Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

3. Grigio di Davy (Passato I)

C'era una sola cosa che teneva in vita Loci e la faceva andare avanti nonostante tutto: la consapevolezza di avere uno scopo. Passava tutte le ventiquattro ore del giorno ad annientare varie creature; dai Sogni Mancati alle Invidie, dai Rimpianti ai Pensieri Veloci. Sentiva dentro il suo corpo, intessuto in ogni suo più piccolo gene, l'istinto ad uccidere. Eppure, c'era qualcosa che non tornava. In alcuni brevissimi istanti aveva percepito un glitch nel suo codice genetico, qualcosa che l'aveva fatta dubitare della sua intera esistenza in quel mondo: aveva davvero senso uccidere quelle creature se aumentavano comunque ogni giorno di più? E soprattutto perché doveva ucciderle? Era questo lo scopo della sua intera esistenza? Era così che avrebbe passato la sua intera vita?

I suoi dubbi erano aumentati quando aveva incontrato Celeste. Aveva avuto l'arco teso, la freccia pronta, la ragazza sotto tiro, ma non l'aveva uccisa.

Ormai erano passati giorni e quell'istinto che la spingeva a sterminare ogni cosa, non si risvegliava in sua presenza. Per la prima volta nella sua intera esistenza non si sentiva in dovere di uccidere.

I suoi mal di testa erano aumentati, aveva passato quasi ogni secondo durante gli appostamenti a cercare di capire che cosa avesse Celeste di diverso da tutte le altre creature che aveva incontrato.

Aveva poteri come tutti, indossava vestiti come (quasi) tutti, si muoveva e faceva rumore come tutti. Mangiava e beveva, ma anche altre creature mangiavano e bevevano. Parlava, ma non era l'unica a saperlo fare.

Eppure, quando l'aveva vista non era riuscita ad ucciderla. E nemmeno adesso riusciva a farlo. Qual era la caratteristica che la stava proteggendo così bene? Aveva qualche potere nascosto? Magari emanava qualche odore che confondeva chiunque si trovasse nelle vicinanze?

Così Loci aveva condotto qualche esperimento. Prima con la bandana sulla bocca, poi con le cuffie che le coprivano le orecchie, ma niente cambiava il risultato.

La svolta era arrivata quando aveva provato a chiudere gli occhi.

Con gli occhi chiusi ucciderla diventava molto più semplice, sentiva che quasi ce l'avrebbe fatta se avesse voluto, eppure con i Sogni Mancati (e con qualsiasi altri creatura incontrata finora) non aveva avuto bisogno di questo stratagemma.

Qual era la differenza fra i Sogni Mancati e Celeste?

Il colore sicuramente. I Sogni Mancati erano prevalentemente color grigio di Davy, ma anche se Celeste non era di quel grigio così scuro - creato da polvere di ardesia, ossido di ferro e nerofumo - il colore non sembrava essere una spiegazione convincente. Tutto ciò che Loci coglieva con gli occhi era diverso. I Sogni Mancati erano molto più alti di lei - Celeste, infatti, aveva la sua stessa altezza. Loro non avevano occhi visibili, ma Celeste sì. Loro non avevano le dita, ma Celeste ce le aveva ed erano esattamente uguali alle sue.

Più Loci elencava le differenze fra Sogni Mancati e Celeste, più la soluzione si faceva chiara: Celeste aveva una forma simile alla sua, dalle braccia, alle mani, alle gambe, agli occhi.

Loci non aveva ucciso Celeste perché era simile a lei. Era l'unica spiegazione.

Questa consapevolezza, però, si era portata dietro diverse domande: se i Sogni Mancati (o i Pensieri Veloci o le Invidie o qualsiasi altra creatura) avessero avuto una forma simile alla sua le avrebbe risparmiate? Perché le aveva uccise? Aveva ancora senso ucciderle? Come poteva convivere con tutte quelle morti insensate? Qual era il senso della sua esistenza? Che cosa avrebbe fatto da ora in avanti?

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro