il viaggio verso capitol.
I tributi e il viaggio verso Capitol.
siamo entrati nell'hovercraft, gli altri tributi sono disposti in una fila.
guardo i tributi del due, lei non mi sembra un ostacolo, sarà sicuramente un'alleata, ma un intralcio nei giochi. il ragazzo sembra forte, è muscoloso, alto e biondo. i suoi occhi guardano i miei, è così carino.. i tributi del tre e del quattro invece sembravano dei cagnolini impauriti. erano tutti stretti in un angolo dell'hovercraft, zitti e sicuramente impazienti di scendere.
io e Marvel ci posizionammo davanti ai due tributi del due, e dopo qualche chiacchiera scoprimmo i loro nomi, Clove e Cato. Guardo Marvel mentre instaura una specie di rapporto d'amicizia con Cato, mentre io studio attentamente Clove.
"allora, biondina, scommetto che avrai già una strategia per eliminarci tutti, non è così? voi dell'uno siete super organizzati in ogni cosa, no?" mi chiede clove con aria sarcastica . se voleva conoscermi meglio, o fare amicizia, questo non era di certo il modo adeguato.
fingo una risatina divertita "ahah, carina, la verità è che speravo di creare una buona alleanza, poi se ho una strategia nascosta, si vedrà." inarco un sopracciglio, e sfoggio il mio sorriso migliore.
clove mi guarda interessata. dopo circa una mezz'ora eravamo tutti e quattro a discutere sul da farsi, avevamo già un buon piano d'attacco, utile per rimanere tutti in vita almeno fino al l'eliminazione dei tre quarti dei tributi.
"allora" irrompe Cato "siete dell'uno, undici lunghi anni di addestramento forzato. cosa sapete fare?" chiede, serio.
"so lanciare la lancia. non sbaglio mai. corro veloce, conosco la maggior parte delle piante letali e so riconoscere le piante che posso nutrirci." esclama Marvel, con fare per niente modesto.
"io, beh, tiro con l'arco." rispondo "sono agile, so correre. creo trappole letali e il mio udito è talmente potente a tal punto che riconoscerei un nemico a duecento metri di distanza." ormai stava diventando quasi una gara. guardo Marvel divertita, mentre lui viene divorato dalla rabbia.
Clove lancia i coltelli, ha studiato il corpo umano per quattro lunghi anni e sa tutti i punti deboli dell'uomo.
"tra le sopracciglia, qui" si porta una mano sopra il naso, tra le sopracciglia, nella parte più bassa della fronte. "è letale. un pugno, un coltello, una spada, una lancia è una freccia, se diretti qui" continua ad indicare "uccidono chiunque subito,e ripeto, chiunque". mi guarda nel l'esatto momento in cui pronuncia quelle parole. non mi piace Clove. penso che con lei le cose saranno difficili.
seguendo, scoprimmo che Cato è abilissimo con la spada, con quel l'arma in mano sarebbe capace di dividere a pezzetti una persona in meno di un minuto. sorride compiaciuto.
"voi due mi piacete." dice "la nostra sarà una grande alleanza" annuncia, stringendoci le mani.
nel l'esatto momento in cui pronuncia quelle parole, dalla sala di comando dell'hovercraft, esce Clelia con gli altri mentori.
"ragazzi! oh, ragazzi! ascoltatemi, su!" urla Clelia, battendo le mani. la sua voce stridula fa tappare le orecchie a Cato,a clove e alla ragazza del quattro. essendo sincera, non nego che una risata mi è scapata!
Marvel invece sembrava il solito cocco della maestra, era lì serio, con le braccia incrociate che squadrava me e gli altri tre tributi. Quanto lo odio. Ma quale alleanza e alleanza, sicuramente la sua prima vittima sarò io, e lui sarà sicuramente la mia.
"stiamo atterrando a Capitol City!" nel pronunciare queste parole, cade a Clelia il brillantino che aveva sotto l'occhio destro, e nel chinarsi per raccoglierlo, cade goffamente a causa dell'hovercraft che stava effettivamente curvando.
che imbarazzo. non so se ridere o piangere, è una vergogna. e dire che il distretto uno dovrebbe essere uno dei distretti più composti, diligenti e quant'altro, poi arriva Clelia, che nel bel mezzo di un annuncio cade improvvisamente tentando invano di raccogliere un brillantino.
le porte dell'hovercraft si aprono. i pacificatori escono dalla cabina di comando, e in circa trenta secondi, slacciano a tutti i tributi le cinture di sicurezza.
una luce abbagliante mi crea disagio agli occhi, ma esco dall'hovrecraft e le mie pupille si abituano all'istante. una migliaia, che dico, circa un milione di persone urlanti, piangenti o che so cosa, ci stavano acclamando.
"aah, benvenuti a Capitol City!" grida Petro, mettendo le sue mani sulle spalle mie e di Marvel.
Guardo la folla, sorrido e saluto.
Ma in una manciata di secondi, mi accorgo che la folla, non stava acclamando ne me, ne Marvel, ne i ragazzi del due. Stavano tutti acclamando il ragazzo del dodici e la sua compagna, tributo volontario al posto della sorellina.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro