Capitolo 9
Giubilea provò tutti i sortilegi oscuri che conosceva per rintracciare le streghe, ma ogni tentativo si rivelò vano a causa dell'incantesimo che Diana, con l'aiuto di Rebecca e Bradamante, aveva lanciato. La donna era adirata ed evocò, dunque, la sua "assistente", Tania, un altro esemplare di Magus.
Giubilea: Tania!
Tania: Sono qui, mia signora.
Giubilea: Devi assolutamente trovare le nostre nemiche, prima che possano sorprenderci. Mi sono spiegata?
Tania: Certo, mia signora. Lo farò. Presto individuerò quelle fattucchiere da quattro soldi... E non avranno chance contro di lei.
Giubilea: Io? Perché solo io? Lotterai anche tu, mia dolce amica. Sei una potente guerriera, un pericoloso demone e sei molto abile nell'uso delle arti magiche. Sei l'alleata che tutti vorrebbero.
Tania: Grazie, mia signora. Sono lusingata.
Giubilea: Ora va'. Trova quelle vigliacche e portale al mio cospetto. Le affronteremo insieme e vinceremo gloriosamente. Strapperò le loro teste e le getterò negli abissi più profondi dell'oscurità!
Giubilea scoppiò in una fragorosa e malefica risata, mentre Tania si tramutò in un rapace e sorvolò tutto il paese alla ricerca delle streghe. Nel frattempo, Diana e Nimue erano uscite a fare una passeggiata in tutta tranquillità nella foresta.
Diana: Ah, sono così contenta che l'incantesimo che io, Rebecca e Bradamante abbiamo fatto abbia funzionato!
Nimue: Certo che ha funzionato. Sei una strega molto brava e forte. Dovresti avere più fiducia in te stessa.
Diana: Mia madre diceva che l'autostima è un peccato che va punito con l'esilio. Mi rinchiudeva quasi sempre in una stanza buia e ricoperta di muffa. E poi, ogni tanto, veniva da me e mi faceva diversi tagli sulle braccia e sulle gambe. Sembrava che amasse vedere il mio sangue colare. E io gridavo a più non posso.
Nimue: Scusami tanto, ma sono lieta di non averla mai conosciuta.
Diana: No, tranquilla. È ciò che penserei anche io se non fossi stata sua figlia. Ma adesso lei non c'è più.
Nimue: È morta?
Diana: Sì. Sono stata io a ucciderla. Le sue "lezioni di vita", come le chiamava lei, erano sempre più dolorose, e un giorno mi ribellai. Ero ancora una strega alle prime armi, ma ero talmente arrabbiata che lanciai inavvertitamente un maleficio.
Nimue: E che cosa è successo dopo?
Diana: Una specie di vapore nero è fuoriuscito dal mio petto e ha iniziato a vagare per la casa. È penetrato nella stanza di mia madre e le ha trafitto la gola. All'inizio rimasi sconvolta e piansi moltissime lacrime, ma poi... Mi resi conto di aver fatto la cosa giusta. Né io né chiunque altro avrebbe subito altre torture da parte sua.
Nimue: Accidenti... Non pensavo che la tua storia fosse così oscura. Mi dispiace molto per ciò che ti è accaduto.
Diana: Grazie. Sei la prima persona che me lo dice, perché sei la prima persona alla quale ho raccontato il mio passato.
Nimue: Sono felice di averti fatto sentire bene.
Le due streghe si imbatterono, impaurite, in un cadavere scuoiato steso a terra. Di colpo, il corpo si tramutò in uno sciame di mosche, che volarono via. Successivamente, un forte vento fece cadere dagli alberi alcune foglie, le quali si unirono, creando una colonna da cui uscì Tania.
Tania: Accidenti. Non credevo che il teletrasporto fosse così destabilizzante. Voi chi siete?
Diana: Siamo... Due membri della Confraternita delle Streghe.
Tania: Ah, proprio le donne che stavo cercando.
Nimue: Invece tu chi sei?
Tania: Il mio nome è Tania e sono una Magus. Sono una fedele alleata della mia signora, Giubilea. Mi ha dato l'ordine di trovarvi e di portarvi da lei. E io devo farlo.
Elettra: Io credo di no, cara.
Diana: Elettra! Bradamante! Rebecca!
Nimue: Finalmente siete arrivate!
Tania: Tutte le streghe al gran completo... Mi sembra quasi un sogno. Grazie di essere qui. Ora posso rapirvi tutte.
Andromeda: Dubito che lo farai, Tania. Chi era la persona che hai ucciso?
Tania: Una fata che mi intralciava, ma non è questo il punto. Devo portare a termine la mia missione, quindi costituitevi.
Rebecca: No.
Tania: Come, prego?
Bradamante: Hai sentito bene, brutta idiota. Adesso tu fai la brava Magus e ti levi dai piedi, prima che io perda la pazienza.
Tania: Sono meno forte di Giubilea, ma non per questo meno spietata. Non mi spaventi con le tue minacce. Sono inutili come la tua esistenza.
Elettra: Volevi la Confraternita delle Streghe? Adesso ce l'hai, e non è affatto un bene per te, perché sappiamo essere cattive quando vogliamo. E non sto affatto scherzando.
Tania: La mia signora riderà di voi mentre strapperà le vostre interiora.
La donna evocò uno scorpione gigantesco per affrontare le streghe, le quali ebbero enormi difficoltà durante lo scontro. Mentre loro si occupavano della bestia, Andromeda si avvicinò di soppiatto a Tania e le trafisse lo stomaco con la propria gamba.
Andromeda: Scusa, ma non mi piaci. Sei nella mia lista nera.
Tania cadde a terra, urlando. Si rialzò e curò la sua ferita con un incantesimo. Guardò Andromeda e sorrise.
Tania: Io non ti temo, demone.
Andromeda: E fai male.
Tania: Perché, che cosa puoi farmi?
Andromeda: Ora chiedi troppo, c'è un lungo elenco dei vari dolori che posso provocare. Desideri cominciare da uno in particolare o scelgo io?
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