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1. Ilary

ILARY'S P.O.V

Grace è tornata.

Non è tanto il tempo che abbiamo passato lontane, ma sono comunque felice di riaverla di nuovo qui. Quando l’ho vista ho notato un cambiamento in lei, nei suoi occhi. Mi è bastato poco a capirlo, un semplice sguardo.

La Grace che è andata via qualche settimana fa non c’è più. Quella che ho ritrovato è diversa, più felice, più serena e subito ho capito il motivo di tale cambiamento. Quel motivo è entrato con le proprie gambe nel nostro appartamento lasciando sconcertate tutte le mie amiche, Erika in primis.

Mai e poi mai ci saremmo sognate di vedere in casa nostra Harry Styles, il suo nome ormai è una leggenda soprattutto tra le ragazzine, ma a me del ragazzo famoso importava poco. Non sono mai stata una persona fanatica, apprezzo semplicemente il lavoro che fanno e quindi il mio istinto non è quello di svenire o assalirlo. Quello che faccio è limitarmi a guardarlo.

La bellezza di Harry è innegabile, nessuno si sognerebbe mai di metterla in dubbio, ma nonostante tutti i nostri occhi siano fissi su di lui, i miei cercano di capire cosa ci sia dietro quella persona e non al personaggio pubblico.

Cerco sempre di capire al volo le persone e voglio capire se questo ragazzo ha tutte le carte in regola per stare con Grace. Sono consapevole che solo il fatto che lei lo abbia scelto sia un motivo che mi deve spingere a fidarmi di lui, ma voglio essere sicura, voglio lasciare Grace in buone mani.

I suoi occhi verdi sono parte del suo fascino, ma nonostante so che ci sarebbero mille aggettivi per descriverli a me interessa averne trovato solo uno: sinceri. Sì, perché i suoi occhi sembrano essere sinceri perfino ora che è evidentemente spaventato da noi.

È qui, fermo solo perché sa che conoscerci è qualcosa che renderebbe felice Grace. Non serve altro per me, ormai ho capito che tipo di persona è Harry e mi piace.

I suoi occhi incontrano i miei e non so cosa stia pensando, non ho mai saputo quale sia la prima impressione che do di me, molto probabilmente sembro diversa da ciò che sono, ma conto che Harry sia parte della vita di Grace per ancora tanto tempo, quindi anche della mia, così avremmo modo di conoscerci meglio.

“Piacere Harry” dice porgendomi la mano e così ricambio il gesto stringendola con vigore pronunciando il mio nome.

Non sono una che parla molto, soprattutto all’inizio quando non conosco bene le persone con cui ho a che fare, quindi non aggiungo altro, ma non ho neppure modo di farlo perché subito Erika parte alla carica, inondandolo di un fiume di parole.

Le presentazioni si susseguono e resto un po’ in disparte a guardare.

Harry non resta molto, giusto il tempo di essere incastrato da Erika per un’uscita di gruppo. Quel ragazzo mi ha fatto un po’ pena, ma alla fine poteva andargli peggio, perché per quanto sembri assurdo Erika si è contenuta, forse decisa a tenere il meglio per dopo.

Ed infatti il delirio in casa arriva dopo.

Tutte vanno avanti e indietro pronte a prepararsi e agghindarsi come un albero di Natale per la serata. Hanno messo sottosopra i loro armadi alla ricerca dei vestiti perfetti, mentre io come al solito, indosso una delle mie tante felpe larghe.

Non ho mai capito perché si preparino con tanta cura, forse non si rendono conto di quanto siano già belle in realtà.

Me ne sto seduta sul davanzale, mentre loro si fanno la guerra per prendere posto davanti allo specchio.

“Siete patetiche, ve l’ho già detto?” dico con tono acido. Non riesco proprio a capirle, ma tanto so che a sembrare strana sono io, ma solo perché in minoranza, però a me non importa, se credo in una cosa non cambio idea, non mi serve l’appoggio di nessuno.

Erika parte coi suoi soliti discorsi, ma non ha capito che questa serata è dovuta solo al suo modo destabilizzante di porsi con le persone: Harry si è spaventato e ha ceduto, fine della storia e decido di farle notare il mio punto di vista perché è quello giusto.

Il tempo passa lentamente, troppo per i miei gusti e sto seriamente rimpiangendo la mia stanza, il mio letto e i miei amati libri. Se non fosse per Grace a quest’ora sarei rintanata nella mia stanza, nel mio mondo di fantasia, ma non uscire significherebbe in qualche modo dare poco importanza ai desideri di Grace e al suo nuovo ragazzo e non voglio farlo, non voglio passare per una a cui non frega anche se forse è proprio quella l’impressione che sto dando, ma lei mi conosce e sa che non è così. Questo è quello che mi piace credere.

Finalmente siamo pronte ad uscire, ma quando siamo fuori e vedo la macchina con tanto di autista che ci sta aspettando resto per un secondo interdetta e - diciamocela tutta – sono anche un po’ invidiosa. La mia indole pigra avrebbe proprio bisogno di qualcuno che mi porti in giro a mio piacimento, ma il mio è il mondo reale, non quello delle favole.

Lo sportello ci viene aperto e io salgo dentro mentre chiedo a Grace se tutto questo rientra nella normalità per lei.

“Fino a qualche giorno fa no, ma da quando le loro fan hanno deciso di placcarmi, è diventato necessario, almeno così pensa Harry. Credo che potrei benissimo cavarmela da sola, ma lui ha insistito, quindi eccomi qui” dice con naturalezza, mentre si mette a sedere accanto a me.

Mi perdo il resto della frase perché inizio a pensare a quanto la sua vita debba essere cambiata. Stare con una persona come Harry è come stare con un uragano che ti trascina con sé spazzando via tutto quello che c’era prima. Mi dispiace sapere che ha bisogno di essere scortata in giro, ma allo stesso tempo sono felice di sapere che Harry pensa a tutto quello che le serve perché ci tiene a lei e se ne occupa con amore.

Quel ragazzo ha guadagnato un altro punto a suo favore.

Il viaggio passa veloce e non c’è alcuna novità, ci sono le solite risate, i soliti discorsi senza senso e come al solito Lucy cerca di placare il troppo dirompente entusiasmo di Erika. Spero che le sue parole le siano rimaste in testa per alcuni secondi prima di volare via, perché Erika è come un treno in corsa e non si ferma per niente e nessuno se non è lei a volerlo.

Spero che faccia la brava perché mi dispiacerebbe vedere la serata rovinata. Sono sicura che Grace ci tiene molto e quindi anche io mi sforzerò per essere un po’ più aperta e meno taciturna.

Scendiamo dall’auto e entriamo in un locale che non avevo mai visto prima. Grace parla con qualcuno dello staff, probabilmente vorrà sapere dove si trova Harry e quando mi guardo intorno capisco che la sua è una mossa furba perché il locale è pieno di gente e in più sono sicura che quei cinque cantanti non siano tra la folla, ma sicuramente da qualche parte nascosti dal resto della gente.

Seguiamo il ragazzo dello staff e a quanto pare riusciamo subito a trovare i ragazzi.

Grace ci segue appena dopo aver salutato l'autista e Harry appena la vede va verso di lei salutandola affettuosamente.

Non so cosa fare, mi guardo intorno finché Delilah non mi fa un cenno col capo invitandomi a seguirla.

“Ho bisogno di bere una cosa e tu anche” mi fa l’occhiolino e sono felice che in qualche modo abbia deciso di farmi da spalla. Stiamo camminando quando ci troviamo davanti Liam e Zayn.

È una situazione nuova per me, quasi bizzarra, ma mi ricordo che la vita di Grace ormai comprende questo genere di persone e così faccio un respiro profondo e cerco di essere il più calma possibile quando ci salutiamo presentandoci.

“Stavamo andando a bere qualcosa” dice Del sorridendo ad entrambi con estrema naturalezza. “Vi va di venire con noi?”

Entrambi annuiscono e ci seguono.

“Ho bisogno di una tequila, dimmi che sei con me” quasi mi prega la mia amica ed annuisco. Sa che su di me può sempre contare.

Ognuno ordina qualcosa e finiamo per chiacchierare del più e del meno. In realtà ho pensato a finire solo il mio  drink, mentre a parlare è stata soprattutto Del.

Restiamo lì per ancora alcuni minuti finché non ordiniamo un altro drink e andiamo a sederci al tavolo dei ragazzi.

“Com’è andato il concerto questa sera?” chiede Delilah facendo l’ennesima domanda ai ragazzi, subito Liam inizia a raccontargli qualcosa, ma perdo il filo del discorso quando Zayn si volta e mi guarda sorridendomi.

“Non sei una che parla molto” afferma e quasi il drink che stavo bevendo mi va di traverso. Se ne accorge e sorride per la mia goffaggine, ma senza esagerare mettendomi a disagio.

“Non ho molto da dire” mi stringo nelle spalle evitando di guardarlo negli occhi anche se sono sicura che sto facendo una sciocchezza.

Sono di fronte a uno dei ragazzi più belli che abbia mai visto e gli parlo fissando il vuoto. Dovrei invece farmi forza e guardarlo, perché non so quando mi capiterà la prossima volta di avere davanti una persona del genere. Probabilmente mai.

“Sono sicuro che tu abbia molto da dire, tutti ce l’hanno. Vuoi solo tenerlo nascosto” mi dice e non riesco a trattenere un sorriso. Non so perché, ma Zayn oltre ad essere estremamente bello sembra una persona con cui è piacevole chiacchierare. So che con lui potrei parlare di cose che davvero mi interessano perché non sembra una di quelle persone che si fermano all’apparenza, alla superficie.

“Sei tu la popstar, la tua è una vita che vale la pena di essere raccontata, non la mia di certo” dico lasciandomi un po’ andare punzecchiandolo. “Sono solo una studentessa di lingue, non c’è molto di interessante in ciò.”

“Che lingue studi?” domanda subito senza pensarci un solo istante.

“Danese, in realtà vorrei specializzarmi in lingue scandinave.”

“La tua è una scelta… particolare” dice infine e non so se si sia trattenuto dal dirmi che la mia scelta è orribile o se sia stato sincero. Cerco di non pensarci e di tenere i pensieri al minimo.

“Tutto bene?” mi chiede quando resto in silenzio. Annuisco e mi alzo.

“Vado a prendere un’altra cosa da bere” dico e mi incammino di nuovo sola verso il bar. Delilah intercetta i miei movimenti e mi guarda preoccupata, ma le faccio un cenno veloce per farle capire che tutto va bene e la vedo riprendere a parlare con Liam, mentre sorride felice.

La gente sembra essere aumentata, così come la fila al bar. Mi tocca aspettare per alcuni minuti prima di riuscire a raggiungere il barman e ordinare un drink.

Decido di sedermi al bancone e quando sto iniziando a bere, vedo qualcuno sedersi accanto a me.

“Non puoi bere da sola” dice Zayn sorridendomi e lasciando che il mio cuore acceleri nuovamente. Questa volta non mi nego il piacere di osservare i suoi lineamenti decisi e così incredibilmente belli, mentre richiama l’attenzione del ragazzo che mi ha preparato un drink per ordinarne uno anche per sé.

Non sembra dedicarmi alcuna attenzione, finché anche lui non ha un bicchiere tra le mani.

“Ecco, ora possiamo bere” esclama, voltandosi leggermente verso di me. Non so perché, ma mi sono chiusa a riccio di nuovo e per quanto il suo sorriso sia rassicurante non riesco a dire nulla, neppure una singola parola, quindi mi limito ad annuire.

Mi volto, dando le spalle al bancone, mentre porto lo sguardo sulle persone che stanno ballando o semplicemente parlando tra di loro.

“Sei una a cui piace osservare” dice Zayn interrompendo nuovamente il silenzio.

“Sì, so che è strano” dico subito giustificandomi. Odio quando le persone mi fissano, mi fanno sentire a disagio, ma molte volte mi accorgo di essere la prima a farlo, però ogni volta che vengo sorpresa a farlo o qualcuno me lo fa notare ho sempre la stessa reazione: distolgo lo sguardo puntandolo verso il basso, mentre arrossisco visibilmente.

Odio che stia succedendo anche adesso. Non voglio sembrare ancora più strana.

“Non è strano, lo faccio anch’io” dice portandosi il bicchiere alla bocca, prendendo un sorso. “Cosa stavi osservando di così interessante?” domanda curioso.

Scrollo le spalle. “Mi guardavo in giro, ma soprattutto stavo notando quanto le mie amiche sono felici questa sera” ammetto perché è la verità. Tutte sono sorridenti e piene di vita questa sera, vederle così è fantastico, vorrei che fosse sempre così.

“E tu non sei felice?”

La domanda di Zayn arriva inaspettatamente ed è quasi come ricevere un pugno nello stomaco. Non so cosa dire, questa domanda avrebbe un argomentazione lunga quanto un libro di Tolstoj, ma riassumo tutto in una semplice parola, in un semplice monosillabo.

“Sì.”

 “Cosa?” domando stordita quando vedo Zayn ridere. La sua reazione mi confonde perché non riesco affatto a capirla.

“Devo tirarti le parole di bocca. Sei un mistero Ilary, sembra quasi che tu non abbia neppure voglia di stare qui.”

“Le apparenze ingannano” dico convinta usando una frase fatta, poi decido di bere quello che è rimasto del mio drink.

“Allora dimmi tu come stanno le cose perché vedo solo una ragazza che se ne sta seduta in disparte a bere, con un look fuori dalla norma e che molto probabilmente odia tutto quello che la circonda in questo momento.”

L’analisi di Zayn è corretta, probabilmente sono la persona meno adatta a stare qui. Sono il classico esempio del pesce fuor d’acqua, ma non odio tutto di questo posto perché non odio le mie amiche ed ora non odio neppure lui, anzi mi piace più di quanto potessi immaginare.

“Prima di tutto mi piace bere, soprattutto quando sono con la compagnia giusta. Per quanto riguarda il mio abbigliamento so che non sono la tipica ragazza che si prepara, ma a me piace così. Non ho bisogno che i ragazzi mi apprezzino per il mio corpo, anzi odio le persone che si limitano a quello perché sono solo superficiali. In più amo le mie felpe e credo che le indosserò sempre, se potessi le metterei anche in estate. Ed infine non odio tutto di questo posto, di certo non rientra tra i miei preferiti, ma posso sopravvivere per una sera perché se sono qui non è per me, ma per Grace” dico tutto d’un fiato, rispondendo a ogni singolo punto dell’argomentazione di Zayn.

 “Dovevo toccarti sul personale per farti parlare un po’” scherza Zayn ridacchiando e mi unisco a lui.

Il resto del tempo passa chiacchierando sulla questione viaggi. Tutto è partito dalla scritta sulla mia felpa dell’Hard Rock Café. Gli ho raccontato che colleziono da una vita le maglie e le felpe di questa catena, non perché sia una fanatica, ma semplicemente perché tutto è nato per caso con mio padre. Lui ha sempre viaggiato molto e ogni volta che tornava il suo regalo era una di queste magliette. Sono arrivata al punto di averne l’armadio pieno e così da poco ho deciso di darci un taglio.

Zayn mi ascolta mentre parlo e mi confessa persino che anche lui avrebbe fatto piacere avere una sorta di tradizione coi suoi. Scherzando mi dice che mi manderà una maglietta anche lui dalla prossima città in cui andrà e anche se so che lo dice tanto per dire accetto felice di vederlo coinvolto.

I nostri discorsi si tengono sul semplice, ma mi piace molto parlare con lui. Nel momento in cui inizia a raccontarmi dei suoi tanti viaggi resto quasi a bocca aperta ad ascoltarlo. Ammetto senza tanti giri di parole che l’invidio tremendamente, ma lui mi rassicura dicendo che anch’io avrò tutto il tempo per girare il mondo e spero sia vero.

“Un giorno sono sicura che potrò vantarmi di aver visto più posti di te” dico speranzosa.

“Mi dispiace, ma la vedo dura.”

“Hai appena ucciso i miei sogni” metto il broncio e sento Zayn ridere, sto per aggiungere un’altra cosa quando Delilah ci raggiunge.

“Ilary, dobbiamo andare. Ti aspetto all’uscita.”

Annuisco e mi alzo dallo sgabello su cui sono seduta da chissà quanto tempo ormai. Mi volto e vedo che anche Zayn si sta alzando pronto a salutarmi.

“Grazie per la serata, sei stato gentile a tenermi compagnia” ammetto felice.

“Fidati dovrei ringraziarti io, questa serata è stata molto piacevole. Sei un’ottima compagnia” dice con tono gentile ed arrossisco imbarazzata.

“Credo che sia meglio che io vada” dico indicando con la mano un punto non definito alle mie spalle.

Vedo Zayn annuire per poi avvicinarsi a me. Prima che me ne possa rendere conto le sue soffici labbra mi lasciano un bacio sulla guancia.

Il suo gesto mi ha colta alla sprovvista, mi ha totalmente spiazzata.

Porto la mano sulla guancia, proprio dove le sue labbra hanno toccato la mia pelle che ormai è di fuoco. Zayn continua a guardarmi consapevole dell’effetto destabilizzante che ha su di me, ma il suo sguardo è dolce, non sfacciato.

“Credo che sia meglio che tu vada ragazza silenziosa” scherza.

Annuisco. “Grazie ancora” dico prima di voltarmi e iniziare letteralmente a correre verso l’uscita, lasciandomi alle spalle il suono della risata di Zayn.

Ci metto poco a raggiungere le ragazze che sono tutte vicine, sicuramente staranno già iniziando a parlare della serata.

“Eccoti qui, finalmente” dice Lucy e le sorrido. Mi sento incredibilmente felice.

“Vogliamo andare?” chiede Grace e tutte saliamo in auto pronte a ritornare a casa.

La nostra serata da favola è finita, ma sono felice perché mi resterà sempre il ricordo di queste ore passate con Zayn. Quando sono uscita questa sera l’avevo fatto solo per Grace, solo per rendere felice una delle persone più importanti della mia vita, ma invece quella che è stata una scelta avventata si è rivelata quella più giusta per me.

Probabilmente non rivedrò mai più Zayn, ma non mi importa. Questa sera ho conosciuto una persona nuova, una persona speciale e ora ogni volta che vedrò la sua immagine da qualche parte o sentirò la sua voce mi ricorderò di lui: un ragazzo che pur avendo il mondo ai suoi piedi, è rimasto semplice.

Non conosco bene Harry, ma sono sicura che quei cinque ragazzi su questo aspetto si somiglino molto. Le parole di Zayn me l’hanno fatto capire ed improvvisamente sono ancora più felice per Grace.

Trovare l’amore non è facile, ma lei è stata fortunata a trovarlo in una persona così sincera. Spero per lei che la sua felicità duri per sempre perché se lo merita. Tutte le ragazze in quest’auto se lo meritano perché ognuna di loro ha qualcosa di speciale, devono solo capirlo e decidere di trovare la forza per lottare per ottenere ciò che vogliono.

Il giorno in cui lo faranno saranno felici e spero che quel giorno sia vicino perché tutti meritano di esserlo.

SPAZIO AUTRICE

Capitolo scritto dalla fantastica xantheax. (GRAZIE INFINITE)

Quando ho avuto l'idea di questo spin off, non avrei mai creduto di potermi emozionare così tanto leggendo quello che le mie meravigliose amiche hanno scritto ;)

Spero che anche voi possiate apprezzare il loro lavoro quanto lo sto facendo io.

Fatemi sapere cosa ne pensate :D

Al prossimo capito!

Un bacio! Greta

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