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Capitolo 6

Quando Linda aprì gli occhi, la prima cosa che vide fu lo schermo del suo cellulare che stava lampeggiando. Incuriosita è ancora intontita dal sonno, la donna si alzò su un gomito e prese il telefonino con una mano: sbloccó la schermata e trovò un messaggio da parte di un numero sconosciuto.

Si trattava di un video.

Col cuore in gola e il respiro affannoso, Linda scaricó il video e premette play, senza sapere cosa l'aspettava.

La stanza si stava tingendo dei colori dell'alba e fu invasa da risate femminili non appena il video iniziò. Le riprese avevano come protagoniste l'intera squadra femminile di basket nonché sua figlia Ann.

Linda si mise seduta e guardò attentamente lo schermo dove le immagini scorrevano rapidamente. Vide le ragazze che bevevano alcolici da bottiglie di vetro colorate, due di loro che tenevano bloccata Ann mentre un'altra le cacciava uno shot di vodka in gola, anzi due, tre, quattro. Sentì la voce tremante di sua figlia che pregava quelle ragazze di smetterla perché lei non beveva, ma nessuna la stava ad ascoltare. Le sue suppliche ebbero l'effetto contrario e le risate aumentarono d'intensità così come l'angoscia di Linda.

Il video si bloccó di colpo e la camera rimpiombó nel silenzio più assoluto, inframezzato dai singhiozzi strazianti di Linda.

Aveva sempre saputo che i Vipers nascondevano qualcosa.

Però anche se ora possedeva quel video e sapeva per certo che le ragazze c'entravano in qualche maniera con la scomparsa di Ann, non aveva ancora uno straccio di indizio su dove si potesse trovare in quel momento.

Così la donna si asciugó le lacrime e si fece forza per poi mettersi a guardare nuovamente quel maledetto video: si soffermó su ogni fotogramma, ma fu durante gli ultimi minuti che trovò una traccia utile.

La persona che stava registrando il video fece una panoramica della stanza dove si teneva la festicciola e in un vetro della finestra Linda poté vedere il regista ossia Kathy Sanders, la figlia della coach dei Vipers nonché capitano della squadra.

Quella piccola vipera...

La signora Westmore spense il video, si alzò dal letto e si vestí rapidamente, mettendosi una vecchia e comoda tuta e un paio di scarpe da ginnastica, per poi uscire di casa e dirigersi verso quella della Sanders.

Essendo vicepreside, aveva accesso ai dati personali degli studenti e dei professori così sapeva perfettamente dove si trovasse l'abitazione di Kathy. Durante il viaggio, Linda chiamò James e lo ragguaglió sulle ultime scoperte, chiedendogli di tenersi pronto a intervenire. Il vicesceriffo provò inutilmente a farlo ragionare, però la donna chiuse la comunicazione senza aggiungere altro.

Ci vollero circa venti minuti affinché Linda arrivasse a casa Sanders, nonostante lei guidasse come una folle.

Appena smontó dalla macchina, la donna corse alla porta e cominciò a bussare in maniera insistente, urlando e sbraitando come un'ossessa. Dopo quella che pare un'eternità, Kathy venne ad aprire e Linda l'aggredí verbalmente, tanto che la ragazza si ritrasse spaventata.

«Come avete potuto fare una cosa del genere?!» gridò la madre di Ann, trattenendosi a stento dallo spalancare la porta con la forza.

«Noi non pensavamo... lo abbiamo fatto tutte... non è mai successo...» farfuglió la giovane, arrossendo e iniziando a piangere come una bambina.

«A cosa pensavate, allora?!» urlò nuovamente Linda, tentando di capire la mentalità di un gruppo di teenager «Dimmi dove si trova mia figlia. Dimmi cosa le avete fatto.»

«Noi... dopo quello che ha visto nel video, noi l'abbiamo portata nella foresta» le spiegò Kathy, dicendo tutta la verità e avvertendo il peso sulle sue spalle affievolirsi «Poi due di noi l'hanno fatta girare su se stessa e... era buio e lei è scivolata... credevamo fosse successo come l'altra volta, però...»

È stata lei a mandarmi il video!

«Tu mi hai aiutata» osservó Linda, senza fiato per la scoperta «In che senso "l'altra volta"? Perché mi hai mandato il video e l'articolo di giornale? Dov'è mia figlia ora?»

«In un casotto da caccia abbandonato» sussurró Kathy, portandosi le mani al volto e piangendo sommessamente.

La signora Westmore le voltò le spalle senza remore e si mise nuovamente in macchina. Non appena mise in moto, chiamò James e gli disse di correre al punto di ritrovo per le squadre di ricerca con una mappa dettagliata della foresta dopodiché gettò il cellulare sul sedile e premette a fondo il pedale dell'acceleratore.

La coach Sanders arrivò a casa giusto cinque minuti dopo che Linda era corsa via e trovò sua figlia accasciata a terra che stava piangendo così capì tutto: sorpassó Kathy ed entrò in casa per poi raggiungere la cassaforte che si trovava in camera sua. Lì prese la pistola di piccolo calibro che aveva comprato per le emergenze, controlló che fosse carica dopodiché uscì di casa, senza degnare di uno sguardo sua figlia.

Nel frattempo, Linda aveva raggiunto James che l'aspettava nel punto concordato con la mappa da lei richiesta. La donna spiegò la carta geografica e raccontò tutto ciò che aveva scoperto al vicesceriffo, che ordinò, tramite la ricetrasmittente, a Truman di convocare i Vipers e i loro genitori in centrale.

Mentre i due cercavano l'edificio indicato da Kathy sulla mappa, la coach Sanders utilizzò una strada secondaria per arrivare al casotto prima della signora Westmore. Abbandonó l'auto all'inizio del sentiero e proseguì a piedi, con la pistola ben sistemata nella cintola dei pantaloni. Quando giunse alla catapecchia, ruppe il lucchetto che lei stessa aveva messo con l'ausilio di un sasso dopodiché spalancó la porta e trovò Ann nel medesimo punto in cui l'aveva lasciata. La ragazza era svenuta e disidratata, però si teneva aggrappata alla vita con una tenacia senza pari, cosa che indispettí la coach.

«Hai finito di darmi problemi, piccola intrigante. Non ti intrometterai tra la mia squadra e la gloria» sibiló con odio cocente, afferrando il corpo esanime della giovane per le gambe e trascinandolo fuori dal casotto di caccia.

Quando Linda e James trovarono l'edificio, la porta era spalancata e la baracca era vuota. La donna fu presa da una sensazione di sconforto e disperazione, mitigata dalla lieve speranza che le diede il vicesceriffo.

«Non tutto è perduto. Ci sono segni di trascinamento. Vanno da questa parte» le disse James, fissando il terreno e puntando il dito verso un sentiero poco battuto.

I due corsero a perdifiato e si persero di vista per qualche minuto. Linda giunse in una radura dove beccó la coach Sanders che stava scavando una fossa a mani nude. La signora Westmore battè le palpebre una volta dalla macabra scoperta e scorse un corpo steso a terra.

«Ann!!» gridò la donna, correndo verso di lei e accasciandosi sopra sua figlia.

«Mamma» mormorò la ragazza, con un filo di voce, schiudendo un poco le palpebre.

«Levati di mezzo, Linda» ordinò la coach, sfoderando la pistola e puntandola sulla signora Westmore e sua figlia «Voi due non mi mettere i bastoni fra le ruote.»

«Non abbandoneró Ann per nulla al mondo. Dovrai spararmi» disse Linda, con voce metallica, facendo scudo ad Ann col suo corpo.

Proprio quando la coach stava per premere il grilletto, nella radura risuonó uno sparo che fece saltare il cuore in gola a Linda: James aveva fermato Sanders per sempre, salvando la vita a lei e ad Ann.

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