Ero giunta in Mesopotamia inseguendo un sogno: ritrovare l'archetipo di tutti i libri.
Il manoscritto primordiale scritto prima che la Torre di Babele crollasse, che gli uomini si dividessero, che per smania di grandezza la costruissero e dimenticassero di essere figli della stessa madre, genitrice di tutti i viventi.

Per recuperarlo dovevo annullare le sovrastrutture mentali trasmessemi da chi quella torre voleva erigere per desiderio di supremazia sulla natura e ancorate nel mio subcoscio, ritornare al sentire primigenio dell'essere un unicum con la Terra, respirare il suo respiro, annullare il mio sentirmene dominatrice, tornare a farne parte.

Ci sarei riuscita?