Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

23 - Extra - Il salvataggio

Adrian, alla guida del furgoncino blindato, si volta verso il resto del gruppo. «Sbrigatevi, vi aspetto qui nel parcheggio.»

Gli agenti scendono dalla vettura e si dirigono, armati, verso il retro della struttura ospedaliera. Una dottoressa, complice dei Servizi Segreti, ha lasciato loro aperta una delle uscite di servizio.

«Shaw, controlla il primo piano» , gli dà istruzioni Letha.

Il biondo accarezza la lama del suo pugnale e sorride. «Come desideri.» Se lo infila in un passante della cintura e corre verso le scale che inizia a salire.

Letha si sofferma ad osservare il resto dei suoi compagni. «Gabe, assicurati, invece, che al pianterreno non ci sia alcun pericolo.»

Il ragazzo annuisce e si allontana dai tre rimasti.

La rossa rivolge un'occhiataccia a Léon. «Tu e Adam venite con me. Andiamo a recuperare Faith.»

Il coinquilino di Corey si limita ad annuire. Ancora non gli è andata giù la figuraccia che la ragazza gli ha fatto fare in palestra, ma, appena lei si volta, le guarda ugualmente il fondoschiena. Compiaciuto, sorride e poi porta una mano sulla pistola nascosta della tasca posteriore dei suoi pantaloni.

Gabe, guardandosi intorno, si aggira per i corridoi deserti. Non ci sono infermieri nei paraggi. Attira la sua attenzione soltanto una luce proveniente da una stanza con la porta socchiusa. Prende la pistola che gli hanno affidato dalla tasca interna della giacca di pelle e si prepara ad affrontare un possibile pericolo. Dopo qualche passo, si ferma, sentendo un rumore di freni. Si avvicina alla prima finestra che gli capita a tiro e ci schiaccia il naso contro. Si accorge di un furgoncino che è appena entrato nel parcheggio. Agitato, impreca e afferra la sua ricetrasmittente per comunicare agli altri ciò che ha appena visto.
Delle persone armate lasciano la vettura e si dirigono verso l'ingresso dell'ospedale. Alla vista dei fucili che imbracciano, il ragazzo deglutisce. Preoccupato, corre verso la stanzetta con la porta socchiusa e ci entra dentro. Si richiude la superficie bianca in legno alle spalle e poi si volta. Si ritrova faccia a faccia con una ragazza dai capelli corvini, legati in una coda alta. Lei, spaventata, grida. Lui le dice di tranquillizzarsi, ma, dimenticandosi della pistola stretta fra le dita, gliela punta contro per sbaglio. La ragazza, apparentemente intenta a studiare, gli lancia contro il suo portapenne e lo colpisce alla fronte. Gabe borbotta e si accascia a terra. Sente delle voci provenire dal corridoio. Si ricorda degli individui armati e chiude a chiave la porta alle sue spalle.

«Chi sei?» , gli urla la ragazza.

Lui lascia sul pavimento la sua pistola e si rialza. Scatta verso di lei che, impaurita, indietreggia. Le porta una mano sulle labbra e la spinge contro la finestra.

«Faccio parte dei buoni, non agitarti» , tenta di rassicurarla. Lei gli morde le dita e lo colpisce ai genitali con un calcio. Il ragazzo cade a terra e mugugna per il dolore. Infastidito, la afferra per una caviglia e la fa cadere al suo fianco. «Stammi bene a sentire» , dice con tono minaccioso. «Ci sono delle persone armate qui in corridoio. Vuoi continuare a litigare con me e aspettare che vengano ad ucciderci o mi aiuti a spostare un armadio davanti alla porta?»

Adam, intanto, corre dietro a Léon che, fortunatamente, conosce la stanza in cui si trova Faith. Letha, con la sua pistola fra le mani, resta in corridoio, pronta ad attaccare il nemico, e incita gli altri due a sbrigarsi. Il coinquilino di Corey raggiunge la camera di Faith e ci entra dentro. Adam lo segue. Si ferma sul posto a contemplare la ragazza dormire. Dal corridoio proviene un rumore. Léon, allarmato, decide di correre ad aiutare Letha. Invita Adam a sbrigarsi e il ragazzo si avvicina al letto della sua quasi fidanzata. Le accarezza i capelli e lei apre gli occhi. Alla vista del cugino di Chris, sorride e, commossa, per poco non scoppia a piangere.

«Ti hanno fatto firmare le dimissioni, vero?» Lei annuisce. «Ti porto al sicuro. Non permetterò mai più a nessuno di farti del male.»

Una lacrima le riga una guancia. «Sei venuto a salvarmi» , mormora, incredula.

Continua a ripetersi che non lo merita. Non lo merita, ma non vuole perderlo. Potrà mai rimediare ai suoi errori? Potrà mai essere degna di lui?
Adam si prepara a sollevarla mentre Léon, intanto, ha raggiunto Letha. A pochi passi da lei, steso a terra, c'è un omone che è il doppio di lui. La rossa lo sta disarmando. Si accorge del ragazzo e si volta a guardarlo.

«Lo hai ridotto tu così?» , domanda lui, visibilmente sorpreso.

«Mi sembra ovvio» , risponde lei. «E, adesso, renditi utile e prendi quel fucile. Dobbiamo tornare subito da Adrian.»

Letha afferra la sua ricetrasmittente e comunica all'autista amante delle bandane di far arrivare all'ospedale di Sheffield la polizia.

Gabe, al pianterreno, ha bloccato, con l'aiuto della ragazza sconosciuta, la porta della stanza. Osserva il camice bianco che lei indossa e si sofferma a guardare il suo cartellino. «Maya» , legge.

Lei si copre il nome. Lo fissa con i suoi occhioni scuri. «Chi sei?» , gli chiede, confusa.

Gabriel, orgoglioso, si porta una mano sul torace. «Un agente» , si limita a risponderle.

Non può divulgare troppe informazioni. Un rumore li fa voltare entrambi verso la porta. Qualcuno sta cercando di buttarla giù. La ragazza si nasconde dietro la schiena di Gabe e lui, preso dal panico, si gira a guardarla.

«Fa' qualcosa!» , gli grida lei.

«Che cosa vuoi che faccia?»

«Non lo so, sei tu l'agente! Salvaci da questa situazione!»

Gabriel si passa le mani fra i capelli. «Ma è soltanto il mio primo giorno di lavoro!»

Continuano a colpire la porta. La dottoressa, frustrata, gli dà uno schiaffetto sulla nuca e lui protesta. «Sei soltanto un incompetente!» , lo rimprovera.

«E tu, invece, ti credi più utile di me? Hai anche tentato di tramortirmi» , le ricorda.

«Sai che perdita, non servi a niente» , afferma. «E poi, io sono soltanto una dottoressa. Dovrei curare i miei pazienti, non combattere contro degli sconosciuti armati!»

La porta sembra stia per cedere. Gabe, agitato, si gira a guardare la finestra. Preso da un lampo di genio, la spalanca. «Saltiamo giù e corriamo nel parcheggio.»

Lei strabuzza gli occhi. «Stai scherzando, vero?»

Gabriel si siede sul davanzale. «Non siamo nemmeno al primo piano, non ci faremo nulla.»
Lei, presa dal panico, inizia a torturarsi le mani. Tenta di dissuaderlo dall'idea, ma Gabe salta. La dottoressa grida e poi si affaccia alla finestra. Vede il ragazzo seduto a terra. Lui si rialza, si massaggia il fondoschiena e poi tende le braccia verso l'alto. «Salta! Ti prendo io!»
Lei, terrorizzata, scuote il capo. Gabe, intanto, nota Shaw correre verso il parcheggio. Si chiede poi che fine abbiano fatto Letha, Adam, Léon e Faith. Che siano già al sicuro dentro al furgone di Adrian? La dottoressa si volta verso la porta. Riusciranno ad aprirla, prima o poi. Agitata, si convince a saltare. Cade addosso a Gabe e si ritrovano entrambi distesi a terra. Lei sorride, felice di non essersi fatta nulla. Lui, invece, si guarda il gomito sanguinante e sbianca. «Morirò» , mormora.

La ragazza si rialza e lo invita a fare lo stesso. «E' soltanto un graffietto» , lo rassicura.

«Morirò dissanguato» , continua a lamentarsi il cugino di Evie.

Un tonfo. L'armadio è caduto e la porta è stata buttata giù. «Sbrigati!» , grida la dottoressa.

Gabe, terrorizzato dall'idea che qualcuno possa riempirgli il corpo di proiettili, si mette in piedi. Afferra la mano della ragazza e se la trascina dietro nella sua corsa disperata verso il parcheggio. Un proiettile fende l'aria e gli sfiora l'orecchio. Lui urla. Dei colpi raggiungono l'asfalto sotto ai loro piedi. Gabriel vede il furgone di Adrian farsi sempre più vicino e corre più velocemente. Il guidatore lo nota e urla qualcosa ai suoi compagni seduti nella parte posteriore della vettura. Il portellone sul retro si spalanca. Gabe entra con la dottoressa al seguito e lo richiude. Sorride, felice, quando si accorge di Faith. Ha la testa sulle gambe di Adam che, intanto, le sta accarezzando i capelli, e si regge la pancia. Adrian mette in moto. Parte sgommando. Tutti gli agenti si voltano verso l'accompagnatrice di Gabe, confusi.

«Lei è Maya» , la presenta il ragazzo, allegro.

Letha, furiosa, gli afferra con entrambe le mani il colletto della maglietta. «Perché l'hai portata qui? Sei impazzito?»

Un proiettile colpisce la fiancata del furgoncino. Adrian accelera e sterza di colpo. Letha, Maya, Shaw e Gabriel rotolano verso il lato sinistro della vettura.

«Adrian!» , gli urla contro il biondo.

Il guidatore, troppo concentrato sulla strada, nemmeno gli risponde. Gabe, intimorito, abbassa gli occhi per non guardare Letha. «Non potevo lasciarla morire» , si difende.

La rossa sbuffa e rivolge un'occhiata alla ragazza. Judy potrebbe essere in grado di cancellarle la memoria?

-
Salve! Spero che questo piccolo extra vi sia piaciuto. Maya potete trovarla nella pagina dedicata al cast.
A presto!

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro