Per raccontare una storia è giusto incominciare dall'inizio, da quella penna che si muoveva a fatica su un foglio bianco, ma siccome non voglio annoiarvi, inizierò da un finale: sono riuscito nell'impresa di completare e revisionare il mio primo romanzo.

Non è cosa da poco, vi assicuro, soprattutto se non ci si accontenta di un testo scritto così così.
Dopo, voi penserete, avrei potuto fare un sospiro di sollievo e sdraiarsi sul divano, per godermi il meritato riposo. Invece, è proprio in questi momenti che sorgono mille e più dubbi e preoccupazioni. Quando meno te lo aspetti si affaccia alla mente, in maniera inevitabile, la prima domanda, poi la seconda e poi se sommerso dai dubbi. Dopo che ho fatto tutta questa fatica, quello che ho scritto verrà mai letto da qualcuno? Questo è l'interrogativo più comune e che anche io mi sono posto.

Arrivati a questo punto o si chiude il testo in un cassetto, spesso anche a causa dell'insicurezza, perché non si crede abbastanza in se stessi, o si iniziano a cercare su internet gli indirizzi email degli editori.

Immagino che, senza alcun dubbio, avete optato per la seconda possibilità e, ovviamente, avete iniziato dai più grandi, da quelli che hanno pubblicato i nostri idoli della letteratura. Se si deve sognare è meglio sognare in grande, penserete, ma purtroppo non c'è cosa più sbagliata.

Eppure, loro, i grandi editori, tentano in tutti i modi di fartelo capire, tappezzano le loro pagine web con avvisi del tipo: purtroppo l'enorme mole di proposte che riceviamo quotidianamente non ci permette di incentivare questa pratica; inviateci il vostro manoscritto tuttavia prima di nove mesi, se siete fortunati, non lo leggeremo; accettiamo soltanto manoscritti inviati attraverso il nostro forum (con diciassette campi da riempire e che spesso si blocca quando finalmente sei arrivato ad allegare il file, perché non è mai nel formato che loro preferiscono); siamo contenti di ricevere i vostri romanzi, però non vi offendete se neanche vi risponderemo; sì, inviate quello che volete ma la nostra programmazione editoriale è già completa per i prossimi 3 anni; accettiamo soltanto il formato DOC, tuttavia il nostro sistema potrebbe riconoscere come spam qualsiasi allegato che non sia in formato PDF; si accettano soltanto manoscritti cartacei, scritti a mano e consegnati personalmente dell'autore, mito di valido documento di riconoscimento; la valutazione dei manoscritti in arrivo è momentaneamente sospesa e sono cinque anni che lo stiamo ripetendo; prima di inviare un manoscritto si prega inviare un estratto di poche pagine, unitamente alla biografia dell'autore, sinossi, scheda riepilogativa, indice, codice fiscale, dichiarazione dei redditi e certificato di sana e robusta costituzione.

La cosa migliore, anche se non ve lo sareste mai potuto aspettare, era chiudere il proprio manoscritto in un cassetto, magari a chiave, e non sprecare tempo a mandare mail inutili. Egli riposerà, come una torta appena sfornata, voi no, perché nel frattempo l'autore deve trasformarsi in un detective, per indagare e scovare le case editrici che potrebbero essere realmente interessate a ciò che si è scritto.

Tutti gli editori, infatti, consigliano di studiare che cosa hanno in catalogo e qual è il genere che loro pubblicano e, cosa che ignoriamo sistematicamente, se sono disponibili ad accettare esordienti. C'è una logica in tutto questo perché, soprattutto gli editori medio piccoli, hanno una loro nicchia di mercato da cui difficilmente si allontanano, continuano a pubblicare un genere più o meno riconoscibile affidandosi, quasi sempre, a un gruppo di autori già collaudati. Su quel "quasi sempre" sono riposte tutte le nostre speranze di esordiente.

L' ideale vincente, quindi, per essere concreti è quella di selezionare un gruppo di editori, piccoli o al massimo medi, che hanno pubblicato qualcosa di simile alla tua opera e disponibile a leggere ciò che hai scritto, anche se non hai fama alcuna.

Tutto ciò premesso, io, infatti, non mi sono soffermato troppo a pensarci e ho spedito il mio romanzo direttamente alla Mondadori. Il bello è che hanno anche risposto.

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Prego chiunque legga, di commentare, per integrare la sua esperienza e le sue sensazioni con le mie. Grazie.