
Capitolo 22-Arrabbiati
Nemes
-Guy, Guy ci sei?- chiese Task, spostando la lanterna verso il centro della buca.
-Quá sotto- disse una voce, tossendo convulsamente -Ce ne avete messo di tempo! Iniziavo a preoccuparmi-
-Ti é tornata la voce?-
-Sì, ma, perfavore, possiamo non perderci in chiacchiere in un momento simile? Tutta questa polvere, qui, non é di certo il massimo della compagnia-
-Giusto- il Fuoco mise via la lanterna e l' attaccó alla sella del Dratini-Ci passa secondo te un Pegaso nel buco? Faremmo prima-
-No, é grande ma non come un cavallo alato-
-Bene, allora srotoliamo la corda- ordinó
Io annuii, tentando di non mostrare l' impatto che la sua voce aveva avuto su di me e i brividi che salivano e mi scendevano per la schiena.
Lo feci senza indugio e quando si intravide il suo profilo, rimanemmo parecchio sorpresi.
-Sei più in basso di quanto credessi, ti sei mosso?-
-É il contrario in verità, non mi sono praticamente mosso all' inizio, é ceduto da solo-
-Ah... reggiti, ti tiriamo su.- Task mi porse un pezzo di corda con mano ferma, con lo sguardo fisso su di me.
Alla luce della lanterna mi sentii molto più a disagio di quanto avrei immaginato.
-Al tre...- disse piano -Uno, due, tre! Tiriamolo su!-
Io e lui tendemmo la corda e tirammo con tutte le nostre forze.
Sentivo le mie mani bruciarsi e logorarsi al tocco della corda e sfregandosi si sfregiavano.
Era un dolore allucinante che mi costrinse a mordermi il labbro per non sibilare dal male che faceva.
-Ce la fate?- chiese Guy con voce bassa, scossa nuovamente dalla tosse.
-Sí- rispose Brandon a denti stretti
Tirammo ancora e ancora, anche quando le mie mani erano diventate poco resistenti e piuttosto scivolose, quasi fossero bagnate.
Probabilmente coperte di sangue.
Dopo un continuo estenuante tirare, riuscimmo a tirarlo fuori da lí.
Ci volle un po' prima che, quando lo trasportammo sul cavallo alato di nome Hurricane , si riprendesse del tutto e smettesse di tossire, riottenendo il respiro normale.
-Cosa c'è aldilà delle scale?-
-Diverse stanze, una scuderia ed un uscita-
-Torniamo quindi indietro nel negozio per fare rapporto e per mostrare che avete trovato i nostri cari ronzini- fece una pausa -Le erbe curative le avete trovate?-
Josh scosse il capo -Se le saranno prese tutte, non c'è alcun dubbio-
-Sì, probabilmente é così- disse, ma la sua voce autoritaria si spense in un leggero sospiro -Andiamo? Scendo dal Pegaso e possiamo procedere-
-No, resta su che é meglio-
-Come volete- chiuse il discorso lui, velocemente e con tono in parte seccato per chissà quale motivo.
Prendemmo a risalire le scale, con ritmo rapido e continuo, gli animali ci seguivano senza alcun indugio.
-Siete mai stati nella mia città? A Persian?-
-Io no- rispose semplicemente Task
-Mmmh... io sí invece, perché?-
-Una... una curiosità, mi ricordate entrambi qualcuno che ho visto, o almeno, i vostri capelli e la tua voce Guy-
-Davvero?-chiese il Buio con un tono innocente, forse sarcastico, non riuscivo a dirlo per certo, che mi fece salire un brivido su per la schiena, rapido e sfuggente.
-Sí, tu mi ricordi una persona che mi ha aiutato, tu Task invece... é più complesso-
-Più complesso? In che senso?-
Mi bloccai improvvisamente, dandomi della stupida, non potevo dirgli una cosa simile, mi sarei sentita un idiota a dire lui colui che mi ricordava.
Primo perché Task non era un mostro come quello
Secondo perché non aveva alcun senso.
-Non é niente, non eri tu- conclusi a bassa voce
Lui sembró decidersi a lasciar perdere e a concentrarsi su altro.
-Ti sarai confusa anche con me, io non ti avevo mai vista- disse
Eppure ero quasi certa che Guy fosse veramente lui... non era come con Task, per il Fuoco era una situazione diversa, quando lo guardavo mi veniva in mente quello.
Quando guardavo il Buio ero sicura che fosse stato lui a salvarmi.
Che avesse dunque mentito?
Poi come mai ora riusciva a parlare e invece prima no?
Dopo la sua caduta, sembrava che avesse improvvisamente riacquistato la sua voce.
Eravamo ormai quasi fuori, c'erano gli ultimi scalini da percorrere.
Il Buio pareva pensieroso, sempre, aveva la fronte corrucciata, l'espressione serissima, lo sguardo concentrato su qualcosa probabilmente lontano nella sua mente.
La curiosità fece capolino tra i miei pensieri, desiderai di scoprirlo ma non lo chiesi, non volevo distoglierlo da questo ragionamento o pensiero che gli ronzava nella testa.
Anche se coperto da uno strato di polvere che non se n'era del tutto andato, riusciva a farmi comunque un certo effetto.
Salivo la scala come se i gradini fossero stati trasformati in prove da superare assolutamente .
Procedevo a passo spedito e felpato, riuscendo a continuare ad osservarlo.
Non seppi perché ma continuava a suscitarmi emozioni forti che mi percorrevano l' intero corpo come scariche elettriche sempre piú forti e accese.
Mi facevano sentire quasi confusa, su di giri e felice allo stesso momento.
Mi trovai a pensare assurdamente a che voto gli avrei dato in una gara di bellezza anche tutto impolverato.
Volli immediatamente scacciare e cancellare il pensiero, per paura che qualcuno potesse in qualche modo sentirlo.
Dopo un po' di salita mi accorsi perlopiù di aver due numeri ficcati in testa.
Nove e mezzo impolverato, dieci e lode senza polvere.
"Che stupida che sono ! Basta"
Continuando a salire rapidamente, raggiungemmo finalmente l' entrata della stanza con la vecchia deceduta dentro.
Guy scese dal Pegaso e inizió a scrollarsi di dosso tutta la polvere, dai vestiti, dai capelli, dalla faccia, dalle braccia...
Quando fu completamente spolverato, sospiró di sollievo.
-Non dite niente a Silver, d'accordo? Si imbizzarrisce sempre quando mi succede qualcosa e lei non c'è, al massimo le diciamo che sono rischiato di cadere ma voi mi avete aiutato prima, okay?-
In effetti era una versione migliore, più eroica, perciò annuii e basta.
Lo stesso fece il rosso, che spense la fiamma della lampada e legó la corda, facendovi un nodo, per poi infilarla rapidamente dentro a una delle tante borse che erano sul dorso del Dratini.
Continuai ad evitare con lo sguardo il cadavere e per un attimo la curiosità prevalse sull' orrore.
Spostai lentamente lo sguardo sulla figura immersa nella pozza di sangue carmineo, vidi che aveva buona parte della faccia distrutta, le ossa fracassate contro il terreno, la bocca aperta immersa nel liquido.
Aveva un occhio solo, quello di vetro era praticamente distrutto contro il suolo.
La sua schiena era piegata in una posizione assurdamente irreale e irregolare, parte della sua colonna vertebrale era al di fuori del suo corpo.
Le sue gambe erano praticamente staccate da lei.
Distolsi lo sguardo, con un improvviso nodo allo stomaco che si formó alla vista del cadavere.
Uscimmo dalla stanza , accellerando il passo il più possibile.
Appena ci ritrovammo nella stanza dopo, mi sentii subito sollevata.
Appena vi fummo dentro, notammo che Silver, Diana e Will maneggiavano delle armi e che si erano cambiati di vestiti.
Diana indossava dei pantaloni da cavallerizza, una maglia perfettamente adornata a maniche lunghe e una giacca, vestita completamente di un giallo solare e acceso.
Will portava circa la stessa tenuta, ma di un grigio metallizzato.
Insieme sembravano divertirsi parecchio, giocando come dei bambini.
-Ti sfido a duello- scherzó lei
-Accetto la sfida ! Ma sappi che perderai!- rise lui
Sbatterono le spade l' una contro l' altra che si scontrarono don uno schiocco secco tra risate e commenti divertiti.
Silver non la vedevo, anzi, sí, la vidi quando mi girai, stava accarezzando gli animali per poi apprestarsi ad abbracciare, ancora una volta, Virgil.
Indossava la stessa cosa degli altri due solo che era color verde acqua.
-Vieni a vedere!- disse, tirandolo per un braccio e spingendolo a correre.
Innervosita, per chissà quale motivo, la seguii anche io.
Dentro ad una scatola aperta c'erano altre tre tute e delle altre spade e armi varie.
Tirai fuori la tuta che attiró la mia attenzione, era verde come uno smeraldo .
Brandon la prese arancione, con delle fiamme sulle tasche.
Guy invece afferrò quella che pareva fatta di carbone dal colore scuro che aveva.
Essendo una stanza grande ci dividemmo e ci cambiammo dietro ai mobili.
Dopo aver fatto, notai che insieme, nel totale, era presente anche una cintura che infilai subito.
Le armi erano tutte sottili, utili e decisamente molto belle.
Notai con piacere che vestiti così sembravamo piú adulti, perché ci rendevano straordinariamente più seri.
Quella che Nightshadow indossava gli stava talmente tanto bene da mozzarmi il fiato e non sapevo come descriverlo.
La cosa brutta era che l'Acqua continuava a stargli appiccicata e mi sentivo un po' cattiva a pensare male di lei quando era stata la mia prima amica.
Forse avrei dovuto entrare nell' Abbraccio Guy Group ?
Mi venne da ridere al pensiero perché mi immaginavo di essere attaccata al suo braccio destro, mentre Silver era attaccata al sinistro e lui immobile a fissarci come se fossimo due vere e proprie pazze.
No, io non ero adatta a fare una cosa simile, ero troppo timida, masochista e a disagio per farlo o anche solo per provarci.
Già, non ne ero in grado e in questo momento lo osservavo mentre cercava di scrollarsi Irhina di dosso, dicendole di non stargli così attaccata e che se continuava le avrebbe dato una botta in testa.
-Non lo faresti mai- sbottó lei
-Dici ?- ribatté-Non mettermi alla prova-
Subito Silver non sembrava aver notato che al Buio era tornata la voce, ma adesso sembró realizzare, tanto che si zittí e cadde il silenzio, tutti e tre i rimasti nella stanza posarono lo sguardo su di lui.
-Hai di nuovo la voce?- chiese Silver in un sussurro
-L' ho riacquistata... non so bene come- disse, lui non fece emergere alcun' emozione -So solo che mi é tornata-
-Ne sono felice-disse l' Acqua-Così presto potró farti tutte le domande di cui ho bisogno della risposta, stai pronto che ne avrai una valangata-
-Me lo immaginavo- disse lui, con uno sbuffo
Silver rise e lo tiró per il braccio, facendolo sedere su un mobile.
Rimanemmo lí a parlare del piú e del meno, fino a che non inciampammo in un discorso che fece irrigidire praticamente quasi tutti noi.
Un duscorso che capitò decisamente per sbaglio.
-Sapete che quando nacqui io ci fu proprio un bel trambusto a casa mia? C'erano persone che andavano e venivano continuamente, solo per accertarsi che mia madre avesse ancora una mente sana dopo aver scoperto che mio padre la tradiva con sua sorella, fortunatamente stava bene, però soffriva molto- Diana rimase zitta per poco -Mamma mi ha detto che io da sola scelsi il mio nome, anche se appena nata riuscii a dire due sillabe di fila 'Da' e 'Ca'.
Forse questo era influenzato dall' Elemento della Luce ma... fatto sta che fu una cosa incredibile e lei mi denominó Diana Cathy perché i due nomi avevano una simbologia nobile e secondo lei ero una bambina prodigio.
All' inizio mia madre infatti voleva darmi solo un nome, o mi sarei chiamata Diana Swanlight o solo Cathy, ma visto che sono stata una Bambina Prodigio probabilmente mi ha dato questo onore, cosa che alle Elementari veniva spesso preso in giro.
Mi dicevano che non aveva senso o che era troppo lungo, oppure che dovevo avere una madre vanitosa per possederne due.
Un po' me la prendevo ma, sapendo qual'era la verità era molto più facile non ascoltarli.
L'unica che mi difendeva si chiamava Lilhian-
Lei improvvisamente si interruppe.
-É ancora tua amica?- chiese Guy-Hai parlato al passato, si 'chiamava'... non lo é piú?-
-No. Non lo é piú- disse lei con un lieve sospiro -O almeno non ha voluto più esserlo-
-E... come mai ?- chiese Task, dolcemente
-Ha detto che si era innamorata di me- rispose tutto in un fiato
-Scherzi?- sbottai sorpresa
-No, non scherzo !- disse lei, reagendo al mio tono con una risata -Dopo di che scoprii che mia madre era incinta del suo nuovo compagno, nonché mio nuovo padre, sono stata assalita dai Demoni che mi hanno buttato giù la porta del bagno, ho scoperto di essere uno dei sei Elementi reincarnati che dovevano salvare il mondo, piú uno che forse esiste e forse no e... fine-
Rimanemmo tutti a bocca aperta, Diana sembró rendersi conto di quello che si era fatta sfuggire.
Probabilmente si stava meledendo mentalmente.
-Frena, frena, frena...- inizió Silver con un espressione molto seria -Cosa hai detto? Piú uno che forse esiste e forse no ? Cosa diavolo stai intendendo?-
-Intendo che probabilmente ce n'é un altro di cui nessuno sapeva l' esistenza-
-Un altro?- sbottó Task quasi infuriato -Non me l' avevi detto ! Anzi, non ce l' avevi detto ! Perché non ne hai parlato prima?!-
-Perché io e Morgan non ne siamo sicuri- disse lei, reggendo lo sguardo di fuoco di Fireburns
-Io e Morgan? Io e Morgan?!- quasi urló -Da quando in qua siete solo tu e Morgan ? E da quando si mantengono segrete certe cose? Pensavo che ti fidassi di noi ! Noi avevamo il diritto di saperlo-
-Non volevamo preoccuparvi di una cosa che forse non esiste- rispose lei, con tono calmo, cercando di trasmetterlo anche al rosso che peró sembrava tutt'altro che accettare questa calma imposta.
-Sempre meglio preoccuparci che venire informati all' ultimo minuto!- disse Silver, diventando rossa di rabbia in faccia
Anche io ero parecchio arrabbiata, ma stavo cercando di trattenermi, stringendo la manica della mia maglia.
-E quindi dobbiamo andare a cercare pure questo?- sbottó Will
-No, non sappiamo proprio dove possa trovarsi, Morgan non lo percepisce e la sua sorta di bussola non lo trova-
Eravamo molto frustrati, ma la frustrazione venne eliminata presto da un secondo tradimento alle spalle.
-Anche io lo sapevo- disse Guy, piano -L' ho saputo mentre ne parlavano loro due-
-E non ce l' hai detto?- gridó Silver disperatamente, con uno sguardo che emetteva tutto il dolore per il fatto che lui non l' avesse informata.
-No. Non ve l' ho detto... e allora? Ora lo sapete no? Non devo giustificarmi per non avervene parlato perché, tra parentesi, non avevo la voce e non ci pensavo, siate sicuri che non é poi così importante saperlo perché uno in più o uno in meno non ha così tanta importanza quanto credete, sarebbe stato fondamentale essere a conoscenza del posto in cui si trova, magari- si interruppe bruscamente-O chi é-
Rimanemmo tutti in silenzio, un silenzio che caló come una notte di luna piena, o un velo di sposa sull' omonima testa.
-Non siate dunque arrabbiati con loro, se volete esserlo con me fate pure, ma a me non importerà un fico secco, come non mi importerebbe se mi odiaste tutti- fece una pausa-Siete arrabbiati? Bene, sbollite, rimanete nel vostro brodo-
Continuó a regnare un silenzio totale.
Rimuginavo su quello che aveva detto e non seppi come commentare.
Guy incroció le braccia, facendo finta di niente ed evitando i nostri sguardi.
-Siete dunque così arrabbiati?- chiese, fissandoci ad uno ad uno poco dopo.
Io, Task, Silver e Will ci guardammo tra noi a lungo.
-No- Will fece una pausa-Io no-
-Nemmeno io- dissi, con tono calmo.
Adesso solo Task e Silver dovevano rispondere.
-No, non lo sono- rispose Silver dopo poco
Task sospiró -Stessa cosa, ma voglio che le informazioni mi vengano dette e mai piú nascoste, capito?-
-Sí, lo prometto- Diana non sorrise ma chinó lievemente il capo -Perdonateci, lo dico anche da parte di Morgan-
-Sí ma... Morgan in che guaio si sarà cacciato? É ancora qui? E lo Spettro assassino?-
-Ecco qual'era la domanda che mancava!- scattó Will, alzandosi improvvisamente in piedi dopo un breve silenzio
-La domanda misteriosa che non lo é se lo sai ?- disse il Buio con tono sarcastico
-Sí, esattamente!-
-Qual'é?- chiese Task
-La domanda che non ci siamo posti é :'Se é ancora vivo... possiamo aiutarlo in qualche modo stando qui dentro? E in generale, possiamo aiutarlo se é nei guai?'-
-Sí? No ?-
-É questo il punto, non ne abbiamo idea e finché non ne abbiamo idea lo Spettro é certo che non ne usciremo-
-Quindi?- chiesi
-Dobbiamo sorprenderlo- concluse Guy -Uscire allo scoperto- fece una pausa -Fare finta di sapere come eliminarlo-
-Ma se scopre che non lo sappiamo?- domandó Luce
-Non lo scoprirà, crederá dal primo all' ultimo secondo che gli Elementi hanno scoperto il loro punto debole- disse Robin
-E dopo ?-
-Scapperá-
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro