I due adolescenti incuranti di fatica, sudore, piedi, mani e spalle piagate, avevano trainato il carro sacro per cinque miglia al posto del bue mai giunto.

Fiera dei suoi virgulti, Cidippe si ergeva in piedi sulla biga e una volta al tempio si postrò in preghiera.

Alla dea, la sacerdotessa, chiese che il dono più grande, che un dio potesse elargire, fosse concesso ai suoi figli.

Era, dall'alto della sua eterna magnanimità, concesse il dono dell'eterna serenità: liberati da dolore, dispiacere e vecchiaia, sarebbero stati.

Mai giorno per Madre fu più nefasto.

Cleobi e Bitone giacevano morti ai suoi piedi.