(sistemando le varie cose è finita ultima, ma ci tengo a dire che è la storia a cui sono più affezionata, ve la affido... trattatela con cura.)

"Isa, mi racconti una storia?"
"Di nuovo...?"
"Sì! Ti dico tre parole:
1• Nome: rana
2• Aggettivo: luminoso
3• Dipingere"

Va bene...

C'era una volta una piccola rana di nome Cecilia.

Era minuta, così piccola che spesso nessuno la notava. Sembrava quasi invisibile agli occhi degli altri.

Un giorno, il nonno di Cecilia le regalò delle tempere nuove, dicendole:
"Per illuminare le tue giornate."

Quella sera, Cecilia si sedette davanti alla finestra della sua cameretta, da cui poteva vedere il parco. Era il posto dove i suoi compagni di scuola si ritrovavano ogni pomeriggio a giocare.

Prese i pennelli e iniziò a dipingere.

Dipinse le foglie rosse cadute dagli alberi, la grande quercia che ombreggiava un angolo del parco, le panchine, il laghetto... Dipinse i suoi compagnetti mentre correvano, ridevano, giocavano insieme.

Alla fine, con un sorriso soddisfatto, prese il pennello e disegnò se stessa.
Si raffigurò lì, in mezzo agli altri, a calciare il pallone, a tuffarsi tra le foglie.

La mattina dopo, il sole splendeva luminoso nel cielo.
Cecilia portò il suo dipinto a scuola e lo mostrò ai compagni.

Loro sorrisero.

E da quel giorno, Cecilia non fu più invisibile.

Giocava con loro nel parco, e quando pioveva, dalla finestra della sua cameretta, continuava a dipingere il mondo... e il suo posto in esso.

Nota dell'autrice

Non mi faccio sentire spesso, ma questa settimana vi beccate un aggiornamento di questa storia ogni giorno.

Non è un granché, l'ho improvvisata, ma spero vi piaccia.

Un bacio a tutti.

Dormite un po', che è tardi.
Vostra, Isa 🥀