26. Davvero felici
La sera, nel loro appartamento, Harry e Louis cenarono in silenzio, ma in un silenzio piacevole e non ingombrante.
" Cosa pensi di Kei?" chiese ad un certo punto il ragazzo dagli occhi blu, con lo sguardo chino sui germogli di soia che aveva nel piatto.
Harry giocherellò con lo spicchio di mela che teneva fra le dita e rispose:
" Sarò sincero con te. Quando il bambino ha cominciato ad interagire con te, non ero per nulla felice, perché credevo che Kei non fosse adatto a noi e che noi non fossimo adatti a lui "
" Per la mia malattia?" mormorò Louis a disagio.
" Sì " spiegò Harry " perché pensavo che un bambino così problematico come Kei avrebbe potuto portarti ad ammalarti di nuovo e a farti carico dei suoi problemi, rendendo di nuovo vivi i tuoi "
" Non hai torto, amore " concordò Louis " ma io non..."
" Lasciami finire " lo interruppe Harry con dolcezza e decisione.
Louis annuì un po' spaventato e rimase in attesa.
Harry gli strinse una mano per tranquillizzarlo e riprese a parlare.
" Poi, però, ho parlato ad Akemi e lei è riuscita a leggere il mio cuore e a farmi capire quali fossero in realtà le mie paure "
" Quali?" balbettò Louis.
" Temevo quello che ti ho detto prima, cioè che Kei ti potesse fare ammalare e poi temevo che...che avrei dovuto badare a tutti e due e che la mia vita si sarebbe rovinata per sempre "
Louis, che si era convinto, dopo il dono del peluche, che Harry avesse accettato Kei, seppur parzialmente, rimase decisamente male.
Non disse però nulla al marito e lo lasciò proseguire.
" E poi...poi ero geloso " continuò in imbarazzo " perché, inconsciamente, temevo che il bambino sarebbe diventato il centro del tuo mondo e io...io solo una riserva "
Louis provò un'ondata di tenerezza verso suo marito e non potè fare altro che abbracciarlo stretto.
" Nessuno potrà mai prendere il tuo posto " gli mormorò in un orecchio " perché tu sei la mia vita e io vivo per te "
Harry gli appoggiò la testa sulla spalla e sospirò più tranquillo, poi si sollevò, lo guardò negli occhi e sussurrò:
" Adesso, però, non ho più paura e mi sono convinto che Kei sia ciò che ci manca per essere davvero perfetti "
Louis gli sorrise, gli baciò le labbra e decise di dimostrargli tutto il suo amore portandolo verso il letto e spogliandolo.
Inutile dire che il cibo rimasto nei piatti venne completamente dimenticato...
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