ha milioni di lettori e visitatori in tutti il mondo, Westwood. Non sarai soltanto famosa in Europa, questo è giusto che tu lo sappia. La tua vita potrebbe cambiare sensibilmente. -

- Ma è quello che voglio - Ribatté la ragazza, comprendendo soltanto in quel momento cosa avrebbe voluto dire per lei - sai anche tu che la fama dei miei genitori mi ha sempre preceduta, voglio qualcosa che sia veramente mio. -

- Sapevo che avresti accettato - Commentò Shane con un sorriso malizioso sulle labbra - sarai il mio corrispettivo femminile, mia madre ti starà addosso e dovrai viaggiare parecchio. -

- Posso sopportare Gemma e viaggiare mi piace. -

Shane pensò che Kat fosse terribilmente coraggiosa o forse soltanto sprovveduta nel credere che la sua sopportazione nei confronti di sua madre sarebbe stata possibile, eppure voleva che Kat accettasse, la voleva al suo fianco, voleva vederla splendere e voleva che fosse felice.


La stanza era triste e piuttosto comune, nessuno dei due fece caso a niente di tutto quello. Shane l'aveva presa di peso e con poca eleganza l'aveva spinta sul letto, incastrandola sotto il suo corpo. Aveva riso appena, un sorriso sensuale, da predatore nato che aveva fatto gemere di sorpresa e piacere la Westwood nel ritrovarsi lì, bloccata e alla sua mercé. Ma non voleva che le cose andassero in quel modo, aveva pensato tantissimo alla loro prima notte e c'era una lunga serie di cose che Kat avrebbe voluto sperimentare con Shane. Fu lei a prendere il controllo, a sfilargli per prima il maglione scuro, per potersi beare del contatto con la sua pelle calda, di quei muscoli perfetti, dall'addome piatto ma ben delineato. Adorava le spalle forti e larghe di Shane, adorava il suo collo pallido e lungo, le braccia muscolose e affusolate, quelle mani grandi ma dalle dita lunghe e magre, da musicista. Shane era senza parole, si lasciò spogliare, godendo di quei baci lasciati ovunque, sul petto, sul collo, poi sulle labbra. Stava rabbrividendo nel vedere gli occhi scuri pervasi da una luce spaventosa, di desiderio e ossessione. Non erano stati delicati neanche durante la prima notte, ma quella volta fu diverso, non riuscì a trattenersi dal toccarla con vigore, i bottoni della sua camicia vennero strattonati con violenza, qualcuno si ruppe e cadde a terra tintinnando, poi Shane tirò già la zip laterale della sua gonna. L'intimo che indossava sarebbe durato meno del previsto. Kat gemeva sotto quei tocchi, spogliandolo a sua volta dei pantaloni, fino a lasciarlo soltanto in slip. Il suo rigonfiamento era palese, la ragazza scese sul suo corpo, aderendo contro il petto muscoloso di Shane, fino a sentire l'erezione premente contro il suo stomaco. Shane stava impazzendo, strinse tra le mani il sedere morbido e perfetto di Kat, quel sedere su cui aveva fantasticato un miliardo di volte, poi la privò dei suoi slip di seta nera, coordinati con il reggiseno che volò un attimo dopo. La stava toccando, baciando, stringendo tra le dita mentre cercava di riprendere il controllo della situazione, ma falliva. Era rimasto di sotto, con le spalle contro il letto, in attesa che fosse Kat a fare la prima mossa. E la fece.

- Vuoi giocare così, eh? - Sussurrò Shane maliziosamente, poi gemette quando sentì il fiato caldo della ragazza contro il suo inguine, ancora coperto dagli slip - Kat ... ti prego -

- Cosa c'è? Nessuno ti ha insegnato a pazientare? - Chiese lei con un tono basso, reso ancora più sensuale dal desiderio - Scommetto di no, Shane Gould è uno che ottiene tutto quello che vuole e anche subito! -

- Hai detto bene - Il ragazzo rise appena, iniziava a sentirsi confuso, il sangue stava circolando fin troppo lontano dal cervello - K-kat, dai ... ti sembra giusto farmi questo? -

La sua mano scese sui capelli della ragazza, in un chiaro invito a procedere, ma quella lo fulminò con lo sguardo, bloccandogli le braccia contro il letto. Shane rise ancora, tra il confuso e l'esasperato.

- Mi pare che tu mi abbia fatto aspettare molto prima di farti vivo, forse dovrei seguire il tuo esempio - Lo provocò la ragazza, facendolo sospirare.

- Ti p-prego ... -

- Chi è la tua regina indiscussa? - Chiese subito dopo con un filo di voce, ad un centimetro dall'orlo degli slip di Shane.

- S-sei tu ... - Biascicò Shane, incapace di dire altro, stava cominciando a impazzire dal desiderio.

- Non basta. Ti sembra la risposta adatta da darmi? Ad una del mio rango? - Kat lo bacchettò appena, poi lo baciò, godendo del vigore che Shane ci mise nel rendere quel bacio ancora più intenso, da togliere il respiro.

- Allora lasciami riformulare la risposta. La mia regina indiscussa è lei, sua Maestà! - Shane avrebbe fatto qualsiasi cosa per avere quelle attenzioni che gli stavano venendo negate, Kat sembrava soddisfatta adesso.

- Può andare -

Gli lasciò libere le braccia e con un gesto veloce tirò giù gli slip di Shane che rivelarono un'erezione tutt'altro che modesta, gemette di piacere quando la vide calare su di lui, finalmente pronta ad accoglierla. Poi perse la testa, le sue labbra morbide e calde erano fantastiche, si ritrovò a muovere il bacino contro la sua bocca mentre tentava di trattenersi dal spingere il suo capo contro la sua erezione. Era bellissimo, stava toccando il cielo con un dito ed era così strano che provasse tutto quel piacere. Quante volte gli era già stato fatto in passato? Aveva perso il numero, ma con lei era diverso, con Kat il desiderio era inestinguibile, impossibile da domare o saziare, perché aveva passato così tanto tempo a bramare l'unica persona che pensava non avrebbe mai potuto ottenere.

Kat sentiva i gemiti di Shane crescere a dismisura, non era consapevole del potere che aveva sul ragazzo, ma la sua insicurezza era soltanto un antico ricordo quando allontanò le sue labbra dal suo inguine, sentendo un piccolo sussurro di protesta provenire dal ragazzo. Era bellissimo come un Dio, il viso perso nel piacere, le labbra lievemente dischiuse, gli occhi appannati dal desiderio posati su di lei, le mani che le stringevano i fianchi adesso. Shane si mise seduto, poi raggiunse il collo di Kat e iniziò a baciarlo, poi leccarlo, succhiare la pelle morbida della spalla, fino a farla gemere forte. La voleva, voleva perdersi nel piacere più assoluto, annegare in quel corpo caldo e morbido, perfetto. Ma fu ancora una volta Kat a prendere il comando, Shane rimase senza parole quando la vide stringersi al suo corpo e scendere lentamente sulla sua erezione pronta. Entrambi gemettero forte, quel piacere era spaventoso, Kat inarcò la schiena in automatico, mentre le sue mani artigliavano le spalle di Shane, ancora seduto e del tutto impossibilitato a muoversi. Era Kat a condurre il gioco, a danzare con movimenti lenti e strazianti sul corpo del ragazzo, inseguivano quel piacere che cresceva e si espandeva attimo dopo attimo, Shane stringeva la sua vita tra le mani, era distrutto, i loro gemiti riempivano la stanza, così come il lieve cigolare del letto mentre il ragazzo provava a muovere i fianchi, ad assestare quelle spinte che fecero sussultare Kat di piacere, fino a quando con un movimento fluido Shane riuscì a ribaltare le posizioni. Stavolta aveva lui il comando e le sue spinte si fecero più violente mentre Kat veniva sconvolta dal piacere che cresceva in ondata, spinta dopo spinta. Si aggrappò a lui, stringendo le gambe intorno alla sua vita e quel semplice gesto bastò per far impazzire ulteriormente Shane, scese a baciarla, a cospargere il suo corpo di baci e morsi mentre quei movimenti aumentavano di intensità, continuava a spingersi dentro, nel corpo stretto e bollente di Kat che gemeva e adesso gridava il suo nome, artigliando le lenzuola con le mani.

- Sh-shane ... -

- Vuole che mi fermi? - Chiese il ragazzo, trafelato e con un sorriso pieno di eccitazione sul volto.

- Mai -

- Come Sua Maestà desidera -

Kat venne scossa dal suo primo orgasmo mentre anche Shane stava per raggiungere l'apice di quel piacere assurdo, stava per venire e vedere il viso estasiato e colmo di piacere di Kat fu il tocco finale. Vennero insieme, Shane uscì poco prima di riversare il suo seme bollente nel corpo di Kat la quale veniva scossa da ondate di puro piacere. Erano ansimanti, ancora stretti l'uno all'altro, incapaci di muoversi, soltanto i loro cuori sembravano ancora capaci di battere. Shane la baciò, cercando la sua bocca calda e ancora ansante tra i capelli disordinati della ragazza, Kat allungò le braccia intorno al suo collo e lo strinse ancora a sé, nascondendo il volto contro la sua spalla sudata.

- Non ti ho chiamato ma mi sei mancata, scusami ... non ho mai saputo cosa volesse dire stare davvero con un'altra persona - Shane parlò senza riflettere forse per la prima volta nella sua vita, ma non se ne pentì affatto. A volte anche un Gould poteva permettersi di chiedere scusa.

- Ti sei fatto perdonare, credimi - Commentò lei, ritrovandosi a ridere - sei perdonato. -

- E questo è soltanto l'inizio, tesoro -

Kat era sempre stata attratta dal sorriso malizioso di Shane, attratta e allo stesso tempo repulsa, forse un controsenso, ma quella sensazione la suscitavano soltanto le cose terribilmente pericolose ma allo stesso tempo allettanti. Shane lo era.

- Non credevo che sarei mai finita così ... - Ammise la ragazza, ancora stretta tra le braccia di Shane.

- Così come? Soddisfatta dopo un orgasmo? Beh, se fossi rimasta con mio cugino probabilmente non sarebbe mai successo -

Kat lo fulminò con lo sguardo - Idiota. Intendo dire con te! Con Shane Gould. Non eri proprio nei miei piani -

- Né nei tuoi pensieri - Commentò quello, nascondendo alla perfezione l'amarezza di quel tono con un sorriso sensuale.

- Avevo paura di te - Disse semplicemente Kat, sciogliendosi appena da quell'abbraccio per potersi mettere comoda sul letto, a fissare il bel volto confuso di Shane - Tu eri tutto ciò che ho sempre temuto, ma che in fondo al cuore desideravo. Rappresentavi il pericolo, la possibilità che stando con uno come te le cose potessero sfuggirmi di mano -

- Avevi paura di amare fino a perdere il controllo, Kat? -

La ragazza si sentì scoperta, i suoi occhi parlavano più del resto - Ho sempre voluto avere il potere, io ambivo alla perfezione, ad una vita bellissima ma assolutamente priva di avvenimenti che avrebbero potuto sconvolgermi o prendermi di sorpresa. Wright era tutto ciò che pensavo di volere. -

- Ma noi esseri umani amiamo il pericolo, tutti. Senza alcuna eccezione - Shane aveva parlato con una sicurezza assoluta - E' così, la sicurezza annoia, rende tutto così piatto e triste ... senza la passione, il pericolo, la paura noi non saremmo altro che mezzi uomini che vanno avanti per inerzia in una vita in cui non succede niente di veramente tragico, ma neanche qualcosa di assolutamente memorabile. Adesso mi chiedo se tu ti sia pentita di questa tua scelta. -

Shane osservò il viso della ragazza con attenzione, vedeva i suoi dubbi, le sue paure, tutte le rimostranze che avrebbe potuto avere nei suoi riguardi, ma c'era anche dell'altro, un desiderio profondo.

- Nel bene o nel male, comunque vada, io non dimenticherò questi momenti, Shane. Anche se un giorno dovessi odiarti, io non li dimenticherò mai. -

Kat si strinse a lui, appoggiando il capo contro il petto di Shane che le passò le braccia intorno al corpo, quella strana atmosfera malinconica passò presto, sopraffatta dalle chiacchiere di Kat che iniziò a curiosare sul week end all'estero di Shane. Avevano trascorso la notte a parlare e baciarsi, soltanto quando le prime luci dell'alba penetrarono all'interno della stanza si resero conto di quanto in fretta fosse volato il tempo. Shane sbadigliò e si stiracchiò appena

- Anche stanotte non ho dormito per niente, il mio corpo perfetto potrebbe risentirne -

- La modestia è una grande dote, lo sai? - Ribatté la ragazza, portando gli occhi al cielo.

- Modestia? - Shane si finse confuso - Mai sentito parlarne! Deve essere qualcosa di piuttosto noioso e inutile. Dannazione, quanto vorrei che fossimo al Bulgari e non in questa bettola, ci vorrebbe proprio una colazione a letto -

Kat rise appena - Prima o poi, forse ... -

- Quando cambieremo pianeta magari - La rimbeccò l'altro, stiracchiandosi un po' - credi che Yoru se la prenderebbe troppo se le chiedessi in prestito casa? I suoi non ci sono mai e nessuno si insospettirebbe se passassimo a trovarla. Possiamo lasciarla guardare se vuole, anche Konnor! -

- Sei disgustoso, Gould! - La mora scosse la testa, poi la sveglia del cellulare iniziò a suonare - dannazione, è già così tardi? Devo tornare a casa, mia madre dovrebbe rientrare in mattinata. -

Shane protestò a viva voce, attirando di nuovo la ragazza a letto - E dai, è sabato! Non c'è scuola, dille che sei da Yoru -

- Di nuovo? Gliel'ho già detto troppe volte! Si insospettirà! - Kat provò a districarsi dalla presa di Shane, non voleva farlo davvero, niente al mondo sarebbe stato più appagante del poter rimanere lì per tutto il giorno, stretta a lui, a parlare di stronzate e a baciarsi fino allo sfinimento, ma non poteva.

- Devo andare sul serio. -

- Bene - Shane portò le mani in aria in segno di resa - se è quello che vuoi. Stasera usciremo con Yoru e Konnor, preparati psicologicamente ad un mio assalto -

- E' quello che fai da quando ti ho conosciuto per la prima volta, non devo prepararmi - Gli fece notare lei, sorridendo verso quel viso bellissimo e dannatamente provante. Tornò a baciarlo di nuovo, mordendo quella labbra voraci e provocatorie.

- Come hai fatto a vivere per tutto questo tempo senza le mie amorevoli cure? - Shane rideva maliziosamente, per Kat fu più complicato del previsto rivestirsi senza cedere alle occhiate vogliose che Gould le lanciava dal letto.

- Un po' come hai fatto tu, ma senza quel puttanaio che mi ronzava intorno -

- Che vuoi dire? - Il ragazzo sembrava ancora più divertito - Le ho amate tutte le mie donne, almeno per quei minuti in cui davano il loro meglio a letto. -

- Sei proprio un gentleman, non c'è che dire. - A Kat stavano per cadere gli occhi a furia di portarli al cielo per ogni affermazione assurda che era costretta a sentire - vuoi darti una mossa? -

Gli slip colpirono Shane in pieno volto, Kat stava lanciando anche il resto dei vestiti che il ragazzo iniziò a raccattare, seppure sospirando - Saranno sempre così i nostri risvegli? Dovrei prepararmi psicologicamente prima della prossima volta. Che avverra in un luogo consono alla mia regale presenza. -

- Scommetto che lo hai fatto in posti peggiori di questo -

Shane rise appena, evidentemente era stato colpito nel segno, Kat cercò di non sbuffare di rabbia, odiava il modo in cui Shane faceva sempre riferimenti ad eventi che la mettevano di cattivo umore, da quando in qua era così gelosa? Non le era mai successo con Wright ... probabilmente perché il suo ex fidanzato non aveva avuto nessun'altra storia in passato. Con Gould le cose erano diverse, terribilmente diverse, non sarebbero bastate le dita di tutte le mani presenti in quel motel per contare il numero di donne con cui Shane si era dilettato.

- Che ti prende? -

- A me? Niente - Mentì la ragazza, lanciando un'occhiata in tralice all'altro, finalmente vestito di tutto punto e pronto a lasciare la stanza.

- Andiamo, ti conosco da troppo tempo per bermela. Hai fatto quella stessa faccia al tuo undicesimo compleanno, quando i tuoi cugini ti hanno regalato la macchina di Barbie sbagliata -

- Non era rosa, era gialla! Che me ne facevo di una macchina di Barbie gialla? -

- E anche quando hai scoperto che non saresti diventata una pop-star perché sei stonata come una campana - Continuò il ragazzo - o quando l'anno scorso ti ho detto che ti avrei preferito bionda -

- Sta zitto, Shane Gould! - Kat era esasperata, lo spinse verso la porta con un gesto poco elegante, poi lo seguì, cercando di non badare alle risate divertite che provenivano da lui - sei così fastidioso e poi non preferisci le bionde -

- Hai ragione, mi piacciono le rosse in realtà. Oh, vado pazzo per le rosse! -

- Io non sono rossa ... - Gli fece notare Kat e subito se ne pentì.

- Già, che strano ... - Shane si finse confuso poi provò a rubarle un bacio, ma di rimando ottenne uno schiaffo sul petto che lo fece ridere ancora di più. Erano all'ingresso ormai, Shane lasciò le chiavi alla reception e con un braccio intorno alla vita di una Kat ancora riluttante si incamminò verso l'uscita. La giornata non era delle migliori, il cielo era plumbeo e minacciava di piovere, esattamente come ogni altra mattina londinese eccetto qualche rara eccezione, Shane aveva chiamato un taxi che adesso li attendeva dall'altra parte della strada.

- Niente metro, non sarei riuscito a sostenere un altro giro in metro - Spiegò ancora prima che Kat avesse potuto aprire bocca - ti lascio qualche isolato prima di casa, sta tranquilla. -

Kat si immobilizzò, inizialmente non avrebbe saputo dire che cosa avesse colpito il suo sguardo, poi però lo percepì perfettamente, oltre il brusio della città che si risvegliava, c'era quel rumore lieve ma persistente. Si voltò indietro, soltanto in quel momento vide i due paparazzi dall'altra parte della strada, appostati all'uscita del Mesmerton. Il sangue le si congelò nelle vene, rimase paralizzata, ancora stretta contro Shane che lentamente si voltava verso la ragazza, confuso dalla sua improvvisa immobilità. I paparazzi continuavano a scattare, quel click era il suono più spaventoso che Kat avesse mai sentito.

- Porca puttana! - Shane attraversò la strada con uno scatto rabbioso, schivando per un pelo un altro taxi che per poco non lo investì. Kat era sconvolta, gli occhi sgranati, le gambe non l'avrebbero retta ancora per molto.

- Fermatevi immediatamente! - Le urla rabbiose di Shane sovrastarono tutto il resto, si stava gettando contro i due paparazzi, stava cercando di raggiungere le fotocamere per strapparle via delle loro mani e romperle in mille pezzi. Ma non c'era via di scampo, ce n'erano altri, erano ovunque, soltanto in quel momento Kat ne vide almeno altri tre, li avevano fotografati ... li avevano visti uscire da quel dannato motel insieme, mano nella mano, stretti l'uno all'altro.

- Shane, fermati! - Kat era riuscita a riscuotersi e ad attraversare la strada, afferrò il ragazzo che stava per provocare una rissa. Il paparazzo parlava convulsamente, nascondendo la sua fotocamera dietro la schiena mentre Shane continuava a spingerlo e strattonarlo, nel frattempo la strada si stava animando di altri paparazzi e curiosi giunti da ogni dove. Kat era sconvolta, spinse via Shane con tutte le sue forze

- Smettila! Sono ovunque! Non puoi fare niente, Shane. Andiamocene! - Aveva urlato di rabbia, il rumore di quegli scatti rubati era assordante, l'avrebbe fatta impazzire. Li stavano riprendendo, si chiudevano intorno a loro in un cerchio dal quale stava diventando impossibile fuggire. Shane aveva il fiato corto, sentiva le sue mani tremare dalla furia, che cosa diavolo era successo? Perché erano lì? Prese Kat per il braccio e si fece strada tra quella folla pullulante.

- Signor Gould, signorina Westwood? Volete rilasciare un'intervista? -

I due correvano a più non posso.

- State insieme? Da quanto tempo? -

- Possiamo farvi delle domande? Fermatevi un attimo. -

Kat avrebbe preferito morire piuttosto che provare quello che stava provando in quel momento, Shane la trascinò via, spingendola sul taxi, ancora in attesa, ma adesso circondato di curiosi e paparazzi.

- Signorina Westwood, in che rapporti è rimasta con il suo ex fidanzato Wright Irwin? Sa della sua relazione con il cugino? -

- Andate a farvi fottere! - Shane urlò rabbiosamente prima di chiudere lo sportello dietro le sue spalle - Portaci via da qui - Sussurrò all'autista con un filo di voce.

Kat tremava, non poteva credere a quello che era appena successo, la sua mente le ripeteva che non poteva essere vero, la sua vita non poteva essere distrutta in quel modo, non così in fretta.

- Kat? - Shane la chiamò piano, provò a toccarla ma la ragazza si scostò in fretta.

- L-lasciami ... -

- So cosa stai pensando, ma non è colpa mia! - Si affrettò a dire Shane, cercando lo sguardo di Kat che però fuggiva dal suo. Stava piangendo e tremando - Kat, dannazione. -

- Che cosa vuoi? - Fu un urlo terribile, poi lo spinse via - Erano lì! Loro sapevano! Ci stavano aspettando e dannazione io non ho parlato con nessuno! Nessuno sapeva che io mi sarei trovata in quel dannato motel, sei stato tu! -

- Io? Perché diavolo avrei dovuto fare una soffiata ai paparazzi? - Shane era incredulo - che cazzo di motivo avrei per farlo? -

- Volevi mettermi alle strette! E' quello che vuoi dall'inizio di questa storia! Volevi che uscissimo allo scoperto! Tu odi vivere così, non lo accetti! Sei stato tu! - La furia cieca di Kat era spaventosa, Shane era impietrito - Sei solo un bastardo, mi hai rovinata ... adesso tutti sapranno quello che ho fatto ... -

- Non sono stato io! Non ti farei mai niente del genere, Kat! - Ribatté il ragazzo rabbiosamente, stringendole il volto bagnato tra le mani - Guardami! -

- Non voglio! - Kat si scostò da lui con tutte le sue forze, poi lo spinse via. Si sentiva soffocare, le sembrava di trovarsi in un incubo troppo vivido per non essere reale - T-tu ... mi hai distrutto, adesso Wright saprà tutto e mi odierà! -

- Ho parlato soltanto con Konnor, dannazione! Mi stai a sentire? -

- Allora come diavolo facevano a saperlo, eh? O forse è soltanto un caso? Credi che sia così stupida? - Kat lo colpì al petto con una sfilza di schiaffi furiosi, Shane non riusciva a tenerla ferma, aveva perso la testa - Non voglio più vederti! Ti odio! Ti odio da morire! Scendi! -

- Tu sei pazza - Shane era sconvolto - non sono stato io ad avvisarli, Kat. Te lo giuro. -

- Stai mentendo! Lo faccia scendere! Si fermi! - L'autista fece come gli era stato ordinato, il suo viso era preoccupato e sconvolto quasi quanto quello dei due ragazzi mentre si accostava al marciapiede.

- Kat ... - Shane provò a parlare, ma ancora una volta venne sopraffatto dalla furia della ragazza

- Vattene! Ho detto vattene! Scompari dalla mia vista! - Urlò ancora, spingendolo via fino a quando non fu Shane a lasciare l'auto.

Rimase raggelato, nella fredda aria londinese, a fissare il taxi nero che ripartiva sotto il suo sguardo.


Quella mattina Yoru si era alzata presto come sempre, aveva fatto la sua corsa, la doccia e adesso stava gustando la colazione. Si ritrovò con il cellulare fra le mani a fissare svogliatamente le notizie in prima pagina, solitamente passava velocemente la sezione Gossip per consultare gli articoli scientifici in basso ma quel giorno qualcosa attirò la sua attenzione. Fu una foto a colpirla inizialmente, si trattava di un primo piano del volto furente di Shane, non le era mai capitato di vederlo così fuori di sé e in particolare davanti ai giornali. Il titolo che faceva da cornice a quello scatto la lasciò impietrita: Nuovo Scandalo a luci rosse per Gould e a farne spese è la regina di Kengsinton. Yoru tremò, aprì il file sperando che si stesse sbagliando ma non fu così. L'articolo erano poche righe raffazzonate perché il vero protagonista era un video girato da alcuni giornalisti all'uscita di un motel.

Erano Shane e Kat, non c'erano equivoci, si stavano baciando e si tenevano per mano, poi il ragazzo aveva notato i giornalisti e si era avventato contro di loro. Yoru lasciò andare il cucchiaio che cadde a terra mentre fissava l'amico aggredire i paparazzi e il volto totalmente sconvolto di Kat. Urla, minacce e lacrime prima che i due ragazzi lasciassero la scena, era stato girato non molto tempo prima. Accanto a quell'articolo ne stavano comparendo numerosi altri, le testate scandalistiche lentamente stavano montando ad arte la notizia, lasciandosi andare alle più perfide e rivoltanti congetture.

Bomba in casa Westwood: Prima il divorzio dei genitori e ora la relazione segreta della figlia!

Shane Gould colpisce andora: Che ci sia lui dietro la separazione della coppia Westwood – Irivin?

Braccio di ferro fra cugini per il cuore della Westwood?

La perfezione non esiste, anche Kat Westwood preda del fascino proibito di Gould.

Yoru trattenne un conato di vomito, quanto sarebbe degenerata? Che potevano fare adesso? Kat avrebbe retto? Le risposte a quelle domande la intimidivano, stava per piovere fuoco e zolfo sulle loro teste.

Vide il cellulare squillare, per un attimo pensò che fosse Kat ma poi riconobbe il numero di Konnor.

- Pronto? – la voce le tremò leggermente.

- Yoru! Che diavolo succede? Li hanno beccati? – Il ragazzo era allarmato e concitato – ho visto un articolo, Annie me lo ha mostrato. È tutto vero? Cazzo ... -

- Sì – Disse flebilmente – Li hanno scoperti, scusami ma devo chiamare Kat –

- Certo, mi dispiace ... io ... se posso fare qualcosa ... -

- Temo che nessuno possa fare niente, bisognerà fare i conti con le conseguenze adesso – Mormorò la ragazza abbasando lo sguardo.

La chiamata fra i due si interruppe e la bionda tentò di mettersi in contatto con l'amica ma lei non rispondeva al telefono. Così Yoru si sollevò decisa a uscire e tentare di cercarla ma l'entrata della signora Watson la indusse a fermarsi.

- Miss ... qui fuori ci sono delle persone, vogliono parlare con lei – la donna era molto seria – giornalisti ... -

- Merda! – Imprecò – digli di andare via e chiamala polizia se serve –

- Certo Miss –

La ragazza lasciò la cucina per andare in camera sua, si affacciò alla finestra e vide alcune troupe che stavano girando lungo il perimetro di casa sua. Quegli sciacalli, erano già pronti a montare un caso mediatico sulla vita di una ragazza di diciannove anni, che genere di mondo era quello, pensò amaramente.

- Signorina Knowles! – Sentì gridare dalla strada – solo qualche parola, lasci una dichiarazione: ha sentito dello scandalo? –

- Era a conoscenza della relazione fra Kat e Shane? –

- Cosa pensa abbia portato Kat a separasi da Wright? –

Si gettò sul letto, era anche lei in trappola, come poteva essere successo? Sapeva quanto entrambi erano prudenti, chi poteva averli traditi?

Il cellulare di Yoru prese a squillare e lei si catapultò subito a rispondere, era Kat.

- Che diavolo è successo?- Chiese la bionda allarmata – Kat dove sei? Come stai?-

- Hai ... saputo ... - La voce le tremava – tutti quanti lo sanno -

- Andrà tutto bene Kat, cos'è successo? –

- Non andrà bene invece! È andato tutto a puttane! Loro erano lì, ci hanno visti, filmati, mi viene da vomitare – stava singhiozzando – è tutta colpa di Shane! È stato lui! Sono solo questo per lui, un altro scandalo per la sua collezione! Mio Dio ... -

- Kat io ... non credo che Shane lo farebbe - era impossibile, pensò Yoru, lui non farebbe mai del male a Kat.

- Yoru, apri gli occhi! Io non l'ho detto a nessuno, deve essere stato lui! – altre lacrime, la voce della mora era rotta dalla disperazione.

- Dove sei adesso? Vuoi venire da me? Che farai? –

- Sto andando da Wright –

Silenzio.

Per un momento Yoru non volle credere di averlo sentito – Sei seria? È una pessima idea –

- Devo farlo! Prima che lui sappia tutto dai giornali! Devo spiegargli ... -

- Lo saprà di certo! Lascia perdere, non peggiorare le cose ... non puoi fare nulla – tentò di spiegare la bionda.

- G-glielo devo, almeno questo ... devo farlo – Replicò Kat determinata.

- Kat, ti prego, questo è un suicidio –

- Sono già morta Yoru, guardati intorno ... -

Poi la comuncazione si chiuse, la ragazza rimase in silenzio totalmente spiazzata, osservava i titoli crescere sul web e le persone cominciare a commentare senza riguardo o delicatezza. Tutti a scagliare pietre contro Kat e la sua immagine da ragazza perfetta e in gamba, era lei l'agnello sacrificale della vicenda, la persona da giudicare.

Erano gli ultimi giorni di Novembre e il regno perfetto della regina Westwood si era appena dissolto davanti ai suoi occhi.


Konnor dovette sedersi per un momento, non riusciva a capire dove avesse sbagliato, cosa potesse essere andato storto, era certo che nessuno frequentasse quel motel, come avevano potuto intercettarli?

- Che persone orribili – disse Annie fissando i commenti che apparivano sotto gli articoli che affollavano il suo telefono – è solo una ragazza, perché la gente non ha un minimo di ritegno? –

- Devo cercare di mettermi in contatto con lui – mormorò il rosso.

- Sì certo, vai ... -

Konnor tirò fuori il cellulare, non sapeva se Shane gli avrebbe risposto ma tentò comunque di chiamarlo.

- Pronto? – la voce del ragazzo raggiunse le orecchie del rosso con tono severo.

- Shane! Dio mio, ho letto cos'è successo, io sono desolato – esclamò.

- E per cosa? Evidentemente siamo stati troppo stupidi – disse quello con tono sprezzante – stupidi e ingenui –

- Io non capisco, mi sento così in colpa, tutto questo casino ... - Konnor era rammaricato.

- Non devi essere tu quello dispiaciuto, il posto andava bene, devono aver avuto una soffiata, ci stavano aspettando ... -

- Qualcuno gli ha detto che eravate lì? –

- Ho anche una mezza idea ... - Ringhiò Shane.

- Cosa farai adesso? Come sta Kat? – Domandò impensierito.

- Non lo so, non so nulla di niente ma fra noi è finita, dopo questo è finita davvero –

Avrebbe voluto aggiungere altro ma il ragazzo non glielo permise, Konnor si ritrovò a fissare il cellulare. Ognuno aveva le sue battaglie da combattere dovette notare, chi in strada e chi nero su bianco nelle copertine delle riviste. Si chiese se quei due fossero abbastanza forti da poter vincere la guerra che era appena iniziata.


ANGOLO DELLE AUTRICI: Eccoci qui! Lo scandalo è scoppiato e adesso si salvi chi può.
La vita di Kat e Shane sarà stravolta completamente ... come si suol dire: Le bugie hanno le gambe corte. Ma chi sarà stato a dare la soffiata ai paparazzi?
Idee? Teorie?

- BLACKSTEEL - 

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