Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 5

Bradamante si girò e lasciò steso a terra il cadavere di Emma.
Bradamante: Perdona l'interruzione, Elettra.
Elettra: Se seguiremo il piano alla lettera, andrà tutto bene.
Nimue: Allora procediamo.
Elettra e Diana seguirono Cassiopea, mentre Rebecca e Nimue pedinarono Desdemona.
Diana: Facciamo attenzione. Preferirei non essere scoperta dalla nostra Regina.
Elettra: Non temere. Non corriamo alcun pericolo. Spero.
Diana: Molto confortante.
Elettra: Scusa. Ho passato così tanto tempo chiusa nella mia stanza che ormai non me la cavo più benissimo con le relazioni sociali.
Diana: Guarda! Ma che sta facendo?
Elettra: Sembra stia... Innalzando qualcosa. Magari un baluardo.
Diana: A che le serve una barriera?
Elettra: Non lo so, prova a chiederglielo.
Diana: Non fare la simpatica, Elettra.
Elettra: Non faccio la simpatica, dal momento che non lo sono.
Diana: Ehi, sta entrando in quella locanda!
Elettra: Non sapevo che la nostra Regina si ubriacasse nel tempo libero.
Diana: Su, non fare così!
Elettra: Dai, entriamo a dare un'occhiata.
Le due corsero dentro al locale e osservarono attentamente, da dietro una parete, quel che faceva Cassiopea. Questa si recò in una delle stanze adiacenti al bancone.
Diana: E adesso? Non possiamo certo entrare come se niente fosse!
Elettra: No... Ma forse... Possiamo usare la magia.
Diana: E come, di grazia?
Elettra: Così...
Elettra chiuse gli occhi e teletrasportò se stessa e la sua compagna nella stanza dove Cassiopea era entrata, ma la donna le vide e rimase attonita.
Cassiopea: Che cosa ci fate voi qui?!
Diana: Niente. Noi stavamo... Passeggiando e ci siamo imbattute per caso in questo posto grazioso e...
Elettra: Diana, piantala. La stiamo pedinando, Regina.
Cassiopea: E per quale motivo?!
Elettra: Noi...
Diana: Noi... Amiamo seguire le persone.
Cassiopea: Ah, davvero? Bugiarde.
Cassiopea le prese e le rinchiuse in una cella nei sotterranei del castello della Confraternita delle Streghe.
Diana: Bella mossa, Elettra. Ma sì, appariamo proprio sotto il naso della persona che non avrebbe dovuto vederci!
Elettra: Sì, ma almeno io non ho detto che ci piace pedinare la gente. Comunque, tu prevedi il futuro?
Diana: Perché?
Elettra: Hai detto tu che Cassiopea ci avrebbe catturate. Quindi o sei una veggente o sei una iettatrice.
Diana: Non è vero. Ho detto che sarebbe stato meglio se non fosse accaduto.
Elettra: Scusami, maestrina.
Diana: Allora, hai un piano per uscire di qui?
Elettra: No, perché le sbarre sono stregate. È impossibile scalfirle.
Diana: Posso provare a utilizzare una delle mie erbe.
Elettra: Vuoi davvero farlo?
Diana: Non corro rischi. Male che vada, l'incantesimo non funzionerà.
Elettra: Sei in grado di recitare le formule in latino?
Diana: Sì, mi sono allenata e adesso mi riescono anche i sortilegi più complessi.
Elettra: Va bene. Fai del tuo meglio, allora.
Diana materializzò un piccolo ramoscello che si sgretolava man mano che la strega usava la sua magia.
Diana: "Quia clausi defensione custodiat nos, satagite ut auferat".
Una volta pronunciato l'incantesimo, soffiò la polvere generata dal rametto verso la serratura.
Diana: Vi ordino di sparire, sbarre. In nome della libertà, repentine scomparite!
Le due streghe attesero qualche secondo, ma non succedeva nulla.
Diana: Temo che non abbia funzionato.
Elettra: "Adesso mi riescono anche i sortilegi più complessi". Lo vedo.
Diana: Smettila. Almeno io ho fatto un tentativo, mentre tu stai lì imbambolata.
Elettra: Aspettavo che finissi di ridicolizzarti.
Dalle mani di Elettra fuoriuscì del fumo verde e i suoi occhi divennero completamente rossi.
Elettra: "Exitium! Dolorem! Patiens! Mortem! Tenebris! Mendacium!"
Dalla bocca della strega uscì un violento turbine che scardinò le sbarre e le ridusse a brandelli. Dopo il potente incantesimo, Elettra cadde a terra, stordita.
Diana: Elettra! Come ti senti?
Elettra: Bene, credo.
Diana: Sei stata fantastica! Ci hai liberato!
Elettra: Già...
Diana: Ma che razza di sortilegio hai usato?
Elettra: Io... Non lo so. Mi è venuto spontaneo.
Diana: Qualunque cosa fosse, ti faccio i miei complimenti. Ora, però, andiamocene.
Le due fuggirono dal castello, mentre Nimue e Rebecca seguivano Desdemona.
Nimue: Muoviamoci.
Rebecca: Ho paura, Nimue. E se ci scopre?
Nimue: Non ci scoprirà.
Rebecca: E se ci scopre?
Nimue: Non lo farà.
Rebecca: Come fai a esserne così sicura?
Nimue: Non ne sono affatto sicura. Lo dico per farti stare zitta.
Rebecca: Dai, che succede se ci scopre?
Nimue: Ci fa a fettine sottili. Ti basta come risposta?
Rebecca: Forse... No, non è vero. Cosa ci farà?
Sconosciuto: Io non mi preoccuperei di questo...
Nimue: Chi va là?
Giubilea: Io.
Rebecca: Giubilea?! Che cosa vuoi?
Giubilea: Mi piacerebbe aiutarvi con... Desdemona.
Nimue: E come intendi farlo?
Giubilea: Uccidendola, mi sembra ovvio.
Rebecca: Vuoi... Uccidere la sorella della nostra Regina?
Giubilea: Perché no? Tanto Cassiopea non potrebbe punirmi. Ormai rappresenta meno di un moscerino per me.
Nimue: Non sprecare il fiato, Rebecca. Ormai la sua anima è pervasa dalle tenebre. Non scordarti che è una Magus.
Giubilea: Già, proprio così, e d'ora in poi vi perseguiterò. Voglio vedere il panico nei vostri occhi, voglio osservare il sangue che sgorga dai vostri cadaveri, voglio prendere i vostri cuori e farveli mangiare! E poi mi supplicherete di tagliarvi la gola, perché sarà l'unica cosa che vi donerà sollievo!

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro