Capitolo 2
La fata Giada e Giubilea lottarono l'una contro l'altra e, allo stremo delle forze, questa lanciò una maledizione alla sua nemica, che morì dissanguata. Era un incantesimo di livello molto alto, che la strega indebolita non si sarebbe potuta permettere; ciò portò la donna alla perdita dei sensi. Una volta rinvenuta, si accorse che le sue compagne di viaggio erano scomparse. Si recò subito alla loro ricerca, ma il tentativo fu vano. Ben presto si accorse di essere giunta ai piedi del monte sul quale si trovava il palazzo della Fratellanza della Pace. Con le ultime forze magiche rimaste, Giubilea si tramutò in un corvo e volò in cima alla montagna e, decisa a trovare le sue alleate, si infiltrò nel castello. Fece molta fatica ad orientarsi attraverso quei mastodontici corridoi e presto si perse. All'improvviso un frastuono disturbò la quiete che albergava nella sala principale dell'edificio: una colonna crollò e Giubilea riuscì a schivarla all'ultimo secondo. La strega andò a controllare quale fosse la fonte del rumore che aveva sentito prima della caduta del pilastro. Una delle sue colleghe, Adele, stava lottando contro una potente fata, Lucrezia, in procinto di eliminare l'avversaria. Giubilea accorse in aiuto della sua alleata e, con l'ultimo sortilegio che poteva lanciare, uccise brutalmente la fata. Adele era stata ferita gravemente a causa di un incantesimo della defunta nemica e, purtroppo, spirò. La strega corse immediatamente in cima al castello e rimase inorridita all'immagine che le si parò davanti: Elettra aveva dilaniato le Streghe Antiche sopravvissute con il coltello cerimoniale di proprietà di Serafina. Accorse subito dopo Selvaggia che, senza chiedere spiegazioni, iniziò subito un furioso scontro con la sua ex-compagna. Nessuna delle due ebbe la meglio sull'altra ma, prima che Elettra potesse uccidere anche Selvaggia, intervenne Giubilea che disarmò la donna è la defenestrò. Dopodiché, quest'ultima scappò con la sua amica dal palazzo e si accamparono nella brughiera vicina. La giovane era molto provata dopo il combattimento e si assopì, mentre l'altra strega rimase sveglia tutta la notte per prevenire il ritorno di Elettra per finire l'opera ed estinguere gli ultimi esponenti della Confraternita delle Streghe. Il mattino seguente Giubilea andò in avanscoperta per trovare un posto sicuro dove rifugiarsi e nascondersi dalla nuova e inaspettata nemica. Un paio d'ore più tardi Selvaggia si destò dal suo sonno piuttosto profondo e si addentrò nella brughiera alla ricerca della sua amica. Camminò molto a lungo ma non trovò la strega e, purtroppo, fu scovata da Elettra che la rincorse pronta ad assassinarla. Forse non c'era più scampo per la ragazza.
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