Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

18. CAMMINARE SULLA SPIAGGIA

Sussultai. Da dove veniva quel rumore? Harry s'irrigidì. Le sue mani mi afferrarono le spalle. Mi spinse dietro di sé. Come per proteggermi. Il cuore mi si fermò. Restammo a fissare il buio soffocante. Ad ascoltare il silenzio della notte, rotto solo dal ruggito del mare.

-Cos'è stato?- gemetti.

Harry non parlò. Osservava ogni cosa, i muscoli contratti. Le labbra serrate. Mi aspettavo di vedere la ragazza con le labbra cucite uscire dall'acqua. Non successe nulla. Il sollievo fu doloroso.

-Non c'è niente- Harry sospirò dopo quelle che mi sembrarono ore. -Nessuno- ma continuò a essere teso. La magia era finita. Il momento romantico si era dissolto come cera davanti al fuoco. L'allegria era scomparsa. Evaporata. Ridotta in cenere. Io però non volevo che finisse. -Credo che... - cominciò.

Agii d'impulso, prima che Harry dicesse di rientrare, prima che il sogno scomparisse. -Scommetto che non riesci a prendermi- mi voltai verso di lui. -Non sei abbastanza veloce- il tempo si contrasse. Ero tornata bambina ai tempi delle vacanze. Quando correvo sulla spiaggia ed Evelyn mi rincorreva. Quando Winny mi faceva ballare sulla sabbia. Quando m'immergevo nel mare di notte. -Su, vuoi poter dire di avere preso una sirena?- lo stuzzicai.

Harry scrollò la testa, immobile tranne che per il mantello mosso dal vento. -Sei... - il suo sguardo luccicò, illuminato dalla luna.

-Cosa?- gli sorrisi.

-Lasciamo perdere- guardò verso il mare. Le onde si gonfiavano come tende. -Non ha importanza-

Io però volevo sapere. -Dimmelo, ti sfido a dirmelo- lo punzecchiai.

-Incantevole- la facilità con cui lo disse mi fece sorridere. Incantevole. Sì, lo aveva proprio detto. Mi considerava incantevole. E poi scosse la testa. -Lascia perdere, dovremmo tornare indietro-

-Ora?- non riuscii a nascondere la delusione.

-Sì, credo che sia meglio di sì-

-Perché dici così?- feci un passo verso di lui. -Non ti capisco, prima mi porti qui, sulla spiaggia, poi vuoi andare via-

Harry mi fissò. Le iridi verdi sembravano fosforescenti al buio. E poi balzò avanti, le braccia tese per prendermi. Avrei potuto arretrare. Non lo feci. Lasciai che le sue mani si agganciassero dietro la mia schiena.
-Ho preso una sirena-

-Beh, potrei decidere di non farmi prendere- mormorai. Il cuore batteva all'impazzata.

-Oh, vuoi essere sfuggente?- domandò, curioso.

-Perché no?- piegai le labbra in un sorriso, prima di sfuggire alla sua stretta e mettermi a correre.

-Ehi, così non vale!- esclamò Harry. Una leggera risata gli sfuggì dalle labbra.

I miei piedi nudi affondarono nella sabbia morbida. Sentii Harry dietro di me, che mi rincorreva. Forse era questo che volevo. Essere rincorsa, essere quasi raggiunta, sfuggire dal suo abbraccio. Rallentai.

Lui mi afferrò. Le sue braccia mi cinsero la vita in una stretta rigida e avvolgente. -Presa di nuovo- esclamò.

Io scoppiai a ridere e tentai di divincolarmi.

-No, non si scappa-

Le risate mi soffocavano. Mi sembrava di essere tornata piccola, che tutto fosse possibile, che Harry fosse davvero una sorta di principe azzurro. Mi liberai con una leggera spinta. Lo afferrai per un braccio, lo tirai.

-Cosa?!- esclamò Harry sorpreso... e cademmo entrambi. La sabbia attutì il colpo. Finimmo tra l'acqua e i granelli bianchissimi, rotolammo, gli abiti che ci aderivano addosso, bagnati, come una seconda pelle. Quando ci fermammo, Harry a cavalcioni su di me, ansante, il suo peso stranamente rassicurante, i nostri occhi si agganciarono. Era bello fissare quei boschi verdi dentro le sue iridi. Il mondo scomparve. Il mio corpo perse consistenza. Diventai cenere.

-Adesso ti ho presa- sussurrò lui. L'aria vibrava. Avrei voluto immobilizzare quell'istante. Fotografarlo. Portarlo con me per sempre.

-E cosa mi farai?- domandai piano, tremante forse per il freddo... o per qualcos'altro. Non lo sapevo. Lampi scuri apparvero davanti ai miei occhi. Nel mio cuore c'era una tempesta che distruggeva ogni cosa.

-Potrei chiederti qualcosa- una sua mano si spostò dal mio fianco fino al mio finto reggiseno. Giocherellò con le perline, le accarezzò, le premette dolcemente. Mille pensieri esplosero in me. Un caldo languore mi scosse. Una sensazione bellissima, che riusciva a scaldarmi.

-Cosa?- domandai piano.

Lui non parlò, semplicemente si spinse in avanti e posò dolcemente le labbra contro la mia guancia. Avvampai. Harry si tirò indietro e mi fissò. Occhi negli occhi. Ed era la cosa più forte che mai avessi provato. I suoi capelli caddero su di me. Mi solleticarono la pelle. -Voglio farti vedere una cosa- sussurrò.

-Va bene- il cuore mi scavava in gola. Un senso di delusione mi punse la gola. Una parte di me si aspettava un bacio. Un bacio vero.

Harry invece si alzò e mi tirò su con sé. Come se non fossi pesata nulla. Il cuore mi batteva all'impazzata. Quando mi lasciò la mano e mi precedette provai un senso di vuoto. Lo seguii. L'abito bagnato pesava. Mi strinsi le braccia al petto. Il silenzio divenne pesante.

-So poco di te- mormorai. Per non dire che non sapevo nulla.

-Nemmeno io so molto di te- il mantello frusciò. Lo guardai con la coda dell'occhio. Le stelle brillavano su di lui come una corona. In una notte come quella era facile credere nelle leggende.

-Beh, allora chiedi e io ti dirò- mi strinsi nelle spalle. Era una specie di bugia la mia. Non avevo intenzione di dirgli proprio tutto. Non dell'incidente.

Harry si guardò intorno, calciò l'aria, fece la domanda che più temevo. -Perché sei qui? Sembri una brava ragazza-

Sembro, non la sono. -Credi che le brave ragazze non facciano danni?- evitai di guardarlo. Presi tempo alla ricerca di una risposta.

-Non tali da ritrovarsi qui- insistè.

Aveva ragione. Mi mordicchiai le labbra, alla disperata ricerca di una risposta che andasse bene.

-Allora?- mi punzecchiò. -Non mi dici nulla?-

Sorrisi. -Non... ci sono cose di cui non voglio parlare-

Per alcuni istanti si sentì solo il fruscio del mantello. -Qualsiasi cosa tu abbia fatto non è importante-

-Ho appiccato un incendio, o almeno questo dicono- ora non mi avrebbe più guardata in faccia. Chi avrebbe voluto stare vicino a una piromane?

-Cosa vuol dire che non lo ricordi?-

La domanda mi sorprese. -Io non so cos'è successo, ricordo solo dei frammenti d'immagini e il fumo, tanto fumo- che soffocava.

-Sei certa di essere stata tu?-

-La sono- perlomeno le prove puntavano su di me. Deglutii, la gola tanto secca da farmi male. Scossi la testa. Non volevo pensarci.

Harry non insistè. E io apprezzai questo. Non avevo voglia di parlare.

NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao!

Cosa ne pensate? Mi scuso per eventuali errori, ho corretto il capitolo in fretta, ma ci tenevo a pubblicarlo oggi.

A presto!

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro