Si guardò odiandosi e odiando: solo pelle ricopriva le ossa, radi capelli, colorito cereo.

Spaccò specchio e mano.                           Rabbia!

Spalancò l'armadio.
Tirò fuori le lenzuola, senza badare se fossero o no quelle ricamate a mano regalatele della nonna, per un corredo che non avrebbe mai usato, sporcandole con sangue e lacrime.
Coprì tutti gli specchi presenti in casa.

I vetri si conficcarono nelle piante dei piedi nudi.
Strinse i denti.
Sorrise alle fitte che le procurarono.

Era assuefatta alla sofferenza e alla morfina. Percepirne un dolore che non la riportasse a quello che le stava mangiando organi e gioventù la riportò in vita.