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Chapter 19 - Flesh and Blood

Quando Yoru vide spuntare Kat a casa sua nel cuore della notte capì che qualcosa non andava e non si trattava della sua famiglia questa volta. C'era quel fondo di disperazione nei suoi occhi che faceva chiaramente intuire che il suo dolore la riguardava più intimamente, più visceralmente. La bionda non aveva bisogno di domande ma le fece comunque mentre faceva accomodare l'amica e le concedeva asilo politico a casa sua.

- Che succede adesso? – la voce di Yoru era stanca e consapevole.

- Non posso più stare al Bulgari – poche parole che avevano un significato profondo, impresso nello sguardo ancora sgranato della ragazza.

- Shane ti ha fatto qualcosa? – insistette la bionda.

- No ... - la voce di Kat era piatta – non si tratta di quello che ha fatto a me ... lascia perdere, non mi va più di restare lì –

Ancora una volta l'amica non le stava dicendo tutto, forse neanche lei era certa di volerlo dire ad alta voce, comunicare qualcosa a Yoru per Kat era come renderla reale, come ammettere che quella cosa esisteva. Forse certi sentimenti e desideri erano troppo oscuri ed indesiderati per essere portati alla luce del sole, per essere posti a giudizio. Ma mentre osservava la mora sistemare le cose in camera sua, Yoru si chiese per quanto tempo ancora Kat sarebbe riuscita a mantenere quella maschera di apparente stabilità.

Persino il giorno seguente quando si diressero a scuola la camminata di Kat era rigida ma impettita, nonostante i compagni le rifilassero più di un'occhiata lei era determinata a riconquistarsi la sua normalità. Yoru notò che ci stava riuscendo con un discreto successo, non dava a vedere quanto in realtà si sentisse fragile, questo almeno fino all'ora di pranzo.

Quando le due ragazze si sedettero al solito tavolo con i loro vassoi cominciarono a chiacchierare e Kat stava tentando di ritrovare il suo solito brio, poi però una figura si intromise nella discussione, catturando l'attenzione e lo sguardo della bruna.

- Come state, belle ragazze?- la voce ed il viso sfacciato di Shane Gould apparvero nella visuale delle due ragazze.

Kat si irrigidì immediatamente mentre Yoru si rivolse a Shane – che ti serve? Non hai conquiste da fare per l'ora di pranzo? –

- Oh, mia cara, il mio giardino è così verde e pieno di frutti che posso anche prendermi un po' di tempo libero per voi due! – commentò quello strizzandole l'occhio.

Yoru sollevò gli occhi al cielo ma notò quanto lo sguardo di Kat invece divenne intenso, era permeato da un emozione che la ragazza non le aveva mai visto addosso e che non seppe definire, sembrava così inusuale per la sua amica.

- A proposito di tempo libero – riprese la bionda – mi auguro che stasera ne abbiate, Konnor mi ha chiesto se vi va un'uscita a Chelsea –

- In quattro? – Kat parve improvvisamente riluttante.

La giapponese si ritrovò a reclinare la testa confusa – perché questo tono sorpreso? Non eri stata tu a dire che ti andava di uscire ancora con lui? Shane non ti farà sentire come un terzo incomodo – concluse Yoru dedicando un sorriso sadico all'amica.

Kat la fissò leggermente raggelata, rimproverando se stessa per la sua impulsività e per tutte quelle stupide fantasie che le vorticavano in testa in quel periodo.

- In effetti ... - tentò di dire.

- Suvvia Westwood, sono sicura che un giro in un posto nuovo scioglierà un po' il gelo del tuo cuore – rise Shane che le dedicò uno dei suoi sorrisi ammalianti –alla tua vita manca decisamente azione! –

- Nella tua invece ce n'è fin troppa! – ringhiò lei e per un attimo rimasero tutti in silenzio.

L'espressione rilassata e magnetica di Shane non era turbata però – allora puoi dire al buon Konnor che per me stasera si può fare ... se Westwood deve continuare a piangersi addosso possiamo pure andare senza di lei –

Kat incrociò le braccia sul petto – senti Shane, vai a farti fottere ... -

Quello le strizzò l'occhio – corro subito! Chi ha tempo non aspetti tempo, dico bene? –

- Sei disgustoso ...- il tono di Kat era sempre più acido, probabilmente una parte di quelle parole erano rivolte anche a se stessa.

- Be, vado bene per molti palati Westwood ... anche per quelli che fanno finta di essere troppo sofisticati, anzi sono quelli che hanno più fame –

Fu con quelle parole che Shane si sollevò dal tavolo e lasciò le due ragazze nel silenzio più totale, Kat era immobile e con lo sguardo proiettato verso un punto non ben definito, Yoru invece la fissava attentamente.

- Kat ... - la voce della bionda arrivava ovattata alle orecchie dell'amica, ancora persa in chissà quale oscuro pensiero – quando ti deciderai a dirmi cosa ti sta succedendo? –

La mora stirò le labbra in un sorriso – non succede nulla di che Yoru, si tratta solo di Shane che fa lo stronzo con i suoi soliti commenti ... vedrai stasera ci divertiremo! Ora vado al comitato –

- D'accordo ci becchiamo dopo gli allenamenti di nuoto – la salutò la bionda – e Kat ... -

- Sì? – disse la ragazza ancora sorridente.

- Niente ... lascia perdere -

Gli allenamenti di Yoru si erano intensificati parecchio quella settimana, cominciava la preparazione atletica per i campionati invernali a cui la scuola partecipava ogni anno. Yoru si trovava a proprio agio nell'acqua della piscina, tratteneva il respiro e muoveva le gambe ed le braccia al massimo. Era sempre più persuasa dall'idea che vincere una gara agonistica era più semplice di stare dietro alle stranezze dei suoi amici. Quando le regole erano chiare e le intenzioni definite tutto era più semplice, cristallino come l'acqua, ma non accadeva quando c'erano di mezzo gli uomini. Le intenzioni venivano celate, le regole ignorate, tutto diventava confuso e intangibile, di questo Shane Gould era un maestro. La cosa che temeva di più era che persino Kat cascasse in quella rete senza neanche rendersene conto, finendo per complicare la sua vita in un modo in cui non avrebbe mai voluto. La sua amica non era una ragazza che sapeva vedere lontano, Kat era impulsiva e sempre con la testa fra le nuvole, molto spesso incapace di osservare la portata delle sue azioni.

Mentre si cambiava nello spogliatoio Yoru faceva finta di essere da sola ma non le sfuggivano le chiacchiere sottovoce delle sue compagne di squadra.

- Non si è saputo nulla su quel tipo? – chiese una – certo era figo –

- Ho sentito dire che forse stanno insieme – mormorò un'altra.

- Ma chi Knowles? Non è una macchina? È anche dotata di sentimenti ? – rise ancora la prima.

-Poi uno così figo non credo che si metterebbe con una come lei! Andiamo fa paura ed è piatta come una tavola- si intromise una terza.

- Figo? – mormorò schifata una delle tre - se ti piace il genere ...io lo trovo estremamente volgare -

- Ma sul divorzio dei Westwood si sono sapute altre notizie? –

- Lo hanno reso ufficiale ... chissà forse il dottore tradiva la moglie – informò una.

- Sarà un duro colpo per Kat ... l'ho vista un po' scossa oggi ... -

- Era ora che scendesse nel mondo dei comuni mortali, ogni tanto la fortuna gira ... anche per la regina della scuola è arrivato il momento di capire che il mondo va avanti anche senza le sue direttive -

Le tre risero prima di uscire dallo spogliatoio lasciando Yoru da sola, probabilmente non si erano neanche accorte che era lì, molto spesso la gente la guardava senza vederla. Lei era abituata ai fraintendimenti, all'essere giudicata o ignorata, era abituata ad essere messa da parte. Si chiese se Kat avesse mai contemplato una possibilità del genere nella sua vita.

Il Moe's era un pub molto famoso a Chelsea, con un congruo numero di clienti, Konnor e la sua banda era fra quelli più abituali, ma quella sera lui non era lì con loro. Era all'angolo della strada e stava aspettando l'arrivo d Yoru e i suoi amici, questa volta il ragazzo aveva deciso di giocare in casa, non conosceva posti sofisticati ma era certo che il pub gli sarebbe piaciuto. Aveva atmosfere suggestive con musica dal vivo, che gli conferiva un aura davvero particolare, era certo che avrebbe catturato l'attenzione del gruppo.

I tre non tardarono ad arrivare, il rosso li vide scendere da un taxi nel marciapiede opposto, notò che fu Shane a pagare l'autista, nonostante le proteste di Kat, l'attenzione di Yoru invece era già proiettata verso di lui. La ragazza gli andò incontro con passo svelto ed un sorriso sollevato sul volto, indossava una gonna leggermene coperta da un maglioncino lungo, sopra aveva la giacca di pelle, il clima cominciava ad essere freddo la sera. Il volto di Yoru era sempre pulito e naturale, fatta eccezione per un velo di lucidalabbra. Il look di Kat era diametralmente opposto come aveva ormai imparato ad aspettarsi Konnor, la mora aveva dei tacchi alti ed un vestito aderente ed elegante, di evidente fattura pregiata, che si sposava bene con il completo che indossava Shane.

- Ti prego salvami da quei due ... - mormorò la bionda quando gli fu vicino e lo baciò con trasporto, Konnor la strinse, sorridendo appena.

- Non ti avevo specificato un abbigliamento discreto ed informale? – commentò il rosso.

- Non ho completi più informali di questi – decretò Shane – non vorrai che mi vesta come uno straccione spero! –

- Come sempre ho la sensazione che ci siano degli insulti nei tuoi commenti Shane – rispose Konnor a mo' di saluto.

- Perdonami caro amico, ma io vado in giro con stile ... sono sempre un Gould –

- Ho idea che questo sarà un problema prima o poi ... - mormorò Konnor facendo annuire Yoru consapevole – dai andiamo dentro, vi piacerà –

L'interno era grande ed affollato, la band di quella sera stava già suonando, l'atmosfera era resa cupa e seducente dalle luci rosse del locale, l'arredamento era semplice ma elegante. Grandi divanetti erano distribuiti intorno alla stanza, in una zona centrale c'era il grande bar assediato di gente, più apparati c'erano una serie di tavoli non lontani dallo spiazzo dove alcuni ragazzi stavano ballando. I camerieri andavano avanti ed indietro portando ordinazioni e prima che l'ultimo tavolo venisse occupato il gruppo prese posto.

Shane e Kat fissavano quel posto con sguardo curioso ed affascinato, non erano mai stati in un posto del genere, erano abituati ai locali eleganti di Kensington ma si sentivano in sintonia con quell'atmosfera tanto insolita.

- Mi sento un po' osservata – disse Kat ad un tratto leggermente a disagio.

- Credo perché ti sei vestita come nessuno qui può permettersi in tutta la vita – rise Konnor – ma non preoccuparti smetteranno presto –

- Propongo di cominciare a bere – rise Shane – così passa a tutti l'imbarazzo –

Il rosso notò come Kat scattò al suono di quelle parole e rifilò una strana occhiata al ragazzo, era tentato di chiedere a Yoru cosa non andasse fra i due ma lo sguardo provato della bionda gli fece capire che ne aveva viste fin troppe.

- Dovete assolutamente provare la birra artigianale che fanno qui ...ma vi avverto che è parecchio forte –

- Amico, non c'è nulla che Shane Gould non possa reggere ... -

Così cominciò la serata, Gould fu sorpreso e deliziato nel vedere che lì la birra veniva servita in delle caraffe da cui si riempivano i bicchieri e non badò alla quantità ma solo a fare irritare Kat.

- Quei due sono davvero strani – mormorò Konnor all'orecchio di Yoru mentre li osservava discutere per qualunque cosa.

Yoru sollevò appena gli occhi al cielo – certe volte mi chiedo perché io gli rivolga ancora la parola ... -

Il rosso rise le circondò le spalle della ragazza con un braccio - Anche se non ti piace ammetterlo sei una donna paziente –

La bionda rise e si allungò verso il viso del ragazzo, il bacio fu immediato e passionale, per un momento si dimenticarono di avere altri davanti e Konnor passò una mano fra i capelli dalla ragazza e poi più giù, lungo la spalla ed i fianchi. A Yoru piaceva essere toccata in quel modo, sentire il calore del corpo di Konnor stretto al suo, quell'idilliaco momento fu infranto dalla voce che si levò divertita.

- Ma guardali, i piccionici – esclamò Shane – chi avrebbe mai detto che Kill Bill si sarebbe lasciata mettere al guinzaglio –

- Shane! – Kat ribattè prontamente – ma che modi sono! –

- Allora Konnor hai già colto le grazie della nostra bella bionda? Secondo me è una che ci va pesante ... sai frustini ed il resto ... scommetto che ti diverti parecchio! – rincarò la dose il ragazzo.

Konnor scosse la testa ridendo – Shane tu sei ubriaco –

- E tu stai sviando il discorso! – disse quello ridendo.

- Shane piantala e smettila di bere! – lo rimproverò Yoru – e anche tu Kat! –

- Ma ha cominciato Shane! – protestò la ragazza con le guance ormai color porpora.

Ad un tratto un nuovo pezzo cominciò e la mora si sollevò dal tavolo sotto gli occhi perplessi dei presenti.

- Io vado a ballare! – disse.

- Non ti reggi in piedi – rise Shane scuotendo la testa.

- Invece sì e mi va di ballare! – insistette Kat allontanandosi dal tavolo.

Fu così che il ragazzo si sollevò cominciando ad andarle dietro – lascia che ti faccia da cavaliere almeno ... sono un gentiluomo anche se non ti piace ammetterlo! –

- Ma fammi il piacere!

Fra un battibecco e l'altro Shane aveva appoggiato le mani sul corpo di Kat e lei aveva portato le braccia alle spalle del ragazzo, avevano cominciato ad andare al ritmo della musica, lenta e sensuale. Stavano ancora parlando ma Konnor e Yoru non riuscivano più a sentirli, si erano immersi nella folla e li vedevano a malapena emergere dalla calca. Il rosso notò che Shane si era fatto vicino alla ragazza e la cingeva in modo intimo e possessivo, le fronti dei sue si sfiorava appena.

- Sono un po' strambi ma non sono per niente male quei due ... - disse il ragazzo.

Yoru sospirò – il problema fondamentale di Kat è che Wright non si è deciso a portarsela a letto ... se lo avesse fatto tutto questo non starebbe succedendo –

Konnor sollevò un sopracciglio senza capire – chi è Wright? –

- Il ragazzo di Kat ... -

Ci fu un lungo silenzio nel quale il rosso non sapeva bene cosa dire – credevo che fosse Shane il suo ragazzo o che si stessero frequentando ... -

Lo sguardo di Konnor era ancora puntato verso la coppia che stava ballando, adesso Kat sorrideva più dolcemente mentre Shane non distoglieva lo sguardo da lei.

- E' proprio questo il punto - sentenziò la ragazza - rimpiango il giorno in cui sarà davvero così ... -

- Insomma Shane ... vuole fregare la ragazza a quel tipo? –

- Già, è suo cugino –

- Sai cosa ti dico? – esclamò il rosso prendendo Yoru per una mano – che sto cominciando ad invidiarli ... dai, balla con me –

La ragazza distolse lo sguardo un istante – non so se sono capace ... -

Il suono di quelle parole struggenti e lente continuava ad echeggiare nella sala quando Konnor tirò su Yoru e la portò nella piccola pista da ballo. La ragazza intrecciò le dita dietro il collo del rosso mentre lui le fasciava la vita le sue braccia, stringendola forte e facendo aderire i loro corpi. Quella vicinanza così serrata fece battere forte il cuore di Yoru, sentì la fronte di Konnor poggiarsi sulla sua e le sfiorò la punta del naso con la propria. Il corpo di Yoru stava bruciando come mai prima di quel momento, aveva avuto molte volte i muscoli in fiamme per gli allenamenti e capì che non era lo stesso. Non era un bruciore fisco era qualcosa che veniva da dentro di lei e che si espandeva verso la sua epidermide, prima di unire le sue labbra a quelle di Konnor si chiede se anche Kat si sentisse così, se non ci fosse quella sensazione dietro lo sguardo assolutamente perso della sua amica.

Doveva essere colpa della birra, Kat non aveva mai provato niente di simile, le sue mani stringevano la vita di Shane mentre l'altro passava le braccia sulle spalle della ragazza, lasciandole appena tese. La musica era bassa, la voce del cantante la cosa più sensuale che avessero mai sentito, Shane si perse nella contemplazione del viso di Kat, era in ombra, le luci rosse creavano un gioco sexy sul suo volto lievemente confuso, il suo collo pallido era accaldato, poteva percepire la sensazione vibrante che il suo tocco produceva sul corpo della ragazza. La medesima sensazione che Kat stava facendo provare a lui, era un mix di cose nuove e pericolose, una sorta di trance in cui entrambi erano caduti o forse ci si erano buttati dentro di proposito, questo non poteva dirlo ... era così labile il confine a quel punto.

Shane la strinse ancora, attirandola verso di lui, il suo mento sfiorava appena la spalla nuda di Kat, stava annusando la sua pelle pallida e profumata, sotto il profumo artificiale c'era quello della sua pelle, fin troppo invitante per smettere. Kat sospirò appena, si sentiva come in preda di un ipnosi dalla quale non sapeva e voleva riemergere. Sentiva i capelli del ragazzo sfiorarle la mascella, Shane era piegato sul suo collo e Kat iniziava a sentirsi in preda di un desiderio spaventoso ed ingestibile, le sue mani si mossero in automatico lungo le spalle larghe e fasciate da stoffa morbida del Gould, sentiva i suoi muscoli tesi sotto lo strato superficiale di seta, aveva visto quelle spalle nude così tante volte ... mentre faceva scherma, quella divisa fasciava alla perfezione in suo petto e poi in piscina.

Il volto di Wright le tornò in mente in un flash confuso che le fece stringere lo stomaco, non erano i suoi occhi quelli che stava osservando adesso, i respiri di Shane erano fin troppo vicini al suo volto, sarebbe bastato un piccolo movimento della testa per farle provare la sensazione di quelle labbra ghermire le sue. Era quello che entrambi stavano pensando, su questo nessuno dei due aveva dei dubbi al momento.

Kat retrocedette appena, ma le braccia di Shane erano pronte, la fece ruotare su sé stessa, cingendole la vita da dietro adesso. Sentire il corpo della ragazza contro il suo petto gli spezzò il respiro per un attimo, quello era un gioco pericoloso e cattivo, Kat stava danzando con il diavolo, adesso capiva il senso di quella frase. Si lasciò stringere, chiudendo gli occhi, totalmente in balia di quelle sensazioni, le mani di Shane vagavano lungo la sua vita, le sentiva risalire sui fianchi, poi dei brividi la colsero alla sprovvista. Le labbra di Shane si erano posate sull'incavo del collo, Kat tremò sotto le attenzioni audaci del ragazzo che la strinse più saldamente.

Si lasciò baciare, il suo respiro era affannoso mentre Shane cospargeva la sua spalla di baci leggeri, sentiva la pelle d'oca crescere sulle sue braccia, una sorta di elettricità viva sulla pelle, quel gioco cattivo continuava inarrestabile, Shane succhiava quel tratto morbido e profumato, la sentiva fremere sotto ogni nuovo tocco, le sue mani avevano stretto quelle delle ragazza nelle sue, la presa era delicata, avrebbe potuto sottrarsi a lui in qualsiasi momento, ma non era ciò che la Westwood desiderava.

In quel momento i suoi pensieri erano vuoti, non c'era modo né voglia di riflettere, le sensazioni che Shane le stava provocando erano qualcosa di mai sperimentato prima di allora, distese il suo capo contro il collo del ragazzo che continuava a piazzarle quei baci pieni di desiderio e tormento lungo la sua pelle che adesso bruciava, si stava lasciando andare, sentiva ogni minima resistenza cedere di fronte a quei baci lievi e allo stesso tempo fin troppo persistenti. Poi i loro occhi si erano incontrati, Kat aveva fissato le labbra di Shane, così vicine ... così invitanti, anche lui stava facendo lo stesso.

La musica stava scemando intorno a loro, il rumore della folla riemergeva lentamente e quella magia doveva finire. Kat sospirò forte, Shane percepì subito un cambiamento in lei, la sua postura tornò tesa, le sue dita che fino ad un attimo prima erano intrecciate a quelle del Gould si staccarono quasi bruscamente, la ragazza si voltò, il viso in fiamme, il cuore palpitante. Osservare quello di Shane non l'aiutava, i suoi occhi continuavano a fissarla con una luce spaventosa, qualcosa di oscuro ed arcano si dibatteva nello sguardo del Gould e minacciava di risucchiarla nuovamente in quella danza diabolica.

La musica era cessata definitivamente, la folla applaudiva al gruppo che aveva terminato la performance e si apprestava a lasciare la sala.

- D-devo tornare a casa ... - disse la ragazza con un filo di voce resa roca da tutto quello che era successo.

- Vuoi che ti accompagni? -

Quella frase era così carica di significati inespressi da lasciare Kat tramortita, conosceva così bene quel tono ... sapeva cosa intedesse Shane con quelle semplici parole. Farsi accompagnare era soltanto un modo carino per capire se la ragazza fosse pronta a passare un'intera notte con lui.

- Torno con Yoru - insistette la ragazza con il viso ormai in fiamme.

- Yoru è con Konnor - gli fece presente Shane, facendo un cenno del capo verso la coppia che parlava fitto fitto, concedendosi un bacio di tanto in tanto.

- Aspetterò ... -

Il ragazzo sorrise appena, c'era dell'amarezza adesso - Ok, posso accontentarmi. In effetti è come se l'avessimo appena fatto su questa pista. -

- Stavamo soltanto ballando - ribatté la ragazza con il cuore in gola - tutte le idee che ti fai sono sbagliate -

- Come dici tu, ma domani sarebbe opportuno che nascondessi quelle mie idee sbagliate con un po' di phard. Mi sa che ti sono rimaste addosso - Shane rise malevolo, puntando il marchio scuro che si era formato sul collo altrimenti pallido della ragazza. Kat lo coprì con le mani immediatamente.

- Smettila, non avresti dovuto -

- E invece sì e se proprio vuoi saperlo avrei potuto anche fare altro, non mi sembravi per niente dispiaciuta delle mie attenzioni, anzi ... se proprio provi gusto nel negarti a me in questo modo almeno dovresti avere la dignità di non provocarmi -

- Stavo soltanto ballando! - Kat sentiva la furia montarle dentro - sei stato tu a seguirmi! Non è colpa mia se finisci per arraparti anche per un pelapatate! Io sto con Wright -

Shane rise forte, apparentemente divertito - Oh, quindi te lo ricordi ancora! -

- Va al diavolo -

- Stai conferendo proprio adesso con il diavolo - ribatté quello stringendo il polso della ragazza che cercava di divincolarsi - e poi Wright lo hai già tradito ed è stato così idiota da perdonarti, ma dimmi ... che cosa sarebbe successo se avessi detto tutta la verità? Cosa accadrebbe se sapesse che sono io il problema? -

- E' stato un errore che non si ripeterà più! - disse quella furiosa ad un centimetro dalle labbra divertite di Shane che si aprirono in un nuovo sorriso

- Si sta già ripetendo. So cosa vorresti farmi e farti fare da me ... te l'ho letto negli occhi. -

Un brivido colse Kat, si sentiva andare in fiamme - E allora lascia che ti dica che hai letto male! E adesso me ne vado! - un ultimo strattone che finalmente liberò la ragazza dalla stretta di Shane.

Corse dai suoi amici che finalmente sembravano aver notato quanto l'atmosfera si fosse fatta strana nel quartetto

- Dovremmo andare adesso. - annunciò Kat con un tono deciso

- Oh, già ... si è fatto tardi - Konnor era confuso - beh, spero che la serata sia stata di vostro gradimento -

- Anche troppo, caro Konnor - si intromise il Gould con un sorriso malizioso sul volto - sarebbe anche l'ora che qualcuno lo ammettesse qui. -

- Fottiti - sibilò Kat assestandogli un pugno debole sulla spalla che provocò nuove risate nel ragazzo

- Voi due, perché non ci date un taglio? E' come uscire con un branco di bambini litigiosi. - la voce di Yoru era affilata, così come il suo sguardo mentre riprendeva i suoi amici, Kat si sentì punta nel vivo, si limitò a dirigersi verso l'uscita seguita dopo qualche attimo dagli altri.

- Noi due ci vediamo domani? -

Sentiva Konnor e Yoru parlare, i suoi occhi erano puntati sulle strade luminose di Chelsea, in cerca di un taxi che li avrebbe portati lontano da quel dannato locale. Shane si stava facendo una sigaretta, apparentemente incurante del mondo come soltanto lui poteva essere dopo l'accaduto. Konnor li salutò con la promessa di rivedersi una di quelle sere, Kat non avrebbe mai più accettato niente del genere, non con Shane dietro e birra artigianale che scorreva a fiumi. Yoru glielo lesse in faccia, anche se non era necessario farlo, lei e Konnor avevano potuto intravedere abbastanza nel ballo di quei due per capire quanto pericolose si fossero fatte le cose per loro. Sospirò piano, accostandosi alla mora per salire sul taxi in arrivo, Shane le seguì subito dopo, sembrava del tutto a suo agio nel sedere nel mezzo esatto tra le due, mentre Kat cercava di appiattirsi il più possibile contro il finestrino. Odiava i taxi, erano così piccoli e scomodi

- Avresti potuto prenderne un altro tu - disse rivolgendosi a Shane

- Perché mai? Io non ho alcun problema a condividere il mio spazio vitale con te -

Kat percepì perfettamente l'intensità con cui il ragazzo aveva pronunciato quella parola, si portò le mani al volto, era stanca, come se quella serata l'avesse messa veramente a dura prova. Aveva fallito senza ombra di dubbio, si era lasciata andare con Shane, quei marchi sul collo erano l'esempio lampante di quanto era successo... se soltanto Wright fosse stato lì niente di tutto quello sarebbe accaduto. La mora lo sapeva e continuava a ripeterlo alla sua amica mentre si dirigevano verso la villa dei Knowles finalmente sole.

- Non puoi addossare tutte le colpe sugli altri, Kat - aveva sbottato la bionda, non potendone più - ma tu lo ami Wright? -

- Certo! Ma che domande fai! - la mora era incredula, come poteva Yoru mettere in questione i suoi sentimenti fino a quel punto - sto con lui da anni, lo conosco da una vita ... -

- Ma c'è qualcosa che non va evidentemente. - Yoru si mise a letto, i suoi occhi erano puntati sulla sua amica ancora intenta a sistemarsi per la notte, il suo viso era seminascosto dal buio, ma la sua postura era rigida.

- Lo sai anche tu che non è normale tutto questo, che cosa faresti se ci fosse Wright al tuo posto? Se tu fossi lontana e lui fosse rimasto qui, con quella che credi sia una sua amica di infanzia ad amoreggiare senza pudore? -

- Noi non stavamo amoreggiando! - Kat urlò, sentiva il suo cuore perdere qualche battito ed il viso infiammarsi di nuovo

- E' quello che sembrava visto da fuori, credimi - commentò la bionda con un tono severo.

- I-io ... io amo Wright, questa cosa ... è soltanto attrazione - disse con un disgusto nella voce che si faceva largo attimo dopo attimo, soltanto il pensiero di aver detto quelle parole ad alta voce la sconvolgeva, lo aveva ammesso alla fine, perfino Yoru rimase spiazzata dalla sincerità della mora.

- Devo stargli lontano, aveva ragione Shane, è l'unico modo per farci passare qualsiasi cosa ci prenda. Non possiamo più essere amici, tanto vale chiudere ogni rapporto ... - aggiunse poi con una punta di amarezza. Si intrufolò tra le lenzuola profumate, ricoprendosi subito dopo, avrebbe provato a dormire e a dimenticare tutto quello che era accaduto quella notte.

Shane non era neanche lontanamente stanco nonostante quella giornata fosse stata piena di sorprese e spunti interessanti, si era messo comodo e liberato dai suoi vestiti, stava bevendo un ultimo bicchiere di scotch mentre osservava svogliatamente le ultime news del Fashion Mirror scorrere sullo schermo del computer. Poi un trillo lo sorprese, Wright lo stava chiamando.

- Ehi! Ti ho visto online! Ancora sveglio? - il viso di Wright apparve sullo schermo, indossava un paio di occhiali da lettura ed il solito sorriso tranquillo, Shane provò un moto di qualcosa di molto simile alla rabbia, non ne sapeva neanche il perché a dire il vero. Wright non aveva nessuna colpa, era lui il bastardo in fin dei conti.

- Allora probabilmente dovresti smetterla - gli fece notare l'altro - dove sei stato? Hai visto Kat? -
- Davvero? E com'è? Questo fuso orario mi ha impedito di parlare come si deve con Kat, aveva detto che gli sembrava un tipo a posto nonostante tutto -
- Shane? Va tutto bene? Sembri andato ... ti sei fatto? -
- C'è una cosa che voglio e che mi prenderò ... -
- Eh? Non ti sento bene -
La conversazione era disturbata, il volto di Wright si bloccò mentre una scritta avvisava i due dei problemi tecnici che gli impedivano di comunicare a dovere
Il pugno di Shane atterrò sulla scrivania in legno pregiato, sentì le sue nocche bruciare di dolore, ma trattenne il fiato e strinse i denti. Che cosa diavolo stava facendo? Che cosa gli era saltato in mente? Perché stava diventando un fottuto idiota? Quello era suo cugino, sangue del suo dannato sangue, mentre Kat ... Kat era solo una donna. Avrebbe potuto avere di meglio, gli sarebbe bastato schioccare le dita per ottenere ciò che voleva con chiunque avesse desiderato ... perché ossessionarsi con lei?


- E per terza cosa dirò a Shane che faremo meglio ad intrattenere un rapporto di pura conoscenza. I tempi in cui ci spalmavamo la crema protettiva a vicenda sono finiti -
- Dannato di un Gould. Mi ha marchiato! Sono diventata una delle tante! -
Kat provò un brivido di paura al solo pensiero - Ed è con questo che ti saluto. Ci vediamo domani a scuola, Yoru -
La mora ne aveva bisogno perché mano a mano che si allontanava da villa Knowles con la sua piccola valigia iniziava a sentirsi sempre meno certa riguardo le sue buone intenzioni. Ma avrebbe proseguito, sarebbe tornata a casa e avrebbe lasciato che sua madre le parlasse, Wright e Yoru sarebbero stati fieri di lei ed una volta a casa tutto sarebbe tornato normale com'era sempre.
Niente pensieri cupi, niente Shane Gould a tormentarla con quelle risate basse e maliziose e gli occhi intensi ... soltanto casa.


ANGOLO DELLE AUTRICI:  Questo capitolo porta con se una lunga serie di situazioni piccanti :P soprattutto per Kat e Shane che si sono ritrovati in una posizione particolare. E' questo quello che succede quando scorre birra a fiumi? O in realtà c'è molto altro sotto? Ad ogni modo: Nessuno vorrebbe trovarsi nei panni di Wright in questo momento!
Speriamo che il capitolo vi sia piaciuto, un'uscita a quattro è sempre divertente, no? Forse non proprio per tutti!

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