Non ce la faccio più, non faccio altro che soffrire. Mi fa tutto male. Sento un vuoto dentro, è come se qualcuno mi avesse ferito e fosse andato via tutto il mio sangue. Ho l'anima ferita, non rimargina mai. E fa male, fa un male cane. Ho un nodo nella gola, piango, non so cosa fare. Non ho speranza, penso che non ci sia alcuna soluzione. Ogni volta che provo ad andare avanti, a sopportare tutto, crollo e basta. Mi ritrovo così, stesa inerme sul mio letto a chiedermi se vivere valga così tanto la pena. Vorrei solo che finisse tutto. Sono stanca di sentire questo dolore pazzesco da dentro, non ci sono medicine che riescano a curarlo. Mi giro da una parte e dall'altra del mio letto, inutilmente tentando di trovare pace. Per sbaglio un'unghia penetra nell'incavo del mio collo e sento una forte fitta. Metto istintivamente la mano sulla ferita, forse pensando che possa attenuare tutto e proteggere la zona. Cazzate. Fa male lo stesso. E come sempre, quel dolore si ripercuote nella mia testa e mi fa rendere conto di quanto in realtà sia leggero e sopportabile rispetto a tutto il resto. Soffro più dentro che fuori. La macchia violacea sul mio collo sparirà, tutti i lividi che ho dentro rimarranno lì, incisi sulla mia anima per sempre. Sento lo stomaco contrarsi, vorrei poter vomitare tutto quello che provo. Vorrei liberarmene almeno per cinque minuti. Un minuto. Anche solo un secondo. Preferirei percepire solo fisicamente questa sofferenza, perché la mia anima sta crollando pezzo dopo pezzo. Ogni traccia di colla, ogni tentativo di salvarla, è inutile. Mi sto distruggendo e forse va bene così. Sono stanca di lottare contro il mostro invisibile nella mia testa, non ha più senso provarci.