È come se avessi perso le gambe.
Prima camminavo grazie a te, alle gambe, nonostante ogni tanto tremassero o non fossero stabili, comunque ci riuscivo. Ora è come se le gambe fossero magicamente scomparse durante il mio cammino e io fossi caduta di conseguenza. Certo, se avessi una sedia a rotelle riuscirei a camminare, di certo non nello stesso modo, ma almeno sarebbe un contentino. Il problema è che mi sono ritrovata senza gambe in una strada buia e abbandonata, di cui nessuno sa le indicazioni per raggiungermi. Perciò sono lì, sola, con il telefono completamente scarico o senza segnale, perciò non posso chiamare nessuno. E ovviamente non posso più camminare senza gambe. Posso solo trascinarmi, ma la fatica è troppa, non ho abbastanza forza per farlo. E vorrei che nonostante tutto, le mie gambe tornassero, perché sì, ho provato ad odiarle per avermi abbandonata e avermi fatto soffrire così tanto, ma la verità è che ci tengo troppo a loro e ne ho bisogno per andare avanti. Non mi importa delle volte che la loro instabilità mi ha fatto cadere e ferire, perché poi riuscivamo ad alzarci. Io ero indebolita, le gambe pure, però eravamo in piedi. Ma ora la loro assenza è letale, mi logora profondamente e mi getta nella disperazione più totale. Vorrei che qualcuno mi regalasse delle nuove o che mi soccorresse per darmi speranza. Ma nessuno può raggiungermi e io non posso urlare perché sono senza voce e le parole mi muoiono in gola.