Meandro
Scorre sinuoso tra piane e valli.
Attorciglia se stesso, creando anse arzigogolate.
Nelle parole secolari si insinua, mostrando tortuosità.
Fessura rocce con canaletti per i secoli futuri.
Decora marmo e disegna greche che in labirinti di Minosse trasforma.
Modella strade di città in cui perdersi, morenti le une nelle altre, così intrecciate da disorientare il viandante e renderne vana la fuga.
Intrappola il cervello in giri e volute, in un groviglio di pensieri che l'uscita non trovano.
Scolpisce il viso dell'uomo in avvallamenti e solchi rugosi se l'età avanza.
Come descrivere ciò?
Con la parola da te amata: Meandro.
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