Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

3

- Ancora tre ore e mezza e saremo libere! -

Esclamò Junko alzando le braccia al cielo per sgranchirle.

- Ma la smetti di farmi il countdown? -

Sospirai mentre tiravo fuori dallo zaino il bentō per la pausa pranzo.

Nel vedere il mio pranzo, ovvero del semplice riso con qualche verdura intorno, la ragazza sorrise leggermente, quasi ghignando.
Ormai non avevo neanche più le forze di chiederle a cosa stesse pensando, così semplicemente lasciai stare e iniziai a mangiare, pur sapendo che tanto prima o poi lei me lo avrebbe detto comunque.

- Mangi sempre la stessa roba. -

Commentò infatti solo pochi istanti dopo.

- E allora? -

Sospirai senza neanche voltarmi verso di lei.
Infatti, come ho già detto, non era Junko la mia compagna di banco, bensì Chiyoko.
La mia migliore amica invece si trovava nel banco dietro, che tra l'altro era l'ultimo banco della fila accanto alla finestra.
(E no, non si tratta affatto una coincidenza: Junko ha lottato per avere quel posto).

- Ammira i privilegi di una pescatrice sottopagata! -

Esclamò allora in tono teatrale.

- Ma tu non sei una pescatrice e per quello che fai direi che ti pagano fin troppo. -

Ribattei mentre finalmente mi voltavo verso di lei.

Neanche immaginate quanto fu l'autocontrollo che mi servì per non scoppiarle a ridere in faccia non appena vidi il suo pranzo.

- E quello sarebbe...? -

- Polpo! -

Esclamò lei mentre con fare orgoglioso alzava leggermente il mento e puntava le mani sui fianchi.

- Polpo... -

Ripetei io osservando con sguardo alquanto scettico il suo bentō, ripieno fino all'orlo solo ed esclusivamente di "polipetti".

- Glielo dico? -

Mi sussurrò allora Chiyoko, anche lei in procinto di scoppiare a ridere.
Neanche mi ero accorta che stesse seguendo la conversazione...

- Ma le spezzeremmo il cuore. -

Ribattei io mentre Junko ci osservava con sguardo confuso, il capo leggermente inclinato verso destra.

- Qualcuno prima o poi dovrà pur dirglielo. -

- Dirmi cosa? -

Chiese allora la diretta interessata.

Non riuscivo a credere che davvero non lo sapesse...
In fondo ne guarda di anime, no?

- Quelli... - Mi decisi a rivelarle mentre con un sospiro indicavo i suoi amati "polipetti". - Non sono davvero polpi... Sono solo wurstel. -

- Ora scoppia l'apocalisse. -

Mi bisbigliò Chiyoko e io non potei che darle ragione.

Junko infatti rimase in silenzio per diversi interminabili istanti, lo sguardo chino sul suo bentō.
Ed io stavo quasi per chiederle se magari non le andasse di fare un salto in mensa a vedere se ci fossero i gamberetti (o qualunque altra cosa che avesse a che fare con il mare), quando di punto in bianco lei scoppiò a ridere.

- È impazzita. -

Commentò Chiyoko strabuzzando gli occhi.
E di nuovo io non potei che darle ragione.

- Senti Junko... - Mormorai mentre con fare esitante allungavo una mano verso la sua spalla. - So che è stato uno shock per te, ma non per questo devi andare fuori di tes... -

- Ma certo che sono wurstel! - Esclamò però lei interrompendomi. - Insomma, mi pare ovvio, no? -

E così, di fronte al nostro sguardo perplesso e leggermente sconcertato, quella pazza della mia migliore amica continuò a ridere a crepapelle, quasi che quelle che si stavano comportando in modo assurdo fossimo noi, non lei...

- Non avevi detti che quei polipetti erano il risultato del tuo lavoro da pescatrice sottopagata? -

- Infatti. - Rispose lei, quindi, di fronte al nostro sguardo sempre più spaesato, proseguì con la sua spiegazione. - Tre giorni fa, ovvero domenica, siamo stati in barca tutto il giorno, ma non siamo riusciti a pescare nulla, così per consolarci siamo andati al konbini e abbiamo comprato un po' di wurstel, poi li abbiamo tagliati per dargli questa forma da polipetto e ce li siamo mangiati in spiaggia seduti attorno al fuoco. -

- Ma è vietato accendere fuochi in spiaggia! -

Esclamò prontamente Chiyoko.

- E poi ti chiedi perché li chiamo "pseudo pescatori"... -

Dissi invece io scuotendo leggermente il capo.

- Rimane il fatto che questi polipetti sono buonissimi. -

Ribattè lei prendendone uno direttamente con le mani, benchè avesse le bacchette proprio lì accanto.

- Io non ce la faccio a guardarla... -

Mormorò invece Chiyoko voltandosi all'istante verso il suo pranzo.
Il viso contratto in una buffa smorfia, quasi stesse ricacciando indietro un conato di vomito.
Il labbro inferiore iniziò quindi a tremolarle leggermente e, nonostante non disse più una sola parola, io, come anche Junko, capii all'istante ciò a cui stava pensando.

Porky Katsudon Pig.

La storia di Porky Katsudon Pig è una storia che sta al limite tra il drammatico e il ridicolo.
Ebbe tutto inizio circa dieci anni fa, quando Chiyoko aveva solo sei anni.
Quell'anno un amico di famiglia regalò a suo padre uno dei maialini partoriti dalla sua scrofa.
Il maialino, che venne chiamato appunto Porky Katsudon Pig, visse per quasi un anno nel loro cortile, con Chiyoko che si occupava di lui, trattandolo quasi fosse un cagnolino.
Ma poi, in prossimità delle vacanze invernali, Porky Katsudon Pig scomparve misteriosamente.

L'anno seguente venne regalato loro un nuovo maialino, che venne chiamato Porky Katsudon Pig II.
Chiyoko si occupò anche di lui e lo amò almeno quanto aveva amato Porky Katsudon Pig I, ma poi, sempre con l'arrivo dell'inverno, anche questo maialino scomparve misteriosamente.

Solo cinque anni dopo, con Porky Katsudon Pig V, la piccola Chiyoko realizzò finalmente che fine avessero fatto tutti i suoi adorati maialini.

Da quel giorno in poi non mangiò più nessun tipo di carne e continuò ad occuparsi dei Porky Katsudon Pig che annualmente venivano regalati al padre, sempre con la speranza di riuscire un giorno a salvarne almeno uno.

- Ti salverò, Porky Katsudon Pig X. -

La sentii mormorare tra sè e sè, dando così conferma ai miei pensieri.

- Ehi Midori. -

Mi chiamò a quel punto Junko.

- Che c'è ancora? -

- Stavo pensando... Secondo sarà una cosa lunga la caccia al fantasma di questo pomeriggio? -

- Innanzitutto non è una caccia al fantasma. - Sospirai alzando gli occhi al cielo. - E poi perché me lo chiedi? Avevi degli impegni per caso? -

- Già... Devo assolutamente passare dal club di cucito. -

- E perchè? -

- Sai, ieri pomeriggio sono andata a fare la spesa con il cosplay di Saitama addosso e un cane rabbioso si è accanito su di me e mi ha strappato il mantello... Stupido topo troppo cresciuto... -

- ...Sinceramente, io non so più se ridere o piangere nel sentire certe cose... Comunque se ci sbrighiamo possiamo passarci prima di andare nella 1.25. -

- Ehi, di che state parlando? -

Chiese a questo punto Chiyoko.

- Del fantasma che ieri Midori ha visto nell'aula 1.25. - Rispose Junko all'istante. - Dopo la scuola ci andremo tutte e due per vedere se è tornato. -

- Fantasma!? -

Esclamò la bionda strabuzzando gli occhi.

- Non è davvero un fantasma. - Sospirai io alzando gli occhi al cielo. - Si tratta solo di una ragazza mai vista prima. -

- Strano che non la conosci. - Commentò Chiyoko aggrottando leggermente la fronte. - In questa scuola siamo solo in sessantanove, più o meno ci si conosce tutti... -

- Appunto! È un fantasma! -

Esclamò Junko annuendo con aria grave.

- Che strano... - Mormorò l'altra prima di dare uno sguardo al suo orologio. - Oh beh, tanto tra poco più di tre ore scopriremo di chi si tratta. -

E fu così che anche Chiyoko si autoinvitò alla "caccia al fantasma" di questo pomeriggio.

~

- Sbrigati! -

- Dammi tempo! -

- Non c'è tempo! E se lei fosse già andata via? -

- Ma hai detto che ieri è rimasta fino alle cinque! Ora sono ancora le quattro! -

- Comunque sbrigati! -

Continuai ad incitarla mentre mi dirigevo a grandi passi verso l'aula del club di cucito.
Chiyoko invece ci seguiva in silenzio, la sua amata macchina fotografica già a portata di mano.

- Junko... - Dissi poco dopo in tono quasi atono, ferma di fronte alla porta dell'aula 1.08. - Junko, per caso ti eri messa d'accordo con qualcuno? -

- No, perchè? -

Ribattè lei avvicinandosi.
Chiyoko, che invece se la stava prendendo con tutta calma, ancora si trovava in fondo al corridoio.

- Qui dice che il club di cucito c'è solo il mercoledì e il venerdì... Oggi è giovedì. -

- ...Ah. -

Quindi mi voltai lentamente verso di lei, assottigliando lo sguardo e sospirando profondamente.

- Ehi, non è colpa mia se oggi non c'è. - Ribattè alzando le spalle. - Anzi, dovresti esserne felice, così possiamo andare subito dal tuo amato fantasma senza perdere altro tempo. -

Alzai gli occhi al cielo all'udire quelle parole e stavamo quindi per tornare indietro, quando udimmo delle voci provenire dall'interno dell'aula.

- Non dicevi che oggi non doveva esserci nessuno? -

- Sì, infatti. - Ribattei io aggrottando leggermente la fronte. - Che strano... Mi sembra quasi di riconoscere questa voce. -

- Apri e basta, no? -

E nel vedermi comparire Chiyoko alle spalle così di punto in bianco per poco non mi presi un colpo.

- Sicura di non essere tu il fantasma? -Dissi con ancora una mano posata all'altezza del cuore per lo spavento appena preso. - Comunque chi apre? -

- Tu, no? -

Disse Chiyoko come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

- Perché io? -

- Perché sei tu il capo, no? -

- Io non sono il capo! -

- Santo cielo, quante storie per una porta! - Esclamò Junko esasperata. - Dai, apro io. -

- Non dovresti prima bussare? -

Le chiesi in tono allarmato.

- Ma che vuoi che sia? - Ribattè lei roteando gli occhi. - È solo un club di cucito, non un ritrovo per coppiette. -

E così, senza bussare o dire alcunchè, spalancò la porta.

Per dieci secondi buoni nessuno fiatò. Neanche Junko, la quale, con ancora la mano posata sulla maniglia della porta, stava fissando a dir poco allibita, come anche me e Chiyoko, la scena che andava presentandosi davanti ai nostri occhi.

Matsuda Hideki.
Membro del club di giornalismo.
Frequentante la classe 1A.
Stava seduto su un banco a petto nudo.
Keiji Hara.
Membro del club di cucito.
Frequentante la classe 2A.
Stava in piedi di fronte a lui e aveva la sua maglietta in mano.

Noi guardammo loro.

Loro guardarono noi.

Quindi, molto lentamente e con lo sguardo allibito ancora puntato su di loro, Junko richiuse la porta.

- Scusate! -

Gridò a gran voce allontanandosi in fretta dall'aula.

- Ehi! Ferme! -

Sentimmo però esclamare prima che la porta si riaprisse.

~

- Ah... Quindi ti sei sfilato la maglia solo perché lui te la ricucisse? -

- Già. - Disse Hideki assottigliando lo sguardo. - Pervertite... -

- Scusateci, ma dovete ammettere che la situazione era piuttosto fraintendibile! - Ribattè Junko incrociando le braccia al petto. - E poi oggi neanche doveva esserci il club di cucito... -

- Infatti ci sono solo io. -  Disse Keiji per poi accennare con il capo al ragazzo accanto. - Sapete, questo qui è così imbranato da inciampare in continuazione. Di conseguenza si strappa sempre almeno una maglia a settimana e poi, visto che la madre lo mette in punizione e non lo fa giocare ai videogiochi quando succede, viene da me piangendo e chiedendomi di aiutarlo... -

- Io non piango! -

- Giusto, tu non piangi. A te "lacrimano gli occhi". - Ribattè il maggiore, per poi rivolgersi nuovamente a noi. - Comunque, cosa vi serviva? -

- Ecco... Anche io volevo chiederti se potessi aggiustarmi una cosa. -

- Ok dammi. -

- E la mia maglia? - Protestò però Hideki indicando l'indumento. - Io inizio ad avere freddo... -

- I clienti paganti hanno la precedenza. - Fu la fredda risposta del rosso mentre prendeva il costume di Saitama dalle mani di Junko. - Oddio, ma l'hai dato in pasto ai piranha?! -

- Un chihuahua. -

- Capisco... - Mormorò il ragazzo annuendo gravemente con il capo. - Beh, vedrò cosa posso fare. -

- Grazie! - Esclamò la ragazza sorridendo raggiante per poi voltarsi verso me e Chiyoko. - Dai andiamo! Stiamo facendo aspettare fin troppo questo fantasma! -

- Fantasma? -

Ribatterono Hideki e Kenji in coro.









Angolo autrice:

Allora, a grande richiesta alla fine alternerò tra Melly e le schede!
Per fare una cosa più ordinata, però, mentre Melly sarà normalmente qui nell'angolo autrice, le schede saranno in un capitolo apparte.
(Che aggiornerò ogni due capitoli, appunto alternando).
Per ora c'è Junko.

Al prossimo capitolo,
Bye Bii!!!

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro