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Capitolo 4

Elettra: Possiamo provare ad inibire temporaneamente la magia di Giubilea. Non so quanto possa esserci d'aiuto, ma presumo che sia l'unica cosa concreta che possiamo fare, adesso.
Diana: Direi di sì. Ho chiesto aiuto a Rebecca, Bradamante, Emma e Nimue per compiere il rito.
Elettra: Bene. Più siamo, meglio riusciremo a focalizzare i nostri poteri per indebolire Giubilea.
Le sei streghe formarono un grande cerchio con della polvere di ali di fata e si sedettero al suo interno. Si presero per mano e cominciarono il rituale, con il teschio di un alce al centro.
Sei streghe: "Quod possit magicum defecit paulisper et infirma vis! Disperdi! Supplizium! Viturandus"!
Una scia nera si innalzò dal cranio dell'animale, danzò nella stanza e poi uscì dalle pareti per raggiungere la Magus. Giubilea percepì l'incantesimo e, prima che questo la colpisse, lo fece scomparire soffiandoci sopra. Si teletrasportò, successivamente, sul trono di Cassiopea.
Giubilea: Salve, ragazze.
Elettra: Giubilea...
Giubilea: Elettra... Ti trovo bene, tesoro.
Elettra: A cosa dobbiamo il piacere?
Giubilea: Il vostro mediocre incantesimo è "venuto a farmi visita". Mi spiace ammetterlo, ma non siete affatto cambiate.
Elettra: Tu invece sei cambiata fin troppo. E in peggio.
Giubilea: Basta con questa storia! Sono stufa delle vostre prediche. Tu per prima sei stata nostra nemica.
Elettra: Per me è stato diverso. Teodora mi stava controllando mentalmente.
Giubilea: Io invece sono risorta! E adesso dovrete convivere con questa disgrazia. Avete scritto la parola "fine" nelle vostre vite quando mi avete fatta tornare dall'inferno!
Elettra: Ah, vuoi dire che l'Oltretomba era un luogo spettacolare?! Stai rinfacciando a Diana e Rebecca il fatto di averti riportata qui?! Loro l'hanno fatto perché ti vogliono bene. E anche io te ne voglio, ecco perché mi sono arrabbiata quando ho saputo cosa avevano fatto.
Giubilea: L'Oltretomba era decisamente meglio di questa topaia che chiamate "Terra". Ho commesso un grave errore a salvare questo pianeta degno del mio disprezzo. Ma me ne rendo conto solo adesso.
Diana: Devi smetterla, Giubilea! Stai esagerando!
Giubilea: Abbassa la cresta, ragazza... Oh, Cassiopea... Parliamo in privato, ti va?
Cassiopea: Sì...
Desdemona: Io vengo con voi.
Giubilea: Non ti fidi di me?
Desdemona: È così evidente?
Giubilea: E va bene... Vieni pure, ma sta' a cuccia.
Giubilea schioccò le dita e del fumo avvolse lei e le due streghe, e scomparvero non appena la nube si dissolse. Le altre erano molto preoccupate.
Rebecca: Elettra... Che succede?
Elettra: Niente. È solo che... Vedere Giubilea in quello stato mi ha destabilizzata. Non è facile accettare che la nostra salvatrice sia diventata una creatura così oscura.
Rebecca: Ti capisco. Io non pensavo che la resurrezione potesse causare tutto questo male. Mi dispiace davvero tanto.
Elettra: Non so quante lacrime ho pianto quando è morta. Ma non avrei mai immaginato che avrei provato tutto questo stupore nel vederla.
Rebecca: Sei stupita o dispiaciuta?
Elettra: Probabilmente entrambe. In particolare dispiaciuta.
Rebecca: Secondo te, di cosa staranno parlando?
Elettra: Non ne ho idea, ma intendo scoprirlo. Bradamante, vieni con me.
Bradamante: Arrivo.
Si concentrarono e apparvero sul tetto, dove spiarono Giubilea che parlava con le due streghe.
Giubilea: Allora... Che volete fare con loro?
Cassiopea: Che vuoi dire, esattamente?
Giubilea: Parlo delle vostre adepte. Ormai sono inutili, non trovate anche voi?
Desdemona: Come puoi dire una cosa simile? Sono le tue amiche!
Giubilea: Erano... Le mie amiche. Precisiamo l'imperfetto.
Cassiopea: Che cosa vuoi da noi?
Giubilea: Desidero che voi... Uccidiate le streghe. Tutte le streghe. Delle fate mi occuperò io a tempo debito.
Desdemona: Ci stai chiedendo di assassinare le nostre compagne, le nostre sorelle?
Giubilea: Perspicace. Sì, è ciò che voglio.
Desdemona: Come puoi volere la loro morte? Ti sono sempre state accanto! Specialmente Elettra! E quest'ultima ha pianto molto quando sei morta.
Giubilea: Non mi interessa!! Non mi importa... Niente di cosa sia accaduto dopo la mia dipartita! Voi... Tutte voi... Brutte bastarde... Morirete! Dalla prima all'ultima!!
Elettra, furiosa, sferrò un calcio contro un comignolo, che si ruppe addosso a Giubilea.
Elettra: Noi non moriremo. Sarai tu a farlo.
Giubilea: Con quale autorità ti presenti qui, lanciando stupide minacce?!
Elettra: Perché fai tutto questo? Mi aspettavo molto di più da te.
Giubilea: Ma io sono tua amica, Elettra.
Elettra: No. Giubilea era mia amica. Tu sei solo un'imitazione, e non vali un soldo come tale.
Giubilea: Che insolenza! Dovresti prostrarti ai miei piedi e baciare la terra dove ho camminato!
Elettra: Credevo che fossi un'eroina... Ma sei solo una pusillanime.
Le due lottarono finché non arrivarono allo stremo delle forze. Giubilea si rialzò, rancorosa, e scomparve. Elettra prese Bradamante per mano e se ne andò. Radunò, più tardi, Diana, Rebecca, Emma e Nimue nella propria stanza.
Elettra: Devo parlarvi. È una questione importante.
Nimue: Che succede?
Elettra: Credo che la nostra regina, Cassiopea, sia corrotta.
Emma: Che cosa?!
Elettra: E credo che anche sua sorella, Desdemona, lo sia.
Rebecca: Da cosa lo presumi? È successo qualcosa su quel tetto?
Elettra: In realtà, sì. Giubilea ha parlato con loro e... Credo che vogliano ucciderci.
Bradamante: Ma sei impazzita?! C'ero anche io sul tetto e ho visto chiaramente che non hanno ceduto.
Elettra: Penso che loro due sapessero che eravamo là sopra.
Nimue: Dunque, stai... Insinuando che abbiano mentito dicendo di no a Giubilea perché altrimenti avreste scoperto che sono delle bugiarde?
Elettra: Precisamente. Non guardatemi in quel modo, non è certo un'ipotesi da scartare.
Emma: Forse no... Ma trovo comunque improbabile che la nostra Regina e sua sorella possano mentirci così. E poi perché dovrebbero farlo? Cosa le spingerebbe a fare una cosa simile?
Elettra: Se mi lasciassi indagare più approfonditamente, potrei scoprire anche il motivo.
Emma: Scoprilo in fretta. Perché, a parer mio, hai già perso credibilità. Forse le altre si fidano di te, ma io no. Non mi farò abbindolare così.
Diana: Emma, chiudi quella bocca! Stavi dicendo, Elettra?
Elettra: Chi di voi vuole aiutarmi nelle indagini?
Diana: Io ti assisterò volentieri.
Rebecca: Anche io. Dopotutto, siamo state io e Diana a destare Giubilea dal suo sonno eterno. Quindi se riusciamo a sventare i suoi piani, avremo salvato il mondo e avremo la coscienza a posto.
Nimue: Verrò anch'io con voi.
Bradamante: Io resterò qua dentro. Vi materializzerò qui se qualcosa dovesse andare storto e non aveste abbastanza magia per fuggire.
Elettra: Beh, mi sembra inutile chiederlo anche a te, Emma.
Emma: Mi hai stancata, lo sai? Sei folle.
Elettra si era appena alzata, guardando Emma con odio, ma Bradamante la fermò.
Bradamante: Lascia stare. Ci penso io.
La strega diede a Emma uno schiaffo che le spezzò l'osso del collo.

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